Le mie deduzioni prevaricanti? E chi prevaricherei? Sto prevaricando Idra? Maria, MG? E altre come loro? No. Te? Si stava parlando di un comportamento frequente in certi uomini, che ritroveresti in decine di post se mettessi a frutto le tue note capacità indagative. Tu hai messo in evidenza una “tua” visuale dei tuoi rapporti, in un dialogo che facevo con Idra, essendomi proposto per darle una risposta, cosa che lei ha chiesto espressamente al forum, trovando interessanti i miei argomenti e riconoscendovisi. Se rileggi il mio dialogo con Idra, capirai che il richiamo a mia moglie voleva essere un modo per spiegare l’iter che mi ha portato a quelle riflessioni, e quello a mia madre per definire da dove nasce questa mia attenzione al mondo femminile. Il tuo intervento, ancora una volta contiene esattamente quello che mi rimproveri: IO. ” Io l’ho vissuto così e cosà”, elencando una serie di cause per le quali quegli uomini non rientrerebbero nella categoria che io non sopporto. Ma non si sta parlando di quegli uomini, di cui per la prima volta metti in piazza le caratteristiche, non hai parlato come Idra, Maria e cento altre di delusioni, maltrattamenti ed altro, ti hanno fatta felice? Sei soddisfatta? Va bene. Allora perché reagisci come se si stesse parlando di loro portando a conoscenza di tutti che avevano certe caratteristiche, ma offesa come se li si stesse offendendo? Vuoi che ti dica che loro sono diversi perché tu sei tu? Te lo dico se vuoi, ma non ce ne sarebbe bisogno, perché non sono in discussione. Ma non ti rendi conto che è assurdo questo atteggiamento?
Lo stesso che mi ha sorpreso mesi fa quando ti sei alterata e io ( e non solo io) non capivo perché, dal momento che non si parlava di te. Continuavi a dire che volevi che si rispettasse la tua visione. Ma cosa devo rispettare? Stiamo parlando di loro? No. Sei tu che vedi proiettate su queste persone le mie (ma non solo mie. Vedi quante donne la pensano in quel modo) opinioni. Ma come ripeto, se tu stai bene con i loro ricordi perché ti scaldi tanto? Io veramente non capisco, se non che quello che questo risentimento che mostri celi altre cose che non hanno a che fare con il tema in argomento, ma al tuo peso sul riconoscimento di una visione rispetto ad un’altra, che ridotto al comun denominatore è quell’IO che rimproveri in me.
Ho visto decine di tuoi interventi con il tuo IO in vista, ma nessuno te lo rimprovera, perché tutti parliamo per noi. Ma il mio ti dà fastidio. Mah.
Sai Idra, mia madre non aveva le possibilità di svincolarsi facilmente, era una giovane donna degli anni ’50 con tutto quello che ne consegue riguardo al ruolo femminile di allora. Constatato un fallimento lo si viveva fino alla fine, pagandone le conseguenze anche se non si era colpevoli o lo si era a metà se vogliamo. È il prezzo che paga sempre la parte debole, non solo in quell’ambito. Io questo non lo sopporto per temperamento e per esperienze.
La parte debole lo diventa tale anche oggi, quando si approfitta coscientemente o meno di quelle offerte oneste che hanno a che fare con qualunque rapporto umano, ma come ripeto è ancora più volgare quando di mezzo c’è un evidente interessamento amoroso, verso un uomo in questo caso, che viene usato a proprio vantaggio e slealmente. Come ti ho detto con la metafora del quadro di Donatello, che si tratti di vandali “scientifici” come i terroristi dell’Isis che distruggono Palmira, o di un idiota di writers con la bomboletta che impiastriccia un’opera d’arte, si tratta sempre di gente che fa solo danni a un “patrimonio”. Io e mia sorella abbiamo avuto la fortuna che quel patrimonio è stato riversato su di noi, e da adulti lo abbiamo capito sino a che punto. Mia moglie ha dovuto rassegnarsi a certe condizioni di impoverimento che il trattamento di quel “writers dal passato difficile” le regalato, io ho solo cercato di riscattare in lei quello che non ha potuto avere mia madre. Ma in un senso ampio verso questa caratteristica così bella e delicata nello stesso tempo, attraverso le due donne piu importanti della mia vita. Cerco di difenderlo da certi abusi come rispetto di quella dote femminile che noi maschi non riusciamo ad avere, che molti maltrattano, ma che altri per fortuna sanno invece apprezzare, e riconoscere l’importanza che questa “ricchezza” rappresenta nella vita di una persona che è stata amata da Donne di questo valore. Poi l’ho già detto io ho un certo temperamento, bello o brutto quello è, e sono capace di intervenire fisicamente se vedo abusi sui più deboli. Non solo sono capace, l’ho fatto e lo farò se sarà necessario.
