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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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ciao Simone, ti ho scritto una mail. aspetto risposta. baci
senti solo cielo, guarda che solo te stai parlando di amore, quasi tutte le persone che scrivono qui hanno ben altri problemi, francamente ora è l’ ultima cosa a cui potrei pensare.
leggiti bene cosa ha scritto barby solo parole quasi disperate di una persona che è sempre li li per suicidarsi perchè non trova la serenità, ecco cosa vogliamo, un pò di pace e serenità
ciao! non capisco perchè siate tutti così pessimisti… l’ottimismo è il profumo della vita, come dice sempre la mia amica Vale… vivete la vita felici…e accomtentatevi di ciò che avete!!!
ebbene sì , burney è tornato ! torno a scrivere perchè ho bisogno di voi … le ultime volte che ho scritto qui ero ancora un burney combattivo , stanco , ma che non era ancora così immerso nell’idea suicidio . ne è passata di acqua da allora , ma non acqua pulita , limpida , ma acqua sporca e sono stato solo in questi mesi , mi sono conosciuto ancor meglio di quanto non mi conoscessi e ho capito che non mi meritavo di stare in questo mondo . ma non nel senso che la vita è un premio ed io sono “cattivo” e non mi merito questo premio , il contrario , uno come me non si merita di stare in questa fogna di vita . ad alcuni la vita da tante possibilità e queste persone danno calci alla vita , tanto sanno che cadranno sempre in piedi , che ci sarà qualcuno che pagherà per i loro errori . io invece , anche se so che non sono l’unico che nella vita ha sofferto da sempre , ho dato tante possibilità alla vita , mi sono sempre rialzato per poi farmi prendere in giro dalla vita che mi faceva cadere nuovamente . ho 21 anni , ho passato il capodanno chiuso in casa piangendo e avendo come unico , macabro , ma umano desiderio di non vedere il 2009 . ma sono schiavo della mia mente , da sempre … e quando mi sentivo vicino al suicidio , anche se relativamente poichè avrei dovuto sbrigare alcune pratiche ,per lo più psicologiche , mi sono ritrovato nell’infinito vuoto di chi non ha neanche più la libertà di morire . come diceva monica qualche messaggio fa , la mia paura è che se dovessi suicidarmi , pagherò per questo gesto , magari rinascendo e con una sofferenza ancora maggiore , come ” il carcerato che evade e poi deve scontare una pena maggiore” . eppure era da tempo che non ero più credente . (non vorrei che qualcuno pensasse che io fossi un credente convinto magari anche un po’ bigotto, anzi) . ma sapevo anche che per quanto io fossi convinto della non esistenza di dio , o del suo essere ingiusto e quindi non meritevole del mio credo , sapevo che , come chi crede , anche io non ero sicuro all 100% delle mie idee , poichè non so . ma mi sentivo così forte , sapevo che non avevo paura , perchè mi meritavo di andarmene da qui e che anche se avessi incontrato dio da suicida , non avrei avuto paura , perchè sapevo di essere nel giusto . ma ora invece ho paura , forse perchè dopo 13 anni circa (e non scherzo anche se ho 21anni) che penso al suicidio ero davvero vicino . ma se mi si leva anche la libertà di morire , cosa mi resta da fare… non riesco a vivere , non posso morire . allora che faccio ? ho abbandonato tutto nella mia vita ormai ,non mi interessa più niente ma ho 21 anni non 80 , non posso neanche dire : vabbè dai , aspetta … tanto manca poco . vi prego , aiutatemi . non so neanche se voi siete veri o siete tutti attori che recitate ed io sono l’unico che non sta recitando , nel senso che sono già all’inferno . so che posso sembrare un mitomane ma non è così . scrivo anche perchè vedo che nelle ultime lettere c’è qualcuno che conosce la sofferenza
e non i soliti superficialotti della vita che passano , scrivono il loro commentino falso , banale , e di chi non conosce veramente la situazione , risponde un’altra volta o due e poi se ne va , dimenticandosi anche di aver scritto qui , tanto loro qui ci sono capitati solo per caso . se qualcuno volesse starmi vicino ,penso che mi sarebbe d’aiuto . ma se dovete scrivermi le solite cavolate su quanto è bella vita , per favore , lasciate perdere . grazie
ho un paio di risposte x alcuni di voi. A Stella dico:il tuo è un discorso semplicistico e un pò banale(senza offesa).il mondo va avanti perchè esiste gente che ha ambizione.io trovo che ambire ad avere una vita serena, magari con accanto qualche persona che ti capisce e a volte ti consola e ti dà la forza di continuare non sia da perdenti.se le persone si accontentassero di quello che viene loro dato tutti avremmo già risolto i nostri problemi.a Solo Cielo dico:beato te, che conosci il futuro!!è un dono che io non ho purtroppo!!!e mi riferisco a come ci hai accoppiati e divisi nel giro di un mex che avrai scritto in due nanosecondi.A Burney mi sento di dire che la vita fa schifo e che ti capisco.non dico cavolate tanto per compiacerti.sono convinta di una grande verità:andrà sempre così.è per questo che è sempre più difficile accettare la situazione e continuare!!!Io non sono credente e non credo ci sia un’altra vita oltre la morte.la vita è solo un evento naturale;si nasce, si cresce, si muore…e chi l’ha detto che deve avere per forza un senso.se provi a pensarla così ti sembrerà tutto migliore perchè quando finirà(in qualunque modo finisca) finirà per sempre.grande consolazione!un bacio a tutti e chiedo scusa se ho offeso qualcuno!
