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Lettera pubblicata il 1 Luglio 2013. L'autore, Aurora84, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Inoltre io non mi sono mai sbilanciata completamente e a fasi alterne lo allontanavo perchè mi rendevo conto che stavo soffrendo, quindi gli trasmettevo segnali ambigui.Inizialmente tentava di capirmi e rassicurarmi, ma poi a furia di ferirlo, perché purtroppo capita che adottassi il metodo: lui mi stai facendo soffrire, perché la situazione e la sua incapacità di scegliere e capire mi facevano soffrire, e io mi sfogo con lui (pur essendo stata quasi sempre attenta a non generalizzare, per evitare che si sentisse inadeguato o per minare ulteriormente le sue certezze)Ovviamente non sceglievo razionalmente di farlo, anzi puntualmente me ne pentivo. La conclusione è che abbiamo logorato il rapporto e forse nel logorarlo lui si è fatto forza dicendo a se stesso: sto meglio con la mia ragazza. Senza capire che il motivo dei litigi, della mia insofferenza e del fatto che non mi andasse più bene nulla, anche cose che fino a quel momento mi erano piaciute era il suo avere un piede in due scarpe. Ho paura e forse mi fa male pensare che se c’era qualche possibilità che lui capisse in questo modo si è bruciata e certe cose non ritornano. Ma soprattutto non vorrei che ora il suo interesse sia tornate ad essere come un anno e mezzo fa dettate dall’istinto sessuale e null’altro. E’ possibilissimo giusto?O meglio ha iniziato in un modo, come dici tu, è approdato su un “continente sconosciuto”, ma è possibile che l’abbia rimesso in discussione tornando al modo iniziale?E dunque successivamente ai litigi l’unica cosa rimasta sia quell’attrazione sessuale?
Ciao Andrea,
innanzitutto Karim non alimenta speranze in me. Sono nella fase dei perché e dei per come, ma ho superato quella in cui soffrivo, ciò non significa che non ci tenga al ragazzo in questione, ma non vuol dire che voglia stare insieme a lui. Magari per come sono fatta, ho bisogno di sviscerare ogni questione prima di metterci una pietra sopra definitivamente.
Ci tengo a precisare che non sto cercando colpevoli e non sto nemmeno cercando di fare la parte della vittima, se è quello che è emerso dai miei racconti, mi dispiace, ma non era questo l’intento. Il mio chiedere come lui possa continuare serenamente la relazione con la ragazza, non è ottenere come risposta: è uno stronzo, o altro, ma cercare davvero di capire che cosa scattasse nel cervellino di voi uomini. Non mi colpevolizzo particolarmente per aver scelto di iniziare qualcosa sapendo i rischi che correvo, potevo fare del male a me stessa e per una volta, una volta sola ho provato a dirmi: non essere così razionale e vivi il momento. Andrea, ti sembrerà assurdo, ma se tornassi indietro lo rifarei perché comunque sia ho imparato qualcosa, e ho trascorso anche dei bei momenti. Sbagliato verso me stessa, non verso altri. Sempre sbagliato è, ma è come quando scegli di fumare una sigaretta, sai che stai sbagliando, o quando non mangi in maniera equilibrata, ma a chi fai del male?Mi sembrano errori da non porre sullo stesso piano ad altri tipi di errori. Ma questo è ciò che credo io.
Per rispondere al tuo:
“Bene, però se con una persona ci sto bene, mi ci sento affine e sono contraccambiato e con un’altra no, non ha senso continuare con l’altra. Qualcosa sotto ci deve essere. Non fare paragoni è giusto ma mi sembra anche troppo politicamente corretto, penso che in realtà tu abbia anche cercato di capire come sia fatta questa ragazza. Anche perché per conoscerne pregi e difetti, significa che un’idea di come sia tu ce l’abbia. Ma non è questo il punto.Il punto è che a non avere senso non è tanto fare paragoni, quanto piuttosto fare l’avvocato del diavolo come stai facendo.”