Un caro saluto.
Golem
mi ha molto colpito la vicenda della tua mamma, e forse la prospettiva di un quadro come quello che tu hai descritto circa le tue passate vicende familiari, è il motivo “inconscio” per cui ad un certo punto decisi di smettere di essere la classica brava ragazza che viene illusa e sfruttata e che regala le sue perle ai maiali, e presi in mano le redini del mio destino andando contro corrente. le donne generose, accondiscendenti e in buona fede ( che sono molto spesso anche quelle che vivono situazioni pratiche disagiate ) sono un immenso terreno fertile per i millantatori e gli opportunisti sentimentali ( come il tizio che in gioventù ho frequentato per cinque anni, e come gli uomini di cui ci parlano Idra40 e Maria77 ). Queste donne devono stare attente più di altre, ed acuire le loro difese contro eventuali profittatori dei sentimenti altrui; io vorrei solo spiegare a queste donne che facendo una decisa virata e lasciando perdere definitivamente questi personaggi, dedicandosi alla realizzazione di se stesse, non ci rimetteranno nulla. anzi! avranno invece probabilmente modo di incontrare quello che sarà l’ uomo VERAMENTE giusto, quello che riempirà la loro vita e saprà accogliere in pieno la loro grande capacità/volontà di donare amore. Io, avendo avuto l’ unica fortuna nella vita di essermi potuta conquistare una certa libertà personale, l’ ho utilizzata per svincolarmi emotivamente e fattivamente da certi personaggi maschili e da certe situazioni che mi toglievano l’ entusiasmo per la vita e la fiducia in me stessa.
Golem,mi piace credere che qualche volta, la vita restituisca un pò di quella felicità che ,in altro tempo,ha invece drammaticamente negato.
Forse l’ha restituita a tua madre, grazie a te e tua sorella.
Sicuramente l’ha data a te e tua moglie.
Vi è stato dato modo di aiutarvi,reciprocamente.Di sostenervi vicendevolmente,volendo sinceramente il bene dell’altro.
Non stancandosi mai di costruirlo,
o riedificarlo ogni giorno,ove qualche mattone fosse caduto giù distrutto.
Stiamo parlando, credo di poterlo dire forte,d’Amore.
Maria Grazia, ho inviato un post a Maria che ho chiuso con questa frase:
“Coloro che conoscono i tuoi punti deboli si dividono in due categorie:
Chi li usa per farti del male e chi li valorizza per farti sentire speciale.” (A. De Pascalis)
Ecco, in queste parole è concentrata la differenza tra un uomo, in senso lato, e un approfittatore, sempre in senso lato, visto che nessuno dei due generi è esente dal fenomeno, anche se con connotazioni diverse, che PERÓ, nascono sempre da condizioni di squilibrio del rapporto tra i sentimenti dei due.
Quello di approfittare di una “debolezza” soggettiva legata nei casi che stiamo trattando ad una fiducia che aspetta un riscontro, è quella che attiene ai personaggi che abbiamo conosciuto nei racconto di Idra e Maria ultimamente. Ma come succede spesso una condizione che crea opportunità, anche se potenzialmente sleale viene sfruttata. È la solita frase dell’occasione che fa l’uomo (o la donna, sua chiaro) ladro.
Ecco perché tutto ciò che renderà la donna autonoma ed emancipata, dopo la sbornia del “sesso pret a porter” degli ultimi trent’anni, come reazione alle restrizioniorali degli ultimi duemila anni, porterà a una vera parità e a un miglioramento delle relazioni tra i sessi, condizionate dai “poteri” scritti dalla Natura e applicati dalla cultura maschilista, che si sta sbriciolando come il Muro di Berlino della Germania dell’Est dopo anni di “separazione” dal resto del mondo. Per questo ho risposto con la frase “per motivi scientifici” alla tua considerazione sul valore dell’illibatezza oggi. Perché un uomo che cercasse ancora quelle dotazioni per giudicare una donna vive nel Medioevo, e può incontrare la sua Beatruce” solo facendo una seduta spiritica. Ciao tosa.
