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L’importanza di vivere le prime relazioni da giovani

di mm81

Lo immaginavo che sarebbe andata così. In questi ultimi mesi, dopo aver cercato di riprendermi, e di tornare ad essere ottimista, mi sono arreso. Rispetto a quanto avevo scritto nella mia ultima lettera ho fatto sicuramente un passo indietro, ma forse era inevitabile.
Sono arrivato alla conclusione che chi ha iniziato ad avere le prime esperienze relazionali e sessuali tardi (per me 25 anni), avendo saltato tutte le tappe precedenti, tutte quelle esperienze che dovrebbero rendere così bella l’adolescenza e permettere di crescere normalmente, in modo graduale, difficilmente potrà essere felice e recuperare il tempo perso. Questa lettera, scritta un po’ come sfogo, spero che sia anche uno stimolo per quelli che sono già arrivati a 19-20 anni sempre single, perchè si diano da fare, per cambiare questa situazione…Il come non lo so, so che è difficilissimo, ma sforzatevi ragazzi, che più passa il tempo più le cose peggiorano. Parlo ora di chi, come me, è rimasto single non per problemi fisici o di salute, ma puramente per una situazione mentale le cui cause sono forse da ricercare nell’adolescenza…quei ragazzi che “potenzialmente” avrebbero potuto vivere una vita sentimentale normalissima.

Quando si è giovani, tra i ragazzi ci sono due tipi di personalità. Quelli che, forse per l’educazione ricevuta dalla famiglia o chissà cosa altro, sono molto estroversi, sicuri di sè, hanno già avuto qualche fidanzatina, magari hanno già scoperto il sesso…Per loro lo stare insieme ad una ragazza diventa presto una parte normale della vita, e questo, unito al loro carattere già forte, permetterà loro di acquisire un’ulteriore fiducia in sè stessi. Questo non significa che saranno sempre felici, che non soffriranno per amore, che non verranno mai lasciati o traditi…Ma di certo saranno quei ragazzi che difficilmente passeranno molto tempo senza una ragazza, quelli che sapranno crearsi le occasioni per conoscere in ogni momento.
Dall’altra parte ci sono quelli come me, o meglio come ero io a quei tempi…Fisicamente normali, anche in gamba in molti aspetti della vita, ma chissà per quale motivo un po’ timidi, riservati, insicuri. Per loro farsi avanti con una ragazza, ma anche solo riuscire a conoscere, non è così semplice…Ma a quell’età basta poco per cambiare completamente questa situazione. Basta trovare le compagnie “giuste”, con ragazzi più estroversi che trascinano e permettono di conoscere nuove ragazze, o avere la fortuna di trovare una fidanzata tra i banchi del liceo, o ad un corso, o durante le vacanze estive…Basta veramente poco. E non importa se poi con quella ragazza durerà mesi o anni…L’importante è “sbloccarsi”, avere la prima storia a quell’età, vivere quei momenti allora considerati “speciali” come il primo bacio, la prima volta a letto, la prima vacanza con la propria fidanzata, al momento giusto.

