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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Caro ireneo,
C’è sempre tempo per farlo!. Aspetta e se deciderai lostesso di fare il tuo gesto fallo con tutta la tua consapevolezza. Non comprendo se si tratta di una malattia o di un problema di giustizia il tuo. Te lo dico io che devo fare i conti con questo desiderio tutti i giorni. Ma anche io ho due figli. E se resisto a rinunciare alla mia pace …è solo perchè non trovo giusto che mio figlio scopra di non aver capito la tragedia che era in me. Lui mi vede tranquilla e mi stima. Mi chiede consiglio e cerca di confrontarsi sempre con me. Si è fatto una idea di me che inconsciamente, si porta dietro come modello -E’ quindi determinato, riesce ad ottenere quello in cui crede ed ha dei seri obiettivi per il suo futuro. Se mi suicidassi andrei a danneggiare la sua personalità e non ne avrei il diritto . Assolutamente. Decidere di morire è come suggerire a Lui: non credere a nulla di quello che la mia figura di madre ti ha ispirato .Ed anche la sua vita avrei distrutto. Spero solo di morire al più presto di morte naturale .
Spero che in questo piccolo scritto possa io darti la forza di resistere. Ciao Marcherita
Stamattina si è suicidata una ragazza di 21 anni che conoscevo buttandosi sotto al treno. Passavo da lì per caso ed ho visto la disperazione della madre.Una scena che non dimenticherò mai più… Perchè?? Non riesco a capire… Una vita apparentemente normale… Pensate al dolore che date ai vostri genitori… Dovreste bastare per scegliere a continuare la vita,anche se difficile….
Non solo per te Margherita, ma grazie di cuore cara! grazie!
il suicidio e na ……. ma vivete ke la vita
e bella
no lettere cosi’ non ne vorrei vedere mai,a volte prende lo sconforto,sembra e non solo sembra,che ttto vada male,ma farla finita no no no,ho 50 anni sto facendo un bilancio della mia vita,per me deprimente,non ho sfondato nel settore che mi interessava di più,il lavoro va male,stipendio da fame,rapporto coniugale dopo 28 anni che si sgretola,l’unica donna che amavo in attesa di vivere insieme si è defilata,mtrimonio di mia figlia il 9 sett07,giorno che doveva essere splendido per lei e per tutti noi(per papà)succede che muore il padre di lui dopo brevissima malattia(20gg)stesso giorno stessa ora(solo53anni)fuguratevi un po,figlio 20enne che mi da prob seri(sperando di esserne uscito)che c.... dovrei fare?uccidermi?certo sarebbe più semplice,niente più sofferenze,più problemi,cavoli per chi rimane,NO bisogna vivere,anche per chi ci vuole bene(e ci sono)non potrei fargli questo per puro egoismo,marchiando la loro vita di un dolore che non supereranno mai(conosco alcuni)mi dico coraggio,affrontiamo la vita,è dura ma bisogna farlo,prima per noi stessi poi per loro le persone che tengono a noi CORAGGIO,UN ABBRACCIO FORTISSIMO,ps:ho cominciato a scrivere per prob d’amore ma ci sono altre cose molto più imp..come le vostre,le nostre…
Cara Linda,
che il dolore faccia parte della vita, anzi, sia la vita stessa, l’abbiamo capito benissimo, e già da un pezzo. Però scusa, chi ha stabilito che bisogna essere coraggiosi ed avere le palle per forza? Non sai che nel mondo animale ci sono e sono sempre esistiti i deboli e i forti? I forti vanno avanti, mandano avanti la specie ecc, i deboli semplicemente soccombono. Ora è chiaro come il sole che il mondo umano ricalca quello animale: se uno nasce senza la forza necessaria ad affrontare le avversità, o la perde durante il cammino, perchè bastonato e fatto a pezzi da eventi dolorosi, per quale motivo dargli addosso con la stizza che tu dimostri nel tuo post? E’ ovvio che il mondo continuerà a girare senza il suicida, ti pare che uno che ha voglia di morire si senta così indispensabile? O gli freghi qualcosa se qualcuno piangerà o meno al suo funerale o se verrà dimenticato in fretta? Il suicida vuole semplicemente smettere di soffrire perchè non ne può più. Dov’è l’egoismo? Chi mi ha imposto la vita non è più egoista di me? Quello è libero di impormela ma io non di rifiutarla? Ma dov’è l’equità? Non chiamatemelo dono allora, ma imposizione bella e buona. E poi scusa, chi è che decide chi sia il “vero” uomo? Che, ci sono uomini veri e uomini falsi? Certo che ci vuole coraggio per vivere come tu dici. E ce ne vuole molto. Ma se io ne sono sprovvista perchè farmi sentire in colpa? Nessuno si toglie la vita con leggerezza, mica è facile andare contro l’istinto di sopravvivenza…
Massi, la vita è sicuramente bella per te. Per altri è semplicemente insopportabile.
