se una “lei” preferisce non ammettere le conclusioni di un “lui”, e NON è una stupida o una persona seriamente ammalata, una sua ragione l’avrà, conscia o inconscia che sia. ma… c’è anche, invece, chi è ben lieta di “seguire” ammaliata… due ben diverse personalità femminili…
oggi si è un po’ tutti fuori dai tratti delineati come normalità. qualcuno in passato ha pure scritto che in un manicomio si trova il campionario di quello che ci circonda fuori ma… se si ricorre a un amico psichiatra per una diagnosi, tenderà o a darti ragione, rispettando il tuo sentire perché così si fa professionalmente, oppure indicandoti dove sei tu a non essere in linea, per poterti curare… e così farà chi vuole esserti amico anche soltanto in quel momento, ben sapendo che ognuno ragiona con la sua testa e sente con la sua emotività. se si dissente, si cerca di farlo in modo non troppo pesante, sempre per rispetto.
secondo me, gli esseri umani si destreggiano tutti per mantenere un loro equilibrio, a volte anche agendo in contrasto con la loro natura, al solo fine di assecondare, giusti o perniciosi che siano, i loro momentanei bisogni più profondi. non appezzo affatto chi butta tutta la colpa sul prossimo, da cui è stato/a attratto/a, incapace di resistegli/le.
quando si cerca il colpevole di un delitto, non si mette in catene il primo che si adatti a spiegare gli eventi in modo da soddisfare il giudice per le indagini preliminari. a maggior ragione, è pura presunzione voler spiegare in un solo modo i sentimenti altrui.
grazie all’ultimo contributo di Kid, si è sciolto nel mio animo un groviglio di negatività. finalmente sono riuscita a superare la principale offesa da cui mi sono sentita colpita, una specie di “fuoco amico” che mi ha fatto male molto più di quello di un eventuale nemico, mai sperimentato prima d’ora. non è che, finita una guerra, il risentimento scompaia come per incanto; capita ancor oggi che qualcuno, che ha patito più di altri, ancora veda di malocchio gli innocenti giovani cittadini tedeschi…
Rossana, tu prendi dal forum quello che ti fa piacere o comodo, forum che come sappiamo è la tua finestra sul monfo, lo dicesti tu in tempi non sospetti. Lo metti in un pentolone e ti fai una pozione con la quale nutri le tue incerte certezze. E se una vicenda pur plausibile, logica e ampiamente dimostrata, non ti piace, perché disturba quelle tue incerte certezze, ritorni a pescare qua e là per ricomporre pezzi di un puzzle che nessuno ti voleva scompigliare con una botta sotto il tavolino dove era appoggiato, come dai l’impressione ti sia successo.
Se non ti piace che esistano donne che chiariscono a sè stesse, con l’aiuto di chi la ama, una questione che si trascinava da vent’anni di un soggetto che non esisteva più, forse neanche fisicamente, e per questo la consideri una stupida, sono affari tuoi e di quei due o tre che ancora ti credono e che ti forniscono le indicazioni che preferisci sentire, osservate da quella finestra sul cortile più che sul
mondo. Esistono donne (e uomini) che si mettono in discussione e fanno passi avanti nella conoscenza di sè, altre che preferiscono non farlo, e vivere in una realtà tutta loro. Quello che conta è che entrambe ne siano soddisfatte. Quella “ammaliata” sta bene, ha una sola personalità femminile ed è una donna appagata, anche sessualmente. Ma se tu preferici non crederlo e crearti tutte le tue giustificazioni contrarie per state bene, ti capisco.
Il fuoco amico serve per fare il barbecue Rossana. Sei tu che ti sei sentita offesa, e lo sa la madonna perché. Te lo ripeto per la millesima volta che parlare della mia storia non aveva niente a che fare con le tue. Sembra quasi che per te gli amici siano tali solo quando assecondano le tue più o meno salde convinzioni. E se non lo fanno, pur parlando a titolo personale e di fatti personali, perdono la qualifica in un istante. Usi la sicurezza degli altri al posto della tua, ma deve essere come la tua.
