Idra scusa se mi intrometto, ma la tua risposta ad Hal attiene ad una richiesta, sia pure meno esplicita, che ho posto a Maria77 in un altro thread, alle prese con un altro scombinato, e la tua onesta riflessione al riguardo mi gratifica almeno in prospettiva di avere una risposta al perché si commettano certi “errori”. Cioè io non credo affatto che si tratti di errori occasionali, quanto del mancato riconoscimento a livello razionale di un’attrazione irrazionale, che contiene in nuce una “sfida” che questo tipo di uomini instillano nella donna. Quindi errori “annunciati”. Il fatto di non apparire “banali”, anche solo perché “diversi” in quanto caratterialmente “particolari”, sembra spesso sufficiente a stimolare l’interesse verso certi individui, che più troppo spesso di rivelano solo degli spostati, mettendo in evidenza che quell’essere “particolare” stimola una sola una parte della personalità dell’affascinata, condizionando l’altra. E la parte in argomento non può essere quella razionale evidentemente.
Vorrei aggiungere che più i soggetti sono particolari e con tendenze nevrotiche, più – curiosamente – producono certi effetti che quasi farebbero immaginare una tendenza masochistica delle donne che si legano a certi individui.
Io percepisco sempre ( non qualche volta : sempre) che il riconoscimento dell’evidenza che la storia con questi uomini non può avere nessun futuro, nel l’apparente risentita sorpresa trasporti un sottofondo di rimpianto e in fondo quasi un senso di colpa della “vittima”. Come se ci si dispiaccia di NON potere continuare la storia.
La sintesi di HAL è invidabile nella sua essenzialità che ha spiegato molto bene quello che vado cercando di capire io spiegandolo forse peggio di lui.
Concordo con te, Golem, per buona parte del tuo commento.
Che è tanto più interessante, quanto più si addentra nei meandri della irrazionalità.
O meglio emotività.
Perchè di questo stiamo parlando.Della parte meramente ed esclusivamente emotiva,che non risponde e non corrisponde alla ragione.
Anzi, vi si allontana palesemente.
E’ stata la mia parte emotiva e irrazionale che mi ha spinto verso tutti questi pensieri e dubbi su me stessa.
Razionalmente è ovvio che un personaggio di questo tipo sarebbe da evitare, o da dimenticare seduta stante.
L’emotività toccata in alcuni punti ( dolorosi?)scatena dei vissuti sopìti, molto probabilmente.
Di cui si ha poca coscienza.
Nessuna tendenza al masochismo,no.Almeno ,io parlo per me.
Rigetto con fermezza il vis grata puellae”,la cui ratio è tralaltro legata a
fasi infauste della giurisprudenza.( quasi che la causa ” della violenza dell ‘uomo du una donna, fosse cercata e voluta dalla donna,secondo un becero principio che vuole la donna emancipata e moderna formalmente,
ma nel profondo felice di essere sottomessa e muta schiava).
E’ invece ,purtroppo, veritiero il fatto che questi ” errori” non siano occasionali .
Nessuna ricerca questi individui, beninteso.Ma parlo sempre per me,non in generale.
Ma una volta incontrati,seppur chiaramente
inadeguati al sogno di una vita di coppia normale, felice,
seppure del tutto lontani dai propri principi morali ( nello specifico, io non ho mai fatto male a nessuna creatura al mondo, e mai ne farò),
ci si ostina a voler vedere una realtà che
non può esistere.
Perchè?
Non lo so bene.
La mia confusione e la ricerca di punti di vista e di confronto qui , deriva anche da questo.
Infine,la questione della ” particolarità” .
Personalmente, sono sempre stata attratta
dalla intelligenza.
La persona mi ha folgorato per la sua intelligenza che lo ha condotto a livelli apicali del suo contesto ( ho usato il termine illustre non a caso).
Ed è un mio…
“Quello “spazzatura” è apprezzato da molti per esempio.”
Qualsiasi valutazione è quasi sempre autoreferenziale, e non fa che aumentare la propria attitudine alla presunzione.