Idra, non so se la vita ci ritorna quello che ci è stato sottratto, a me è successo e sono stato fortunato. Ma la tua riflessione sulla “costruzione” dell’amore è un concetto che vado esprimendo qui dai famosi otto mesi.
L’amore per me é un atto di volontà e non una manifestazione dell’istinto sotto forma di attrazione. Quello è un innesco destinato a scopi più fisici, diciamo, che prevedono anche la riproduzione. Ma il piacere che nasce da certe sensazioni non è ancora quell’amore inteso come atto di scelta intellettuale che sovrasti l’involontaria attrazione istintuale.
Di innamorarsi sono capaci tutti, di “fare l’amore”, nei termini di “costruzione” che tu hai accennato, e che mi trovano perfettamente d’accordo, pochi.
Buona giornata.
Golem
secondo me molti uomini confondono l’ emancipazione di una donna con un’ eccessiva facilità a lasciarsi andare ad avances sessuali, e questo è, da parte di questi uomini, un grosso sbaglio se vogliamo inquadrare la questione nell’ ottica di valutare il grado di attendibilità di quella donna all’ interno della coppia. Tempo fa, come ben sai, sono stata ripresa anche e sopratutto da alcune donne di questo forum perchè secondo loro avrei atteggiamenti troppo “libertini” che allontanano gli uomini interessati a un rapporto serio; non è così! io in quel frangente stavo facendo un discorso diverso, non stavo difendendo per partito preso un certo modo di vivere e di proporsi, che peraltro non mi appartiene se parliamo di approcciarmi ad un uomo da FREQUENTARE SERIAMENTE. Stavo solo cercando di far capire SOPRATUTTO AGLI UOMINI che leggono e/o intervengono che non ha davvero importanza il trascorso sessuale di una donna, nel momento in cui questa giunga al desiderio di costruire una relazione matura e durevole con spirito di consapevolezza e presa di coscienza. fino a che tutti – per perbenismo e per IPOCRISIA – tenderanno a negare questa cosa, non avremo mai una VERA emancipazione della donna, e il rapporto tra i due sessi, in un’ epoca come questa ( così combattuta tra modernismo e tradizionalismo ) sarà sempre conflittuale. Tornare indietro (a quando cioè si dava o meno valore ad una donna unicamente in base ai suoi trascorsi sessuali ), a mio avviso, non è la soluzione, anche perchè se QUEL modello sociale avesse davvero funzionato fino in fondo, ora sarebbe ancora in auge ( come tutte le cose che invece sono resistite al trascorrere dei decenni perchè portatrici di miglioramento e di progresso nella vita quotidiana ). ecco, era tutto qui il senso di quel mio discorso; le battaglie su “chi c’è l’ha più lungo” o “chi la da di meno” non hanno alcun senso, se vogliamo fare un DISCORSO SERIO sulla tematica. Io peraltro non ho mai creduto che le donne che conducono o hanno condotto una vita molto casta lo abbiano fatto con VERA convinzione. Queste donne, secondo me, sono perloppiù mentalmente intrappolate in un retaggio che le vuole in una certa maniera, ma questo non ha nulla a che vedere con il valore umano e sociale che viene attribuito a queste donne rispetto a quelle sessualmente molto emancipate, perchè in quel caso non si tratta di SCELTE CONSAPEVOLI.
Oggi come dici tu molti “muri” stanno crollando sotto il peso dell’ evoluzione della nostra civiltà. A mio avviso solo gli animi forti e gli spiriti più adattabili sapranno cavarsela al meglio in questa epoca di grandi cambiamenti sociali. Tutti gli altri, come tu affermi, sono destinati a continuare a cercare eternamente e inutilmente la loro “Beatrice” ( evocandola nei sogni e nelle preghiere, oppure IDEALIZZANDO la donna che hanno accanto.. )
poi ci sono anche gli approfittatori ( in tutti i sensi ). Sia io che tua moglie, che le donne che stanno scrivendo qui, abbiamo avuto il “piacere” di conoscere da vicino questi soggetti ( oltre ai bigotti e ai tradizionalisti, che nella vita di una donna non mancano mai ). Ma quella degli usurpatori sentimentali e materiali, è un’ altra categoria a parte di uomini altamente deleteri.
ciao lupo dei mari! 🙂
Tornare indietro non è possibile. Io conoscevo una ragazza iraniana, molto bella tra l’altro e che studiava architettura in Italia, per la cronaca è quella che venne importunata dal classico vecchio porco che io sistemai. A Teheran metteva il velo e faceva la brava, ma nelle case private, non visti, i giovani facevano feste alcoliche con sesso sfrenato. In Italia era una ragazza come tante. Questo è il risultato delle “imposizioni”: la reazione opposta. Una cultura secolarizzata come quella iraniana, che fino alla caduta di Reza Pahlavi, nel ’78 credo, aveva raggiunto una emancipazione femminile pari a quella occidentale, non la fai ritornare al Medioevo se si è conosciuta la modernità.