Ma quando si arriva a 20, 22 anni soli, iniziano ad entrare un gioco un numero incredibile di fattori, e le differenze tra chi resta solo e gli altri diventano via via più marcate e irrecuperabili. Più si va avanti più è difficile cambiare…mentre prima si è semplicemente timidi, con gli anni è la stessa mancanza di esperienze ad alimentare l’insicurezza, facendoci entrare in un circolo chiuso. A volte poi, come (lo riconosco) è successo anche a me, inizia a crearsi nella nostra testa un’idea quasi distorta dello stare insieme…Troppo romantica, “platonica”, idealizzata, atteggiamento che va bene da ragazzini quando si scoprono questi sentimenti, poi normalmente storia dopo storia si dovrebbe maturare e guardare molte altre cose in una relazione.
Come avevo scritto in precedenza, a 25 anni quando ebbi la prima storiella con una ragazza, che di sua volontà aveva mostrato il suo interesse per me, pensavo che le cose stessero per cambiare. E il fatto che questa ragazza fosse anche molto bella e desiderata, mi diede una grandissima carica di autostima, facendomi capire che fisicamente andavo benissimo così, che le mie turbe erano puramente fattori mentali. E in effetti dopo quell’episodio qualcosa si è mosso…altre ragazze hanno mostrato il loro interesse, ho avuto altre due brevi storie. Insomma, credevo di esserne uscito, pensavo che bastasse aver iniziato per “entrare nel giro”, e non servisse altro. Attribuivo la colpa della fine di queste storie a delle situazioni particolari, alla distanza nel caso dell’ultima storia, a problemi vari…
E invece ora mi sembra lampante come mi sbagliassi. Sottovalutavo i miei limiti, che inevitabilmente tutti questi anni da solo hanno causato nella mia mentalità, nel mio atteggiamento. Ora mi sembra chiaro come gran parte della colpa per la fine di quelle storie sia stata mia. All’inizio, durante le prime uscite con queste ragazze, le prime chiacchierate e il periodo del “baccaglio” in generale, tutto bellissimo, perfetto…In fondo, posso ammetterlo, credo di essere una persona che di qualità ne ha, ho viaggiato molto, fatto un sacco di esperienze, ho cose interessanti da raccontare, riesco ad essere divertente…E il fatto che queste ragazze, molto carine e con esperienze alle spalle, si fossero interessate a me e abbiano continuato a vedermi lo dimostra. Ma dopo ho sbagliato quasi tutto…o meglio, è entrata in gioco tutta la mia inesperienza passata. Che non riguarda solo il sesso, cosa su cui pure ci sarebbe da scrivere un capitolo a parte, ma inesperienza “di vita di coppia”, nel sapere condividere la vita con un’altra persona, nel saper chiacchierare e confrontarsi, nel sapere quando essere dolci e quando essere duri, quando imporsi, quando lasciar scorrere, sapere esprimere le proprie emozioni, sapere mostrarsi innamorato senza apparire soffocante, ma nemmeno troppo distaccato…
E’ proprio quando ho capito queste cose che di colpo mi si è fatta luce sul mio passato e su quanto sia importante iniziare le prime esperienze da giovani…Vivere tutte le tappe gradualmente, partendo dalla storiella con la prima fidanzatina in cui in fondo non si chiede nulla all’altro, si è felici e basta, ci sono pochi problemi, si è spensierati, e le emozioni che si provano a quell’età fanno facilmente passare sopra a molte incomprensioni…
Insomma, il fatto in sè di aspettare tanto per fidanzarsi e finire per vederlo come un qualcosa di meraviglioso ed eccezionale, idealizzando troppo i sentimenti, diventa un grandissimo punto di debolezza, e non importa se uno poi nella vita è una persona che vale, rende in qualche modo “inferiori” rispetto a chi vive tutto questo come un normale aspetto della vita.

E ora eccomi qui…consapevolissimo dei miei pregi così come dei miei difetti, sicuramente migliore di come ero pochi anni fa, sulla carta uno che non dovrebbe avere problemi a trovare una ragazza…e invece infinitamente lontano dalla persona che le ragazze si aspettano di trovare in un uomo di 31 anni. Non c’è nulla da fare, mi sembra evidente ora…come in ogni campo, anche in amore bisogna procedere per tappe…ora non è più questione di credere in me stesso, nemmeno di farmi aiutare da uno psicologo…nulla può sostituire le esperienze che avrei dovuto fare in tutti questi anni.

