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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

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  1. 791
    Cristina77 -

    Paolo credo che purtroppo il nostro problema di base sia dar troppa importanza a quello che possiamo essere per gli altri dovremmo interessarci più a noi stessi e capire che se non si arriva a fare qualcosa non è un dannato dramma!
    Ti dice questo una persona che pur avendo una sensibiltà enorme che è sempre stata un problema è stata costretta dai genitori ad affrontare anche cose più grandi di lei……so che non lo hanno fatto con cattiveria ma perchè la vita è talmente difficile che hanno pensato di rendermi più autonoma possibile ma non sanno cosa ha voluto dire per me non poter mai pensare serenamente “pazienza se non son riuscita”. Ho subito talmente tanto male dagli altri che è nata una rabbia dentro di me che non avrei mai immaginato di avere ed è quella che ancora mi tiene in vita quando il pensiero di farla finita mi attanaglia! Non è cercare vendetta ma il voler a tutti i costi convincermi che è ora che venga prima io degli altri e che devono assolutamente accettarmi nei miei cambiamenti o vadano a quel paese! Forse non avrai i mezzi giusti ma io credo che siano più gli altri a non voler vedere che una persona è in difficoltà perchè preferiscono prendere tutto quello di positivo che puoi dare e poi una volta che hai un momento di debolezza girarti le spalle! E’ per questo che mettersi al primo posto diventa indispensabile. Non voglio insegnare nulla a nessuno ogniuno soffre a modo suo ma quando guardo le mie cicatrici penso che sia il dolore più grande che abbia mai potuto provare e sai perchè? Perchè me lo sono fatta io, proprio io, quella che dovrebbe invece tenerci più di tutti. Mi spiace davvero che ci siano così tante persone che stanno male e peggio ancora che non abbiano un minimo di comprensione per noi, forse in questo senso stanno peggio perchè non hanno proprio nulla da dare. Ti auguro come auguro agli altri di venirne fuori perchè non trovo giusto che siano proprio quelli che di sensibilità ne hanno a dover sparire per lasciar posto alla totale indifferenza. Termino ringraziando quelle persona che tutte le volte che sono finita in ospedale per la mia condizione di salute hanno preso a cuore la mia situazione e mi hanno fatto una carezza anche quando non ero in condizione di parlare avendo la maggior parte del corpo addormentato. Grazie!

  2. 792
    DAGO44 -

    Moira,io non giudico,non lho mai fatto e non intendo farlo certo ora.Cerco solamente di dare una piccola speranza,un lumicino,una mano a chi non crede,e io posso dirti che ho tutte le ragioni per farlo.La vita non mi ha risparmiato nulla,avrei avuto mille ragioni per spararmi un colpo in bocca,la pistola ce lho,ma anche se sono caduto mi sono sempre comunque completamente rialzato,posso solo dirti che dei miei 44 anni,il 2007 è stato lanno che io ho cominciato a vivere.li altri anni dal 2006 ndietro sono stati uno schifo per me e i miei famigliari.ma ci sono ancora.La vita non so dirti se è bella o fa schifo,ero troppo impegnato a risolvere i problemi che quotidianamente mi tovavo davanti.Comunque io ci credo e ci credero sempre.Se hai pensato in qualche modo che con il mio scritto ti abbia giuducato ne sono rammaricato davvero.A presto Moira DAGO44

  3. 793
    Isis -

    Io…ragazzi ci ho provato per un anno intero a farla finita ma per una cosa o un altra ancora sono viva, non ne ero felice, per nulla , ora lo sono, mi sono lasciata travolgere dalla depressione, non ho reagito..poi poi non so spiegarvi..forse il bene che voglio alla mia famiglia, forse il bene che ho verso la gente che mi è stata vicina..mi sono accorta che avrei potuto farcela…tentar non nuoce, bisogna solo volerlo…farsi una forza tremenda dentro e provare..lo so lo sconforto è enorme, il peso che si porta insostenibile, io non mangiavo piu non dormivo piu ero un fantasma in casa..non reagivo ..ero finita..volevo solo lasciarmi morire, ho tentato più volte…poi ho capito che non avrei risolto nulla, che i miei tormenti non sarebbero finiti semplicemente li avrei trasferiti alle persone che mi volevano bene..è stato un viaggio tutto in salita, con tranelli e agguati sempre imprevisti…ancora qualcosa rimane, ma…pur non volendo giudicare nessuno,posso dire che se si vuole veramente si può risorgere, per quanto difficile e impossibile sembri si può…

  4. 794
    Isis -

    Per Moira, io so bene cosa passi,però posso dire che allora la gente che hai intorno in casa, nella vita non mi sembra molto solidale e aperta mentalmente, lungi da me giudicarti, dico, mi sembra.
    Io forse sarò stata fortunata, visto che mi sono stati di supporto tutti…che non mi hanno mai abbandonato neppure quando la notte li svegliavo con le mie urla e i miei pianti, le mie crisi, i miei scatti d ira improvvisi..però devo ammettere che hanno avuto una gran pazienza..ora se ci ripenso vedo solo una ragazza che non voleva farsi aiutare, sembravo una bimba capricciosa…bada bene sto descrivendo me stessa.