—
se dovessi avere la malasorte di rinascere, spero almeno che mi sia concesso di preferire l’hobby del giardinaggio anzichè quello della frequentazione di un forum virtuale, attratta soprattutto dalle vite intime altrui, su cui riflettere e/o commentare…
Idra,
“L’emotività toccata in alcuni punti ( dolorosi?)scatena dei vissuti sopìti, molto probabilmente.” – osservazione interessante, come quella di essere attratte dall’intelligenza, che non ha sempre a che vedere con la serietà e il successo…
a questa, unirei anche il bisogno d’amare o di essere amato del partner, che finisce quasi inesorabilmente nel combaciare con il proprio sentire in tal senso… momenti particolari, in cui ci si trova in quasi perfetta sincronia di sentimento, oltre che, ovviamente, di attrazione fisica…
..Ed è un mio coetaneo o poco più.
Ha un cursus honorum vero e proprio.
Un intelletto acuto e elevatissimo.
Che ha oscurato e coperto ,almeno inizialmente i tratti caratteriali,
che erano comunque ignoti o semisconosciuti ,
dato il breve tempo di frequentazione.
Allorquando sono emersi ,purtroppo chiarissimi,
ed è venuta fuori la perentorietà di atteggiamento,il frasario violento e arrogante, le richieste inusuali e orride per me,
ecco che ha prevalso la razionalità e la fermezza e la dignità soprattutto.
La mia.
Buongiorno Idra, se dovessi leggere i dialoghi del thread di Maria77, per alcuni aspetti di analogia relazionale simile alla tua vicenda, capiresti perchè mi interessa tanto questo aspetto della psiche femminile che per me, maschio e privo di certe “dotazioni”, è motivo di ammirazione per le possibilità di creare “bellezza”, ma in presenza del terreno adatto.
Privo di certe dotazioni dicevo, ma in grado di apprezzarne il valore e di ribellarmi quando le vedo sprecate, a volte umiliate e “spese” in terreni affatto adatti, sterili, inquinati forse. Tutto nasce da pregresse vicende della donna che ho sposato oltre due decenni fa, che amo, ammiro e che mi ha regalato una vita che forse non merito, ma che riconosco essere stata privilegiata. Ma la stessa persona, ancorchè relativamente giovane, ha abbruttito e mortificato per quasi sei anni queste straordinarie qualità umane dietro uno scioperato dalle apparenze brillanti e originali, che erano solo uno specchietto delle allodole per alimentare un ego sconfinato, ma di natura infantile, e che ha dovuto “rassegnarsi” di non essere riuscita a “salvare” da una condizione che lo ha portato al fallimento e alla morte per droga molti anni dopo, con il nostro rapporto ormai da tempo avviato, ma che non le faceva dimenticare la “missione” che sentiva di non aver portato a termine. Cosa che in qualche modo incideva nel nostro rapporto sino ad un punto di crisi che ne ha evidenziato le ragioni. Ormai superate, con la derubricazione del soggetto in questione alla semplice aggettivazione di “perdente”.
Non vorrei tirare in ballo fascinazioni storiche che attengo a tragicamente noti individui, che hanno sedotto milioni di persone a causa di certe “follie” che hanno portato alla morte gli stessi individui sedotti da certi “carismi”. Ma il paragone, seppure ancora una volta iperbolico, serve a capire che esistono apparenti paradossi attrattivi nell’uomo (in senso lato) che assumono aspetti deleteri se seguiti “pedesteremente”.
Tu, Maria, mia moglie e decine di donne che ho “conosciuto” su queste pagine si sono mostrate estremamente interessanti, intelligenti, sensibili ma non di meno tutte “vittime” di un’attrazione che ne ha segnato le esperienze, sino a porsi quelle domande che, tu come altre, vi hanno portato a scrivere su questo forum, ma con una sottesa richiesta, che non appare “ufficialmente” nelle vicende descritte: “in cosa ho sbagliato?”
Se le vostre storie fossero state lette “da voi” nella luce che meritavano >
> è abbastanza ovvio che non avreste cercato delle ragioni su un forum popolare, ma avreste voltato pagina (specie dopo pochi mesi di frequentazioni)con una scrollata di spalle o un epiteto verso chi, EVIDENTEMENTE, di voi non ha capito niente, non gli interessava capire e non si ricorderà di voi come ci si aspetterebbe che faceste nei confronti di questi soggetti.
