Ciao a tutti,
vorrei un vostro parere.
Dopo 16 anni di relazione tra cui l’ultimo anno passato da parte mia con attacchi di panico, ansia e dissociazione ho deciso di lasciarla.
Queste situazioni mentali sparivano quando lei era a lavoro ma quando sapevo che stava per rincasare ecco che tornavano più forti di prima.
Ho dormito per un anno tra divano, camera singola, macchina e B&B, non appena lei si avvicinava anche solo per errore arrivava un attacco di ansia tremendo.
Non volevo perderla, sono andata da tanti professionisti e volevo solo mi dicessero ‘l’ ami ancora’ e invece tutti o quasi mi dicevano che il mio amore era finito.
Vado dall’ennesima psicologa, a suo dire una situazione transitoria ma dopo farmaci e Xanax come se piovesse (l’ho finita anche dallo psichiatra) ho deciso di tradirla. Sapevo che non mi avrebbe mai perdonata e che io stessa non sarei rimasta ingabbiata in quella situazione in cui in un anno scappavo per l’ansia e tornavo perché lei mi mancava come l’aria.
Il giorno stesso vado a vivere in affitto, ansia sparita del tutto. Frequento per un mese la ragazza con cui l’ho tradita ma questa cosa di doverla vedere spesso mi dava troppo fastidio, volevo essere libera di decidere i miei tempi. L’ho lasciata anche se assieme non siamo mai state.
Dopo quel mese tutto bene, riprendevo i miei spazi, non pensavo a nessuna donna, non ho avuto nessun’altra, mai pensato di tornare con la mia ex, pensavo solo a riprendermi i miei spazi, i miei tempi, a conoscermi davvero e a vedere la me non simbiotica con la mia ex.
Sei mesi fa il crollo.
La vedo e so che la mia ex è andata a convivere prima in quella che era casa nostra e da due mesi in un’altra casa.
Convive con la ragazza con cui l’ho tradita.
Mi è crollato il mondo addosso.
La mia crescita personale si è arrestata e sono tornati gli attacchi di panico per il terrore di uscire ed incontrarle.
La psicologa mi dice che dovrei uscire con le amiche ma io sento di dover star bene e di dovermi conoscere prima di potermi relazionare anche in amicizia. Premetto che la nostra storia simbiotica non prevedeva amicizie.
Sono disperata. Lei mi manca ma so di non amarla.
Primo perché chi ama non tradisce e poi perché se l’avessi amata nei primi otto mesi iniziali sarei tornata da lei.
Adesso quando la guardo mi ricorda la persona che ho conosciuto, ride, è solare, è viva… ma tra le mie braccia la spegnerei di nuovo.
Perché reagisco in questo modo?
Datemi il vostro parere… Grazie
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
Nessun parere?
Ti manca? Mbè, E dov’è la stranezza dopo 16 anni? Tutte le abitudini interrotte danno quegli effetti.
La realtà è che non l’ami perchè ora ne senti la sua vera essenza, che dopo 16 anni non può più essere “coperta” dall’immaginazione con cui l’hai voluta “amare” negli anni, fino al “clic”.
Succede che ci si innamori di un’idealizzazione, e che la si porti avanti per anni, anche decine di anni, sino a che non scatta una consapevolezza che quasi improvvisamente mostra un’altra realtá.
Tu lo hai fatto inconsciamente, altri hanno bisogno di un aiuto…esterno.
Tieni presente che al di là del dolore il tuo è un momento di crescita. Si cambia pelle quando si “matura”, e mi viene in mente la metafora di Lao Tze che dice che “quello che per il bruco è la fine del mondo, per la farfalla è solo l’inizio”.
Vedila così, e sappi che quando incontrerai il vero amore, e lo costruirsi giorno per giorno con la tua vera metà, quello non finirà mai. Un Amore non può finire se è vero. Pensaci.
Sarei tentato di dire “dipendenza affettiva patologica”, ma non sono uno psicologo. Ad ogni modo il discorso per me è relativamente semplice: è chiaro come il sole che quella persona ti fa star MALE. Quindi, indipendentemente da quello che provi o non provi per lei credo che non dovresti nè vederla, nè cercarla più. Sarà molto difficile all’inizio, ma se fai uno sforzo di tagliare qualsiasi rapporto con lei, credo proprio che poi inizierai a stare meglio. Poi, la tua psicologa ha ragione: esci con le amiche o trovane di nuove. Frequenta altre ragazze. Fai sport o attività collettive. Tieniti impegnata e fai qualsiasi cosa che ritieni possa aiutarti a non pensare a lei (e alla sua convivente). Questo è quello che mi sento di consigliarti io. Saluti.
Potrei consigliarti di rivolgerti a un buon psicologo che sappia aiutarti perché da quanto scrivi parrebbe davvero che tu ne abbisogni.
E che cavolo di parere pretendi da un sito di quasi sconosciuti e con la tua storia che,se VERITIERA,letta e riletta si rischia,come da titolo della lettera, d’impazzire??
A mia modesta opinione hai 3 opzioni:1)Ascoltare la tua psicologa quando t’invita ad Uscire(e non necessariamente con le amiche);
2)cambiare psicologa/o e,forse, la terapia;
3)un’utopia:CAMBIARE VITA(se ci riesci)e, comunque,tieni buone le prime 2 opzioni!
Grazie per i vostri commenti. Purtroppo è tutto vero anche se mi sembra di vivere in un film… Il problema grande è che noi lavoriamo assieme, da una settimana è diventata anche la mia responsabile. Sto cercando di cambiare vita, città e lavoro proprio perché la vicinanza obbligata mi complica tremendamente le cose.
Grazie davvero…
“Il problema grande è che…da una settimana è diventata anche la mia responsabile.”
Sì, questo è un guaio. Grosso. Sarebbe stato meglio il contrario.
Ciao Edge,
Ma oltre ad andare a convivere con la ragazza con cui l’hai tradita, non è che hanno adottato due gemelli e li hanno recentemente scoperti mentre si baciavano languidamente? Chiedo è,sai ultimamente le cose su sto sito si evolvono cosi velocemente
Effe lo so che può sembrare assurdo ma non userei mai uno spazio del genere per raccontare falsità. Mi piace la tua ironia e ti garantisco che se dovesse capitare qualcosa ti aggiornerò ma sul serio è tutto vero purtroppo.