Ecco, queste ultime sono le “amicizie” delle scuole elementari. Alle medie sono già più serie.
Golem,
post 92 – non ho più il minimo interesse in merito a qualsiasi tessuto tu voglia cucire su di me, sulle mie finestre o sui cortili altrui. se ti riesce, prendi atto una volta per tutte che c’è chi non la pensa come te, senza essere né fuori dal mondo né per forza in errore, pur senza interagire a ogni post con sperticati plausi. i maschi che non condividono alcune tue visioni non mi sembrano per niente romantici! esistono e hanno tutti i diritti di dissentire, anche se magari soltanto in parte!
mi sono liberata sia della stima che della simpatia che avevo nei tuoi confronti. se tu non capisci le ragioni per cui hai ferito sia me che Valinda, poco importa ormai: è acqua passata, che ha dato modo ad almeno quattro utenti di conoscersi meglio.
goditi la riconquista del tuo perfetto Amore, e siate felici e contenti, almeno in tre, nonostante che non ti sia riuscito di convincere tutti quanti a condividere lo “sverginamento mentale” di tua moglie, che ammiro, avendo letto di lei un episodio qui descritto da te che, come un altro, sono riuscita a evitare di riproporre.
scusate se vado off topic, cambiando registro per una curiosità.
Golem,tra le righe della lettera di Maria77 ,o meglio tra i tanti commenti
che ho letto , c’era un tuo riferimento ad un non meglio identificato ” poeta “..
ah ah ah .. sono andata a cercarlo..
Mi sono tanto divertita.. si prende così sul serio..
Non ho trovato la tua poesia,che mi pare abbia molto infastidito il novello Vate..
🙂
Golem
il tuo ultimo commento è da INCORNICIARE. io continuo a non capire perchè dovrei sentirmi una STUPIDA(what??) solo perchè un qualsiasi uomo mi aiuta a rivedere in modo critico il mio passato sentimentale. mah! sono i misteri del mondo. anzi, del CORTILE.
Rossana, no non capisco quali siano i motivi che hanno offeso te e Valinda, ma non importa perchè non ho portato avanti gli argomenti che conosci per disturbare te o lei. Se tu pretendi che chi abbia delle cose da dire debba preoccuparsi di non offendere questa o quello, non volendolo fare, lo trovo ridicolo, e un po’ patetico. Sono certo che ci sia chi non la pensa come, ma non ne soffro, come chiunque fosse convinto delle proprie scelte. Ma sono anche pronto a rivedere le mie posizioni se trovo argomenti plausibili perchè questo avvenga. Non scolpisco niente sulla pietra, tanto è vero che qualche anno fa non sapevo neanche che esistessero amori non ricambiati che dessero certi effetti.
Quello che si nota costantemente è questa sensazione di lesa maestà fuori luogo, quando sei stata capace di ferocia espressiva che con la regalità ha ben poco a che fare. Mi fa piacere che c’è chi ti stima, io vedo due Rossane invece. E smettila di lanciare messaggi allusivi che non sai niente di me che non di quel dettaglio che riguarda la vicenda di mia moglie. Non si dice di aver letto un romamzo di mille pagine se ne hai lette solo due.
Ciao Idra, il “poeta” si chiama Angelo Valenzano, e vedo che anche tu hai notato quanto si prende sul serio, rendendosi tristemente ridicolo, ma con un seguito di fans inquietante per quella che è la qualità “Harmony” di quelle “poesie”. Non saprei dirti come ritrovare la mia “poesia” di cui ho faticato a ricordare il titolo: “Lontani”. Non la ricordo piu nell’intierezza, ma come fa immaginare il titolo si tratta di due innamorati lontani, lui che guarda il cielo. Le nubi, cangianti come le espressioni di lei cosi mutevoli nella bellezza del suo viso, e poi arriva la pioggia che naturalmente sono le lacrime di lei che bagnano il “cuore” di lui facendo nascere un mondo fiorito da quella terra (il cuore) inaridita dalla lontanza dell’AMMORE.