Quando ho usato la famosa frase latina che tu giustamente non approvi, l’ho fatto per mettere in evidenza come, certe situazioni, osservate dall’esterno, possono essere giustificate solo in una maniera “razionale”. Chi resta e si “preoccupa” di chi la “maltratta”? Un masochista, una da Sindrome di Stoccolma, chi si sente “inferiore”, condizioni difficili da decodificare, ma non danno alternative nel giudicare certe situazioni “sbilanciate”. Non mi sorprende che una società maschilista come quella Romana abbia coniato quella frase entrata malamente anche nella Giurisprudenza moderna, sappiamo con quali risultati.
Ma lo stesso giudizio di bassa qualità, viene espresso dal protagonista delle “vessazioni” e del quale l’ignara vittima è “attratta”, paradossalmente proprio da “quell’allure” che ora la sta “distruggendo”, creando in questa quella dicotomia tra ciò che le succede e ciò che si aspettava che succedesse.
Io ho condotto su questo forum una lunga battaglia sul peso che gli istinti hanno sulle nostre scelte “fondamentali”, e l’amore, come lo chiamiamo oggi, dopo due millenni di cultura cristiana e di romanticismo onirico, ha spostato la vera visione di certe attrazioni in una direzione “forzata” dalla morale e dall’etica, ma la ragione primaria è sempre e solo il sesso.
Certi messaggi di “forza” trasmessi da certi elementi, sono ancora letti in quel senso. Gli istinti non sono “culturalizzabili”, erano e saranno gli stessi finchè vivremo sulla Terra, ma oggi certi segnali sono equivocati spesso, non presentandosi più le necessita di maschi “neolitici”, non so se mi sono spiegato con quest’altra iperbole.
Tu che dimostri cultura e intelligenza hai visto “forza” e sicurezze che in una prospettiva di virtuale riproduzione ti avrebbero assicurato una “prole” di qualità, invece ti trovi con sorpresa un caso patologico con gravi carenze identitarie. Maria pure, mia moglie non ne parliamo, e cosi centinaia di altre “belle” donne. Ma non servono più quelle apparenti “dotazioni”. Va osservato l’uomo e non l’apparenza che questo dà. Ma è difficile quando se ne é attratti istintivamente. L’amore è altro
Idra ho letto con soddisfazione le tue conclusioni sulla vicenda, che in fondo, al di là delle mie verbose argomentazioni, erano quelle a cui spero sempre si debba giungere quando, da adulti, si analizzano le relazioni umane scevre dalle aspettative che le nostre emozioni ci inducono.
Naturalmente ti auguro di poterti “sbagliare” positivamente, quando incontrerai quell’uomo che non appare ma che è. “Essenza” questa che richiede quasi sempre il silenzio degli istinti. Da legarsi all’albero maestro della nave” con la quale attraversiamo la nostra esistenza. Come fece Ulisse, richiedendolo egli stesso, ben sapendo quanto quelle voci siano ingannatrici.
Questo naturalmente solo quando parliamo di amore. (tanto per citare Carver)
Un caloroso saluto, dicendoti di aver avuto il raro piacere di dialogare con donne come te, Maria e Maria Grazia.
“Io ho condotto” – no comment (e NON per la prima volta sulla stessa affermazione di leadership, che NON accetto)!
—
Idra,
“La persona mi ha folgorato per la sua intelligenza che lo ha condotto a livelli apicali del suo contesto” – forse un’abituale differenza di genere potrebbe consistere proprio nel fatto che chi ama considerare preferibilmente innanzitutto il proprio “IO” (di solito un maschio, magari abituato a farlo fin da bambino) finisce con il sovrastare in modo più o meno evidente chi predilige rivolgersi a valorizzare in particolare il “TU” dell’altro (di solito una femmina, a cui famiglia e società insegnano subdolamente ad “assecondare”), potenzialmente restandone, nel bene e nel male, ingabbiata…
l’attrazione di pseudo-forza è la stessa: un’intelligenza/vivacità mentale potenziata dalla millantata sicurezza di sé, spesso inconsciamente carente in un individuo, maschio o femmina, che abbia bisogno di affermare sempre e soprattutto se stesso, persino con le sole parole.
