dopo aver letto la tua poesia ti devo confessare una cosa: I love you!!!
Non ho un profilo Facebook personale, ma molto spesso i miei amici mi fanno leggere le cavolate che vengono scritte lì sopra.
Tutto sommato non è difficile abbindolare le persone, soprattutto in un contesto virtuale né sempre più spesso si trasforma in bocca dell’ignoranza.
Umberto Eco ha parlato forte e chiaro.
Ma in vacanza quando ci vai? Sempre in Puglia?
Ciao guagliò! Sei sempre un passo e mezzo davanti a tutti!
“Quello che si nota costantemente è questa sensazione di lesa maestà fuori luogo, quando sei stata capace di ferocia espressiva che con la regalità ha ben poco a che fare.”
pensiero più che condivisibile, a mio avviso. chi è dotato di pungiglione, e lo usa a mò di vespa, non può poi lamentarsi di non essere trattata come una delicata farfalla..
“non sai niente di me che non di quel dettaglio che riguarda la vicenda di mia moglie. Non si dice di aver letto un romamzo di mille pagine se ne hai lette solo due.”
la tendenza a emettere giudizi affrettati quanto approssimativi sugli altri ( o meglio, su chi non condivide il proprio pensiero ) sembra essere una costante di questo forum. se chi tenta ansimatamente di dimostrare le proprie doti intellettuali capisse questo semplice concetto, invece di sperticarsi per i vari thread a citare autori ragguardevoli, otterrebbe DAVVERO il suo scopo!
Golem
l’ idea del negozio di cornici d’ arte è davvero carina! e tra l’ altro mi è già balenata nella testa in passato, specie quando vivevo a Roma.
Io ogni tanto mi diletto a dipingere o a scrivere dei racconti/sceneggiature, ma non ho mai avuto la pretesa – a differenza di altri – di definirmi un’ artista o una vera scrittrice per questo! e nonostante i miei “lavori” siano stati più volte apprezzati da ESPERTI del ramo.
ciao 🙂
M, grazie, non per la dichiarazione d’amore, ma per aver trovato ributtante la mia…”spoesia”. Purtroppo è cosi: Internet sta creando mostri, e sta influenzando ulteriormente l’abbassamento generale, non solo della cultura media, già scarsa, ma della sensazione di quello che ha un minimo di valore culturale, che si appiattisce sul senso comune ormai da tempo adulterato dalla sottocultura televisiva. La diffusione dei mezzi di comunicazione “sociali” ha questo effetto. D’altra parte quello che abbiamo osservato su LaD era solo un anticipo di come ambiti relazionali più o meno omeostatici si autoalimentano, facendo crescere una fauna che non viene ridimensionata dalla selezione naturale del confronto eterogeneo. È un guaio serio, e non sto scherzando, per come la mancanza di confronto critico finisca per dare un’immagine del valore di quello che si crede di essere, assolutamente surreale. Non irreale, proprio surreale. Questo non è solo un problema di noi popolino, ricordo la beffa delle teste di Modigliani scolpite da quattro ragazzacci livornesi col Black e Decker e scambiate per la scoperta del secolo da eminenti critici d’arte, tra i quali Asor Rosa (non Federico Zeri, l’unico critico d’arte di allora degno del suo ruolo)
E cosi è per il “Vaterenzano”. Questo è convinto di essere un poeta, parla del suo ingegno, della sua arte, mi ha detto di non scrivere più sulla sua pagina. Vuole solo complimenti. 100 mila individui a cui “mi piace”, con commenti che avrebbero lusingato D’Annunzio, che votano e decidono il futuro di un Paese, e che trovano quel fetente un genio! Non mi sorprende che Alda Merini fosse in manicomio e questo elemento a piede libero.
La Puglia in agosto socio, come tutti gli anni. Mi sono fatto dieci giorni in Tunisia nell’intervallo tra i due attentati. Fortunato come al solito. Ora sono impegnato nella manutenzione “cromatica” del finestrame di casa, qualche raduno di moto vintage e motociclisti d’antan, e un po’ di succose letture varie, come al solito, tipica vita da buen retiro. Piuttosto, tu: e il secondo erede? Arriva? Fatti vivo più spesso, manca il tuo contributo nella “noble art” laddiana. Hasta luego hidalgo.
MG, pensaci, facciamo una società: “The Incorniciators”.
