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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao!
Ho 23 anni e mi trovo in un momento della mia vita, che si ripresenta periodicamente da alcuni anni, dove la voglia di vivere è minima, avrei tutte le possibilità di questo mondo ma non le riesco a sfruttare (sono all’università e non riesco a dare un esame da un anno…perchè ormai mi sono depressa all’idea che sono indietro e ho paura di affrontare la cosa e non riesco a studiare)… vivo in una sorta di paralisi.
E quando mi ritrovo alle strette nelle stesse stupide situazioni mi capita di pensare all’ipotesi di finirla qui.
Ma poi immagino le persone costrette a vedere il mio corpo morto, a pensare che ero una persona fragile e che non capirebbero tale stupido gesto… non mi andrebbe proprio di essere ricordata come quella persona sconfitta da sè stessa.
E poi penso che la cosa che riescono a fare miliardi di persone, in condizioni più o meno disagiate, è vivere e io, solo perchè mi annichilisco, non dovrei riuscirci?
E già solo queste motivazioni legate all’orgoglio mi portano a capire che sarebbe un errore.
A queste si aggiungono l’egoismo di un tale gesto nei confronti delle persone che mi vogliono bene, che credono in me e che hanno bisogno della mia presenza.
E inoltre sono convintissima che il mio karma ne risentirebbe terribilmente… molti filosofi hanno definito il suicidio un atto ancor più criticabile dell’uccidere gli altri. E se già trovo sbagliato ammazzare un animale per nutrirsi direi che togliersi la vita è ancor più sbagliato.
La verità è che bisogna cercare di uscire dallo stato di depressione in cui si vive, che a volte sembra impossibile ma tutto dipende dal proprio punto di vista.
Ma si deve provare “ad alzare il culo” (credo che questo termine se non finissimo ci stia perfettamente) e affrontare le proprie paure.
Mi è capitato tempo fa di sentirmi sola… e in effetti ero io stessa ad essermi isolata. Lamentarsi della situazione non aiuta. L’unica cosa che si deve fare è provare a rientrare nel mondo, sorridere e cercare di riprendere la propria vitalità e vi assicuro che ci si riesce ad attorniarsi di tante persone se si da loro una possibilità. Questo lo sto dicendo per le persone che vorrebbero suicidarsi perchè si sentono sole.
Qualcuno ha detto che i medici non possono risolverci i problemi ma io credo che qualsiasi metodo sia valido per rialzarsi: iscriversi in palestra, fare del training autogeno, fare un corso di canto, ma in alcuni casi anche uno psicologo o psichiatra può essere d’aiuto…. tutto va bene per far brillare di nuovo una scintilla di vita. Può essere anche effetto placebo, ma non è importante… l’importante è giungere allo scopo.
Dopo aver espresso questi miei pensieri vi dico solo che dovete cercare di risollevarvi e di lasciare che la morte venga quando sarà l’ora e non per mano propria. é la cosa migliore che si può fare per sè stessi.
Buona fortuna! 🙂
x elisa
ma forse non pensi che abbia fatto quel gesto per lui? la scelta di suicidarsi non è mai facile e quasi mai è presa sul momento, non credo che tu dovresti provare nessun rancore verso di lui e non credo neppure che l’ abbia fatto per vendicarsi della moglie. l’ ha fatto per lui e basta, rispettalo
Sto pensando al suicidio da circa un mese, la sola cosa a fermarmi è l’amore verso la mia compagna, ma al tempo stesso non so come uscire da questa situazione. La mia famiglia naviga in acque agitate e ho perso il lavoro. Passo le giornate a inviare curriculum rivolte a società che di te non sanno nulla e non gli interessa nulla, gli stessi colloqui che fanno sono generici ed informali. Uccide questo silenzio e le frasi fatte di chi si ritrova al coperto, perchè è facile dire che è da vigliacchi, che la vita è un dono meraviglioso, che è solo un periodo e passerà. Chi si trova al caldo ed ha potere ignora chi sta peggio di lui per tutelare i suoi interessi e la famosa guerra dei poveri è iniziata da un bel pezzo, perchè ci si vende per poco pur di una briciola. Si indicano le persone che si suicidano come dei vigliacchi quando commettono il gesto, ma se ne ignorano spesso le cause che guarda caso hanno tutte simili circostanze.