così si esprimeva spesso un altro utente… e così era l’uomo che ho amato di più, dotato, però, di un “IO” indipendente, positivo quanto meno appariscente, e di una grande sensibilità emotiva, appresa da adolescente in un campo di concentramento… e così era anche il padre di mio figlio, un artista che portava in sé immani ferite e che ha comunque avuto la coerenza di essere quasi sempre soltanto se stesso… attrattive uguali, in temperamenti simili ma con sfaccettature relazionali diverse, che hanno portato a risultati emotivamente ed economicamente opposti, entrambi, però, egualmente degni di rispetto!
Ti sono grata, Golem.
Per il tono dei tuoi commenti,innanzitutto.
Gentile ,mai sarcastico.
Semmai rivolto alla analisi dei fatti e alla comprensione delle persone e del loro agire.
Seppure protetta da questo schermo e dall’anonimato, non è stato semplice per me
esporre quanto mi è accaduto.
Tuttavia sentivo il bisogno di ” parlarne” ,
e in un luogo come questo.
Popolare, come dicevi tu.Sì da poter avere molte sfumature di pensieri e commenti.
Mi sono riconosciuta nella tua analisi e nella modalità di espressione che hai utilizzato.
L’aver ricordato frammenti del tuo vissuto personale è cosa di cui ti faccio merito,
se non altro perchè mi ha aiutato ancor più a capire e capirmi.
Questa brevissima pagina della mia vita ,faticavo a leggerla.
Vedevo parole sfocate,solamente. Intuivo il senso,la sostanza, ma proprio non riuscivo a vedere un periodo o il brano nella sua interezza.
Ora c’è una luce fortissima.Non c’è nessun dubbio su cosa ci sia scritto in questa pagina.
Ora ” vedo” e ” mi vedo “.
Idra scusa se mi intrometto, ma la tua risposta ad Hal attiene ad una richiesta, sia pure meno esplicita, che ho posto a Maria77 in un altro thread, alle prese con un altro scombinato, e la tua onesta riflessione al riguardo mi gratifica almeno in prospettiva di avere una risposta al perché si commettano certi “errori”. Cioè io non credo affatto che si tratti di errori occasionali, quanto del mancato riconoscimento a livello razionale di un’attrazione irrazionale, che contiene in nuce una “sfida” che questo tipo di uomini instillano nella donna. Quindi errori “annunciati”. Il fatto di non apparire “banali”, anche solo perché “diversi” in quanto caratterialmente “particolari”, sembra spesso sufficiente a stimolare l’interesse verso certi individui, che più troppo spesso di rivelano solo degli spostati, mettendo in evidenza che quell’essere “particolare” stimola una sola una parte della personalità dell’affascinata, condizionando l’altra. E la parte in argomento non può essere quella razionale evidentemente.
Vorrei aggiungere che più i soggetti sono particolari e con tendenze nevrotiche, più – curiosamente – producono certi effetti che quasi farebbero immaginare una tendenza masochistica delle donne che si legano a certi individui.
Io percepisco sempre ( non qualche volta : sempre) che il riconoscimento dell’evidenza che la storia con questi uomini non può avere nessun futuro, nel l’apparente risentita sorpresa trasporti un sottofondo di rimpianto e in fondo quasi un senso di colpa della “vittima”. Come se ci si dispiaccia di NON potere continuare la storia.
La sintesi di HAL è invidabile nella sua essenzialità che ha spiegato molto bene quello che vado cercando di capire io spiegandolo forse peggio di lui.
Concordo con te, Golem, per buona parte del tuo commento.
Che è tanto più interessante, quanto più si addentra nei meandri della irrazionalità.
O meglio emotività.
Perchè di questo stiamo parlando.Della parte meramente ed esclusivamente emotiva,che non risponde e non corrisponde alla ragione.
Anzi, vi si allontana palesemente.
