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Lettera pubblicata il 18 Ottobre 2018. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore BLU STRAT.
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Infatti Blu Strat io ho interpretato la tua lettera in senso più generico; gli episodi che hai riportato possono essere esemplificativi delle piccole e grandi delusioni che accomunano un po’ tutti. In realtà sono proprio le sconfitte che danno la motivazione per lottare ed andare avanti; se tutto filasse sempre liscio la noia esistenziale ci devasterebbe e ci renderebbe degli automi. In ogni caso, l’odio è un sentimento umano ineliminabile, stai solo attento a non guardare il mondo attraverso le sue lenti deformanti: sono ingannevoli tanto quanto le lenti degli innamorati!
Caro Blu, quello che hai scritto, sono sicuro, scaturisce dalla tua delusione: sicuramente affettiva (quel “sotto sotto la amo ancora” la dice lunga..) e poi professionale. Di sicuro però, questo secondo millennio, sancisce il culmine di un processo degenerativo, figlio del consumismo e dell’alienazione moderna. A mio parere, essere in grado di accorgersi di ciò (tu lo stai facendo) ci pone nella giusta prospettiva, cioè vivere e non soltanto esistere. Chiedi soluzioni, te ne do due:
1 abbracci la retorica nichilista ed anti consumistica di Tyler Durden in Fight Club (film che ti consiglio di vedere) secondo cui “ciò che tu possiedi alla fine ti possiede”, anche se ciò ti porterà all’alienazione da tutti e tutto.
2 diventi consapevole che, ogni epoca è di passaggio e che, ognuna di esse è ricca di cambiamenti ai quali è necessario sapersi adeguare: tutto ciò che occorre è la capacità di vedere le opportunità che sfuggono agli altri e saperle cogliere.
Io ti consiglio…
Apprezzo i vostri consigli, mi piacerebbe capire quale sia la chiave di volta per “accettare” il corso degli eventi e non farsi travolgere da essi. Le delusioni sono parte del gioco, ma voi come avete maturato questo spirito positivo nel cogliere il buono del mondo?
A volte la ricerca di soluzioni,il guardare l’insieme ci toglie energie dall’agire dal vivere le piccole cose che contano infinitamente piu’ del sistema o del divenire.
E se puoi estraneati dal concetto di mediocrità come viene inteso oggi.
https://www.youtube.com/watch?v=0uepgU63b-U
Guarda Blu, in realtà io continuo a vivere ogni piccola sconfitta come una completa decostruzione di me in minuscoli frammenti per poi riassemblarli. Una rivisitazione del mito di Sisifo insomma: costruisco una me poliedrica, all’apparenza funzionale, poi la distruggo alla minima imperfezione per ricostruirla molto simile a quella precedente. Molto spesso mi domando se sia davvero cambiata rispetto a quando avevo vent’anni : in realtà ho sempre la stessa inclinazione malinconica, la stessa intolleranza per certi modi di abitare il mondo, la stessa carica di energia, che spesso non so bene come convogliare. L’unico aspetto in cui forse sono cambiata, è che sono diventata lievemente più comprensiva verso me stessa e gli altri. Sembra poco, ma ti evita molto spesso di essere rabbioso verso le piccole e grandi imperfezioni umane.
Come hai fatto a scrivere un post così lungo?
“Mi fornisca la soluzione, chiunque pensi di averne una”.
Notino, signore e signori, la vivace forma esortativa. Cardano disse la stessa frase poco prima di esibire la soluzione generalizzata delle equazioni di quarto grado.