La vita è un dono meraviglioso e come tale andrebbe vissuta, nel pieno godimento della sua preziosità…Purtroppo le cose non stanno così e chi si deve svegliare non è chi pensa “nero”, ma chi ozia nel suo “bianco” essendosi venduto o chi ha le possibilità di fare qualcosa, ma che semplicemente ignora. Loro sono i vigliacchi, per la loro diffidenza e la loro nullafacenza se non per proprio godimento
Perdonami, Andrea. Forse sono stata io a spiegarmi male. Non provo nessun rancore verso mio fratello…solo una profonda pena e un senso di colpa che mi porterò dietro fino alla morte…credemi.
Lasciami la presunzione di conoscere meglio di te la persona con cui sono cresciuta e di affermare che il rancore ormai si era impadronito di lui.
Rispetterò sempre il dolore che porta un uomo e una donna a togliersi la vita ma , vi prego, non chiedetemi mai di rispettare il suicidio, soprattutto in un blog dove la maggior parte di coloro che scrivono si sentono aspiranti suicidi.
Il suicidio è una soluzione permanente a un problema transitorio…
soluzione permanente ad un problema transitorio… se ti ammazzi però il problema non c’è proprio più. inoltre se ti ammazzi non te ne frega nemmeno dell’egoismo del gesto. non ci sei. se ti ammazzi non piangerai di certo per i tuoi cari. non puoi sentirli. se ti ammazzi non amerai più, ma non odierai più, non dovrai alzarti la mattina e vedere lo schifo di mondo che abbiamo “sviluppato”. qualcuno dice che la vita è un dono meraviglioso. mi spiega perchè? non credo di arrivarci da solo. eh no di meraviglioso non vedo niente. gente che muore di fame, gente che ammazza per soldi, gente che si crede di essere dio, gente che crede di rappresentare un dio, gente che ti picchia perchè sei diverso, gente che abbandona il figlio nell’immondizia, gente che vuole da te solo soldi… grazie dio la vita è stupenda!!!
ciao… sono una ragazza di 29 anni, anch’io sto male e penso alla morte come una liberazione. perchè?…sento un vuoto dentro incolmabile, un vuoto di pensieri, di vitalità che mi accompagna da anni…fino ai 23 ho vissuto una non-vita, ho “riempito” questo non essere con uno studio disperato, quasi nessun rapporto sociale, disagio enorme…poi a 23 anni il crollo, la prima fase depressiva, farmaci, psicoterapia…sembrava stessi meglio, ma poi ricadute continue sono 7 anni che vivo questo calvario…il problema è che ORA questo vuoto ci sia ed è proprio totale…passo i miei giorni sopravvivendo e anche per me il risveglio è un incubo…non credo che la vita sia orrendo, anzi…credo possa essere una straordinaria avventura ed è proprio questo che mi strugge quando della vita sembra ti tocchi solo il peggio…trascino la mia famiglia nel mio dolore, invoco il loro aiuto senza sapere più cosa possano fare…ripeto mille volte quello che sento, è liberatorio per un istante ma poi tutti tornano a loro stessi e io resto lì….questo vuoto negli anni mi ha impoverita e io provo vergogna per come sono!!!ho paura che sia sempre peggio, legata ad un filo che è il mio corpo non so perchè…vorrei chiedere se c’è qualcuno che sente questo vuoto da così tanto tempo…ho bisogno di parlare con qualcuno che capisca e con cui confrontarmi!…grazie e scusate lo sfogo
