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Il tema della mia vita

di Rose823

Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo in un sito e non avrei mai pensato di farlo. Ho sempre voluto ma ogni volta non avevo niente da scrivere. Oggi però ho sentito l’esigenza di farlo. Sto vedendo la mia vita totalmente crollarmi addosso e non riesco a fare niente per impedirlo. Non riesco più a studiare, né a magiare, né a scrivere. Non riesco più a capire il motivo di tutto questo. Mi sento completamente sopraffatta da una me che però non mi rappresenta. Mi sento incapace di far tutto. Ogni cosa che faccio sembra inutile. Quando mi sembra di vedere la luce infondo al tunnel tutto sembra ricrollare. Sono stanca di vivere così. Mi sento sola, sono SOLA. Lo sono sempre stata, ma ora ancora di più. Il senso di solitudine, di aver deluso tutti, di non essere all’altezza…tutto questo mi sta uccidendo. Lo so che molti diranno “sei giovane, tutto passa”, ma io non vedo il motivo per cui continuare ad andare avanti. Tutti i miei sogni sembrano così lontani e non mi spingono più ad andare avanti. Prima erano la motivazione per cui facevo tutti questi sacrifici…ma ora è come se anche quelli mi demoralizzano. Mi sembrano così lontani e insignificanti.
Non voglio risposte a questo messaggio, avevo solo bisogno di mettere per iscritto le mie emozioni.
R.
PS scusate per gli errori di ortografia

Lettera pubblicata il 19 Febbraio 2021. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Alba -

    Nella mia vita ho fatto tutto bene.Ancora oggi porto la croce per vestire la convinzione che spoglia la realtà. Tanto è vero che sono stata paragionata a qualcuno che non rende bastevole il repertorio d’immagini prodotte per consentire la scelta.Avrei avuto bisogno di un armadio ancora più grande.la difesa è diventata un affare per chi ci specula sulle immagini prodotte dalla giustizia di Dio. Come figlia merito il rispetto che si deve ad una bambina e a un’entità non meglio specificata (che si deve vestire di una favola che evidentemente ha senso per questo… non è una macchietta) per il ricordo degli obblighi che ti hanno consentito di liberati dalle fauci della parte vegetale del cosmo.Non mi vedi come una donna. Vedi un’altra, allora.Quindi sei molto furbo/a, permettimi.Ti aggiusti le cose tue, chaiarmente. Questo ha un prezzo che evidentemente serve se sei salito troppo in alto. Scendi.La critica è voglia di comparire a giuidizo. E’ necessario vivere così? Si può vivere bene

  2. 2
    Alba -

    Non capisco il piacere che prova la gente a dannarsi. Forse lo fa perché presume di dover condividere le pene dell’inferno con i defunti. Questo si riversa ancora una volta nella famiglia (come si vede) che vive una storia di persecuzioni arrivate al culmine. Si vede anche in tv. L’uomo su vuole salvare da solo attraverso una mentalità che non si trova neanche nel Medioevo. Ma per favore… si vedono cose che voi umani, lascia stare! ma pensate a voi! I morti si salvano sul letto di morte… si vede tutto e si sceglie bene, lascia stare. Ci si pente sul serio. la vita è una. L’eterno ritorno che ci propinate è la vergogna di un paese moderno. Pensate di essere evoluti e non volete accettare che questa radice porta verso l’affermazione dei totalitarismi. Non lo dico a te, ma alla gente che ha tempo da perdere. Almeno crede. Non si perde tempo. E’ tutto reale.

  3. 3
    Max -

    In principio era Rossella, poi fu Rosa e ora è… Alba. Ma al di là dei nomi, è sempre la stessa: criptica, incomprensibile, circonvoluta nei ragionamenti. A lei dico: il cosmo è attorno a noi, è al di là di noi, non è solo dentro di noi. Se la sintonia fra il dentro di noi e il fuori di noi non si instaura, la dissonanza suprema è inevitabile, così come è inevitabile l’apparente sordità del fuori di noi ai nostri accorati appelli: sordità che non permetterà alle note del fuori di noi di esprimersi nella loro musicalità e di trovare la divina armonia con la melodia del dentro di noi. Detto in parole più povere: impara, cara Alba o chiunque tu sia, a parlare in modo da farti comprendere, altrimenti nessuno ti ascolterà e meno che mai dialogherà con te. Ma non saranno gli altri a essere sordi e muti: sarai tu a non aver dato loro modo di comprenderti.

  4. 4
    Max -

    Quanto a te, Rose, autrice della lettera: Anche se è vero che hai detto di non essere in cerca di risposte, se uno legge il tuo stato di sofferenza vorrebbe, prima di tutto, aiutarti. Ebbene: tu ci rendi compartecipe di un tuo stato d’animo, struggente e disperato. Ma vuoi dirci quali sono, se ve ne sono, gli eventi che ti hanno precipitata in questo profondo sconforto? Sapendone di più, potremmo magari cercare di consigliarti qualcosa. Salutoni e a presto.

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