Lettera pubblicata il 25 Luglio 2013. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 32 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    enzo1978 -

    ciao..

    mi ritrovo in quello che hai detto. io purtroppo di anni ne ho 35. purtroppo a me va sempre peggio.. alla mia eta ormai non solo i miei coetanei sono quasi tutti gia sposato ma molti hanno anche figli.

    io ormai non so piu come recuperare, mi sento inferiore a tutti e tendo a distaccarmi sempre piu da tutti un po perche in fondo non c’è piu la compatibilità di quando si e giovani (per forza di cose … nessuno ha piu tanto tempo libero.. gli argomenti di discussione non sono piu cosi comuni perche tutti parlano delle situazioni familiari..)

    con le ragazze e anche peggio.. per quelle giovani mi sento troppo vecchio.. per quelle piu vicine alla mia eta e ancora non fidanzate o sposate le vedo tutte alla ricerca del compagno della vita per “sistemarsi”. insomma sembra che invecchiando tutti siano alla ricerca della sistemazione finale, certo on proprio quello che vorrei vivere io… e cioe innamorarmi… ancora…

    ..dinuovo. puoi leggere le altre mie lettere… ho avuto una unica storia .. sono stato (sono) innamorato della persona piu sbagliata… un collega che all’inizio della ns storia era fidanzata… poi si e addirittura sposata… ovviamente nonostante tutte le sue belle parole si e comportata come la piu classica persona di chi tradisce… ovvero in 4 anni di relazione non si e mai separata come a volte diceva ma ora è incinta, e non mi caga piu di striscio anzi sono ormai diventato un fastidio per lei.

    io purtroppo ho vissuto questa esperienza – ingenuamente – come un grande amore e questo e sicuramente frutto della mia inesperienza. tanto che ho paura anche se dovesse ricapitare con un altra persona di ripetere gli stessi errori.

    ma so gia che sara molto difficile che ricapiti.. sono ancora innamorato e divento sempre piu solitario, non ho interesse neanche a conoscere altre persone ne tantomeno ragazze e mi sto purtroppo crogiolando nella mia delusione.

    sei un po piu giovane di me… forza… spero che tu possa in qualche modo sbloccarti.. ma posso capirti.. sono come te.

  2. 2
    cyber81 -

    Ciao mm81, ho letto con attenzione la tua lettera e rispondo perchè a te ho risposto anche in passato.
    Che nel mondo delle relazioni con l’altro sesso serva dell’esperienza sono daccordo, che le tappe della vita debbano essere tutte più o meno seguite anche… ma credimi, nelle relazioni con l’altro sesso l’esperienza non conta poi tanto. Credo che tu ti stia concentrando troppo su questo problema per via di situazioni errate che erano destinate a non finire in modo positivo. Probabilmente non è dipeso dalla tua inesperienza ma dal fatto che, appunto, dovevano finire così.
    Personalmente dal sedici ai 21 anni per esempio ho avuto tante ragazzine un po come tutti… dai 21 ad oggi ho avuto tre o quattro storie importanti durate tutte almeno 2 o 3 anni.. intervallate da qualche cosa di poco conto. Nonostante abbia fatto l’università a casa e non da fuori sede per via di situazioni per le quali ho preferito restare appunto a casa.
    Credi io abbia una grande esperienza in merito? Forse ho più ricordi… tutto lì… ma sono sincero, ad oggi, tutto ciò sinceramente non mi ha aiutato per niente.
    Eppure ho conosciuto tante ragazze… eppure tutto è sempre finito nel peggiore dei modi. Eppure ritengo di essere molto carino, interessante, ho fatto un sacco di cose, ho da raccontare tanto…
    Allora credimi amico mio, si tratta solo di fortuna. Nulla di più.
    Nei sentimenti l’esperienza secondo me ha valenza zero.
    Serve fortuna e chissà se prima o poi non troverà anche te! O magari anche me!

    Vado a lavorare, buona giornata!