Qualcosa sotto ci deve essere….la paura per te non esiste, per esempio? Dico solo per esempio, ma ci possono essere mille altre motivazioni. Hai mai lasciato una ragazza Andrea?Non avevi paura di sbagliare?L’insicurezza per te non esiste?Il dubbio per te non esiste?O è bianco o è nero?Eh sì che mi parli poi di mille sfaccettature dello stare con un’ amante…
Inoltre, non conosco la ragazza, non l’ho mai vista se non in fotografia una volta, non abbiamo amici in comune dunque nessuno che mi possa raccontare di com’è e come non è. La mia affermazione sui pregi è difetti è dovuta alla semplice presa di coscienza che ogni essere umano ha pregi e difetti. L’unica idea che mi sono fatta è che per non essersi accorta di nulla tanto sveglia, almeno su questo frangente, non lo è. Ma è solo una supposizione perché potrebbe benissimo essere che sappia o immagini e, come tante donne, preferisca non vedere per non stare male.
Ciao Aurora e Andrea . Questa vicenda tra la nostra protagonista e l’uomo da cui si sente attratta è abbastanza paradigmatica di quanto sia difficile prevedere e controllare le emozioni profonde, e quanto queste siano spiazzanti quando compaiono in maniera imprevista, sconvolgendo le certezze e se si vuole le abitudini di chi ne è vittima, col risultato di produrre l’angoscia della scelta.
Ho fatto questa premessa per sottolineare che anche la prospettiva della “libertà” spesso si traduce in una fuga dalla libertà.
Quando Andrea paventa la possibilità che la mia modesta analisi possa creare delle illusioni in Aurora, dice una cosa vera, ma questo può accadere a PRESCINDERE da quello che in buona fede sostengo circa gli sviluppi probabili della situazione. Qualunque innamorato si attacca anche al più piccolo segnale per sperare, se questo lo fa stare meglio. Ma il mio intento non era esattamente quello, nè quello di consolare la nostra amica.
Ho prospettato quello che ho scritto ieri perchè è palese che il pallino della situazione è nelle mani della parte maschile della vicenda.
Non mi meraviglierei affatto che lui si rifugiasse nella sicurezza della tranquilla routine con la sua fidanzata, per quella fuga dalla libertà di cui accennavo, non sarebbe la prima volta che in situazioni come questa si sceglie di non scegliere.
Sì perchè restando non sceglierebbe,cercherebbe solo di mantenere uno staus quo che è ormai illusorio, perchè anche per lui il dado è tratto, e come sostenevo nulla sarà più come prima.
La riflessione di Andrea sulla possibilità di scelta “tout court” “sto bene con una persona=non ha senso continuare con l’altra”, è una visione idilliaca, che nella realtà che stà vivendo Aurora e mille altre come lei non si verifica mai. Se lo dico è perchè ho vissuto, indirettamente questi fenomeni attraverso la mia compagna, e mi sto interessando da anni al fenomeno degli amori non ricambiati, in tutte le loro sfumature, che vanno dal puro menefreghismo alla titubanza affettuosa della parte reticente, come nel caso in argomento. E mi ci sto interessando(come un pirata come dice Andrea) sia come parte attiva, intesa come eventuale alternativa a quello che poteva o doveva essere il vero amore della mia partner, o quello che il destino può averle riservato. Non so se mi sono spiegato.
In questo senso rivedo e rivivo in Aurora i dubbi di un tempo della mia partner, le speranze e le angosce di chi desidera ma non può avere la persona che ritiene di amare, con la prospettiva di doversi rassegnare a rinunciarvi, e dall’altro lato un soggetto che non decide per i mille motivi che una nuova prospettiva che non corrisponde a nessuna esperienza già vissuta, gli mette di fronte e gli crea i timori e le paure che ogni scelta di CAMBIAMENTO comporta.
L’altra mia posizione è quella dell’osservatore empirico di una fenomenologia singolare quanto frequente, che in teoria non dovrebbe verificarsi, ma che è frequentissima: innamorarsi a senso unico.
>>>
>>> con tutte le imprevedibili dinamiche ad esso collegate, che stiamo osservando nella storia di Aurora e di quel ragazzo, e di quanto ho potuto osservare a mia volta nelle vicende della persona che amo, che in quel frangente mi è apparsa sotto una luce completamente diversa rispetto a come mi pareva di conoscerla.