Kalispera Euterpe kallipigia. (L’ultimo aggettivo va letto SOLO con la semantica ellenistica)
Golem,
la tua analisi la sottoscrivo con il sangue!
Ormai è da un po’ di tempo che ho colto l’anomalia generata dalla libertà di parola.
E l’espressione di questa “libertà”, come giustamente sottolinea Umberto Eco, trova terreno fertile nei vari social network che, per quanto mi riguarda, sono un terreno idoneo sul quale depositare abbondante letame.
Ho scritto libertà tra virgolette perché quella non è libertà.
Ho avuto modo di constatare che i vari post che navigano su Facebook alla velocità della luce, PURTROPPO rappresentano l’unica fonte “culturale” sui quali una persona costruisce la propria “cultura”, e di conseguenza modella il suo modo di pensare.
E questo è tragico.
Ti riporto un fatto che sta accadendo da tempo ormai.
Non so se ne sei a conoscenza, ma il nostro caro Presidente del Consigli dei Ministri (che tutti chiamano premier, ma il premier inglese ha potere e competenze un po’ diverse da quelle di un Presidente del Consiglio dei Ministri, ma sappiamo che l’approssimazione è meno faticosa della precisione) attraverso i suoi vari cinguettii, sta attaccando in maniera VERGOGNOSA il Notariato.
E secondo te, tutti questi geni che su Facebook si affannano a creare vignette sulla casta dei notai, e tutti quei pecoroni che su queste vignette piene di bugie infamanti creano le loro idee in merito, bugiarde e imprecise, sanno davvero ciò di cui parlano? Conoscono davvero che cos’è e cosa fa un notaio?
Hanno mai letto e capito almeno la legge che regola il notariato in Italia?
La risposta non la scrivo perché la sai.
Eppure, per esempio, sui social gira “voce” che i notai esistono solo in Italia, e questi pecoroni ci credono anche.
Eccola qui la finta libertà di espressione.
Eccolo qui un modo per creare un vortice di ignoranza che inghiotte chi non ha voglia o capacità per nuotargli lontano.
E questo è un grossissimo guaio.
A me capita sempre più spesso di intavolare una discussione con delle persone, e queste
mi rispondono riportandomi i post di Facebook.
Ma ci rendiamo conto? E con queste persone che ragionamenti vuoi fare?
Io già ai tempi della università ero arrivato a capite che la conoscenza è contemporaneamente libertà e condanna per chi la possiede, e la alimenta attraverso lo studio, e il conseguente sacrificio che richiede.
Vabbè, piccolo sfogo.
Per quanto riguarda il mio guerriero, la scadenza è prevista per il 19 agosto che, tra l’altro, è il giorno di nascita anche della mia compagna.
Sarebbe un gran bel compleanno se dovesse nascere proprio in quel giorno.
Nel frattempo mi godo i primi giorni di vita del primo cavallo nato nella mia scuderia.
Questi animali, con il loro istinto, la loro forza, la loro eleganza, sono uno spettacolo della natura.
Poi sembra anche un po’ vanitoso perché quando deve fare le foto si mette in posa e si atteggia!
Invece per quanto riguarda le mie di vacanze, a giorni partirò per la mia Grecia, e poi un bel po’ di Sicilia dopo la nascita del pupo.
Golem
l’ Italia è il paese per eccellenza delle APPROSSIMAZIONI: un semplice sospettato di strage diventa automaticamente un mostro, e un semplice “sospettato d’ arte” diventa automaticamente un genio ( grazie alle televendite ieri, e a internet oggi ). Forse anche l'”illustre” pervertito di cui ci parla Idra, è considerato illustre nel suo campo per via di questi meccanismi. In realtà, molto probabilmente, è solo un pervertito e basta!
Di internet posso dire che indubbiamente è un mezzo utilissimo sotto moltissimi aspetti, ma è anche vero che ha sputtanato e svalorizzato un sacco di cose. pensiamo solo ai dischi che non si vendono più, perchè la gente ormai si scarica le canzoni gratuitamente masterizzandole su cd vuoti. Ho fatto un esempio tra tanti ma ne potrei fare mille che toccano anche altri settori ( la letteratura, l’ arte, il commercio, i film hard, ecc.. ). Personalmente credo che il buon posizionamento dell’ economia e della cultura non possano prescindere da regole etiche e deontologiche, e che l’ arte, così come i commerci e la cultura, non possano essere dati alla mercè di un territorio virtuale che è zona franca e in cui non esistono limiti di buonsenso.