  3. 3
    mm81 -

    Grazie per le risposte Enzo e cyber. Provo a rispondere ad entrambi insieme.
    Per quanto riguarda l’esperienza, forse hai ragione cyber, e in effetti credo di essermi spiegato male. E’ vero che con ogni storia è quasi come ripartire da zero…in fondo siamo tutti diversi, ogni persona ha le sue abitudini, le sue esigenze…Se l’esperienza contasse allora dopo una certa età tutti sarebbero “sentimentalmente perfetti” e ci sarebbero molti meno divorzi e storie finite all’improvviso. E poi, guardando le cose al contrario, io stesso non sono certo attratto da tutte le ragazze che hanno moltissime esperienze…alla fine una ragazza mi colpisce per il carattere, per il modo di fare (beh ovviamente ancora di più se è carina…), non mi interessa il suo passato.
    Quello che intendevo è che negli anni, vivendo normalmente tutte le tappe, anche un po’ inconsciamente forse cambia proprio il nostro modo di intendere lo stare insieme, di amare ed essere amati, cambia quello che cerchiamo in una persona, quello che le chiediamo e quello che siamo in grado di dare.
    Ora, non so se per me è un qualcosa legato al carattere, e quindi sarei lo stesso anche se avessi avuto 1000 storie in passato, ma quello che mi sta pesando sempre di più ultimamente è essermi accorto come io sia proprio legato ancora ad una idea dello stare insieme che va bene da ragazzini, non da adulti. E’ ovvio che da ragazzini il momento in cui la prima ragazza accetta di stare con noi è quasi una svolta nella vita, tutto ci sembra più bello, il primo bacio riempie di una felicità immensa, fa sentire aduti, per non parlare di quando si va a letto insieme per la prima volta…E poi la felicità di vivere insieme tutta una serie di esperienze, anche ppiccole, dal ritrovarsi a studiare insieme dopo scuola, a farsi i weekend al mare quando si è ancora ragazzini, o i primi viaggi…E poi la carica che da essere fidanzati a quegli anni, la fiducia in sè stessi, l’idea in generale di “vivere” sul serio, di non perdersi nulla.
    E’ chiaro poi come storia dopo storia ci si abitui pian piano a queste situazioni, come molte di quelle cose vissute e quelle emozioni provate per la prima volta da più giovani iniziano a essere viste come aspetti normali della vita.
    E quando si vivono tutte le tappe, come ho visto benissimo per molti miei amici, tutto risulta naturale e spontaneo, infatti guarda caso tutti ma proprio tutti quelli che conosco che hanno iniziato ad avere un aragazza da giovani(timidi o estroversi, belli e non) poi in qualche modo ne hanno sempre trovate altre, non hanno mai passato lunghi periodi da soli.
    Per quelli come me invece le cose sono incredibilmente complicate, è e incredibile se penso che sarebbe bastato veramente un minimo di fortuna in più anni fa per fare una vita normale ora, senza tutti questi problemi.
    Come dice Enzo, si finisce per sentirsi in qualche modo inferiori agli altri, e arrivati ad una certa età non si capisce nemmeno bene cosa si vuole [continua]

  4. 4
    mm81 -

    qui infatti mi ricollego a quello scritto nelle mie lettere precedenti, che è forse un problema ancora più grande. Ed è il fatto che ho sempre maggiori difficoltà ad innamorarmi, forse a questo punto non so nemmeno più cosa cercare in una ragazza. Per me, ed è inevitabile che sia così, si è trascinata per anni e anni, non essendo soddisfatta, l’idea di essere fidanzati come qualcosa che cambia completamente la vita, che fa vedere tutto in un’ottica diversa, che fa sentire completi e migliori…L’idea in sè di “fidanzata” di istinto mi fa pensare ad una ragazza che mi piace moltissimo e a cui piaccio moltissimo, che metto prima di tutto e tutti, con cui avere una confidenza assoluta, con cui è bello anche solo fare una passeggiata in un parco, sederci su una panchina a chiacchierare per ore…Tutte cose che da ragazzini sono normali, ma a questa età diventano quasi fuori luogo e ridicole. E se da un lato quasi sono contento di essere ancora così, di vedere tutto in questo modo molto romantico (anche perchè ogni tanto penso, cavolo viviamo una volta sola, e sono così belle quelle emozioni che si provano in quegli anni, perchè mai dobbiamo cambiare e perderle col tempo?), dall’altro mi accorgo che questa idea dello stare insieme e dell’intendere la vita di coppia non ha proprio più senso ora.
    E’ ovvio che storia dopo storia si cresce, si cambia, molte delle situazioni che si vivono con una persona si sono già vissute in passato, e poi come posso vedere intorno a me quando uno arriva verso i 30 dopo aver avuto molte storie non cerca certo una ragazza con cui fare pazzie, divertirsi, snetirsi “vivo”, ma inizia a pensare semplicemente a una con cui stare bene e mettere su famiglia (cosa che mi terrorizza solo a pensarci ora).
    E un altra cosa che mio malgrado ho notato, è che mentre da ragazzini è proprio bello mostrarsi innamorati, lasciarsi andare senza porsi tante domande, anche il mostrarsi deboli a volte, da adulti paradossalmente tutto questo diventa proprio la prima cosa da evitare se si vuole avere una ragazza. Crescendo sembra quasi che tutti abbiano il terrore di mostrarsi “bravi” e innamorati, sembra che più uno si fa vedere innamorato e disponibile (ma intendo nel modo giusto, non da zerbino) più le ragazze si allontanano.
    E a parte tutto, mi chiedo sempre più spesso che senso abbia ormai mettersi insieme a questa età…Quello che manca a me, se proprio non posso più vivere una storia fatta di emozioni sincere e intense come quelle da ragazzini, è avere una compagna al mio fianco con cui mi sono messo insieme anni fa, con cui ho una grande confidenza, molti ricordi, un sacco di esperienze condivise…Ora come mai potrei innamorarmi e stare insieme a una coetanea? E come inizierebbe la storia poi? Ci baccagliamo un po’ di tempo poi finalmente dopo il primo bacio siamo tutti e due belli felici e sentiamo che la nostra vita è cambiata? Mah, sono sempre più scettico, l’amore come lo intendo io mi pare sia solo un’illusione da…

