Imparare a far la fila
La politica in Italia non verte tanto sulle idee e sulle azioni concrete, quanto sulle alleanze e sulle strategie di potere. Si possono leggere articoli su articoli circa la politica italiana, scritti da noti giornalisti, senza riuscire a capirci granché, perché gli articoli portano su oscure manovre dei politici, impegnati nel gioco delle alleanze per il potere, e sulle loro diatribe, accuse e contraccuse in relazione a certi fatti noti solo agli addetti ai lavori. In tali articoli, che non chiariscono nulla, ampio spazio è dato agli attacchi ad personam, alle dichiarazioni polemiche, alle insinuazioni. Nessuna idea concreta su come cercare di risolvere certi gravi fenomeni che affliggono il Paese, come per esempio il potere detenuto dalla malavita organizzata o l’abusivismo cronico. Io invece una proposta concreta l’avrei: proporrei agli italiani, come maniera di migliorare il carattere nazionale, di imparare semplicemente a far la fila. L’imparare a mettersi in fila potrebbe essere l’avvenimento chiave capace di operare in Italia quel cambiamento che nessun programma di partito riuscirà mai ad introdurre.
Claudio Antonelli
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Categorie: - Cittadini
Carino il suggerimento, tutti abbiamo avuto brutte esperienze facendo la fila alla posta, in banca ecc. Per fortuna ora le tecnologie ci aiutano e possiamo fare tante operazioni tramite Internet!
Quel che dici sui balletti politici mi trova abbastanza d’accordo: da parecchio ho smesso di perdere tempo a leggere gli articoli di cronaca politica sui quotidiani, dato che riferiscono solo chiacchiericci, polemiche, insulti ecc. Ogni tanto mi leggo dei commenti oppure mi compro Internazionale per conoscere i fatti del mondo. Per il resto i quotidiani sono quasi illeggibili, vanno bene per cercare l’orario dei cinema…