buon natale a tutti e felici feste, buon 2008
Ho 25 anni, soffro di depressione da quando sono nato credo, ho avuto problemi famigliari, mia sorella che è più grande di me di 11 anni, non la vedo da quando se nè andata di casa all’età di 18 anni, causa padre manesco. Attualmente ho esaurimenti nervosi, aritmie al cuore molto marcate, attacchi d’ansia e di apatia a tal punto di non riuscire a stare in piedi, ho pensato spesso al suicidio senza però mai praticarlo, perchè oggettivamente non me la sento di dare un dolore così atroce ad una madre che voglio davvero bene. Il mio proposito è aspettare lei muoia per porre fine alla mia vita. Inoltre sono completamente asociale, ho un lavoro che odio e personalmente non mi adoro. Non mi vedo brutto, non mi importa del parere altrui, sono eccessivamente orgoglioso, mi sento diverso e sotto certi aspetti ne vado fiero, però a volte soffro all’idea di non riuscire a socializzare, di non riuscire ad avere una mentalità estroversa e di non farmi piacere le tante cose che piacciono agli altri. Adoro la natura incontaminata dall’uomo, adoro riflettere su me stesso e piangermi addosso, non sono propenso al cambiamento, alla voglia di essere felice. Paradossalmente, non m’interessa di migliorare in niente.
Il mio desiderio non è suicidarmi, ma non esser mai esistito, vorrei piangere ma non ci riesco, che dire, avrei voluto vivere diversamente la mia esistenza 🙂
Ps: Ho scritto tutte queste cose come se parlassi di caramelle, sono normale? 🙂
Normalità… è un termine abusato e relativo. per me è normale non soffermarmi troppo sull’esteriorità delle persone, per altri è normale valutare le persone solo da ciò che possono da loro ottenere, i vantaggi che potrebbero avere…
Normale può essere per una persona alzarsi ogni mattina contento per la giornata appena iniziata, normale può essere per un altro odiare l’inizio di un nuovo giorno.
Non sei certo l’unico a cui non piace tutto ciò che gli altri vorrebbero a te piacesse per far parte di uno stupido gregge di pecore… Ma sai com’è di pecore ce ne sono tante mentre di lupi pochi… e ti assicuro che in fin dei conti sono le pecore a scappare alla fine. E’ vero che è rassicurante far parte di un gregge, ma se si riesce a mantenere incontaminati i propri ideali, anche con molti sacrifici, non è forse meglio che svendere le proprie idee per arrivare alla fine poi magari a chiedersi ma che cosa ci faccio io qui in mezzo a questa gente che non capisce nulla della vita e che l’unica priorità che ha è divertirsi-divertirsi-divertirsi senza avere uno scopo nella vita e fregandosene degli altri?? Per me è normale pensare di preoccuparmi per il mio futuro e di ciò che ne voglio fare per altri è normale bivacchiare da un luogo all’altro da un giorno all’altro a spese dei genitori…
Ciao a tutti. Sono qui per caso o per necessità. Sono senza parole cioè ne avrei tante per quelli che ho letto. Ed anche io mi associo all’idea malsana che a volte mi pare la più naturale, quella del passo estremo. Si poi si penza agli altri, fratelli, sorelle, nipoti, amici etc etc. Che ti stanno vicini, non sempre come io desidererei. Il buffo è che neanche io so veramente cosa e come voglio. Io mi arrogo più diritti, in quanto omosessuale represso e che non riesce a vivere serenamente. Dicono, anche i dottori che non riesco ad amarmi. Sarà vero. Ho 40anni, ma un’animo da adolescente. Dicono che è una sensibilità più fine. Non mi piace il mio lavoro ma mi fa paura cambiare, non ce la faccio. Ringrazio DIO che fino adesso sono stato autosufficente. ma sono stanco. Capisco e condivido tutti coloro che reputano inutile e causa di sofferenze, la vita. Ma deve esserci qualcos’altro. Anche se ogni giorno mi sorprendo di respirare e vivere. Come quei film, vorrei vedere la mia anima che leggermente “visto che peso 120kg”, si solleva e distacca dal mio corpo.Commovente. Anch’io come SILVANO mi chiedo se è normale pensare, immaginare tutto ciò. Sto giorni interi chiuso in casa, stacco il telefono spengo cellulari, chiudendomi, crogiolandomi, piangendomi addosso. E questa full immersion non fa altro che aumentare la mia disistima. Mi spiace prendere atto che siamo in tanti a vivere questa non vita. E in questa voglia di spegnere i contatti. CIAO.