Una puttanata terrificante, pensata in pochi minuti ma usando gli ingredienti che servono a far “godere” di nostalgia “certi” animi romantici. Comunque, si che gli ho provocato il disappunto al “Vater”, ma non per la qualità della mia “creazione – come avrebbe fatto un vero poeta – ma per i consensi da questa ricevuta, ti rendi conto? “Lontani” peró ha raggiunto lo scopo che si prefiggeva. Fargli capire che con le sue poesie si era “lontani” si, ma dalla realtà. A proposito di realtà, come va la tua situazione? Ciao Idra.
MG, mettiami in piedi un negozio di cornici d’arte? Che ne dici?
Ciao va.
Idra l’ho trovata! Nella pagina del “Vater” : “Il Vento dei pensieri”. Ha pubblicato un post di un suo fan per difendere “la sua arte e il suo ingegno” da chi, ipse dixit, vuole sedersi sulla sua poltrona per calpestare il suo talento.
Totò lo apostroferebbe con una sonora pernacchia aggiungendo: “cacciate a questo fetente fuori!”
Ha ragione Eco: internet permette a qualunque imbecille di sentirsi un genio per quanti fessi esistono che glielo fanno credere.
Questa “roba” è stata “pensata scientificamente” per colpire il segno, eppure, guarda, non raccontavo bugie, 98 mi piace e 22 commenti positivi. È stato un test. Un test di c…
Ciao
“Lontani”
Ti vedo nelle nuvole, e sei come loro: cambi sembianze, ma sei sempre tu.
I raggi del sole che le attraversano come dardi di luce, dipingono il cielo come tu fai con la mia anima, mentre mi manchi, e ti manco.
Le tue lacrime sono pioggia che disseta il cuore, come la pioggia fa con la terra. E se da ogni goccia nascerà la vita, per ogni tua lacrima in questo cuore rinasce il mio amore per te. Sempre. Per sempre.
( Ci provo. È la prima che scrivo)
Mi piace · 98 · Rispondi · Altro · 12 marzo
22 commenti
ah aha ah..Golem, la presunzione del tizio ” poeta ” è qualcosa di sommamente ridicolo.Una delle poche cose che mi fa davvero ridere è la presunzione di una persona.
Quella totale incapacità di ridimensionare se stesso/a e guardarsi per quello che si è.
Delle persone con eccellenze in alcuni ambiti,
con pecche e lacune evidentissime in altri,
con cose che si è bravi a fare, altre in cui si è mediocri o incapaci.
E accettarsi soprattutto.
Umilmente, o mettendosi in discussione e confrontandosi.
Migliorandosi,se possibile.O lasciando perdere.L’onestà intellettuale verso se stessi è una gran cosa,un obiettivo raggiunto,secondo me.
D’altra parte i social network ,fb in particolare ,
nutrono svariate porzioni di ego.O creano altre vite molte volte. Finte, fasulle.Fatte di “like ” ,poi chissà nella realtà se ” gli amici ” ci scaldano davvero il cuore..mah..
Sempre pensando a Totò , mi viene in mente
la mitica scena del treno con l’onorevole Trombetta ..
” cos’é lei ?”
” OONOREVOLE !
“Onorevole …. dranghete ” .. ahahaha hahah
Io sto bene,ho chiuso quella pagina.dignitosamente.seguendo i miei princìpi.Rispettando me stessa.
Ho ripreso il mio ritmo di sempre.Il lavoro,
lo sport,qualche uscita con gli amici,qualche pensiero a questa estate,vorrei riprendere la vela.Feci dei corsi anni fa, per l’amore assoluto per il mare che ho da sempre.