  5. 5
    fff -

    Vivi la vita e fatti meno seghe mentali! Credimi più ci pensi e più commetti cazzate…te lo dice uno che ha avuto la sua prima donna a 26 anni. sbagliamo tutti ma l’errore serve per fare esperienza, non per rimuginarci sopra…a proposito dopo la mia prima lei dei 26 anni, sono arrivate un’altra decina, forse più, di donne…credimi loro mi cercavano ed io le usavo nello stesso tempo tanta esperienza in più. ora mi sono fermato, spero di aver trovato quella giusta.

  6. 6
    MR.X -

    quante cassate e che teoria strampalata..
    Te la canti e te la suoni da solo…così ti sei giustificato…ma credimi l’ esperienze contano poco, ogni ragazza è una storia a se. Non puoi farti tutte ste paranoie, perché è di questo che si tratta paranoie e di una buona dose di insicurezza. Devi aumentare la tua autostima, che adesso è sotto i tacchi, solo così. Potrai uscire dal tuo loop paranoico. E ti svelo un segreto….non è detto che avere una ragazza sia la cosa giusta e non averla sia sbagliato,understand?

  7. 7
    mm81 -

    fff, hai ragione…io stesso alcuni giorni (sempre meno ormai) mi sveglio carico, pieno di buoni propositi, e mi dico di fermare tutti questi pensieri, di vivere senza pensare troppo al passato o al futuro, e mi sforzo di credere che trovata la persona “giusta” di colpo tutte queste paure passeranno e riuscirò ad essere felice.
    Però non c’è nulla da fare, ogni volta mi basta uscire, incontrare gente nuova, per scontrarmi con la realtà…E cioà vedere da un lato ragazzi miei coetanei ben più maturi di me, decisi, brillanti (sicuramente grazie alla diverse esperienze avute in passato), dall’altro le ragazza, o meglio donne ormai, della mia età che come dicevo proprio non riescono a farmi provare nulla…Nel senso che per quanto siano belle persone, carine, interessanti, sentimentalmente non sono più in grado di trasmettermi nulla. Oggi in fondo mica è più come da ragazzini che basta parlare un po’ con una ragazza per sentire già qualcosa dentro, un certo interesse, una voglia di rivederla…
    A 30 anni è tutto molto più tranquillo…ecco, forse è questa la differenza, da giovani si conosce una ragazza e basta poco per sentirsi non dico innamorati ma belli presi, ed è questo che spinge a cercarla, a provarci, e a desiderarla…Mentre ora, come vedo benissimo tra le persone che conosco, è tutto invertito…Si conosce una ragazza nuova, anche lei single, con cui più o meno ci si trova bene, e si inizia a frequentarsi, ad uscire, anche ad andare a letto…Poi ad un certo punto se le cose continuano ad andare bene allora “si è insieme”, tant’è che conosco diverse coppie (è una stupidaggine, ma un po’ fa riflettere) che non sanno nemmeno quando festeggiare il primo anno insieme, visto che non c’è una data o un episodio preciso che ha segnato l’inizio della storia.
    Ecco…allo stesso modo in cui capisco come a questa età tutto questo sia normale, essendo tutti più prudenti nell’iniziare una storia, memori di esperienze finite male e che spesso lasciano delle ferite, così mi trovo costretto ad ammettere che questo modo di stare insieme non è quello che cerco, non saprei gestirlo e mi saprebbe soltanto di “contentino”…
    Purtroppo questo desiderio che mi trascino dietro da anni e anni, di trovare una ragazza che mi faccia proprio innamorare e che mi faccia provare certe sensazioni (assolutamente normale e ammissibile da ragazzini), desiderio che se soddisfatto da piccoli permette di “passare oltre”, mi ha quasi bloccato, ancorandomi al passato, ed è una cosa veramente difficile da cambiare solo perchè ho capito che alla mia età è fuori luogo.
