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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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ci penso anch’io…spesso…forse per debolezza, forse per egoismo, forse per vendetta,per far sentire sensi di colpa alle persone che non mi hanno mai capito, o forse per mancanza dell’amore di queste persone….ho 33 anni,sposato e senza lavoro ormai da 4 anni…tutti gli amici con cui poter parlare/sfogarsi andati via, i genitori persone con cui non c’è alcuna possibilità di dialogo (5°elementare una e analfabeta l’altro), una moglie che mi ama ma a cui stò distruggendo la vita, senza di me potrebbe fare molta più strada ma gli faccio da palla al piede…per la vita ormai nessun interesse,basta vedere un Tg per capire come va il mondo, e la superficialità della gente sembra imperversare… forse sarebbe anche un’ottima via di fuga da tutto ciò….poi ci penso un po su ed a volte riesco a dirmi che quella non è la soluzione perfetta, forse ,si, un po più da vigliacchi, ma forse meglio per me se scappassi…no so dove lasciare tutto,andar via e tentar di far qualcosa da qualche altra parte….ma sembra ancora più difficile…
Ho 21 anni e anche io da tempo ormai desidero di morire… Non so il motivo vero a proprio della mia depressione, forse un lutto non superato mi ha fatto arrivare fin qui, ma di fatto ora, non c’è momento della giornata in cui non pensi alla mia morte…
Ho perso la stima di me stesso, la fiducia in me, e quello che vedo della mia vita mi lascia ancora di più senza speranze…
Non capisco bene se sia una debolezza oppure il semplice aver aperto gli occhi… ma so che faccio davvero fatica a sopportare la vita…
Vado all’università, e studio psicologia sperando che possa aiutarmi, ma da un po di tempo sembra non importarmi di nulla… la forza di studiare, la forza di sorridere e la forza di vivere le ho perse tempo fa…
L’ amore certo non aiuta, anzi… davvero vorrei trovare una persona che mi ami per quello che sono, e non finire sempre io per provare le pene d’amore, ma so megli di tutti che innamorarsi di me, per qualche ragione, è davvero impossibile… forse non sono abbastanza egoista… o forse non so…
Non desidero la morte, quello che vorrei è la fine delle mie sofferenze, la felicità sarebbe un sogno, ma non faccio in tempo a stringere un pò di speranza che pago quegli attimi di illusa felicità con troppa tristezza… vedo chiaramente che senza illusioni è impossibile sopportare la vita…
La paura della morte mi ha preso tante volte, ero davvero spaventato da quello che desideravo, capivo perfettamente quello che stavo facendo, in quei momenti non pensavo alla morte… io desideravo la morte, e il pensiero mi morire mi terrorizzava. Dentro me stesso c’era uno strano conflitto…
Vorrei che questa non fosse la mia vita… ti senti dire che si deve lottare per ottenere qualcosa, ma è un discorso che non regge… se sapessi dove cercare la felicità, la soddisfazione e la fiducia in me le avrei già fatte mie… passare un esame, guadagnarsi qualcosa, che cavolo di soddisfazioni possono dare…
Ho capito però nella vita senza illusioni non ci resta nulla… vorrei trovare una persona per la quale vivere, che mi possa far recuperare le goie quotidiane, e forse in cosi ritrovare il sorriso… ma se questro mi è negato allora è meglio farla finta senza aspettare di trascinarsi avanti cosi…
Ho 27 anni e in quest’ultimo periodo ho pensato diverse volte al suicidio,la mia vita è stata una continua sofferenza, mi sono fidanzato a 16 anni con la mia attuale moglie, ho vissuto da allora con la paura di perderla, ho perso per questo motivo tutti i miei amici, ho vissuto per lei e rinchiudendola in una campana di vetro ho rovinato anche la vita a lei, che è sempre stata una ragazza molto espansiva, (l’opposto di me).