“The Incorniciators” mi piace. stai a vedere che avrebbe pure successo nel settore di cui parli, considerato appunto il livello culturale MEDIO!..
tra l’ altro questo VATER è anche poco furbo.. non lo sa che i soli complimenti alla lunga annoiano il pubblico e che le polemiche accendono invece i riflettori sugli artisti ( o aspiranti tali ) ?
Fortunatamente io non devo pormi ( ANCHE ) questo problema: non scrivo poesie mielose per ottenere i pollicini in sù, ma racconti dell’ orrore o storie erotiche tesi a sconvolgere le menti semplici. Cosa che – come sai – mi riesce benissimo 😉
A presto navigatore … DELLA VITA 🙂
M, è superfluo “parlarsi addosso” quando non c’é bisogno di dare ulteriori spiegazioni a certi fenomeni. I comportamenti umani supportati dalle emozioni “intestinali” sono facilmente interpretabili, pilotabili e prevedidibili come fenomeni etologici piu che intelligenti. Che si tratti di “ammore” o di altre emozioni di pancia, il manipolatore, sia esso l’innamorato o il “premier”, del momento, sa come e dove farti “parare”. La demagogia ha una etimologia greca non casualmente, infatti quella cultura ha espresso vette eccelse perchè pur avendo inventato la democrazia questa non poteva essere appannaggio di chi non capiva un c.... della cisa pubblica. E non era razzismo, perché anche chi non capiva un c.... sapeva di non capire un c...., pensa come erano avanti. Quella dei notai e di altri professionisti, con la storia delle tariffe minime per gli architetti, per esempio, e la solita manfrina che per dare panem e circenses al popolo bue per tenerlo buono, tocca aspetti delicati della relazione col pubblico e la cosa pubblica che porterà allo stesso risultato dell’abbattimento del livello culturale in generale: l’abbattimento della qualità professionale, ma a danno di quelli che si fa finta di voler aiutare. Quindi mio caro, il mio spirito democratico ma la mia ragione non riesce ad esserlo, per lo stesso motivo per il quale la società Ateniese faceva decidere la politica a chi ne sapeva di politica, non consentendo alle “pance” di fare le cagate che osserviamo oggi, e le pance lo sapevano, ripeto, non venivano prese per il culo come oggi, dove credono di decidere e poi sono “decisi” da certi marpioni, In “quella” Grecia “l’ipokritas” era solo un attore, ma riconosciuto solo come tale, non esisteva il termine come lo conosciamo noi, introdotto con l’avvento della morale cattolica e delle tante finzioni che ha introdotto nel comportamento legato alle “apparenze” delle cosiddette persone per bene. Per cui socio, piu dono gli ignoranti che…
… ignorano di esserlo, meglio si esprimerà machiavellicamente l’azione del “principe”, che in realtà è solo un bovaro che sa come governare il bestiame.
M, avvisavi appena arriva Leonida 2.0. Ciao.
Maria Grazia, oggi sei la mia eroina personale! Sospettato d’arte! Ma è geniale! C’è dentro tutto in quelle due paroline accoppiate.
Tutta l’approssimazione, la supponenza e l’ingenuità dei tempi che viviamo. E pure dei risultati che danno questi “sospettati”.
Purtroppo però bisogna rassegnarsi: è il prezzo della “libertà”…di “parolaccia”. Forse sarebbe il caso che per spiegare questi fenomeni sociali, invece di democrazia si usasse il più onesto e realistico termine di “Demagocrazia”. Ma non sarebbero demagoghi se lo facessero.
Ciao Erinni della Caria.
Mó vado a schiaffarmi subito sotto la doccia fredda.
Golem,
la democrazia del tutto a tutti non funziona.
Guarda che cosa sta succedendo in Grecia in questi giorni riguardo al referendum che (forse) si farà domenica.
Alcuni vedono questa mossa di Tsipras come la quintessenza della democrazia, e invece altro non è che la carta velina dietro la quale si vogliono nascondere capacità e responsabilità mai possedute.
Eppure, eppure, proprio questa mattina mi sono beccato un vaffa (mentale, ma sono sicuro che c’era) da parte di una donna, mia conoscente, che manifestava la sua speranza nel vedere la Grecia recuperare lo splendore che fu.