Carissima roberta,voglio dirti ke nn 6 sola e nn 6 la sola.qui c sono tante persone come te.se hai bisogno io c sono,anke privatamente.ho lasciato precedentemente qui e mail e cellulare.pensavo ke qualcuno si facesse vivo e invece…tutti solo pronti a lagnarsi.finke si é vivi bisogna lottare!la mia storia é un po simile alla tua…depresso praticamente dalla nascita,ipersensibile,asociale,ecc.ma io nn ho mai avuto aiuto da nessuno,ho lottato sempre da solo.la cosa ke m fa piu male?l indifferenza in famiglia,ho tanto rancore.cmq sono arrivato a 32 anni praticamente nn avendo mai vissuto.ho avuto crisi paurose…solo dio sa quanto sono stato male.ki nn vive il mal d vivere nn puo capire…il dolore dell anima.cmq credo ke ognuno abbia un senso in questa vita,tutto sta nell imboccare la strada giusta,ke nn sempre é la piu facile sia kiaro.cominciamo a guardarci dentro,cominciamo a cercare,a sperimentare cose ke c facciano stare bene,proviamo tutte le vie!sicuramente una giusta c sara!prima d mollare…c é tanto da scoprire,dentro e fuori d noi.il mondo nn é tutto uno schifo!c é spazio anke per noi!lo so,a parole siamo tutti bravi,nn é facile trovare la forza d lottare,siamo stanki…anke di sperare.quindi aiutiamoci fra d noi…dai cominciamo,é un tentativo.anke solo parlare c fa stare meglio,no?cmq io nn mollo,moriro d crepacuore forse si,ma nn gliela do vinta.onore all uomo!
Si Roberta, io ti capisco, perchè sono ahimè nello stesso identico stato…da una vita ormai.
Vorrei poter dire parole di consolazione e di speranza ma non ci riesco perchè la mia visione della vita è troppo buia…io vedo la vita come la malattia stessa, come il male oscuro che ci attanaglia e non ci fa vivere…questo male esiste perchè siamo vivi, ed è della vita stessa che si nutre, come ogni altro male…
E’ quindi solo nella morte che riesco a nutrire ancora qualche debole speranza di guarigione…per me la vita è la negazione della speranza…
buongiorno a tutti
mi chiamo elisa ed ho 26 anni. La realtà del suicidio la conosco bene perchè ho già sperimentato un tentativo nel 2004,con tanto di ricovero in ospedale e tutto quello che ne segue.
Mi sono spesso trovata in situazioni in cui tutte le mie risorse ed energie dovevano essere utlizzate per mantenermi in vita e per mantenere la mia mente lucida e abbastanza razionale.Ma ci sono momenti come adesso,in cui mi sento terribilmente stanca,e tutto quello che vorrei e non sentire più tutto quel dolore,vorrei solo un pò di pace: per questo il dolore fisico e la morte mi appaiono tanto allettanti. Sì,avete capito bene,il dolore fisico: i tagli sempre più profondi su tutto il corpo,le bruciature, i lividi,vomitare fino a fare sangue. Vale poi così tanto la pena di essere vissuta questa vita?
Ci sono tanti luoghi comuni intorno al sucidio e noi che ne accarezziamo l’idea veniamo dipinti come pazzi da questi benpensanti lobotomizzati..Vi dico cosa credo: non siamo pazzi,siamo molto più lucidi e presenti a noi stessi di molta altra gente che si ritiene più sana di noi. Siamo solo persone che soffrono in un mondo di totale indifferenza. Siamo solo persone che soffrono e che cercano una liberazione definitiva al proprio dolore.
un abbraccio a tutti
Elisa
voglio morire …ho solo 24 annni,godo di ttima salute,i miei genitori mi amano ,mi danno molto più di quanto potrebbero
ma,non ciò, io ho perso ogni interesse..mi sento sola,incapace…mi è tutto indifferente—ma ho paura di suicidarmi o,meglo,ho paura di fallire di nuovo…5 anni fa l’ho fatto,ma forse nn ne avevo veramente intenzione.ora invece…