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Lettera pubblicata il 25 Febbraio 2009. L'autore ha condiviso 37 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Spectre.
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X Spectre
Amico mio…
Parli troppo ancora di lei per dire che hai accettato.
Vedo che hai instaurato una specie di “competizione” tra te e lei: che lei è meravigliata di come tu ti sia comportanto, che lei ti faccia capire che avete due ordini di importanza diversi, a TE, non deve fregare proprio di meno!
Non voglio criticare, sei una persona bellissima e si vede anche quando scrivi…leggo sempre volentieri i tuoi commenti, sono speciali. Sei simile a me in molti contesti ma vorrei solo farti capire che, a volte, quando parli di lei ho come la sensazione che tu vuoi un senso di rivalsa sui suoi sbagli.
E’ qui che sbagli…tu, col tempo, hai capito che avevi ragione e l’hai tutt’ora ma devi fregartene se hai vinto o se non hai vinto su di lei. Fregatene…
@ Steve..
com’è difficile mettere in pratica quello che hai suggerito!
Come si fa?
Anche io muoio per la voglia di rivalsa
e sto infatti ancora sottoterra per questo fantomas di ex.
Faccio proprio come contesti tu:
voglio dimostrarGLI che sono migliore,
che commette uno sbaglio di cui si pentirà
non volendomi più con sé…
E’ quasi sovraumano, per me, liberarsi da questo,
tu che consigli? Rimedi della nonna? Vacanza in un eremo? Aiuto!…?
Ovvio che non mi sono letto un anno di lettere, ma il punto è un altro: leggendo quello che hai scritto pare che le cose stanno come le ho scritte io. In realtà… sono come le ho scritte io!!
Starò ancora travisando, ma cos’è che hai accettato? Il fatto che ti ha lasciata? Il fatto che è str…a? Il fatto che non hai dimenticato? Perché il punto è proprio questo: tu non hai dimenticato, tu non hai perdonato, la storia non è finita, lei non ti è indifferente come dovrebbe essere. E’ normale che non sappiate più nulla uno dell’altro, ma tu ne fai una questione di principio, e non va bene. Tu vivi ancora pensando a lei, e non va bene. Tu non hai perdonato a te stesso di aver mandato giù tante cose solo per lei, e non va bene. Il problema è che tu non passi sopra delle cose di cui non hai colpa. Ma come sempre succede quando c’è un tradimento, il tradito spesso se la prende con se stesso, con la sua capacità di giudizio, con il suo stesso modo di essere. Ma non c’è nulla da fare, il tradito non può farsi carico di colpe non sue, non deve mettere in crisi una capacità di giudizio che è comune a molti di noi. L’amore ci rende vulnerabili. Tu sei stato sfortunato nel trovare una persona che ha approfittato della tua vulnerabilità riuscendo a piantare “una lama nel cuore toccando una profondità che nemmeno sapevo di possedere. E’ come se avesse usato ogni arma a sua disposizione, con capacità chirurgica innata, per fare tutto quello che andava fatto per colpirmi, colpirmi e colpirmi ancora. Ancora e ancora.”
La ferita non si è ancora rimarginata, è esposta e dolorante. E qui devi essere solo tu a passare oltre e ricominciare. E se serve non farti remore a urlarle tutto quello che pensi, a immaginartela su un punging-ball da prendere a pugni, su un sacco da prendere a calci. Io l’ho fatto, e ha funzionato. Lei stessa è stupita di come non hai reagito: è ora che ti sfoghi come si deve. E pensi ad altro.
by psYco
X VeramenteDisperatissima
Come ti capisco sai…ma hai tralasciato il risultato:
Una volta che gli hai fatto capire quello che ha perso, una volta che hai avuto la tua rivalsa, una volta che scopri che si strapperà i capelli per quanto si è pentito della scelta fatta…credi che ti sentirai meglio?
Cosa ti è rimasto? ti sentirai migliore?