Ma quando, garbatamente, le ho fatto notare che: non aveva mai messo piede in Grecia, non conosce nessuna delle opere greche, ignora tutti gli aspetti della cultura greca che hanno influenzato la nostra di cultura, che non è al corrente dell’assenza di un tessuto industriale e imprenditoriale greco che POTREBBE sostenere una nazione in caso di “chi fa da sé fa per tre”, sai cosa mi ha risposto? Mi ha detto “eh, ma Beppe Grillo ha scritto così”.
Non ci vuole democrazia per questa gente. Non ci vuole il diritto di voto, né il diritto di dire la “propria”, che poi non è mai realmente la loro, ma copiata da chissà chi.
La democrazia è una fase storica che, come tutte le fase storiche, ha avuto un inizio e avrà una fine.
In una democrazia funzionante lo strumento del referendum non sarebbe necessario.
Vabbè vado a cucinare in giardino. La pietra ollare mi chiama e il mio forno a legna per le pizze borbotta.
Curiosità: che libri dovrai leggere?
Io spazierò dalle famose lettere morali a Lucillo (per l’ennesima volta), e poi altri libri “leggeri”.
Ciao guagliò.
Ciao Maria Grazia!
P.s.
Golem!
Sto leggendo la lettera nella quale si parla del degrado di Napoli.
Beh, posso dire che nonostante le massicce catene dell’incisione che imprigionano quella città (che è stata anche la città dei miei nonni), Napoli è un fiore all’occhiello nel mondo della
cultura meridionale e nazionale.
Napoli (e il sud in generale) prima di essere una città, è un modo di essere, e non ringrazierò mai abbastanza i miei nonni per avermi trasmesso questo sentire.
Ho letto che tu sei nato al sud e poi ti sei trasferito al nord.
Il mio obiettivo di vita è fare il percorso inverso.
Magari in Grecia, magari nella bellissima Sicilia che mi ha adottato , o magari trasferendomi proprio nella città partenopea.
In fin dei conti tornerei a casa.
Buona cena!
Golem!
dopo aver letto la tua poesia ti devo confessare una cosa: I love you!!!
Non ho un profilo Facebook personale, ma molto spesso i miei amici mi fanno leggere le cavolate che vengono scritte lì sopra.
Tutto sommato non è difficile abbindolare le persone, soprattutto in un contesto virtuale né sempre più spesso si trasforma in bocca dell’ignoranza.
Umberto Eco ha parlato forte e chiaro.
Ma in vacanza quando ci vai? Sempre in Puglia?
Ciao guagliò! Sei sempre un passo e mezzo davanti a tutti!
A presto
Ciao!
“Quello che si nota costantemente è questa sensazione di lesa maestà fuori luogo, quando sei stata capace di ferocia espressiva che con la regalità ha ben poco a che fare.”
pensiero più che condivisibile, a mio avviso. chi è dotato di pungiglione, e lo usa a mò di vespa, non può poi lamentarsi di non essere trattata come una delicata farfalla..
“non sai niente di me che non di quel dettaglio che riguarda la vicenda di mia moglie. Non si dice di aver letto un romamzo di mille pagine se ne hai lette solo due.”
la tendenza a emettere giudizi affrettati quanto approssimativi sugli altri ( o meglio, su chi non condivide il proprio pensiero ) sembra essere una costante di questo forum. se chi tenta ansimatamente di dimostrare le proprie doti intellettuali capisse questo semplice concetto, invece di sperticarsi per i vari thread a citare autori ragguardevoli, otterrebbe DAVVERO il suo scopo!
Golem
l’ idea del negozio di cornici d’ arte è davvero carina! e tra l’ altro mi è già balenata nella testa in passato, specie quando vivevo a Roma.