Vediamo.
Non che prima non pensassi più a queste cose, intendo durante la conoscenza con quell’uomo.
Semplicemente ( ingenuamente, forse), mi piaceva pensare che forse avrei potuto pensarci non più da sola.
per me, non è come si fa qualcosa ma lo spirito (non il fine) con cui lo si fa a rendere il risultato o l’attività più o meno apprezzabili, all’autore soltanto o a miriadi di persone.
uomini e donne apparentemente seri, gentili e socialmente produttivi, possono essere più deleteri di innocui “artisti” di scarso talento, che donano emozioni a persone semplici, incapaci di apprezzare elaborati di maggior pregio. non a tutti è dato essere Maestri o geni: sono la palese onestà e coerenza nel relazionarsi con se stessi o con il prossimo a definire un essere umano.
nemmeno per le grandi opere, universalmente riconosciute, esiste una critica unanime, un univoco inappellabile giudizio. e nemmeno lo scorrere del tempo è equo nel consegnare alla storia o nel relegare all’oblio. al di là del successo di cassetta o di pubblico, più o meno raffinato, si può essere un artista nell’animo, con tutto il diritto al rispetto che merita chiunque non arrechi danno al prossimo ma ami donare qualcosa di sé.
“sono la palese onestà e coerenza nel relazionarsi con se stessi o con il prossimo a definire un essere umano.”
Precisamente. Resta il fatto che non esiste arte maggiore e arte minore, al di lá che la prima venga riconosciuta in un secondo tempo, come è accaduto e accadrà in questo settore. Se si ha qualcosa da dire di “vero”, solo questo ha un peso sulla qualità dell’opera. Il pittore della bassa emiliana Antonio Ligabue, era analfabeta e viveva in un capanno vicino al Po, ma ha prodotto delle opere “naive” di una forza evocativa assoluta, opere che sono state richiamate anche da Fellini nei suoi film, per la “verità” e coerenza che esprimevano tramite l’animo del pittore. Che non sapeva neppure cosa volesse dire fare l’artista. Lo era e basta, non si aspettava riconoscimenti, al contrario di certi poetastri, imbrattatele o performers cialtroni, che si offendono se uno gli dice che non valgono niente, perché si capisce che certe “creazioni” provengono dalla supponenza e non dall’anima. Visto che è facile imitarle anche da chi sa di non essere un artista. Sará gente semplice quella che gode di certe emozioni, ma è la stessa che mi ha fatto i complimenti. E poiché so bene di non essere un artista, ma di capirci un po’ di arte, o lo sono a mia insaputa o il Vate é un Vater. Non si scappa.
Idra oggi siamo nel momento di massimo splendore dell’immagine immaginata. Si sono talmente persi i riferimenti di ciò che conta che vi sono le possibilità di crearsi un mondo tutto proprio e ritenere che sia quello giusto, seppure si percepisca che qualcosa che non va c’e’, ma non si capisce cosa, e non trovandolo si cerca di far quadrare il cerchio di queste sensazioni senza riuscirvi.
Il caso del Vater è esemplare. Il fatto che abbia raggiunto 100 mila mi piace lo ha convinto di essere realmente un’artista. Ha fatto anche un libro che vende a 16 euro.
Sono certo che se insistessi ad inventarmi le frasi ad effetto come quelle della mia opera prima, potrei ritrovarmi a mia volta uno stuolo di fans a solleticare la mia vanità, come succede al “Vaterenzano”, che si capisce al primo colpo che va cercando gloria e non il responso di chi capisce la differenza tra la poesia e i baci Perugina.
Questo è il grande dramma di oggi Idra, il bisogno di emergere perché si suppone di essere ciò che non si è. E come ho detto in altre occasioni le “supposte” prima o poi finiscono nel posto per cui sono destinate.
Ciao, e goditi la vita lontana dai folli, come stai facendo.