Oggi bisogna che i nuovi maschi capiscano che il sesso come “esercizio” non indica più niente: sono caoaci tutti di farlo e la verginita non ha mai significato niente, visto che ho saputo da confidenze femminili chi è artivata vergine al matrimonio davanti ma non di dietro. Carina eh come soluzione? Semmai è la qualità del rapporto sul quale bisognerà indagare. Io ho i miei limiti, e i miei riferimenti e non mi interessa quanti ne ha avuti prima di me la donna che amo, ma come sai non voglio che se li porti “appresso” con me. Come faccio io, che quando chiudevo un rapporto “resettavo” tutto, e mi sembra normale se si vuole iniziare un rapporto dove dare “tutto”. Come diceva Heidegger, la vita va vissuta in avanti e capita da dietro.
Comunque, io farei il contrario dell ‘infibulazione mussulmana, toglierei l’imene alle bambine alla nascita, così al ricercatore di illibatezza resterebbe sempre il dubbio sull’argomento, e magari si preoccuperebbe più di “sverginare” la mente di quella donna e non un velo di carne che anche un Tampax può deflorare. Ciao Euterpe, (colei che rallegra. La Musa della musica)
Golem
per l’ ennesima volta la tua acutezza lascia del tutto disarmati.. ehh si! sarebbe bene che molti uomini elaborassero appieno il fatto che NON E’ IL PASSATO quello che conta veramente, ma il PRESENTE E IL FUTURO ( se si parla di vissuti femminili proiettati verso una relazione ). Anche se la vedo alquanto difficile per la maggior parte di loro; come giustamente dice camy in altro thread, l’ uomo MEDIO ( che poi rappresenta la stragrande maggioranza ) ambisce a spassarsela con la “pu…na”, ma come compagna di vita vuole la “santa vergine”. E in questo caso mi trovo perfettamente in linea con camy nel constatare che più conosco a fondo la natura del “maschio”, più ne rimango disgustata. La sento troppo “cinica” e riduttiva rispetto alla mia ( senza ovviamente dimenticare che nel mondo maschile ci sono le debite – seppur rare – eccezioni ). Il caso di quelle fanciulle che si presentano all’ altare intatte “davanti” ma sfondate “di dietro” è l’ emblema di una società come la nostra: moralista e ipocrita fino al paradosso! ed è appunto con questo finto perbenismo che molti si accostano ai rapporti amorosi. ecco perchè, generalmente, non ho mai creduto nella coppia “tradizionale”. perchè so appunto cosa di solito c’è DIETRO ( e non parliamo solo di culi.. ).
personalmente, non mi sono mai portata appresso l’ “ombra dei miei falli precedenti” nel momento in cui mi apprestavo a iniziare un nuovo rapporto. Ma capisco pure che di questo non posso convincerne forzatamente un uomo che NON SE NE VUOLE CONVINCERE, nemmeno davanti all’ evidenza. In questi casi, non riesci mai a capire dove finiscono realmente i pregiudizi e dove comincia il puro e semplice NON AMORE.
Una cosa è certa: sverginare LA MENTE di una donna ( come dici tu ), è infinitamente più significativo che sverginarne semplicemente il corpo ( cosa che in fondo CHIUNQUE può fare ). Da questo punto di vista, posso dire che FISICAMENTE sono stata deflorata a 19 anni, ma la mia MENTE è stata “sverginata” solo di recente ( all’ alba dei 40 anni! ). Questo tanto per farti capire come le due cose si discostino tra loro.
Più che Euterpe, mi si può considerare la versione femminile di ATTILA 😀
Ciao 🙂
“sono caoaci tutti di farlo e la verginita non ha mai significato niente” – non è per niente vero che sono capaci tutti di sco..... c’è ancora il maschio che non si cura quasi per niente del fatto che la sua donna abbia o finga un orgasmo, anteponendo la propria soddisfazione alla sua ed evitando di andare a monte del problema, per non incorrere in sgradite sorprese.
““sverginare” la mente di quella donna” – chi accetta di essere sverginata, sia fisicamente che mentalmente, merita entrambe le azioni messe in atto SU di lei.
