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Lettera pubblicata il 12 Gennaio 2016. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Principe Koan17.
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Per le donne è fondamentale.
Ma il concetto di bellezza ha delle caratterizzazioni che variano tra culture ed epoche e tra singoli individui.
Basta vedere le opere scultoree e pittoriche, da cui si evince che nell’antichità le donne erano solitamente rappresentate “in carne” con il seno piccolo e gli uomini con un membro minuscolo.
Oggi invece vanno di moda le silfidi e i superdotati, soprattutto nel mondo gay.
Alla fine bisogna imparare ad accettarsi per quello che si è cercando di piacersi quando ci si guarda allo specchio. Se madre natura non ci ha fornito dei caratteri sessuali primari e secondari sufficienti ad essere attraenti bisogna rassegnarsi;tanto quando si cresce le differenze estetiche tendono a livellarsi e,almeno per gli uomini, la seduzione si basa su denaro e/o status sociale.
“ma è così importante l’aspetto estetico?” si.
è la natura stessa che ha previsto che le donne con le forme giuste attirino di piu’ semplicemente per una questione di riproduzione. e vale anche per gli uomini.
Che poi questa cosa naturale sia stata portata all’estremo è un altro discorso.
καλοκαγαθία… per i Greci (antichi, intendo, quelli moderni sapete che fine hanno fatto) ciò che è “bello” è per sua stessa natura “buono” e “bravo”. E, ovviamente, ciò che è brutto è anche cattivo ed inetto. La prassi quotidiana conferma questa teoria, chi è bello è anche buono perché non deve perdere tempo a trovare qualcuna da strombarsi, chi è brutto si fa il sangue cattivo e diventa incazzato come una vipera.
Golem, ho un gran dubbio. “Ormai” è passato remoto di “ormare”???
Assolutamente sì.
Io ormai
Tu ormasti
Egli ormò
Noi ormammo
Voi ormaste
Essi ormarono.
Si tratta di un verbo “transitivo” poco usato normalmente se non da chi è uso “transitare” per professione lasciando delle impronte al loro passaggio; delle “orme” insomma. Come i Walk man o le Walk woman, ma come pure i toponomasti che notoriamente percorrono le strade cittadine a piedi per controllarne la correttezza toponomastica appunto.