Un abbraccio
se una “lei” preferisce non ammettere le conclusioni di un “lui”, e NON è una stupida o una persona seriamente ammalata, una sua ragione l’avrà, conscia o inconscia che sia. ma… c’è anche, invece, chi è ben lieta di “seguire” ammaliata… due ben diverse personalità femminili…
oggi si è un po’ tutti fuori dai tratti delineati come normalità. qualcuno in passato ha pure scritto che in un manicomio si trova il campionario di quello che ci circonda fuori ma… se si ricorre a un amico psichiatra per una diagnosi, tenderà o a darti ragione, rispettando il tuo sentire perché così si fa professionalmente, oppure indicandoti dove sei tu a non essere in linea, per poterti curare… e così farà chi vuole esserti amico anche soltanto in quel momento, ben sapendo che ognuno ragiona con la sua testa e sente con la sua emotività. se si dissente, si cerca di farlo in modo non troppo pesante, sempre per rispetto.
secondo me, gli esseri umani si destreggiano tutti per mantenere un loro equilibrio, a volte anche agendo in contrasto con la loro natura, al solo fine di assecondare, giusti o perniciosi che siano, i loro momentanei bisogni più profondi. non appezzo affatto chi butta tutta la colpa sul prossimo, da cui è stato/a attratto/a, incapace di resistegli/le.
quando si cerca il colpevole di un delitto, non si mette in catene il primo che si adatti a spiegare gli eventi in modo da soddisfare il giudice per le indagini preliminari. a maggior ragione, è pura presunzione voler spiegare in un solo modo i sentimenti altrui.
grazie all’ultimo contributo di Kid, si è sciolto nel mio animo un groviglio di negatività. finalmente sono riuscita a superare la principale offesa da cui mi sono sentita colpita, una specie di “fuoco amico” che mi ha fatto male molto più di quello di un eventuale nemico, mai sperimentato prima d’ora. non è che, finita una guerra, il risentimento scompaia come per incanto; capita ancor oggi che qualcuno, che ha patito più di altri, ancora veda di malocchio gli innocenti giovani cittadini tedeschi…
Rossana, tu prendi dal forum quello che ti fa piacere o comodo, forum che come sappiamo è la tua finestra sul monfo, lo dicesti tu in tempi non sospetti. Lo metti in un pentolone e ti fai una pozione con la quale nutri le tue incerte certezze. E se una vicenda pur plausibile, logica e ampiamente dimostrata, non ti piace, perché disturba quelle tue incerte certezze, ritorni a pescare qua e là per ricomporre pezzi di un puzzle che nessuno ti voleva scompigliare con una botta sotto il tavolino dove era appoggiato, come dai l’impressione ti sia successo.
Se non ti piace che esistano donne che chiariscono a sè stesse, con l’aiuto di chi la ama, una questione che si trascinava da vent’anni di un soggetto che non esisteva più, forse neanche fisicamente, e per questo la consideri una stupida, sono affari tuoi e di quei due o tre che ancora ti credono e che ti forniscono le indicazioni che preferisci sentire, osservate da quella finestra sul cortile più che sul
mondo. Esistono donne (e uomini) che si mettono in discussione e fanno passi avanti nella conoscenza di sè, altre che preferiscono non farlo, e vivere in una realtà tutta loro. Quello che conta è che entrambe ne siano soddisfatte. Quella “ammaliata” sta bene, ha una sola personalità femminile ed è una donna appagata, anche sessualmente. Ma se tu preferici non crederlo e crearti tutte le tue giustificazioni contrarie per state bene, ti capisco.
Il fuoco amico serve per fare il barbecue Rossana. Sei tu che ti sei sentita offesa, e lo sa la madonna perché. Te lo ripeto per la millesima volta che parlare della mia storia non aveva niente a che fare con le tue. Sembra quasi che per te gli amici siano tali solo quando assecondano le tue più o meno salde convinzioni. E se non lo fanno, pur parlando a titolo personale e di fatti personali, perdono la qualifica in un istante. Usi la sicurezza degli altri al posto della tua, ma deve essere come la tua.
