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Ho imparato a piangere

di parisatide

Per la prima volta oggi, in diciotto anni, ho imparato a piangere. Oh si, ho pianto molte volte da sola, ma mai in presenza di qualcun’altro, forse eccetto mia madre, perchè lo consideravo un gesto da persona deboli.
Oggi per la prima volta ho pianto davanti a una mia amica. Non mi era mai capitato. Ho poche amiche, ma sono le stesse da quasi sempre, e di loro mi fido con tutta l’anima, ma non ho mai parlato di me con gli altri, perchè lo trovo difficile.Io sono debole, ma sto sempre attenta affinchè gli altri non se ne accorgano. L’altro giorno ho ceduto con il mio ex ragazzo, e abbiamo fatto l’amore. Dopo ciò lui è scomparso, non ha più risposto ai miei messaggi nè si è fatto sentire. E’ così triste! Una persona, su questo forum, mi aveva detto che la forza di andare avanti, di allontanare chi ci fa soffrire la si trova quando ci si rende conto della propria situazione. Ebbene, non l’ho trovata, ma ho fatto addirittura peggio. Avevo bisogno di questo piccolo sfogo. Non vi chiedo che senso abbia dire ti amo a una persona, rimanere abbracciati l’uno all’altra, coccolarsi, e poi scomparire, senza dare spiegazioni, perchè ormai si è ottenuto ciò che si voleva. Infatti so che probabilmente ci siamo passati tutti, e che non ci sono risposte comprensibili a chi subisce, inerte, innamorato, un simile trattamento. Però fa male, mi sento umiliata e stupida. Nel compenso ho imparato a piangere, e forse ora che sento di aver toccato il fondo imparerò il rispetto verso me stessa, un santa volta. Buona serata ragazzi…

Lettera pubblicata il 19 Febbraio 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 12 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    ventolibero -

    Hai imparato a piangere? Sei giunta a una grande conquista allora, siine fiera!
    Bisogna vivere la propria fragilità, e non vergognarsi di essa, e non illudersi che colui che la manifesta sia più debole, più insicuro, più esposto di quello che la nasconde, che la domina, che la sopprime. Non ci riuscirà tra l’altro, perchè le umane emozioni sfuggono ai tentativi di controllo e dominio, e se ti ostini a non viverle con libertà, ad altro non approdi che a quel deserto emotivo che sfocierà, inevitabilmente, nella depressione, vera, più debilitante e limitante.
    Voglio concludere con le parole di Shakaspeare nella commedia TROPPO RUMORE PER NULLA, lì dove dicono questo: “E’ scoppiato in lacrime: un tratto di umana gentilezza. Piu’ chiaro e limpido e’ il volto dopo un simile lavacro. E quando e’ meglio piangere della propria gioia o del proprio dolore che godere del pianto altrui, allora senti che la comprensione di molte cose e’ vicina”!
    Auguri,
    Alessandro

  2. 2
    Bia -

    Rispetto per te stessa? Si, sono d’accordo. Dobbiamo rispettarci. Hai dato il tuo amore in quello che provavi in quello momento. Se Lui se ne andato senza dire niente e prima diceva che ti amava, semplicemente no era amore, era convenienza. Purtroppo fa parte della vita e solo impariamo col tempo. Non torturati. Non fare del tuo cuore un blocco per colpa di una situazioni che hai provato.
    Piangere è accettabile e non significa che sia brutto. Piangere è semplicemente ammettere la tua fragilità e volere attenzioni su tuoi problemi. Col tempo passerà, ma in questo momento è gigante e anche più forte di te e tu hai bisogno di esplodere come sollievo mediato. Quindi non dovresti sentire vergogna di averlo fato. Non siamo cosi tanto forte e resistente, anzi. Tutti abbiamo voglia da piangere. Chi non lo fa, forse vuole dimostrare la sua fortezza, ma dentro ha voglia da esplodere.
    Il pianto è un modo compulsivo di fissazione del tentativo inesauribile nella più profonda dipendenza emotiva, desiderio di regressione ad un periodo infantile della vita, al fine di ottenere tutto l’affetto negato ingaggiando un duello tra il bisogno emotivo che grida per l’attenzione, . nonché i compiti affettivo della persona nel attuale momento della sua vita , che purtroppo si è rifiutato di fare. Il messaggio è chiaro: non c’è fretta sulla crescita e maturazione, ma solo una protesta senza fine, non riconoscendo la sua persona in primo luogo dai genitori , o una scia infinita di loro controversie passate, chiedendo l’attenzione di tutti i mezzi per la loro immensa sofferenza, dando la priorità alle autocommiserazione e di impotenza. Stai bene e serena.Sii forte. La vita continua. Un abbraccio

  3. 3
    parisatide -

    Ventolibero,sono molto fiera della mia conquista! E vengano fuori tutte le lacrime del mondo, non mi abbatterò più, come mi è già successo in passato a causa di questa persona.
    Bia, lo so bene che non era amore, infatti non ha mai ottenuto risposta a quel ti amo che mi ha detto l’altro giorno per la prima volta dopo quasi un anno, e sono felice di non avergli detto anche io, perchè non se lo merita. Ma l’umiliazione resta, e la cosa peggiore è che ho contribuito io a subire questo sentimento, e per ora non riesco a perdonarmi.