Io ogni tanto mi diletto a dipingere o a scrivere dei racconti/sceneggiature, ma non ho mai avuto la pretesa – a differenza di altri – di definirmi un’ artista o una vera scrittrice per questo! e nonostante i miei “lavori” siano stati più volte apprezzati da ESPERTI del ramo.
ciao 🙂
M, grazie, non per la dichiarazione d’amore, ma per aver trovato ributtante la mia…”spoesia”. Purtroppo è cosi: Internet sta creando mostri, e sta influenzando ulteriormente l’abbassamento generale, non solo della cultura media, già scarsa, ma della sensazione di quello che ha un minimo di valore culturale, che si appiattisce sul senso comune ormai da tempo adulterato dalla sottocultura televisiva. La diffusione dei mezzi di comunicazione “sociali” ha questo effetto. D’altra parte quello che abbiamo osservato su LaD era solo un anticipo di come ambiti relazionali più o meno omeostatici si autoalimentano, facendo crescere una fauna che non viene ridimensionata dalla selezione naturale del confronto eterogeneo. È un guaio serio, e non sto scherzando, per come la mancanza di confronto critico finisca per dare un’immagine del valore di quello che si crede di essere, assolutamente surreale. Non irreale, proprio surreale. Questo non è solo un problema di noi popolino, ricordo la beffa delle teste di Modigliani scolpite da quattro ragazzacci livornesi col Black e Decker e scambiate per la scoperta del secolo da eminenti critici d’arte, tra i quali Asor Rosa (non Federico Zeri, l’unico critico d’arte di allora degno del suo ruolo)
E cosi è per il “Vaterenzano”. Questo è convinto di essere un poeta, parla del suo ingegno, della sua arte, mi ha detto di non scrivere più sulla sua pagina. Vuole solo complimenti. 100 mila individui a cui “mi piace”, con commenti che avrebbero lusingato D’Annunzio, che votano e decidono il futuro di un Paese, e che trovano quel fetente un genio! Non mi sorprende che Alda Merini fosse in manicomio e questo elemento a piede libero.
La Puglia in agosto socio, come tutti gli anni. Mi sono fatto dieci giorni in Tunisia nell’intervallo tra i due attentati. Fortunato come al solito. Ora sono impegnato nella manutenzione “cromatica” del finestrame di casa, qualche raduno di moto vintage e motociclisti d’antan, e un po’ di succose letture varie, come al solito, tipica vita da buen retiro. Piuttosto, tu: e il secondo erede? Arriva? Fatti vivo più spesso, manca il tuo contributo nella “noble art” laddiana. Hasta luego hidalgo.
MG, pensaci, facciamo una società: “The Incorniciators”.
Kalispera Euterpe kallipigia. (L’ultimo aggettivo va letto SOLO con la semantica ellenistica)
Golem,
la tua analisi la sottoscrivo con il sangue!
Ormai è da un po’ di tempo che ho colto l’anomalia generata dalla libertà di parola.
E l’espressione di questa “libertà”, come giustamente sottolinea Umberto Eco, trova terreno fertile nei vari social network che, per quanto mi riguarda, sono un terreno idoneo sul quale depositare abbondante letame.
Ho scritto libertà tra virgolette perché quella non è libertà.
Ho avuto modo di constatare che i vari post che navigano su Facebook alla velocità della luce, PURTROPPO rappresentano l’unica fonte “culturale” sui quali una persona costruisce la propria “cultura”, e di conseguenza modella il suo modo di pensare.
E questo è tragico.
Ti riporto un fatto che sta accadendo da tempo ormai.
Non so se ne sei a conoscenza, ma il nostro caro Presidente del Consigli dei Ministri (che tutti chiamano premier, ma il premier inglese ha potere e competenze un po’ diverse da quelle di un Presidente del Consiglio dei Ministri, ma sappiamo che l’approssimazione è meno faticosa della precisione) attraverso i suoi vari cinguettii, sta attaccando in maniera VERGOGNOSA il Notariato.
E secondo te, tutti questi geni che su Facebook si affannano a creare vignette sulla casta dei notai, e tutti quei pecoroni che su queste vignette piene di bugie infamanti creano le loro idee in merito, bugiarde e imprecise, sanno davvero ciò di cui parlano? Conoscono davvero che cos’è e cosa fa un notaio?
Hanno mai letto e capito almeno la legge che regola il notariato in Italia?
La risposta non la scrivo perché la sai.
Eppure, per esempio, sui social gira “voce” che i notai esistono solo in Italia, e questi pecoroni ci credono anche.
Eccola qui la finta libertà di espressione.
Eccolo qui un modo per creare un vortice di ignoranza che inghiotte chi non ha voglia o capacità per nuotargli lontano.
E questo è un grossissimo guaio.
A me capita sempre più spesso di intavolare una discussione con delle persone, e queste
mi rispondono riportandomi i post di Facebook.