Ecco, queste ultime sono le “amicizie” delle scuole elementari. Alle medie sono già più serie.
Golem,
post 92 – non ho più il minimo interesse in merito a qualsiasi tessuto tu voglia cucire su di me, sulle mie finestre o sui cortili altrui. se ti riesce, prendi atto una volta per tutte che c’è chi non la pensa come te, senza essere né fuori dal mondo né per forza in errore, pur senza interagire a ogni post con sperticati plausi. i maschi che non condividono alcune tue visioni non mi sembrano per niente romantici! esistono e hanno tutti i diritti di dissentire, anche se magari soltanto in parte!
mi sono liberata sia della stima che della simpatia che avevo nei tuoi confronti. se tu non capisci le ragioni per cui hai ferito sia me che Valinda, poco importa ormai: è acqua passata, che ha dato modo ad almeno quattro utenti di conoscersi meglio.
goditi la riconquista del tuo perfetto Amore, e siate felici e contenti, almeno in tre, nonostante che non ti sia riuscito di convincere tutti quanti a condividere lo “sverginamento mentale” di tua moglie, che ammiro, avendo letto di lei un episodio qui descritto da te che, come un altro, sono riuscita a evitare di riproporre.
scusate se vado off topic, cambiando registro per una curiosità.
Golem,tra le righe della lettera di Maria77 ,o meglio tra i tanti commenti
che ho letto , c’era un tuo riferimento ad un non meglio identificato ” poeta “..
ah ah ah .. sono andata a cercarlo..
Mi sono tanto divertita.. si prende così sul serio..
Non ho trovato la tua poesia,che mi pare abbia molto infastidito il novello Vate..
🙂
Golem
il tuo ultimo commento è da INCORNICIARE. io continuo a non capire perchè dovrei sentirmi una STUPIDA(what??) solo perchè un qualsiasi uomo mi aiuta a rivedere in modo critico il mio passato sentimentale. mah! sono i misteri del mondo. anzi, del CORTILE.
Rossana, no non capisco quali siano i motivi che hanno offeso te e Valinda, ma non importa perchè non ho portato avanti gli argomenti che conosci per disturbare te o lei. Se tu pretendi che chi abbia delle cose da dire debba preoccuparsi di non offendere questa o quello, non volendolo fare, lo trovo ridicolo, e un po’ patetico. Sono certo che ci sia chi non la pensa come, ma non ne soffro, come chiunque fosse convinto delle proprie scelte. Ma sono anche pronto a rivedere le mie posizioni se trovo argomenti plausibili perchè questo avvenga. Non scolpisco niente sulla pietra, tanto è vero che qualche anno fa non sapevo neanche che esistessero amori non ricambiati che dessero certi effetti.
Quello che si nota costantemente è questa sensazione di lesa maestà fuori luogo, quando sei stata capace di ferocia espressiva che con la regalità ha ben poco a che fare. Mi fa piacere che c’è chi ti stima, io vedo due Rossane invece. E smettila di lanciare messaggi allusivi che non sai niente di me che non di quel dettaglio che riguarda la vicenda di mia moglie. Non si dice di aver letto un romamzo di mille pagine se ne hai lette solo due.
Ciao Idra, il “poeta” si chiama Angelo Valenzano, e vedo che anche tu hai notato quanto si prende sul serio, rendendosi tristemente ridicolo, ma con un seguito di fans inquietante per quella che è la qualità “Harmony” di quelle “poesie”. Non saprei dirti come ritrovare la mia “poesia” di cui ho faticato a ricordare il titolo: “Lontani”. Non la ricordo piu nell’intierezza, ma come fa immaginare il titolo si tratta di due innamorati lontani, lui che guarda il cielo. Le nubi, cangianti come le espressioni di lei cosi mutevoli nella bellezza del suo viso, e poi arriva la pioggia che naturalmente sono le lacrime di lei che bagnano il “cuore” di lui facendo nascere un mondo fiorito da quella terra (il cuore) inaridita dalla lontanza dell’AMMORE.