Mia moglie appena partorito 4 anni fà mi ha tradito,con una persona che conosco bene, adesso siamo tornati insieme ma da allora nella mia vita è cambiato tutto, non abbiamo i soldi per permetterci una casa, lei a casa dei miei genitori non vuole venire, e così viviamo in case separate come due fidanzati. Io non vivo più la mia ossessione è diventata sempre più forte e mi sta uccidendo giorno dopo giorno. non riesco ad immaginare la mia vita senza mia moglie, anche lei non è felice ed ultimamente cerca a tutti i costi di allontanarsi da me, uscendo con le sue amike.
il lavoro non và come dovrebbe andare (sono un imprenditore)in più adesso devo pensare anche a mia figlia, ma non riesco a trovare un equilibrio nella mia squallida vita.
A volte penso di essere un fallito, senza mia moglie io sono completamente solo e a me la solitudine spaventa, mi faccio schifo da solo, lei potrebbe farmi quello che vuole, io le starei sempre e comunque addosso pur di non restare solo.
stasera l’ennesima sera passata solo in camera mia ho pensato seriamente al suicidio, che motivo ho io di esistere, non ho neanche i soldi per mantenere mia figlia, mia moglie mi ha tradito e forse non mi ama, i miei genitori che conoscono tutta la mia situazione non mi aiutano in niente, sembrano degli estranei a volte.
quando ho pensato di togliermi la vita mi ha fermato la paura del dopo sono cristiano e so che il signore non accetterebbe un gesto simile.
Ma interessi non ne ho e mi sento tanto inutile in questo mondo fatto di ipocrisie, devi essere felice e stare bene per forza agli occhi degli altri anche se sei morto dentro devi vivere.
domani ci proverò seriamente
So che può sembrare strano ma le vostre testimonianze in qualche modo mi consolano… Anch’io provo le stesse sensazioni e penso al suicidio anche perchè sembra non esserci assolutamente nessuno in grado di capire come mi sento e quanto schifo faccia la vita. La mia famiglia è così incasinata che sembriamo un caso da assistenza sociale; ho da poco capito definitivamente che gli amici non esistono…Ho passato anni interi a fare da balia a cretini che non sapevano gestirsi la vita, senza ottenere mai niente in cambio, anzi ogni mio fallimento, ogni mio lutto e persino il mio tentativo di suicidio a sedici anni sono passati sotto silenzio, senza neanche chiedere un “come stai”. Certo, la vita mi ha sorpreso e mi ha donato un amore grandissimo, ma non riesce comunque a riempire il vuoto che sento dentro e soprattutto il vuoto che vedo intorno a me. Tutto il giorno vedo ingiustizie, falsità, apparenza e superficialità così disgustose che mi danno una rabbia incontenibile e soprattutto logorante. Ogni giorno sono uno zombie, perchè la rabbia mi toglie ogni energia, ormai non ho più passioni, tutto mi sembra senza senso e non riesco neanche a pensare a una vendetta o una reazione, che so, sarebbero necessarie ma in fondo sono una persona buona e gentile:ho sempre lasciato che gli altri si approfittassero di me; tanto soltanto a me venivano gli attacchi di panico, la depressione e l’insonnia e nessuno si è mai sentito in dovere di confortarmi, anzi, ho continuato ad essere io la persona di conforto per chi era stressato se un esame universitario era subito dopo la settimana in vacanza. Ora sto cercando di barcamenarmi solo per non fallire più agli occhi di chi ci godrebbe, solo che è abbastanza facile ora, all’università ma dopo so che conta solo chi conosci o quanti soldi hai per permetterti di costruirti una carriera e sinceramente so già da ora che non posso godere di questi lussi perciò non capisco il senso di vivere sapendo che il mio destino è già segnato. So di valere potenzialmente, ma in questo mondo a chi importa?E soprattutto vedermi schiacciata da persone stupide, cattive e che soprattutto non hanno mai sofferto un giorno in vita loro è un’umiliazione che dopo tutte le sofferenze che la vita mi ha riservato dalla nascita ci terrei davvero molto ad evitare. L’unica mia preoccupazione è che l’unica persona che mi sta accanto soffrirebbe ma non so neanche se sia una sofferenza così grave, “le persone tristi non piacciono” ed effettivamente con una come me accanto non è che possa gioire molto.