E’ stata la mia parte emotiva e irrazionale che mi ha spinto verso tutti questi pensieri e dubbi su me stessa.
Razionalmente è ovvio che un personaggio di questo tipo sarebbe da evitare, o da dimenticare seduta stante.
L’emotività toccata in alcuni punti ( dolorosi?)scatena dei vissuti sopìti, molto probabilmente.
Di cui si ha poca coscienza.
Nessuna tendenza al masochismo,no.Almeno ,io parlo per me.
Rigetto con fermezza il vis grata puellae”,la cui ratio è tralaltro legata a
fasi infauste della giurisprudenza.( quasi che la causa ” della violenza dell ‘uomo du una donna, fosse cercata e voluta dalla donna,secondo un becero principio che vuole la donna emancipata e moderna formalmente,
ma nel profondo felice di essere sottomessa e muta schiava).
E’ invece ,purtroppo, veritiero il fatto che questi ” errori” non siano occasionali .
Nessuna ricerca questi individui, beninteso.Ma parlo sempre per me,non in generale.
Ma una volta incontrati,seppur chiaramente
inadeguati al sogno di una vita di coppia normale, felice,
seppure del tutto lontani dai propri principi morali ( nello specifico, io non ho mai fatto male a nessuna creatura al mondo, e mai ne farò),
ci si ostina a voler vedere una realtà che
non può esistere.
Perchè?
Non lo so bene.
La mia confusione e la ricerca di punti di vista e di confronto qui , deriva anche da questo.
Infine,la questione della ” particolarità” .
Personalmente, sono sempre stata attratta
dalla intelligenza.
La persona mi ha folgorato per la sua intelligenza che lo ha condotto a livelli apicali del suo contesto ( ho usato il termine illustre non a caso).
Ed è un mio…
“Quello “spazzatura” è apprezzato da molti per esempio.”
Qualsiasi valutazione è quasi sempre autoreferenziale, e non fa che aumentare la propria attitudine alla presunzione.
—
se dovessi avere la malasorte di rinascere, spero almeno che mi sia concesso di preferire l’hobby del giardinaggio anzichè quello della frequentazione di un forum virtuale, attratta soprattutto dalle vite intime altrui, su cui riflettere e/o commentare…
Idra,
“L’emotività toccata in alcuni punti ( dolorosi?)scatena dei vissuti sopìti, molto probabilmente.” – osservazione interessante, come quella di essere attratte dall’intelligenza, che non ha sempre a che vedere con la serietà e il successo…
a questa, unirei anche il bisogno d’amare o di essere amato del partner, che finisce quasi inesorabilmente nel combaciare con il proprio sentire in tal senso… momenti particolari, in cui ci si trova in quasi perfetta sincronia di sentimento, oltre che, ovviamente, di attrazione fisica…
..Ed è un mio coetaneo o poco più.
Ha un cursus honorum vero e proprio.
Un intelletto acuto e elevatissimo.
Che ha oscurato e coperto ,almeno inizialmente i tratti caratteriali,
che erano comunque ignoti o semisconosciuti ,
dato il breve tempo di frequentazione.
Allorquando sono emersi ,purtroppo chiarissimi,
ed è venuta fuori la perentorietà di atteggiamento,il frasario violento e arrogante, le richieste inusuali e orride per me,
ecco che ha prevalso la razionalità e la fermezza e la dignità soprattutto.
La mia.
Buongiorno Idra, se dovessi leggere i dialoghi del thread di Maria77, per alcuni aspetti di analogia relazionale simile alla tua vicenda, capiresti perchè mi interessa tanto questo aspetto della psiche femminile che per me, maschio e privo di certe “dotazioni”, è motivo di ammirazione per le possibilità di creare “bellezza”, ma in presenza del terreno adatto.