Questo per dire come certi eventi, che si crede di poter controllare, in realtà sono loro a pilotare noi, noi che spesso siamo privi di mezzi per comprendere quale sia la direttrice giusta da seguire, che tenga presente le istanze del cuore e quelle della realtà, che non sempre appaiono conciliabili, se non con un “salto nel buio” come temo stia accadendo al protagonista maschile di questa storia.
Se mi interessa questo fenomeno, è perchè oltre a cercare di capire come si manifesta l’attrazione sessuale e quanto questa sia legata a quello che chiamiamo amore, c’è il fatto che al me non è mai capitato di trovarmi nelle situazioni di cui stiamo dibattendo, per cui IGNORO, come ci si possa muovere e quali sensazioni, sentimenti scelte sortiscano da questa condizione dalla duplice veste di portatrice di gioia e di angoscia.
In questo momento sto seguendo le reazioni di Aurora per capire quanto l’eventuale rinuncia a questo ragazzo inciderebbe e in che modo sul suo futuro sentimentale. Quanto cioè un eventuale prossimo potrebbe configurarsi come un’alternativa a quello che pare essere l’uomo della sua vita e quanto un amore non “completato” possa restare come rimpianto e non come qualcosa che non doveva essere.
Sono quasi le 10. Ci risentiamo. A presto.
Quando ho accettato di far parte del “terzetto”, onestamente del ragazzo in questione non mi interessava molto, era un gioco. Io non credo assolutamente di valere meno perché ho accettato questa cosa inizialmente. Amici e conoscenti, appunto perché mi conoscono dovrebbero sapere che il mio valore non si basa su una scelta del genere e se sulla base di una scelta del genere cambiano opinione su di me, forse è meglio perderli che trovarli.
“Altro errore che fate è usare il sesso come metro di paragone assoluto.”
Se frequento un ragazzo per andarci a letto, mi aspetto di vederlo e andarci a letto. Il primo periodo in cui abbiamo iniziato all’estero è stato così e se non c’era modo, lo si trovava.
“Il fatto che sia stata con lui poche volte dal ritorno è dipeso più da me che da lui”
Sulla base di che cosa lo diresti?Sulla base del fatto che io ogni tanto rifiutavo?E’ dipeso da quello che insieme sceglievamo di fare e se si trattava di passare 4 ore in un museo per forza di cose non poteva capitare, ma forse non si sceglieva cosa fare solo sulla base di quello.
Sono completamente d’accordo con te sul:
“Tornando alla tua storia, lui tiene a te, c’è feeling e sintonia, non è solo sesso e fin li va bene. Ma il fatto che non ci sia solo sesso, non significa automaticamente che la storia abbia la spinta necessaria da parte di entrambi per scalzare quella ufficiale. Questo voglio dirti.”
Quello che voglio dirti e chiederti io invece è: non ti si smuove nulla dentro se tu stesso dici che di sesso e basta non si tratta, ma se dichiari di essere attratto da altro?Non ti porta a chiederti: perché lo faccio?
Io non ho mai sostenuto che il ragazzo in questione fosse innamorato di me perché mi stava dando attenzioni. Sai quanti amici ho che mi danno attenzioni e non sono sicuramente innamorati?E lui in primis mi ha detto di non credere di esserlo.
Ma adesso approdi a dirmi queste cose e fino a poco fa sostenevi il fatto che facesse sesso e basta.
In ogni caso, quello che spero più di ogni altra cosa è che il ragazzo in questione si interroghi, e arrivi ad una soluzione, con i tempi di cui ha bisogno. Soluzione che non significa stare insieme a me. (giusto per chiarire) Ma in generale, e già lo credevo prima di questa esperienza, credo che se una persona, donna o uomo che sia senta la necessità di andare a cercare altrove credendo in determinati valori etici etc etc, qualcosa che non funziona nel suo rapporto c’è di sicuro, nonostante ci si possa auto convincere che tutto vada bene..
la paura per te non esiste, per esempio? Dico solo per esempio, ma ci possono essere mille altre motivazioni. Hai mai lasciato una ragazza Andrea?”
Certo che esiste la paura, ma esiste quando non si è convinti. A me capitò anni fa, frequentavo una ragazza, ci stavo bene ma non ero coinvolto fino in fondo probabilmente. Poi conobbi un’altra ragazza che da subito mi colpì e mi fece perdere la testa, in breve tempo lasciai la prima per la seconda.