Le mie deduzioni prevaricanti? E chi prevaricherei? Sto prevaricando Idra? Maria, MG? E altre come loro? No. Te? Si stava parlando di un comportamento frequente in certi uomini, che ritroveresti in decine di post se mettessi a frutto le tue note capacità indagative. Tu hai messo in evidenza una “tua” visuale dei tuoi rapporti, in un dialogo che facevo con Idra, essendomi proposto per darle una risposta, cosa che lei ha chiesto espressamente al forum, trovando interessanti i miei argomenti e riconoscendovisi. Se rileggi il mio dialogo con Idra, capirai che il richiamo a mia moglie voleva essere un modo per spiegare l’iter che mi ha portato a quelle riflessioni, e quello a mia madre per definire da dove nasce questa mia attenzione al mondo femminile. Il tuo intervento, ancora una volta contiene esattamente quello che mi rimproveri: IO. ” Io l’ho vissuto così e cosà”, elencando una serie di cause per le quali quegli uomini non rientrerebbero nella categoria che io non sopporto. Ma non si sta parlando di quegli uomini, di cui per la prima volta metti in piazza le caratteristiche, non hai parlato come Idra, Maria e cento altre di delusioni, maltrattamenti ed altro, ti hanno fatta felice? Sei soddisfatta? Va bene. Allora perché reagisci come se si stesse parlando di loro portando a conoscenza di tutti che avevano certe caratteristiche, ma offesa come se li si stesse offendendo? Vuoi che ti dica che loro sono diversi perché tu sei tu? Te lo dico se vuoi, ma non ce ne sarebbe bisogno, perché non sono in discussione. Ma non ti rendi conto che è assurdo questo atteggiamento?
Lo stesso che mi ha sorpreso mesi fa quando ti sei alterata e io ( e non solo io) non capivo perché, dal momento che non si parlava di te. Continuavi a dire che volevi che si rispettasse la tua visione. Ma cosa devo rispettare? Stiamo parlando di loro? No. Sei tu che vedi proiettate su queste persone le mie (ma non solo mie. Vedi quante donne la pensano in quel modo) opinioni. Ma come ripeto, se tu stai bene con i loro ricordi perché ti scaldi tanto? Io veramente non capisco, se non che quello che questo risentimento che mostri celi altre cose che non hanno a che fare con il tema in argomento, ma al tuo peso sul riconoscimento di una visione rispetto ad un’altra, che ridotto al comun denominatore è quell’IO che rimproveri in me.
Ho visto decine di tuoi interventi con il tuo IO in vista, ma nessuno te lo rimprovera, perché tutti parliamo per noi. Ma il mio ti dà fastidio. Mah.
Sai Idra, mia madre non aveva le possibilità di svincolarsi facilmente, era una giovane donna degli anni ’50 con tutto quello che ne consegue riguardo al ruolo femminile di allora. Constatato un fallimento lo si viveva fino alla fine, pagandone le conseguenze anche se non si era colpevoli o lo si era a metà se vogliamo. È il prezzo che paga sempre la parte debole, non solo in quell’ambito. Io questo non lo sopporto per temperamento e per esperienze.
La parte debole lo diventa tale anche oggi, quando si approfitta coscientemente o meno di quelle offerte oneste che hanno a che fare con qualunque rapporto umano, ma come ripeto è ancora più volgare quando di mezzo c’è un evidente interessamento amoroso, verso un uomo in questo caso, che viene usato a proprio vantaggio e slealmente. Come ti ho detto con la metafora del quadro di Donatello, che si tratti di vandali “scientifici” come i terroristi dell’Isis che distruggono Palmira, o di un idiota di writers con la bomboletta che impiastriccia un’opera d’arte, si tratta sempre di gente che fa solo danni a un “patrimonio”. Io e mia sorella abbiamo avuto la fortuna che quel patrimonio è stato riversato su di noi, e da adulti lo abbiamo capito sino a che punto. Mia moglie ha dovuto rassegnarsi a certe condizioni di impoverimento che il trattamento di quel “writers dal passato difficile” le regalato, io ho solo cercato di riscattare in lei quello che non ha potuto avere mia madre. Ma in un senso ampio verso questa caratteristica così bella e delicata nello stesso tempo, attraverso le due donne piu importanti della mia vita. Cerco di difenderlo da certi abusi come rispetto di quella dote femminile che noi maschi non riusciamo ad avere, che molti maltrattano, ma che altri per fortuna sanno invece apprezzare, e riconoscere l’importanza che questa “ricchezza” rappresenta nella vita di una persona che è stata amata da Donne di questo valore. Poi l’ho già detto io ho un certo temperamento, bello o brutto quello è, e sono capace di intervenire fisicamente se vedo abusi sui più deboli. Non solo sono capace, l’ho fatto e lo farò se sarà necessario.
