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Lettera pubblicata il 18 Gennaio 2016. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore forsedicoforse.
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La quarta parte è la seguente:
a ventotto anni confesso i miei sentimenti, pur sapendo che non sarò ricambiata per non dover più fingere e finalmente liberarmi, ad un ragazzo che asseriva da anni di essere mio amico: lui dopo un po’ si convince che ci può solo guadagnare da questa poveretta che nessuno si sarà mai filato e quindi che forse sarà più facile di altre… e di colpo mi fa sapere che prova le stesse cose. In breve: ormai non si parla più normalmente perché lui è monotematico (addirittura mi scrive per dirmi le sozzerie che mi farebbe, e ovviamente si capisce che guarda veramente troppo porno e io sarei il suo pupazzo) e più in là specifica che lui la ragazza non la vuole. Io rispondo allibita che non deve ricambiarmi per forza e restiamo amici, ma ogni volta che gli dico che io di certo non vado a baciare e varie gente che già mi ha detto non ci sarà futuro… lui mi dà il trattamento del silenzio.
Insomma, ne succedono tante e lui mi ignora sempre ma si arrabbia in maniera folle se io conseguentemente lascio perdere e dopo una settimana di tentativi inutili smetto di cercarlo. Mi accusa di cose che fa lui, non io, e se cerco di far pace lui approfitta per suggerire che dovremmo fare sesso. Quando ci ho fatto amicizia aveva un pensiero diverso, un carattere diverso, parole diverse… e ormai è al pari di uno sconosciuto. Cerco più volte di tagliare i ponti ma lui non accettando di non mancarmi dopo un po’ risbuca sempre e mi tormenta. A me dispiace lasciarlo indietro DA AMICA (perché io sono sempre stata sola e lo so com’è essere abbandonati e ignorati, e quindi per quanto sia lui il colpevole… io tendo sempre a premiare i tentativi di conciliazione degli altri, soprattutto quando questi altri sono egocentrici e quindi faticano) e quindi cerco di perdonare sempre.
Ma lui arriva a un certo punto a dirmi che vorrebbe farmi ubriacare e stuprarmi (ormai ho di nuovo il “corpo…
…perfetto”.
Io cerco di fargli capire che è terribile che lui reputi giusto dire a me certe cose e che io sono una PERSONA. Ogni volta mi tratta peggio ma non mi permette di chiudere mai veramente.
Come può dirsi chiusa questa cosa se quando parlo per spiegargli e chiedergli di spiegarmi cosa pensa in modo da chiarire le nostre posizioni lui mi parla sopra, accusandomi di cose che ha fatto/fa lui e non io? Così non c’è una vera chiusura, un punto, anche perché poi tira fuori cose sceme come “nella mia testa ormai sei la mia ragazza, che me ne importa se tu non vuoi, a me non fa né caldo né freddo che tu sia d’accordo o mi ricambi e non provo emozioni a causa tua, non penso a te come tu pensi sempre a me, io vivo per me stesso e non sei rilevante ma ho deciso così”. Tiene foto mie e dice agli altri che quella con quel corpo è la sua ragazza… chissà che diamine di bugie racconta! Ecco in che senso mi vuole con sé!
Lo conosco da anni e non ne posso più. Non si capisce mai se è amico tuo, il tuo ragazzo, uno sconosciuto, se ti odia (me lo ripete sempre)…
Immagino di essere passata da essere invisibile ad essere oggetto. Preferivo prima.
Sono molto, molto stanca e non ho più la forza di parlare con nessuno. Mi avverto scivolare lenta in un buco.
Come stai tesoro?
Questo ragazzo mi sembra uno che non sa quello che vuole. Un giorno dice A, poi dice Z. Ma almeno si decidesse. Comunque a farti sentire un oggetto fa veramente schifo. Anche a me hanno fatto sentire come oggetto dai 21 anni. Incluso il mio ex che non mi ha mai rispettata. Mi hanno colpito molto le tue storie. Anche a me hanno trattata in modo non molto differente da come ti é successo a scuola solo perché ho la sindrome di Asperger. Mi sono sentita dire addirittura che la mia fortuna era che non sono nata ai tempi di Hitler. Non mi davano lavoro in Italia. Qui in UK sono riuscita a trovare un buon lavoro anche se sono Asperger e non sono una velina.
Guardate, il tizio se ne è uscito con domande del tipo “Da quando in qua frequenti questo posto?!” e “ma tu non dovevi partire domani?”. In pratica non ha idea di chi io sia, non ha ascoltato né guardato mai… evidentemente sono una nel mazzo.
Sono ferita: l’unica persona rimasta bene o male vicino a me… non mi conosce e già è tanto che sappia come mi chiamo (ultimamente è anche successo che guardando delle foto non mi riconoscesse nemmeno e mi chiedesse chi fosse “quella”).
Purtroppo non è un mondo per donne con facce brutte. Mi arrendo. Grazie dei commenti di incoraggiamento, per me significano molto.
Vi auguro una buona vita felice e piena di consolazione e amicizia! ❤️
@Forsedicoforse
Purtroppo non è un mondo per donne con facce brutte.
Concordo pienamente. Io per questo mi sono trasferita in UK perché qui danno importanza alle tue skills, a cosa sai fare, no se sei bella. Qui esiste la meritocrazia. Io poi ho l’aggravante di essere autistica Asperger. Qui in UK mi sono anche sposata. Mi dispiace che ti sta trattando cosi. La tua famiglia cosa dice? Hai amiche che ti possono sostenere?
@Ana
I miei genitori, da sempre bellissimi, non vogliono che mi sfoghi e dicono “E va be’, dov’è il problema”. Loro non sperimenteranno mai questa cosa. Io addirittura su internet ogni volta che condivido una mia foto in primo piano mi sento dire “ah, scusa, credevo fossi una donna e invece sei uomo. (mio nome) non è solo da femmina??” o chiedermi se sia transessuale… questo quelle rare volte in cui non mi insultano e/o bloccano immediatamente. Parliamo di gente con cui mi sentivo da mesi magari.
Guardate, ho quasi trent’anni ormai… e quindi non provo più niente a riguardo se non dolore lancinante improvviso e anche fisico di tanto in tanto; l’unico problema è che mi stanco talmente tanto con questi maltrattamenti che la notte sono nervosa e non dormo bene. Figuratevi che ho un processo penale a carico perché una mia bulla (di quarant’anni!) che mi chiamava faccia da ritardata (come se i ritardati fossero necessariamente stupidi, mah!) e mi spintonava per strada e calunniava coi suoi amici e familiari ha avuto l’idea di accusare ME di stalking.
Sembra assurdo ma ogni mio male deriva dalla percezione che gli altri hanno del mio viso. Io lo trovo sconcertante.
Quante volte ho mandato un curriculum senza foto e sono stata contattata con cose come “Siamo interessati al suo curriculum. Sarebbe possibile averne uno corredato di foto?” per poi leggere subito in un’email successiva preconfezionata che non avevo superato la selezione!
@Ana Comunque mi fa un gran piacere sapere che sei riuscita ad essere accettata come persona in grado di lavorare nel Regno Unito. Grazie per aver condiviso la tua storia.