Tale scelta si rivelò in seguito sbagliata, perché alla fine l’altra ragazza probabilmente aveva come spinta principale il sottrarmi alla “rivale” (unita anche a problemi logistici), per cui perse poi lo slancio nel frequentarmi e di li a poco chiudemmo.
Il punto è però, che quando feci quella scelta ero convinto, con una stavo bene, con l’altra sentivo decisamente qualcosa in più e scelsi l’altra.
Altra storia riguarda tutte quelle persone, soprattutto gli uomini, che stanno bene nelle situazioni fidanzata/amante. Da un lato la sicurezza, il benessere, dall’altro l’emozione. Sono molti quelli che non riescono a scegliere e non scelgono perché probabilmente non c’è più (o non c’è mai stato) innamoramento, né per l’una, né per l’altra.
Aurora secondo me sei di quelle persone portate a complicarsi la vita con mille ragionamenti e dietrologie. Ma io credo che scomponendo ai minimi termini il tutto, restiamo pur sempre animali istintivi e in molti casi facciamo quello che ci è utile alla nostra sopravvivenza.
Tra l’altro in questo caso non ci sono matrimonio e figli a complicare le cose, tutto potrebbe essere più semplice.
Affermi di aver iniziato il tutto per gioco, però cerchi anche in lui maturità nelle scelte, perché avendo raggiunto una certa età dovrebbe avere maggiore maturità. Seguendo il tuo discorso, allora in te dov’era la maturità quando hai scelto di entrare in un rapporto a tre per gioco?
Fai caso che vedi solo ciò che vuoi vedere per far combaciare tutti i pezzi del puzzles secondo la tua logica?
Che poi affermare di fare una scelta del genere, per gioco, soprattutto se a farla è una donna e una donna con il tuo modo di pensare, mi sembra un’ipocrisia e una stortura. Anche perché se avessi voluto avere una storiella per gioco, saresti entrata in un locale e ti saresti avvicinata al primo ragazzo carino incontrato.
“E’ dipeso da quello che insieme sceglievamo di fare..”
Mah..anche su questo ho qualche dubbio. Non so quante volte tu gli abbia apertamente detto di incontrarvi per fare sesso e quante volte lui abbia rifiutato dicendoti che preferiva andare in un museo, credo comunque molto molto poche…
..”non ti si smuove nulla dentro se tu stesso dici che di sesso e basta non si tratta, ma se dichiari di essere attratto da altro?Non ti porta a chiederti: perché lo faccio?”
Ti ripeto, è possibile che si smuova qualcosa, che può essere affetto, feeling, intesa, ma può anche semplicemente restare questo senza che in tizio scatti l’innamoramento e successivamente l’amore.
Quindi di sesso e basta non si tratta, ma è possibilissimo che non si tratti nemmeno di altro, anche perché fosse stato solo sesso tu ti saresti stancata dopo un po’, anche se fosse stato il migliore amatore del mondo.
“Ma adesso approdi a dirmi queste cose e fino a poco fa sostenevi il fatto che facesse sesso e basta.”
Io ho semplicemente parlato di donne che scelgono di fare gli oggetti sessuali. Certo, messa giù così può sembrare che volessi dire: sesso e basta. Può darsi che mi sia espresso male, perché quello che volevo dire, come poi successivamente ho comunque detto, è che ci sono varie sfumature nelle relazioni sessuali e solo raramente sono completamente sessuali.
Invece voi donne tendete a pensare che se tizio oltre a far sesso con voi condivide anche una parte della sua vita sia automaticamente innamorato, così come non è detto che se una donna che fa sesso con uomo, automaticamente ne sia innamorata e l’abbia scelto come compagno di vita.
“qualcosa che non funziona nel suo rapporto c’è di sicuro”.
Si, e quindi? Dato che c’è qualcosa che non va significa che ama te e che ancora non lo sa? E tu esponendogli i tuoi ragionamenti gli farai capire che ti ama?
Mah…
Ciao Andrea,
non ho mai sostenuto di aver fatto una scelta matura nel momento in cui ho decido per gioco di infilarmi in una situazione del genere.