Un caro saluto.
Golem
mi ha molto colpito la vicenda della tua mamma, e forse la prospettiva di un quadro come quello che tu hai descritto circa le tue passate vicende familiari, è il motivo “inconscio” per cui ad un certo punto decisi di smettere di essere la classica brava ragazza che viene illusa e sfruttata e che regala le sue perle ai maiali, e presi in mano le redini del mio destino andando contro corrente. le donne generose, accondiscendenti e in buona fede ( che sono molto spesso anche quelle che vivono situazioni pratiche disagiate ) sono un immenso terreno fertile per i millantatori e gli opportunisti sentimentali ( come il tizio che in gioventù ho frequentato per cinque anni, e come gli uomini di cui ci parlano Idra40 e Maria77 ). Queste donne devono stare attente più di altre, ed acuire le loro difese contro eventuali profittatori dei sentimenti altrui; io vorrei solo spiegare a queste donne che facendo una decisa virata e lasciando perdere definitivamente questi personaggi, dedicandosi alla realizzazione di se stesse, non ci rimetteranno nulla. anzi! avranno invece probabilmente modo di incontrare quello che sarà l’ uomo VERAMENTE giusto, quello che riempirà la loro vita e saprà accogliere in pieno la loro grande capacità/volontà di donare amore. Io, avendo avuto l’ unica fortuna nella vita di essermi potuta conquistare una certa libertà personale, l’ ho utilizzata per svincolarmi emotivamente e fattivamente da certi personaggi maschili e da certe situazioni che mi toglievano l’ entusiasmo per la vita e la fiducia in me stessa.
Golem,mi piace credere che qualche volta, la vita restituisca un pò di quella felicità che ,in altro tempo,ha invece drammaticamente negato.
Forse l’ha restituita a tua madre, grazie a te e tua sorella.
Sicuramente l’ha data a te e tua moglie.
Vi è stato dato modo di aiutarvi,reciprocamente.Di sostenervi vicendevolmente,volendo sinceramente il bene dell’altro.
Non stancandosi mai di costruirlo,
o riedificarlo ogni giorno,ove qualche mattone fosse caduto giù distrutto.
Stiamo parlando, credo di poterlo dire forte,d’Amore.
Maria Grazia, ho inviato un post a Maria che ho chiuso con questa frase:
“Coloro che conoscono i tuoi punti deboli si dividono in due categorie:
Chi li usa per farti del male e chi li valorizza per farti sentire speciale.” (A. De Pascalis)
Ecco, in queste parole è concentrata la differenza tra un uomo, in senso lato, e un approfittatore, sempre in senso lato, visto che nessuno dei due generi è esente dal fenomeno, anche se con connotazioni diverse, che PERÓ, nascono sempre da condizioni di squilibrio del rapporto tra i sentimenti dei due.
Quello di approfittare di una “debolezza” soggettiva legata nei casi che stiamo trattando ad una fiducia che aspetta un riscontro, è quella che attiene ai personaggi che abbiamo conosciuto nei racconto di Idra e Maria ultimamente. Ma come succede spesso una condizione che crea opportunità, anche se potenzialmente sleale viene sfruttata. È la solita frase dell’occasione che fa l’uomo (o la donna, sua chiaro) ladro.
Ecco perché tutto ciò che renderà la donna autonoma ed emancipata, dopo la sbornia del “sesso pret a porter” degli ultimi trent’anni, come reazione alle restrizioniorali degli ultimi duemila anni, porterà a una vera parità e a un miglioramento delle relazioni tra i sessi, condizionate dai “poteri” scritti dalla Natura e applicati dalla cultura maschilista, che si sta sbriciolando come il Muro di Berlino della Germania dell’Est dopo anni di “separazione” dal resto del mondo. Per questo ho risposto con la frase “per motivi scientifici” alla tua considerazione sul valore dell’illibatezza oggi. Perché un uomo che cercasse ancora quelle dotazioni per giudicare una donna vive nel Medioevo, e può incontrare la sua Beatruce” solo facendo una seduta spiritica. Ciao tosa.