  5. 795
    moira -

    beh, sono felice che avevi qualcuno vicino. sarebbe tutta un’altra cosa…

  6. 796
    Isis -

    Forse però, dovresti spiegare bene a chi ti sta intorno cosa hai e da cosa deriva questo tuo malessere, oppure prendere il coraggio a due mani e affidarti ad uno psicologo..non sentire le voci di popolo che dicono che lo psicologo sia per i matti e ti imbottiscono di psicofarmaci…lo psicologo ascolta e cerca di aiutare solo con le parole, lo psicoterapeuta può prescrivere farmaci…ma se trovi uno psicologo bravo dello psicoterapeuta non hai bisogno, e mi raccomando tanta tanta fiducia in te stessa, cerca di farti coraggio tira fuori l orgoglio, non farti schiacciare dal dolore, il dolore, il peso è solo una tua idea, è solo una tua percezione devi esser tu la prima a voler risalire, ha sottovalutarlo e considerarlo una cosa di cui non hai bisogno..

  7. 797
    Isis -

    X Silvano Z
    Scusa Silvano se mi intrometto…
    Ho letto il tuo post su Capodanno,ora, io comprendo perfettamente che non vuoi stare in mezzo a tanta gente, ci si sente più soli lì, che chiusi in casa, però..però penso che magari se ne parlassi con i tuoi genitori di questa tua condizione, se cercassi aiuto un passo avanti lo potresti fare, o capisco che è dura, come ho detto a Moira, 4 anni fa ero messa malissimo,non volevo farmi aiutare però poi qualcosa in me è scattato, ed ho cercato appoggio, sostegno, dai miei dagli amici (non ne ho molti neppure io ma buoni) da chi mi vuole bene e nonostante tutto ce l ho fatta, non nego sedute psicologiche, quelle se si vuole proprio uscirne servono, ma niente farmaci niente anientamento della mente…
    Voglio semplicemente darti una speranza..ma se non lo vuoi tu, dentro di te, se non ti scatta la molla dentro, l orgoglio, l istinto di sopravvivenza che è atavico…prova almeno a farti aiutare
    sfogarti può alleviare un poco ma è temporaneo..se te ne rendi conto già è un passo avanti da apprezzare, perchè sei già a metà lavoro, devi lavorare molto su di te..
    Un augurio di speranza, Isis

  8. 798
    Daniele Angiu -

    Abbandono. Che cosa vuole dire essere abbadandonati? Aver subito una perdita, innaturale, ossia senza che la persona in questione morisse, ma vi lasciasse lo stesso, per cause che forse non potevate comprendere?

    Poi la vita va avanti. Ma il vuoto rimane. E’ un vuoto immenso che ti permane dentro, ti corrode ogni momento. Ogni tanto ci inciampi con un piede, senza volerlo… Ma come? Ci stavate riusciendo: stavate andando avanti! perchè siete inciampati di nuovo, sempre in quello stesso identico buco!
    Primo Levi scriveva: l’angoscia spesso è bianca e indifferenziata, è difficile che contenga l’eticheta con la sua motivazione. Ma questo non vale per l’abbandono e nemmeno per la tortura. Chi è stato torturato, rimane torturato per sempre.

    Gli altri non dovrebbero parlare. Perchè le loro parole, per quanto sincere, risuonano vuote e superficiali alle orecchie di chi soffre.

  9. 799
    Daniele Angiu -

    Anche io ho finito, Paolo…. Ma ci sarà qualcuno che può aiutarci?

  10. 800
    Isis -

    Daniele scusa, ma se si espone un tema così delicato in un forum non si può pretendere che ne partecipi chi ne è solo coinvolto, è naturale che chiunque abbia sensibilità si senta di dire la sua, certo senza calcare i toni e insultare, lo spirito del forum è questo
    Se tu la intendi come un circolo esclusivo a chi soffre di depressione, per sfogarsi e rinforzare l idea che non c’è via d uscita…il posto è un altro, non un forum pubblico per lo meno…
    Se leggi i miei post saprai che ci sono passata eccome, ho le mie cicatrici, i miei buchi interiori, il mio male di vivere come prima, ma sono uscita dal circolo vizioso del suicidio,combatto per me e continuo il cammino di risalita che non finisce mai e se permetti mi sento di poter dare speranza a chi pensa di non averne.

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