Ma ci rendiamo conto? E con queste persone che ragionamenti vuoi fare?
Io già ai tempi della università ero arrivato a capite che la conoscenza è contemporaneamente libertà e condanna per chi la possiede, e la alimenta attraverso lo studio, e il conseguente sacrificio che richiede.
Vabbè, piccolo sfogo.
Per quanto riguarda il mio guerriero, la scadenza è prevista per il 19 agosto che, tra l’altro, è il giorno di nascita anche della mia compagna.
Sarebbe un gran bel compleanno se dovesse nascere proprio in quel giorno.
Nel frattempo mi godo i primi giorni di vita del primo cavallo nato nella mia scuderia.
Questi animali, con il loro istinto, la loro forza, la loro eleganza, sono uno spettacolo della natura.
Poi sembra anche un po’ vanitoso perché quando deve fare le foto si mette in posa e si atteggia!
Invece per quanto riguarda le mie di vacanze, a giorni partirò per la mia Grecia, e poi un bel po’ di Sicilia dopo la nascita del pupo.
Ciao top!!!
Golem
l’ Italia è il paese per eccellenza delle APPROSSIMAZIONI: un semplice sospettato di strage diventa automaticamente un mostro, e un semplice “sospettato d’ arte” diventa automaticamente un genio ( grazie alle televendite ieri, e a internet oggi ). Forse anche l'”illustre” pervertito di cui ci parla Idra, è considerato illustre nel suo campo per via di questi meccanismi. In realtà, molto probabilmente, è solo un pervertito e basta!
Di internet posso dire che indubbiamente è un mezzo utilissimo sotto moltissimi aspetti, ma è anche vero che ha sputtanato e svalorizzato un sacco di cose. pensiamo solo ai dischi che non si vendono più, perchè la gente ormai si scarica le canzoni gratuitamente masterizzandole su cd vuoti. Ho fatto un esempio tra tanti ma ne potrei fare mille che toccano anche altri settori ( la letteratura, l’ arte, il commercio, i film hard, ecc.. ). Personalmente credo che il buon posizionamento dell’ economia e della cultura non possano prescindere da regole etiche e deontologiche, e che l’ arte, così come i commerci e la cultura, non possano essere dati alla mercè di un territorio virtuale che è zona franca e in cui non esistono limiti di buonsenso.
“The Incorniciators” mi piace. stai a vedere che avrebbe pure successo nel settore di cui parli, considerato appunto il livello culturale MEDIO!..
tra l’ altro questo VATER è anche poco furbo.. non lo sa che i soli complimenti alla lunga annoiano il pubblico e che le polemiche accendono invece i riflettori sugli artisti ( o aspiranti tali ) ?
Fortunatamente io non devo pormi ( ANCHE ) questo problema: non scrivo poesie mielose per ottenere i pollicini in sù, ma racconti dell’ orrore o storie erotiche tesi a sconvolgere le menti semplici. Cosa che – come sai – mi riesce benissimo 😉
A presto navigatore … DELLA VITA 🙂
M, è superfluo “parlarsi addosso” quando non c’é bisogno di dare ulteriori spiegazioni a certi fenomeni. I comportamenti umani supportati dalle emozioni “intestinali” sono facilmente interpretabili, pilotabili e prevedidibili come fenomeni etologici piu che intelligenti. Che si tratti di “ammore” o di altre emozioni di pancia, il manipolatore, sia esso l’innamorato o il “premier”, del momento, sa come e dove farti “parare”. La demagogia ha una etimologia greca non casualmente, infatti quella cultura ha espresso vette eccelse perchè pur avendo inventato la democrazia questa non poteva essere appannaggio di chi non capiva un c.... della cisa pubblica. E non era razzismo, perché anche chi non capiva un c.... sapeva di non capire un c...., pensa come erano avanti. Quella dei notai e di altri professionisti, con la storia delle tariffe minime per gli architetti, per esempio, e la solita manfrina che per dare panem e circenses al popolo bue per tenerlo buono, tocca aspetti delicati della relazione col pubblico e la cosa pubblica che porterà allo stesso risultato dell’abbattimento del livello culturale in generale: l’abbattimento della qualità professionale, ma a danno di quelli che si fa finta di voler aiutare. Quindi mio caro, il mio spirito democratico ma la mia ragione non riesce ad esserlo, per lo stesso motivo per il quale la società Ateniese faceva decidere la politica a chi ne sapeva di politica, non consentendo alle “pance” di fare le cagate che osserviamo oggi, e le pance lo sapevano, ripeto, non venivano prese per il culo come oggi, dove credono di decidere e poi sono “decisi” da certi marpioni, In “quella” Grecia “l’ipokritas” era solo un attore, ma riconosciuto solo come tale, non esisteva il termine come lo conosciamo noi, introdotto con l’avvento della morale cattolica e delle tante finzioni che ha introdotto nel comportamento legato alle “apparenze” delle cosiddette persone per bene. Per cui socio, piu dono gli ignoranti che…
… ignorano di esserlo, meglio si esprimerà machiavellicamente l’azione del “principe”, che in realtà è solo un bovaro che sa come governare il bestiame.