No tu sei migliore senza che nessuno te lo dimostri…e non te lo deve dimostrare lui…SOPRATTUTTO lui.
Sai che c’è? Che c’è gente che si ama talmente tanto a tal punto di non pentirsi mai delle scelte fatte…giuste o sbagliate. Gente che si crede migliore di tutti. E mentre tu sei qui a disperarti, ad aspettare la tua rivalsa (ovviamente la soddisfazione non te la darà mai del tutto) lui è da un altra parte a ridere, scherzare cantarsela e suonarsela da solo! Vedi tu se ne vale la pena perdere tempo a fare la guerra con gente così sicura di sè, cinica e egoista.
La ex di Spectre lo ha tradito…e secondo voi se ne è minimamente pentita? No per niente…e sai perchè? Perche ci vuole coraggio e oltretutto bisogna essere svergognati per presentarsi sorridenti e allegri con il nuovo ragazzo davanti l’ex. Inoltretutto il rispetto non sà nemmeno cosa sia. Non ci vogliono le “palle” per fare questo…ma le cose sono due: o ha un cuore di ghiaccio o ci gode…spero di più che abbia un cuore di ghiaccio perchè una che gode sui dolori altrui è meglio perderla che trovarla.
Volete sapere la mia? Io l’ho lasciata a malincuore, le cose non andavano.Una settimana dopo che l’ho lasciata l’ho cercata per cercare di risolvere, di parlare, di riprovare. Sapete cosa mi ha risposto?
“Hai fatto la tua scelta portala avanti”
Aveva un altro da cinque giorni..cioè due giorni dopo che l’ho lasciata. E io…io che in quella settimana mi sono disperato di averla lasciata, che ho pianto perche mi mancava, che mi tormentavo…non mi sarei mai sognato che lei già aveva un altro, che era già felice con un altro, che rideva e scherzava con un altro, come se niente fosse.
Ditemi voi…che senso di rivalsa posso avere con una cosi? Con una che nemmeno si degnata di versare mezza lacrima e che mi ha sostituito come se niente fosse dopo aver ribadito, più di una volta, di amarmi follemente fino al giorno in cui l’ho lasciata. Certo…poi sono bastati due giorni per disinamorarsi…che amore…usa e getta.
La rivalsa con una così non l’avrò mai e sapete perchè? Perche io sono migliore di lei. Lei ride, scherza, si gode la vita cambiando partner come se niente fosse, assaporando nuove esperienze…io invece no.Io mi dispero, piango, non voglio essere come tutti quelli che si godono la vita cambiando partner continuamente, voglio essere diverso dalla società consumistica di oggi ed è per questo che io non mi abbasso al suo gioco…non vincerò mai con persone che hanno sentimenti usa e getta…mai. Ma io sono migliore..rassegnato ma fiero di esserlo.
@ Steve, Psyco.
Non mi consolano queste conderazioni…
insomma, proprio perché quello là (lo so per certo)
non solo si era trovato pure un’altra tipa
nel frattempo (mentre io mi facevo venire gli attacchi
di panico dal rimorso)
non solo adesso è bellamente in vacanza,
non solo tutto… io vorrei solo liberarmi
di questo fantasma che, ogni cosa che faccio,
mi sussurra
“Ma tanto tu sei solissima,
tanto t’illudi e basta, ma dietro l’angolo
c’è il crollo e NOI lo sappiamo.
Lo sappiamo anche se fai finta di no,
anche se cerchi di dimenticarmi,
io sono la prova vivente che
anche le cose a cui tieni di più,
anzi soprattutto quelle, ti rifiutano.
Non farai mai niente di concreto e non cambierai mai”.
Capisco che voi lo vediate come un mio problema mentale,
infatti lo è. Ma è difficile da analizzare come tale
proprio perché la summa di questi spauracchi
si concentrano sul volto di una persona viva
che, con le parole, i gesti, il menefreghismo,
sottolina, cosciamente o meno, tutto questo.