    E in fondo devo ammettere che, a differenza di quando avevo 20 anni, ora non invidio assolutamente alcuna delle coppie che conosco che si sono formate di recente…proprio perchè mi sembrano quasi nate da una rassegnazione, una paura di stare soli, un “perchè tanto meglio così”…e se lo stare insieme da adulti è questo, allora io sto mille volte meglio da solo

  8. 8
    enzo1978 -

    “E in fondo devo ammettere che, a differenza di quando avevo 20 anni, ora non invidio assolutamente alcuna delle coppie che conosco che si sono formate di recente…proprio perchè mi sembrano quasi nate da una rassegnazione, una paura di stare soli, un “perchè tanto meglio così”…e se lo stare insieme da adulti è questo, allora io sto mille volte meglio da solo”

    anche io penso cosi. non sempre, pero’… vedo delle coppie che mi sembrano veramente felici e invidio tantissimo! sono tuttavia la minoranza…

  9. 9
    mm81 -

    MR.X, bè simpatico…
    Purtroppo so che dall’esterno è difficile capire, ma ti assicuro che le mie sono tutt’altro che paranoie e cavolate…E’ difficile innamorarsi, sapere come comportarsi, cosa dare e cosa chiedere, iniziando la prima storia da adulti. E’ come dare una ferrari in mano ad un neopatentato. E c’è molta psicologia dietro a tutto questo, magari è vero che l’esperienza di per sè non conta molto (che poi veramente è così? a me non pare…), ma l’idea stessa di non aver mai avuto storie in passato causa un blocco enorme, fa vedere quello che ormai dovrebbe essere una parte normale della vita come qualcosa di particolare, idealizzato. E poi è inevitabile che storia dopo storia si maturi, si cresca, formandosi pian piano il carattere “da uomo”…E non mi dire che uno senza esperienze può essere sciolto e sicuro di sè nell’approcciare una ragazza come uno che invece ne ha già vissute molte…
    E il punto come già dicevo è che da giovani il non avere esperienze è ancora “ammissibile”, ci sono ancora magari quelle ragazze a cui interessano i ragazzi un po’ introversi…Ma adulti, una ragazza carina, in gamba, che cerca una persona con cui stare bene (e non una ragazza che cerca il primo che capita per disperazione, perchè per vari motivi non trova mai un uomo), di certo sarà molto più attratta da quelli che sembrano e sono uomini veri, con tutta una serie di esperienze alle spalle.
    E poi dai, pensa alla differenza di vita tra chi è sempre stato solo e chi ha vissuto una vita normale…tutte le notti passate da solo invece che con una ragazza, nessun weekend con lei, nessuna semplice passeggiata per parlare, scherzare, divertirsi, così come nessun litigio, nessuna situazione difficile…
    L’esperienza purtroppo conta eccome, altro che mie scuse per giustificarmi…E questa è purtroppo una situazione che si alimenta da sola, più si va avanti così, più si passa il tempo da solo invece che condividerlo con un’altra persona, più si resta fermi sempre allo stesso punto.
    Sul fatto che avere una ragazza non sia necessariamente meglio…bè, su questo puoi avere ragione, ma è una cosa che vale per chi ha già avuto esperienze, ha vissuto quello che doveva vivere, e magari è in un periodo in cui per scelta preferisce non impegnarsi…Ma anche questo è comunque un atteggiamento già “maturo”…per me che a parte quelle brevi storie sono in attesa da anni e anni, essere fidanzato cambierebbe senz’altro la mia vita in meglio…e ti dirò che sempre più spesso, quando mi addormento da solo (e qua non mi riferisco solo al sesso), senza avere una ragazza lì vicino a me, senza poter scambiare ancora qualche parola prima di addormentarci, qualche gesto dolce, e magari fare programmi per il giorno dopo, mi sembra di aver buttato via una giornata della mia vita