Idra, non so se la vita ci ritorna quello che ci è stato sottratto, a me è successo e sono stato fortunato. Ma la tua riflessione sulla “costruzione” dell’amore è un concetto che vado esprimendo qui dai famosi otto mesi.
L’amore per me é un atto di volontà e non una manifestazione dell’istinto sotto forma di attrazione. Quello è un innesco destinato a scopi più fisici, diciamo, che prevedono anche la riproduzione. Ma il piacere che nasce da certe sensazioni non è ancora quell’amore inteso come atto di scelta intellettuale che sovrasti l’involontaria attrazione istintuale.
Di innamorarsi sono capaci tutti, di “fare l’amore”, nei termini di “costruzione” che tu hai accennato, e che mi trovano perfettamente d’accordo, pochi.
Buona giornata.
Golem
secondo me molti uomini confondono l’ emancipazione di una donna con un’ eccessiva facilità a lasciarsi andare ad avances sessuali, e questo è, da parte di questi uomini, un grosso sbaglio se vogliamo inquadrare la questione nell’ ottica di valutare il grado di attendibilità di quella donna all’ interno della coppia. Tempo fa, come ben sai, sono stata ripresa anche e sopratutto da alcune donne di questo forum perchè secondo loro avrei atteggiamenti troppo “libertini” che allontanano gli uomini interessati a un rapporto serio; non è così! io in quel frangente stavo facendo un discorso diverso, non stavo difendendo per partito preso un certo modo di vivere e di proporsi, che peraltro non mi appartiene se parliamo di approcciarmi ad un uomo da FREQUENTARE SERIAMENTE. Stavo solo cercando di far capire SOPRATUTTO AGLI UOMINI che leggono e/o intervengono che non ha davvero importanza il trascorso sessuale di una donna, nel momento in cui questa giunga al desiderio di costruire una relazione matura e durevole con spirito di consapevolezza e presa di coscienza. fino a che tutti – per perbenismo e per IPOCRISIA – tenderanno a negare questa cosa, non avremo mai una VERA emancipazione della donna, e il rapporto tra i due sessi, in un’ epoca come questa ( così combattuta tra modernismo e tradizionalismo ) sarà sempre conflittuale. Tornare indietro (a quando cioè si dava o meno valore ad una donna unicamente in base ai suoi trascorsi sessuali ), a mio avviso, non è la soluzione, anche perchè se QUEL modello sociale avesse davvero funzionato fino in fondo, ora sarebbe ancora in auge ( come tutte le cose che invece sono resistite al trascorrere dei decenni perchè portatrici di miglioramento e di progresso nella vita quotidiana ). ecco, era tutto qui il senso di quel mio discorso; le battaglie su “chi c’è l’ha più lungo” o “chi la da di meno” non hanno alcun senso, se vogliamo fare un DISCORSO SERIO sulla tematica. Io peraltro non ho mai creduto che le donne che conducono o hanno condotto una vita molto casta lo abbiano fatto con VERA convinzione. Queste donne, secondo me, sono perloppiù mentalmente intrappolate in un retaggio che le vuole in una certa maniera, ma questo non ha nulla a che vedere con il valore umano e sociale che viene attribuito a queste donne rispetto a quelle sessualmente molto emancipate, perchè in quel caso non si tratta di SCELTE CONSAPEVOLI.
Oggi come dici tu molti “muri” stanno crollando sotto il peso dell’ evoluzione della nostra civiltà. A mio avviso solo gli animi forti e gli spiriti più adattabili sapranno cavarsela al meglio in questa epoca di grandi cambiamenti sociali. Tutti gli altri, come tu affermi, sono destinati a continuare a cercare eternamente e inutilmente la loro “Beatrice” ( evocandola nei sogni e nelle preghiere, oppure IDEALIZZANDO la donna che hanno accanto.. )
poi ci sono anche gli approfittatori ( in tutti i sensi ). Sia io che tua moglie, che le donne che stanno scrivendo qui, abbiamo avuto il “piacere” di conoscere da vicino questi soggetti ( oltre ai bigotti e ai tradizionalisti, che nella vita di una donna non mancano mai ). Ma quella degli usurpatori sentimentali e materiali, è un’ altra categoria a parte di uomini altamente deleteri.
ciao lupo dei mari! 🙂
Tornare indietro non è possibile. Io conoscevo una ragazza iraniana, molto bella tra l’altro e che studiava architettura in Italia, per la cronaca è quella che venne importunata dal classico vecchio porco che io sistemai. A Teheran metteva il velo e faceva la brava, ma nelle case private, non visti, i giovani facevano feste alcoliche con sesso sfrenato. In Italia era una ragazza come tante. Questo è il risultato delle “imposizioni”: la reazione opposta. Una cultura secolarizzata come quella iraniana, che fino alla caduta di Reza Pahlavi, nel ’78 credo, aveva raggiunto una emancipazione femminile pari a quella occidentale, non la fai ritornare al Medioevo se si è conosciuta la modernità.