Burney,scusami ma mi fai cadere le braccia!mi metti una rabbia!hai 21 anni cavolo!tutto il tempo per risalire e recuperare il tempo perso.datti da fare!sei nell eta piu bella,nn dargliela vinta.ascoltati e prova a far qualcosa solo per te stesso.nn aspettare!fallo ora finke sei in tempo!piu andrai avanti e piu sara peggio!nn c é un fondo al pozzo nero!fidati!nn auguro a nessuno d vivere nel rimorso una vita come ho fatto io.almeno potrai dire…c ho provato c....!sono comunque un uomo!forza!io sto cominciando anke a rispondere privatamente,ad andare oltre le parole.fa paura si,tanta,ma dobbiamo cominciare a farci la scaletta l un l altro…e risalire su dal pozzo.piu siamo…piu la scaletta é alta e piu si vede luce.buona luce a tutti!elisa…tu?grazie barby.jenspeter@live.it
L indirizzo d posta é jenspeter@live.it
simone , non ti capisco . fino ad ora mi sembrava che dicessi cose sensate . ora però sei finito anche tu nella banalità ? che vuol dire risalire e recuperare il tempo perduto ! io non voglio ottenere niente , non voglio conquistare la gloria , voglio solo il niente ( è la verità , per quanto a moltissimi , lo so , risulterà una frase iperpessimistica e chi ha sofferto veramente lo sa che ad un certo punto l’unica cosa che vorresti è non sentire più niente ma per sempre , non per un periordo ) . e poi sei un po’ banale anche quando dici che a 21 anni è l’età più bella . ma chi l’ha detto ? non so quanti anni abbia tu , ma è facile che tu ora dica che 21 anni sono un periodo fantastico della vita . il passato quando è passato sembra sempre più bello di quando il passato era “presente” . anche io se penso ai miei anni all’asilo e alle elementari penso che erano belli … ma in realtà so che non è così . semplicemente le sofferenze , già atroci all’epoca , erano diverse da quelle attuali , tutto qui . e poi è facile che tu dica che ora hai tanti rimpianti , ma forse allora non te ne rendevi conto . posso dimostrre la stessa cosa con me con lo stesso esempio di prima : se potessi tornare ora all’asilo e alle elementari mi comporterei diversamente , farei tante cose che non ho fatto sarei cattivo e egoista come il tipico essere umano . facile no ? ma non ho inventato la macchina del tempo e non posso farlo .
x barby : sento che tu mi hai capito un po’ … la cosa che mi fa impazzire è che fino a pochi giorni fa avrei dato la stessa risposta tua se qualcuno avesse scritto ciò che ho scritto io . cioè , anche io penso che non siamo altro che aggregati di molecole e che in quanto esseri pensanti soffriamo più di altri esseri viventi ( potrei dire ironicamente ora che qualche essere umano in particolare , essendo “veramente” pensante soffre maggiormente di quasi tutti gli altri esseri umani , che sicuramente non potrebbero essere definiti tali ) . mi trovo come in un universo infinito in cui rimango immobile e sofferente e non posso andare ne avanti ne indietro ma stare fermo e subire le sofferenze che la mia mente produce . anche prima avevo dei dubbi sull’al di là , ma mi sentivo forte della mia razionalità . ora è come se la paura la faccia da padrone , ma non è la paura tipica del suicidio , e qualcosa di diverso . barby se vuoi rispondimi o chiunque altro voglia farlo . e a simone voglio dire che non volevo offenderti , ma le tue frasi mi sembrano un po’ scontate . forse ti sei spiegato male , non so . ciao
Ciao Burney.
Sono Muraviuga, di anni ne ho 47, penso al suicidio sin da quando ne avevo 15. Sono pentito per questa orrida corsa priva di senso, per ritrovarmi poi nell’ennesimo vicolo cieco…ho sbagliato a sperare. Hai ragione sull’età che non conta e ti capisco sulla sensazione di semplice annullamento che si desidera. Ma capisco pure Simone, che ad un certo punto non sa cosa dire… Io credo che noi aspiranti suicidi siamo tutti depressi, ma non sono affatto certo che la depressione sia una malattia: mi dispiace abbandonare l’umiltà di cui sono geneticamente permeato, ma forse noi “malati”, i depressi intendo, abbiamo una più chiara e nitida visione della realtà. Percepiamo l’intero peso della insopprimibile coltre di merda che ammanta non solo la nostra vita, ma l’intera terra; percepiamo la realtà dello squallore della miseria, morale e materiale, il dolore nostro e altrui della sofferenza dell’animo e del corpo. La vita è preziosissima, ma sono pentito non averlo fatto a 15 anni. Perdonami l’ossimoro. E soprattutto, non ascoltarmi. Se ci riesci, prova dove io ho miseramente fallito: vivi ciascun giorno come una vita separata. Io questa saggezza attinta dalla filosofia classica non sono riuscita in alcun modo a metterla in pratica. Giuro che ho fatto ogni sforzo. Giuro che mi sono vuotato agli altri, credendo nella proposizione che dare per il gusto del dare avrebbe in un certo momento della mia vita innescato una positiva risonanza per cui sarei stato prima o poi circuito dall’amore solidale della comprensione. Non è andata così. Non sarà mai così. Ho perso tutto per cui vale la pena di vivere: il sogno e la speranza. Scusami.