M, avvisavi appena arriva Leonida 2.0. Ciao.
Maria Grazia, oggi sei la mia eroina personale! Sospettato d’arte! Ma è geniale! C’è dentro tutto in quelle due paroline accoppiate.
Tutta l’approssimazione, la supponenza e l’ingenuità dei tempi che viviamo. E pure dei risultati che danno questi “sospettati”.
Purtroppo però bisogna rassegnarsi: è il prezzo della “libertà”…di “parolaccia”. Forse sarebbe il caso che per spiegare questi fenomeni sociali, invece di democrazia si usasse il più onesto e realistico termine di “Demagocrazia”. Ma non sarebbero demagoghi se lo facessero.
Ciao Erinni della Caria.
Mó vado a schiaffarmi subito sotto la doccia fredda.
Golem,
la democrazia del tutto a tutti non funziona.
Guarda che cosa sta succedendo in Grecia in questi giorni riguardo al referendum che (forse) si farà domenica.
Alcuni vedono questa mossa di Tsipras come la quintessenza della democrazia, e invece altro non è che la carta velina dietro la quale si vogliono nascondere capacità e responsabilità mai possedute.
Eppure, eppure, proprio questa mattina mi sono beccato un vaffa (mentale, ma sono sicuro che c’era) da parte di una donna, mia conoscente, che manifestava la sua speranza nel vedere la Grecia recuperare lo splendore che fu.
Ma quando, garbatamente, le ho fatto notare che: non aveva mai messo piede in Grecia, non conosce nessuna delle opere greche, ignora tutti gli aspetti della cultura greca che hanno influenzato la nostra di cultura, che non è al corrente dell’assenza di un tessuto industriale e imprenditoriale greco che POTREBBE sostenere una nazione in caso di “chi fa da sé fa per tre”, sai cosa mi ha risposto? Mi ha detto “eh, ma Beppe Grillo ha scritto così”.
Non ci vuole democrazia per questa gente. Non ci vuole il diritto di voto, né il diritto di dire la “propria”, che poi non è mai realmente la loro, ma copiata da chissà chi.
La democrazia è una fase storica che, come tutte le fase storiche, ha avuto un inizio e avrà una fine.
In una democrazia funzionante lo strumento del referendum non sarebbe necessario.
Vabbè vado a cucinare in giardino. La pietra ollare mi chiama e il mio forno a legna per le pizze borbotta.
Curiosità: che libri dovrai leggere?
Io spazierò dalle famose lettere morali a Lucillo (per l’ennesima volta), e poi altri libri “leggeri”.
Ciao guagliò.
Ciao Maria Grazia!
P.s.
Golem!
Sto leggendo la lettera nella quale si parla del degrado di Napoli.
Beh, posso dire che nonostante le massicce catene dell’incisione che imprigionano quella città (che è stata anche la città dei miei nonni), Napoli è un fiore all’occhiello nel mondo della
cultura meridionale e nazionale.
Napoli (e il sud in generale) prima di essere una città, è un modo di essere, e non ringrazierò mai abbastanza i miei nonni per avermi trasmesso questo sentire.
Ho letto che tu sei nato al sud e poi ti sei trasferito al nord.
Il mio obiettivo di vita è fare il percorso inverso.
Magari in Grecia, magari nella bellissima Sicilia che mi ha adottato , o magari trasferendomi proprio nella città partenopea.
In fin dei conti tornerei a casa.
Buona cena!
Non rileggo ciò che ho scritto. Errori compresi