Oggi bisogna che i nuovi maschi capiscano che il sesso come “esercizio” non indica più niente: sono caoaci tutti di farlo e la verginita non ha mai significato niente, visto che ho saputo da confidenze femminili chi è artivata vergine al matrimonio davanti ma non di dietro. Carina eh come soluzione? Semmai è la qualità del rapporto sul quale bisognerà indagare. Io ho i miei limiti, e i miei riferimenti e non mi interessa quanti ne ha avuti prima di me la donna che amo, ma come sai non voglio che se li porti “appresso” con me. Come faccio io, che quando chiudevo un rapporto “resettavo” tutto, e mi sembra normale se si vuole iniziare un rapporto dove dare “tutto”. Come diceva Heidegger, la vita va vissuta in avanti e capita da dietro.
Comunque, io farei il contrario dell ‘infibulazione mussulmana, toglierei l’imene alle bambine alla nascita, così al ricercatore di illibatezza resterebbe sempre il dubbio sull’argomento, e magari si preoccuperebbe più di “sverginare” la mente di quella donna e non un velo di carne che anche un Tampax può deflorare. Ciao Euterpe, (colei che rallegra. La Musa della musica)
Golem
per l’ ennesima volta la tua acutezza lascia del tutto disarmati.. ehh si! sarebbe bene che molti uomini elaborassero appieno il fatto che NON E’ IL PASSATO quello che conta veramente, ma il PRESENTE E IL FUTURO ( se si parla di vissuti femminili proiettati verso una relazione ). Anche se la vedo alquanto difficile per la maggior parte di loro; come giustamente dice camy in altro thread, l’ uomo MEDIO ( che poi rappresenta la stragrande maggioranza ) ambisce a spassarsela con la “pu…na”, ma come compagna di vita vuole la “santa vergine”. E in questo caso mi trovo perfettamente in linea con camy nel constatare che più conosco a fondo la natura del “maschio”, più ne rimango disgustata. La sento troppo “cinica” e riduttiva rispetto alla mia ( senza ovviamente dimenticare che nel mondo maschile ci sono le debite – seppur rare – eccezioni ). Il caso di quelle fanciulle che si presentano all’ altare intatte “davanti” ma sfondate “di dietro” è l’ emblema di una società come la nostra: moralista e ipocrita fino al paradosso! ed è appunto con questo finto perbenismo che molti si accostano ai rapporti amorosi. ecco perchè, generalmente, non ho mai creduto nella coppia “tradizionale”. perchè so appunto cosa di solito c’è DIETRO ( e non parliamo solo di culi.. ).
personalmente, non mi sono mai portata appresso l’ “ombra dei miei falli precedenti” nel momento in cui mi apprestavo a iniziare un nuovo rapporto. Ma capisco pure che di questo non posso convincerne forzatamente un uomo che NON SE NE VUOLE CONVINCERE, nemmeno davanti all’ evidenza. In questi casi, non riesci mai a capire dove finiscono realmente i pregiudizi e dove comincia il puro e semplice NON AMORE.
Una cosa è certa: sverginare LA MENTE di una donna ( come dici tu ), è infinitamente più significativo che sverginarne semplicemente il corpo ( cosa che in fondo CHIUNQUE può fare ). Da questo punto di vista, posso dire che FISICAMENTE sono stata deflorata a 19 anni, ma la mia MENTE è stata “sverginata” solo di recente ( all’ alba dei 40 anni! ). Questo tanto per farti capire come le due cose si discostino tra loro.
Più che Euterpe, mi si può considerare la versione femminile di ATTILA 😀
Ciao 🙂
“sono caoaci tutti di farlo e la verginita non ha mai significato niente” – non è per niente vero che sono capaci tutti di sco..... c’è ancora il maschio che non si cura quasi per niente del fatto che la sua donna abbia o finga un orgasmo, anteponendo la propria soddisfazione alla sua ed evitando di andare a monte del problema, per non incorrere in sgradite sorprese.
““sverginare” la mente di quella donna” – chi accetta di essere sverginata, sia fisicamente che mentalmente, merita entrambe le azioni messe in atto SU di lei.