Ho scelto di provare a non essere troppo razionale, per una volta. Mi trovavo bene con lui e mi attraeva, per questo ho accettato il gioco.
Non è stata una scelta corretta, ma mai e poi mai mi sarei aspettata che si potesse trasformare in un incubo del genere e tanto meno pensavo di pote arrivare a tenere a lui in questo modo.
Per quanto riguarda la tua affermazione:
voi donne tendete a pensare che se tizio oltre a far sesso con voi condivide anche una parte della sua vita sia automaticamente innamorato, così come non è detto che se una donna che fa sesso con uomo, automaticamente ne sia innamorata e l’abbia scelto come compagno di vita.
Mi dispiace contraddirti, ma non è il mio caso, non ho mai creduto che il ragazzo in questione fosse innamorato di me e non credo di esserne innamorata nemmeno io sulla base del fatto che condividessimo qualcosa insieme.
Sostengo solo che evidentemente non è innamorato nemmeno della ragazza che ha scelto come compagna di vita. Ma a questo punto, probabilmente, la ritiene il meglio che possa avere.
Esponendogli i miei ragionamenti non cerco di fargli capire che ama me, ma semplicemente cercavo di farlo ragionare su quello che stava facendo e sul fatto che si relazionasse a me non come una semplice amica, ma come se fossi la sua ragazza, in termini di pretese da parte mia e di ciò che mi stava dando. (e questo non ha nulla a che vedere con il sesso).
Forse cercavo anche di fargli capire che in questo modo non si arrivava da nessuna parte e che stavamo semplicemente distruggendo lentamente un rapporto, precludendoci la possibilità di essere veramente amici un giorno. Ma più di tutto che c’era un’incoerenza di fondo tra quello che diceva a parole e le sue azioni.
Come già ho detto, ho scritto qua cercando aiuto per comprendere questo suo atteggiamento, e non per sentirmi dire che è uno stronzo o che ama me.
In ogni caso la soluzione a tutto questo è semplicemente non vederci più e non sentirci più in modo tale che ognuno possa andare avanti per la propria strada.
Ciao ho letto il tuo sfogo.
Il gioco è bello quando dura poco.
Eravate a parere mio in una situazione ideale: insieme e da soli.
Tutto andava bene, perchè le situazioni che incontravate erano per voi diverse.
Nel frattempo tu come tu stessa sapevi, e come lui ti ha detto, sei stata parte di questo vostro gioco, perchè anche tu consapevole.
Fino a quando eravate in questa vostra bolla di sapone, tutto andava bene.
Tornati alla normalità, scoppia la bolla e con essa sai perfettamente che razza di persona sia e non ti fidi, perchè sei stata l’amante di una persona già impegnata.
Cosa vuol dire? Semplice. Ogni volta che lui andrà via da solo, è probabile che si possa ripetere il copione con un’altra.
Lascia perdere. Secondo me è meglio se rimanete amici intimi.
Non pretendere di più, ti crea solo casini e stai male.
Ciao tenerissima.
Ciao gabriele,
consapevole, ero consapevole.Ho semplicemente creduto, perchè lui me l’ha fatto credere, oltre a ciò che provavo che potesse veramente provare a costruire qualcosa con me.Illusa? Fino ad un certo punto, non mi sono costruita castelli da sola, lui me l’ha detto e dato che fino a quel momento era stato onesto, non vedevo il motivo di iniziare a mentire.La poca fiducia è arrivata nel momento in cui il tempo che mi chiedeva ha iniziato ad essere troppo.E ho iniziato a percepire che forse a lui andava bene la situazione così com’era e a me per nulla ed ho iniziato a starci male.Per affetto, orgoglio o altro…Sarebbe stato molto più facile dirci: “chi si è visto, si è visto” una volta tornati, se davvero era ciò che voleva.Amica intima?La vedo come cosa altamente improbabile, il rischio è ricascarci ed io non ne ho più assolutamente voglia.Non con lui, non con una persona che mi ha deluso così e che come dici tu, se dovesse mai ripartire, ricapiterebbe lo stesso indipendentemente da chi si trovi a fianco e chi incontri nel nuovo luogo dove vivrà.Forse forse tra qualche anno quando ne sarà passata di acqua sotto i ponti, ma di sicuro non ora.