Una puttanata terrificante, pensata in pochi minuti ma usando gli ingredienti che servono a far “godere” di nostalgia “certi” animi romantici. Comunque, si che gli ho provocato il disappunto al “Vater”, ma non per la qualità della mia “creazione – come avrebbe fatto un vero poeta – ma per i consensi da questa ricevuta, ti rendi conto? “Lontani” peró ha raggiunto lo scopo che si prefiggeva. Fargli capire che con le sue poesie si era “lontani” si, ma dalla realtà. A proposito di realtà, come va la tua situazione? Ciao Idra.
MG, mettiami in piedi un negozio di cornici d’arte? Che ne dici?
Ciao va.
Idra l’ho trovata! Nella pagina del “Vater” : “Il Vento dei pensieri”. Ha pubblicato un post di un suo fan per difendere “la sua arte e il suo ingegno” da chi, ipse dixit, vuole sedersi sulla sua poltrona per calpestare il suo talento.
Totò lo apostroferebbe con una sonora pernacchia aggiungendo: “cacciate a questo fetente fuori!”
Ha ragione Eco: internet permette a qualunque imbecille di sentirsi un genio per quanti fessi esistono che glielo fanno credere.
Questa “roba” è stata “pensata scientificamente” per colpire il segno, eppure, guarda, non raccontavo bugie, 98 mi piace e 22 commenti positivi. È stato un test. Un test di c…
Ciao
“Lontani”
Ti vedo nelle nuvole, e sei come loro: cambi sembianze, ma sei sempre tu.
I raggi del sole che le attraversano come dardi di luce, dipingono il cielo come tu fai con la mia anima, mentre mi manchi, e ti manco.
Le tue lacrime sono pioggia che disseta il cuore, come la pioggia fa con la terra. E se da ogni goccia nascerà la vita, per ogni tua lacrima in questo cuore rinasce il mio amore per te. Sempre. Per sempre.
( Ci provo. È la prima che scrivo)
Mi piace · 98 · Rispondi · Altro · 12 marzo
22 commenti
ah aha ah..Golem, la presunzione del tizio ” poeta ” è qualcosa di sommamente ridicolo.Una delle poche cose che mi fa davvero ridere è la presunzione di una persona.
Quella totale incapacità di ridimensionare se stesso/a e guardarsi per quello che si è.
Delle persone con eccellenze in alcuni ambiti,
con pecche e lacune evidentissime in altri,
con cose che si è bravi a fare, altre in cui si è mediocri o incapaci.
E accettarsi soprattutto.
Umilmente, o mettendosi in discussione e confrontandosi.
Migliorandosi,se possibile.O lasciando perdere.L’onestà intellettuale verso se stessi è una gran cosa,un obiettivo raggiunto,secondo me.
D’altra parte i social network ,fb in particolare ,
nutrono svariate porzioni di ego.O creano altre vite molte volte. Finte, fasulle.Fatte di “like ” ,poi chissà nella realtà se ” gli amici ” ci scaldano davvero il cuore..mah..
Sempre pensando a Totò , mi viene in mente
la mitica scena del treno con l’onorevole Trombetta ..
” cos’é lei ?”
” OONOREVOLE !
“Onorevole …. dranghete ” .. ahahaha hahah
Io sto bene,ho chiuso quella pagina.dignitosamente.seguendo i miei princìpi.Rispettando me stessa.
Ho ripreso il mio ritmo di sempre.Il lavoro,
lo sport,qualche uscita con gli amici,qualche pensiero a questa estate,vorrei riprendere la vela.Feci dei corsi anni fa, per l’amore assoluto per il mare che ho da sempre.