Se provassi a parlarne a lui sai cosa mi direbbe?
“allora tronchiamo qui questa AMICIZIA. Io NON
voglio farti del male”.
Inconsapevolezza totale da indigeno dell’epoca coloniale,
non mi viene termine diverso.
Tra qualche anno, come visto, mi pentirò fino
alle lacrime di tutto questo tempo perso,
ma prima di ogni altro sentimeno d’indifferenza
io spero di provare noia per la mia situazione.
Noia, noia, noia, sempre le stesse paure,
sempre lo stesso rifiuto, sempre tutto questo.
Che palle!
Eppure sì, quando ci si sente schiacciati
si insegue sempre una vaga idea di vendetta.
Per questo il famoso perdono “cristiano” è tanto
impraticabile per persone laicissime come me e voi.
Inoltre sapete che c’è?
Mi sembrerebbe di dimostrare di nuovo la mia sconfitta,
se m’arrendessi… e faccio il gioco delle mie paure.
E’ vero: quello ora ride, si diverte
ma soprattutto guarda le altre con occhi curiosi,
da uomo libero e interessato all’amore.
Posso cambiare queste cose?
No, perché vorrei che soffrisse e ci annegasse
in questa sofferenza.
E’ duro andare avanti, è dura accettare questo
enorme libero arbitrio altrui.
E leggere che qui ci incoraggiamo all’indifferenza,
con parole che trasudano e stillano risentimento,
non so… mi fa profonda tristezza, ma per me stessa.
E mi viene da canticchiare “Message in a bottle”,
tanto per cambiare…
@ psYco
questo psYco lo preferisco, è più attinente alla mia situazione, anche se dice delle cose con cui nn mi trovo completamente d’accordo. ma siamo qui per confrontarci no?
io ho sicuramente un limite: ci metto tanto a passare oltre al male che mi viene fatto. ci metto tanto, purtroppo, anche perchè sn ipercritico nei confronti della mia capacità di giudizio di cui tu parli. sì, l’amore rende vulnerabili anche se la cosa a me piace ehehhe…
1)è inutile accusare il buon spectre dell’assurdità o inconvenienza delle sue emozioni, è come accusare il cielo di essere azzurro.
2)è inutile imporre o autoimporre alle emozioni di cambiare, visto che non sono autonome ma figlie di intrecci di cause (che a volte affondano le radici nell’inconscio e nel passato) su cui è difficile intervenire.
3)spectre, segui l’istinto, se una cosa ti dà dolore non la fare! non ci andare, datti malato! o lei ti succhierà ancora un po’ dell’orgoglio che ti è rimasto.
4)dopodichè vieni a trovarmi in brasile, mettiamo un annuncio sul giornale: “spectre cerca ragazza 18-25 anni per storia seria”, in una settimana riceviamo 500 telefonate (ti aiuterò a sfoltire…). dopo un mese l’avrai stradimenticata, dopo 2 mesi penserai “non ci posso credere che 2 mesi fa stavo in quelle condizioni assurde, ma ero io?”