Privo di certe dotazioni dicevo, ma in grado di apprezzarne il valore e di ribellarmi quando le vedo sprecate, a volte umiliate e “spese” in terreni affatto adatti, sterili, inquinati forse. Tutto nasce da pregresse vicende della donna che ho sposato oltre due decenni fa, che amo, ammiro e che mi ha regalato una vita che forse non merito, ma che riconosco essere stata privilegiata. Ma la stessa persona, ancorchè relativamente giovane, ha abbruttito e mortificato per quasi sei anni queste straordinarie qualità umane dietro uno scioperato dalle apparenze brillanti e originali, che erano solo uno specchietto delle allodole per alimentare un ego sconfinato, ma di natura infantile, e che ha dovuto “rassegnarsi” di non essere riuscita a “salvare” da una condizione che lo ha portato al fallimento e alla morte per droga molti anni dopo, con il nostro rapporto ormai da tempo avviato, ma che non le faceva dimenticare la “missione” che sentiva di non aver portato a termine. Cosa che in qualche modo incideva nel nostro rapporto sino ad un punto di crisi che ne ha evidenziato le ragioni. Ormai superate, con la derubricazione del soggetto in questione alla semplice aggettivazione di “perdente”.
Non vorrei tirare in ballo fascinazioni storiche che attengo a tragicamente noti individui, che hanno sedotto milioni di persone a causa di certe “follie” che hanno portato alla morte gli stessi individui sedotti da certi “carismi”. Ma il paragone, seppure ancora una volta iperbolico, serve a capire che esistono apparenti paradossi attrattivi nell’uomo (in senso lato) che assumono aspetti deleteri se seguiti “pedesteremente”.
Tu, Maria, mia moglie e decine di donne che ho “conosciuto” su queste pagine si sono mostrate estremamente interessanti, intelligenti, sensibili ma non di meno tutte “vittime” di un’attrazione che ne ha segnato le esperienze, sino a porsi quelle domande che, tu come altre, vi hanno portato a scrivere su questo forum, ma con una sottesa richiesta, che non appare “ufficialmente” nelle vicende descritte: “in cosa ho sbagliato?”
Se le vostre storie fossero state lette “da voi” nella luce che meritavano >
> è abbastanza ovvio che non avreste cercato delle ragioni su un forum popolare, ma avreste voltato pagina (specie dopo pochi mesi di frequentazioni)con una scrollata di spalle o un epiteto verso chi, EVIDENTEMENTE, di voi non ha capito niente, non gli interessava capire e non si ricorderà di voi come ci si aspetterebbe che faceste nei confronti di questi soggetti.
Quando ho usato la famosa frase latina che tu giustamente non approvi, l’ho fatto per mettere in evidenza come, certe situazioni, osservate dall’esterno, possono essere giustificate solo in una maniera “razionale”. Chi resta e si “preoccupa” di chi la “maltratta”? Un masochista, una da Sindrome di Stoccolma, chi si sente “inferiore”, condizioni difficili da decodificare, ma non danno alternative nel giudicare certe situazioni “sbilanciate”. Non mi sorprende che una società maschilista come quella Romana abbia coniato quella frase entrata malamente anche nella Giurisprudenza moderna, sappiamo con quali risultati.
Ma lo stesso giudizio di bassa qualità, viene espresso dal protagonista delle “vessazioni” e del quale l’ignara vittima è “attratta”, paradossalmente proprio da “quell’allure” che ora la sta “distruggendo”, creando in questa quella dicotomia tra ciò che le succede e ciò che si aspettava che succedesse.
Io ho condotto su questo forum una lunga battaglia sul peso che gli istinti hanno sulle nostre scelte “fondamentali”, e l’amore, come lo chiamiamo oggi, dopo due millenni di cultura cristiana e di romanticismo onirico, ha spostato la vera visione di certe attrazioni in una direzione “forzata” dalla morale e dall’etica, ma la ragione primaria è sempre e solo il sesso.
Certi messaggi di “forza” trasmessi da certi elementi, sono ancora letti in quel senso. Gli istinti non sono “culturalizzabili”, erano e saranno gli stessi finchè vivremo sulla Terra, ma oggi certi segnali sono equivocati spesso, non presentandosi più le necessita di maschi “neolitici”, non so se mi sono spiegato con quest’altra iperbole.
