Buongiorno a tutti,
se decido di scrivere è perché sto cercando di mettere a fuoco la situazione e comprendere cosa stia succedendo. Ho molta paura. Prima una piccola premessa…la mia famiglia non è molto “fortunata” da un punto di vista emotivo. Sono cresciuta imparando purtroppo a reprimere le emozioni, ho passato 5 anni di depressione da cui neanche so se sono completamente uscita, ho un fratello in crisi matrimoniale dopo appena due anni con esaurimento nervoso, una madre perennemente insoddisfatta, e un padre che non sa più che fare per sorreggere la situazione mantenendo il sorriso. Insomma, sicuramente non è la famiglia del mulino bianco sebbene non ci abbiano fatto mancare niente e sono sicura anche gli errori siano stati fatti in buona fede.
Detto ciò, quattro anni fa la mia vita è cambiata quando ho cominciato a svolgere il servizio civile. Mi sono come svegliata da un letargo e ho cominciato a vivere. Nel giro di poco ho ripreso a studiare, ho miracolosamente trovato un lavoro che, sebbene non sia nelle mie corde, mi mantiene decentemente, mi sono innamorata.
Tasto dolente, quest’ultimo. Purtroppo il periodo idilliaco è svanito tanto tempo fa e io ho commesso errori su errori cercando di mettere insieme i cocci. Il mio ragazzo non ha alcuno spirito di iniziativa, a volte mi sembra di avere un figlio e purtroppo, è una cosa che non riesco più a tollerare. Forse perché alla fine io me la sono sempre dovuta cavare da sola e speravo di poter avere qualcuno su cui contare e con cui costruire senza dovermi costantemente preoccupare e stimolare affinché la situazione evolva. Quando ho cominciato a lavorare, avendo turni stremanti, ho dovuto prendere una stanza in affitto, non ci vedevamo quasi mai. Sono nati i primi problemi. Ho pensato, primo grande, enorme errore, che andando a convivere le cose sarebbero migliorate, in fondo pagavamo due affitti e non aveva senso. E così, dopo aver preso ancora una volta io l’iniziativa, ho trovato casa. All’inizio le cose andavano molto meglio. Poi, il tutto è tornato a galla. Immobilità totale. Dovevo stimolare tutto io:iniziative, lavoro, viaggi, attività, gestione di casa. Lui non è incline ad alcun cambiamento. Lavorava per una vera miseria, ci ho messo un anno per convincerlo a cambiare lavoro. Si celava e a oggi ancora si cela dietro la crisi. E ora, io non dico che non ci sia, perché c’è, e evidente, ma vi sembra un buon motivo per sedersi e aspettare che le cose cambino? Se neanche ti adoperi per cercare, il lavoro non arriverà dal cielo e 650 euro al mese per 8 ore non mi sembra una situazione sui cui adagiarsi. Finalmente abbiamo insieme trovato un nuovo lavoro (è bastato mandare qualche curriculum in più, visto che la qualifica c’era….non è che ora si navighi nell’oro, ma almeno è migliorato un po’ il contratto).
Ma il problema non è solo il lavoro…il problema è tutto. Abbiamo condiviso insieme la passione per gli animali, lui ha voluto tenessimo un cane, io ero d’accordo, ora lei è la nostra vita ed è un po’ come una figlia. Altro tasto dolente. Purtroppo fra noi le cose non migliorano, o forse sono io a non migliorare, ad essere stanca. Si rompe qualcosa, devo stimolarlo affinché la ripari o chiami qualcuno, o comunque devo farlo io. Abbiamo le ferie, sono io a dover stimolare un viaggio o comunque qualcosa di diverso per spezzare la routine. Ha il finestrino della macchina rotto da più di un anno! Ci siamo fatti tutto l’inverno con il finestrino sfasciato. E non solo…anche i problemi fra noi, ci sono, ma lui non vuole vederli, se provo a discuterne, anche con calma, mi da dell’attaccabrighe, ma non parla, o quando parla, si limita a fare la vittima e a dire che è sbagliato, che non vale niente.
Non riesco a progettare. Dopo quasi 4 anni insieme io non riesco a fare un progetto. So che lui mi ama e credo di amarlo anche io, ma la situazione comincia a essere insostenibile. Piango troppo spesso, a volte ho crisi di rabbia perché le cose non cambiano, mi sento in colpa perché nel suo piccolo fa mille cose per me ma non so come spiegargli che non basta. Che dobbiamo insieme cercare di progettare concretamente, non si può vivere alla giornata. Ma non mi ascolta, rimanda tutto a tempo indefinito, è un continuo procrastinare (sono 6 mesi che deve dare la disdetta di casa e non lo fa). Ogni volta che io faccio qualcosa al suo posto, mi allontano da lui in qualche modo, perché mi sento la mamma e non voglio esserlo. In tutto questo ci sono problemi anche più “intimi”, che si rifiuta di affrontare, da 3 anni, e non ne comprendo il motivo. Con tutta la pazienza che voglio avere, non ce la faccio più a piangere. Non so come uscirne. Vorrei guardasse i problemi invece di nasconderli. Anche dargli l’idea che mi stia perdendo non ha suscitato cambiamenti. Non so come uscirne….ma vedo mio fratello che ora è in crisi dopo appena due anni ed ha un esaurimento nervoso, non sa come uscirne neanche lui. Non voglio commettere altri errori…vorrei fermarmi, fare il punto della situazione, distaccarci per un po’, un bel po’….e vedere se si può andare avanti o no…ma non so come fare. Abbiamo una casa insieme, un cane, le rispettive famiglie ormai credono in noi. So che è sciocco pensarla così, ma è terribilmente difficile. Aggiungiamoci che ora il padre è malato e quindi ho il dovere di stargli vicino. Ora che avrebbe il motivo per aver bisogno di me, io sono esausta e, anche se gli sto vicino, lo sento come un dovere. Non vedo un futuro e vorrei tanto vederlo…..
Il mese prossimo mi laureo, dovrei essere felice e invece… non riesco a distogliere il pensiero dalla nostra situazione. Sono affranta. Sono io che pretendo troppo? Sono una str**a? Le donne devono essere mamme?
Ringrazio chiunque voglia rispondere….
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Categorie: - Amore e relazioni - Famiglia - Me stesso
noi donne abbiamo un istinto materno ma uno cosi pero’ un po’ si deve svegliare fuori da solo…certe volte non si laasciano le persone per la paura di rimanere soli,ma tu parlagli chiaro e digli quali sono i tuoi pensieri e vediamo se un po’ cambia e ti viene in contro..altrimenti lascia perdere visto che anche tu hai detto che non pensi a progettare niente con lui…