  4. 4
    1983fabio -

    ciao,
    ti chiedo:da quanto tempo non stavate più insieme?

  5. 5
    parisatide -

    Fabio, è difficile da dire, perchè è stato un rapporto logorante di tira e molla durato mesi. Diciamo dunque che non so darti risposta. Posso solo dirti che è stato il mio primo amore, che è capace di abbindolarmi con poche moine, e che io mi sono sempre illusa che se si fosse innamorato, come io di lui, sarebbe cambiato. Invece ora che ha ottenuto ciò che voleva è scomparso e non risponde nè a messaggi nè a chiamate. Tuttavia questo suo non-contact senza spiegazioni forse mi sarà solo utile, visto che è una cosa che non ho mai avuto il coraggio di fare perchè ritengo scorretto non dare un chiarimento. Un comportmento si da stronzo ma che almeno passata la botta iniziale non mi farà più soffrire e mi renderà solo più forte e cauta nel dare l’amore grande che ho dentro!

  6. 6
    1983fabio -

    parisatide

    hai ceduto perchè ti piace,è difficile essere forte alle volte. quindi non sentirti in colpa. lui ha sbagliato non tu,ma chi dice che non sia confuso e sta pensando a te,a voi?
    forse si è pentito di aver fatto l’amore perchè non sa che prova con esattezza e non vuole illuderti di più.

  7. 7
    parisatide -

    Fabio, non credo che arrivi a pensare di non cercarmi perchè teme di farmi stare male, perchè credimi, pensa sempre solo a se stesso. Non te lo sto dicendo perchè magari sono arrabbiata, delusa, e sarebbe comprensibile, ma è la verità. Quando all’inizio di questo mese mi ha detto di avere problemi in famiglia e di aver bisogno di me, non sono scomparsa, anzi. Un paio di giorni dopo aver fatto l’amore, gli ho scritto una mattina che mio nonno stava morendo e che ero un po’ nervosa e triste, di scusarmi se magari fossi stata un po’ brusca rivolgendomi a lui. Al suo ok non è seguita più nessuna risposta, nonostante gli abbia mandato quattro o cinque messaggi fino a domenica. Forse è questa la delusione più grossa!!! E, sostanzialmente è sempre confuso, infatti è una persona molto lunatica. Te lo so dire dato che lo sono anche io, ma, pur avendo meno esperienza e cinque anni meno di lui, mi rendo conto che in un rapporto non ci si può comportare alla giornata, o come gira la luna!
    Comunque grazie, sei molto gentile, e mi fa tanto piacere ‘parlare’ con te!

  8. 8
    1983fabio -

    il fatto di tuo nonno mi fa pensare..
    doveva scriverti senza illuderti ma che gli dispiaceva davvera.insomma un messaggio sincero ma carino.

    c’è gente che quando cambia sentimenti diventa menefreghista.
    la mia donna mi ha lasciato in un momento difficile per me per il lavoro e altro.mentre io le sono stato vicino in tantissime occasioni;ora avevo io bisogno di lei.ma non la giudico:mi ha detto che non mi ama più,e se lo sente ora non poteva aspettare un altro momento.

    ma è difficile davvero ragionare così,è difficile accettare che la donna con la quale condividevi tutto ora non vuole più contatto co nte.
    mi sento come se fosse morta, mi sento a lutto..o peggio perchp invece è viva e lei non vuole vedermi.

  9. 9
    parisatide -

    Fabio, sentire storie come la tua mi spezza il cuore, e mi sento anche un’egoista lagnosa. Mi dispiace che lei ti abbia lasciato. E’ questo che non capisco: come si fa ad amare tanto, e poi, dal niente, soffocare questo sentimento? Nel mio caso l’amore è sempre stato a senso unico, ma nel tuo probabilmente no. Posso chiederti come fai, ogni giorno, a non aspettarti che lei torni, che abbia un ripensamento? Come fai ad evitare di sentirla, di cercarla?
    Scusami se oggi ti chiedo queste cose, e che ieri ho fallito il no contact, dopo neanche due giorni. Ed è stata la cosa peggiore che potessi fare! Vorrei solo che trovasse il coraggio di lasciarmi come fanno le persone normali, di dirmi, anche in un messaggio, che non gli importa niente.

  10. 10
    1983fabio@libero.it -

    parisatide

    io non so come abbia smesso di amarmi,credo mi amasse davvero.per questo non mi rendo conto di come si smette di amare senza un evento scatenante che lei dice non esserci stato.

    io l’ho vista venerdì, l’ho cercata e ci siamo visti.lei piangeva dicendo che è inutile farci del male vedendoci, che devo accettare che lei vuole star senza di me.

    è dura,non so che fare che pensare.

    so che non avrà un ripensamento perchè mi ha detto di non amarmi e di essere più felice senza di me-peggior cosa forse non c’è da sentirsi ma forse sbaglio.

    parisatide
    se vuoi scrivimi alla mia mail.

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