Tu che dimostri cultura e intelligenza hai visto “forza” e sicurezze che in una prospettiva di virtuale riproduzione ti avrebbero assicurato una “prole” di qualità, invece ti trovi con sorpresa un caso patologico con gravi carenze identitarie. Maria pure, mia moglie non ne parliamo, e cosi centinaia di altre “belle” donne. Ma non servono più quelle apparenti “dotazioni”. Va osservato l’uomo e non l’apparenza che questo dà. Ma è difficile quando se ne é attratti istintivamente. L’amore è altro
Idra ho letto con soddisfazione le tue conclusioni sulla vicenda, che in fondo, al di là delle mie verbose argomentazioni, erano quelle a cui spero sempre si debba giungere quando, da adulti, si analizzano le relazioni umane scevre dalle aspettative che le nostre emozioni ci inducono.
Naturalmente ti auguro di poterti “sbagliare” positivamente, quando incontrerai quell’uomo che non appare ma che è. “Essenza” questa che richiede quasi sempre il silenzio degli istinti. Da legarsi all’albero maestro della nave” con la quale attraversiamo la nostra esistenza. Come fece Ulisse, richiedendolo egli stesso, ben sapendo quanto quelle voci siano ingannatrici.
Questo naturalmente solo quando parliamo di amore. (tanto per citare Carver)
Un caloroso saluto, dicendoti di aver avuto il raro piacere di dialogare con donne come te, Maria e Maria Grazia.
“Io ho condotto” – no comment (e NON per la prima volta sulla stessa affermazione di leadership, che NON accetto)!
—
Idra,
“La persona mi ha folgorato per la sua intelligenza che lo ha condotto a livelli apicali del suo contesto” – forse un’abituale differenza di genere potrebbe consistere proprio nel fatto che chi ama considerare preferibilmente innanzitutto il proprio “IO” (di solito un maschio, magari abituato a farlo fin da bambino) finisce con il sovrastare in modo più o meno evidente chi predilige rivolgersi a valorizzare in particolare il “TU” dell’altro (di solito una femmina, a cui famiglia e società insegnano subdolamente ad “assecondare”), potenzialmente restandone, nel bene e nel male, ingabbiata…
l’attrazione di pseudo-forza è la stessa: un’intelligenza/vivacità mentale potenziata dalla millantata sicurezza di sé, spesso inconsciamente carente in un individuo, maschio o femmina, che abbia bisogno di affermare sempre e soprattutto se stesso, persino con le sole parole.
così si esprimeva spesso un altro utente… e così era l’uomo che ho amato di più, dotato, però, di un “IO” indipendente, positivo quanto meno appariscente, e di una grande sensibilità emotiva, appresa da adolescente in un campo di concentramento… e così era anche il padre di mio figlio, un artista che portava in sé immani ferite e che ha comunque avuto la coerenza di essere quasi sempre soltanto se stesso… attrattive uguali, in temperamenti simili ma con sfaccettature relazionali diverse, che hanno portato a risultati emotivamente ed economicamente opposti, entrambi, però, egualmente degni di rispetto!
Ti sono grata, Golem.
Per il tono dei tuoi commenti,innanzitutto.
Gentile ,mai sarcastico.
Semmai rivolto alla analisi dei fatti e alla comprensione delle persone e del loro agire.
Seppure protetta da questo schermo e dall’anonimato, non è stato semplice per me
esporre quanto mi è accaduto.
Tuttavia sentivo il bisogno di ” parlarne” ,
e in un luogo come questo.
Popolare, come dicevi tu.Sì da poter avere molte sfumature di pensieri e commenti.
Mi sono riconosciuta nella tua analisi e nella modalità di espressione che hai utilizzato.
L’aver ricordato frammenti del tuo vissuto personale è cosa di cui ti faccio merito,
se non altro perchè mi ha aiutato ancor più a capire e capirmi.
Questa brevissima pagina della mia vita ,faticavo a leggerla.
Vedevo parole sfocate,solamente. Intuivo il senso,la sostanza, ma proprio non riuscivo a vedere un periodo o il brano nella sua interezza.
Ora c’è una luce fortissima.Non c’è nessun dubbio su cosa ci sia scritto in questa pagina.
Ora ” vedo” e ” mi vedo “.