@
Disperatissima
In quest’ultimo post,posso sbagliarmi,ma ho avuto per certe tue affermazioni,l’impressione che tu voglia farti del male,ti voglia crogiolare nella sofferenza,sei così saggia quando consoli qualcuno,quanto irrazionale quando si tratta di te. In questo ci vedo una paura incontrollabile per la solitudine. Io vorrei che rileggessi le cose che dici agli altri,e immaginare che tu sia dall’altra parte,è un’esercizio difficile ma prova, conosci la mia condizione di vedovo, sono “veramente Solissimo” non dico che non mi pesa, ma è stata una scelta mia. ho 60 anni gli amici squagliati, due figlie che vogliono vivere la loro vita, passo il tempo a leggere o a suonare,sai che amo la musica sopra ogni cosa…aspetto non sò che cosa…ma dopo 3 anni e mezzo mi sto abituando, lo so che è un discorso diverso, io ho solo rimpianti, ho girato di notte con la macchina maledicendo mille cose,urlavo come un pazzo, era l’unico modo di sfogarmi,quando ne ho avuto abbastanza ho cominciato ad accettare la situazione,vuoi vedere che ho inventato una terapia,mi dicevo.Quando tornando a casa la mattina con la gola che mi bruciava. Invece esiste veramente ed è praticata in ambienti insonorizzati,io l’ho fatto gratis.Vogliamo organizzare un pullman? Scherzi a parte, forse ci si abitua a convivere anche con il dolore…ma qualcuno ha detto : La felicità non è di questo mondo….scusa l’intrusione, vorrei poterti aiutare,ma lo sappiamo tutti,almeno gli adulti,che a volte scriviamo per sentirci in compagnia semplicemente….mario
@ mario: urlare come una pazza in macchina l’ho fatto anch’io, anche se non di notte! che liberazione 🙂
@toroseduto
Io ho sempre vissuto fra persone della “tua età” in quanto figlia di genitori maturi, perciò apprezzo molto quello che mi scrivi e ti dirò di più: la consolazione migliore mi viene proprio da parole come le tue, perché se c’è una cosa che temo sopra ogni altra è proprio quella di arrivare a 30 e passa anni pensando: ” ma non è possibile che io abbia sprecato la mia giovinezza così! “. Questo tuo discorso, più molte mie meditazioni, mi hanno quasi convinta di questo e già, quando sono troppo stanca per le pippe mentali, mi rendo conto di aver buttato troppo tempo.
Hai ragione, nella mia vita ci sono state poche, ma puntuali costanti: – l’abbandono/rifiuto da parte di chi amavo – la solitudine che ti affoga l’anima – l’autodistruzione quando non potevo cambiare il “mondo”.
Io consiglio “bene” perché in tutte quelle situazioni appena migliori della mia (quando per esempio si hanno anche solo pochi amici, un carattere più sereno) noto che la sofferenza derivi da un’ottica sbagliata. Cambiando quella cambia anche il valore di ciò che sembra, a uno sguardo superficiale, tanto importante.
Io lotto col passato, con un carattere troppo riflessivo, ribelle, testardo e sognatore. Ecco la mia rovina. Mi sento spesso come una piantina potenzialmente florida, piegata e bitorzoluta da un’atmosfera troppo aggressiva.
Nota bene che non ti parlo di chissà quali tragedie, per quanto non siano state passeggiate le mie esperienze, bensì della mia incapacità di reggere le cose che ti ho elencato.
Ho sofferto molto, ho ragionato molto su questa sofferenza e sono stata troppo da sola in un mondo troppo ostile per me. Il risultato è che ho ORRORE di crollare, cosa che mi succede spesso, visto che quello che succede è riassumibile in:
-depressione -autodistruzione – mesi buttati nell’astenia e nell’apatia.
Ecco perché mi è difficile accettare anche quest’ennesimo rifiuto, totale dal lato sentimentale, del mio ex. Non ce la faccio più e il mio cuore scoppia.
Tu sai bene quanto sia difficile “trovare” sostituti, ma anche solo soddisfare un cuore divenuto troppo diffidente.
Ti ringrazio molto, ancora, dell’affetto che leggo quando mi scrivi e ti confido che in effetti io tento di applicare le mie dritte a quella che è la mia realtà, ma mi sento troppo disillusa… come se mi prendessi in giro, chiaramente, quando immagino di stare cambiando, quando spero di stare presto meglio.
E’ successo tante volte. In più detesto la rassegnazione, sono una ragazza combattiva, combattiva fino alla vittoria. Non mi abituo però alle sconfitte che pare si siano abituate a farmi visita. Sono tanto, tantissimo arrabbiata, fino alle lacrime.
Scusami se ti parlo così quando la tua vita sarà stata certo meno semplice, meno comoda della mia, ma sono certa che la tua sensibilità ha colto cosa volevo dirti. A presto.