  10. 10
    cyber81 -

    mm81 parti dal presupposto che non credo che tutte le donne siano uguali, sicuramente qualche brava ragazza con la testa sulle spalle c’è, ci deve essere da qualche parte. Ma sei convinto che ciò che la tua ragazza ti direbbe prima di addormentarti sia la verità? Tu non hai idea di quello che sono capaci le persone in ogni ambito (famigliare, lavorativo, scolastico) e ancor di più quando si parla di sentimenti.
    Purtroppo nessun uomo saprà mai cosa si cela nella testa di una donna. E poi scusami ma non ritengo che aver molta esperienza o magari essere stato con tantissime donne faccia di una persona un uomo; no guarda un uomo è tale in relazione alle sue idee e ai suoi desideri e a quanto è disposto a lottare per esse. In qualunque campo.
    Quindi ricapitolando nella tua email fai troppo affidamento, per cambiare in meglio la tua vita, ad una terza persona. Ma non ritieni di poterla trovare perchè non hai esperienza per gstire una relazione. E’ un bel corto circuito non credi?
    Come spesso si dice su queste pagine la tua vita non migliorerà se la tua felicità è basata soltanto su una ipotetica relazione che potrebbe, tra l’altro, terminare in ogni istante. Probabilmente c’è qualcosa che non quadra nella tua esistenza e il consiglio che ti darei è quello innanzitutto di provare a risolvere un po ciò che non torna. Dopo di che una volta che ti sei assestato, prova a trovare una ragazza. Se non hai molte occasioni per conoscerle dal vivo gli strumenti oggigiorno non mancano; fb, twitter e chi più ne ha più ne metta.
    Il mondo è pieno di ragazze che ti attendono. Ma non fare l’errore, che un po tutti fanno me compreso, di basare la tua esistenza sulla felicità che trarrresti da una terza persona.
    La felicità la trovi dentro di te perchè la terza persona è purtroppo un evento più o meno passeggero che dovrà finire prima o poi, se non formalmente almeno sostanzialmente.
    Credi davvero che coppie che sono assieme da dieci anni siano felici e contenti di starci adesso? Te lo dico io; no. Si odiano e si cornificano a vicenda ma devono starci perchè vi sono vincoli di sorta.
    Al mondo di oggi, la coppia matura con un po di cervello è veramente un’utopia. Se ne sentono di tutti i colori in giro, ma la colpa è sempre la stessa: ci inculcano fin da piccoli ad avere sempre di più, a desiderare di più, a volere sempre di più.
    Ma se si ragiona così è ovvio che la felicità, rimarrà per ognuno di noi, una cara utopia, un argomento di discussione appunto tra un po di sconosciuti su un forum.
    Personalmente dopo l’ennesima batosta sto valutando veramente l’idea di mollare tutto… è vero che i sentimenti non sono per i bravi ragazzi.

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