Vediamo.
Non che prima non pensassi più a queste cose, intendo durante la conoscenza con quell’uomo.
Semplicemente ( ingenuamente, forse), mi piaceva pensare che forse avrei potuto pensarci non più da sola.
con buona pace delle visioni altrui,
per me, non è come si fa qualcosa ma lo spirito (non il fine) con cui lo si fa a rendere il risultato o l’attività più o meno apprezzabili, all’autore soltanto o a miriadi di persone.
uomini e donne apparentemente seri, gentili e socialmente produttivi, possono essere più deleteri di innocui “artisti” di scarso talento, che donano emozioni a persone semplici, incapaci di apprezzare elaborati di maggior pregio. non a tutti è dato essere Maestri o geni: sono la palese onestà e coerenza nel relazionarsi con se stessi o con il prossimo a definire un essere umano.
nemmeno per le grandi opere, universalmente riconosciute, esiste una critica unanime, un univoco inappellabile giudizio. e nemmeno lo scorrere del tempo è equo nel consegnare alla storia o nel relegare all’oblio. al di là del successo di cassetta o di pubblico, più o meno raffinato, si può essere un artista nell’animo, con tutto il diritto al rispetto che merita chiunque non arrechi danno al prossimo ma ami donare qualcosa di sé.
“sono la palese onestà e coerenza nel relazionarsi con se stessi o con il prossimo a definire un essere umano.”
Precisamente. Resta il fatto che non esiste arte maggiore e arte minore, al di lá che la prima venga riconosciuta in un secondo tempo, come è accaduto e accadrà in questo settore. Se si ha qualcosa da dire di “vero”, solo questo ha un peso sulla qualità dell’opera. Il pittore della bassa emiliana Antonio Ligabue, era analfabeta e viveva in un capanno vicino al Po, ma ha prodotto delle opere “naive” di una forza evocativa assoluta, opere che sono state richiamate anche da Fellini nei suoi film, per la “verità” e coerenza che esprimevano tramite l’animo del pittore. Che non sapeva neppure cosa volesse dire fare l’artista. Lo era e basta, non si aspettava riconoscimenti, al contrario di certi poetastri, imbrattatele o performers cialtroni, che si offendono se uno gli dice che non valgono niente, perché si capisce che certe “creazioni” provengono dalla supponenza e non dall’anima. Visto che è facile imitarle anche da chi sa di non essere un artista. Sará gente semplice quella che gode di certe emozioni, ma è la stessa che mi ha fatto i complimenti. E poiché so bene di non essere un artista, ma di capirci un po’ di arte, o lo sono a mia insaputa o il Vate é un Vater. Non si scappa.
Idra oggi siamo nel momento di massimo splendore dell’immagine immaginata. Si sono talmente persi i riferimenti di ciò che conta che vi sono le possibilità di crearsi un mondo tutto proprio e ritenere che sia quello giusto, seppure si percepisca che qualcosa che non va c’e’, ma non si capisce cosa, e non trovandolo si cerca di far quadrare il cerchio di queste sensazioni senza riuscirvi.
Il caso del Vater è esemplare. Il fatto che abbia raggiunto 100 mila mi piace lo ha convinto di essere realmente un’artista. Ha fatto anche un libro che vende a 16 euro.
Sono certo che se insistessi ad inventarmi le frasi ad effetto come quelle della mia opera prima, potrei ritrovarmi a mia volta uno stuolo di fans a solleticare la mia vanità, come succede al “Vaterenzano”, che si capisce al primo colpo che va cercando gloria e non il responso di chi capisce la differenza tra la poesia e i baci Perugina.
Questo è il grande dramma di oggi Idra, il bisogno di emergere perché si suppone di essere ciò che non si è. E come ho detto in altre occasioni le “supposte” prima o poi finiscono nel posto per cui sono destinate.
Ciao, e goditi la vita lontana dai folli, come stai facendo.
Un abbraccio