Eccomi. Ci sono anch’io, almeno mi consolo vedendo che non sono l’unico. Leggendo i vostri commenti, ho pensato a una cosa.
Tutte le persone che hanno scritto qua sono uguali.
In fondo è sempre la società che ci uccide, che non ci da via di scampo…gli “amici”…la fidanzata assente…il lavoro…il successo lontano mille miglia.
Mi sembra di fare copia incolla a parlarne…Anch’io come voi ho dei problemi. Dei problemi quali la famiglia (litigo spesso), l’alcol, da poco il fumo, la fidanzata che non c’è, gli amici che mi trattano male, non ho successo nella vita.
Eppure c’è un qualcosa, dentro, che mi dice che non è finita. Che devo continuare, devo adempiere il mio scopo, perché non posso essere nato, ed essere destinato a scomparire come un pugno di sabbia senza motivo…Dev’esserci un motivo, si, noi non siamo qui per niente. Pensate al bene che avete fatto nella vita (anche se è poco, comunque l’avete fatto). Pensate se non ci foste stati, quella piccola goccia non si sarebbe mai unita a questo mare. Questo tassello non avrebbe mai completato questo enorme puzzle.
La vita è dura. Lo so.
Ma per ora penso che non compierò quest’atto, non ho ancora finito il mio lavoro qui. E non sono così egoista da fare questo alle persone che mi stanno vicino.
Una volta ci ho provato con una lametta. Un taglio netto. Tentativo fallito, non ho avuto la forza di tagliare così a fondo.
Ci ho provato ancora, con un tagliacarte. Non sono penetrato abbastanza nel ventre, il dolore era troppo forte.
Però tutto sommato sono contento che sia finita così. Nella mia depressione sono felice di respirare ancora, di svegliarmi al mattino e sentire l’aria fra i capelli, sentire il calore del sole sulla pelle, e poter gridare “SONO VIVO!”.
Sarò un sognatore ma penso che ci sia ancora una speranza. Vi giuro che la sento. C’è un pizzico di entusiasmo dentro di me, che mi da il coraggio di andare avanti. Quell’entusiasmo è la speranza di cambiare, il sognare tempi migliori. Pensare a questo è molto bello, e mi fa sentire maledettamente bene. Quando questo finirà, allora non avrò davvero più nessun motivo di andare avanti…E tornerò nella polvere, da dove sono venuto…
Ciao alessia,hai scritto delle grandi verità e soprattutto se dovessi scrivere un ulteriore commento,scriverei ESATTAMENTE le tue stesse parole.
Mi rispecchio nella tua situazione al 100%.
Siamo solo dei poveri sfigati?Oppure siamo (tra le rare persone rimaste al mondo) troppo sensibili e buoni da subire male da tutte le parti??
Non so neanke io cosa rispondere…so solo ke mi sono rotto le palle di questa esistenza (non VITA!) vuota…
root statti buono ,le cose cambiano,come si dice si chiude una porta e si apre un portone,non pensare alla gente,fregatene,anche se devo impararlo anch’io,pensa a tua figlia, noi diciamo:la montagna più alta è un gradino. si puo superare tutto se si ha buona volontà,quindi ti faccio tanti auguri,e non mollate mai e poi mai
Mi solleva un pochino, ma nn tanto, vedere che nn sono sola ad avere certi desideri.
Anche io nn ho avuto una vita facile. -ho fallito in ogni cosa-
Attualmente ho un lavoro di 6 ore al dì per 400 euro.
Ho un ragazzo, volevo cambiare città e lavoro ma mi son sentita dire che vivo nel mondo dei sogni, xkè nn è possibile. Io nn ho un futuro. Io voglio morire.
Voi che dite ” ma la vita è un dono” e tutte quelle frasi là, ma nn ci arrivate a capire che se una persona decide di morire è PERCHE’ STA MALE! perchè è un dolore insopportabile, ma poi io, come credo tutti i futuri suicidi qua, ho provato a sistemare le cose, a cercare, cercare, cercare. ma che vita è? sempre a cercare qualcosa di più, a sperare che le cose cambino quando in realtà peggiorano giorno dopo giorno? quando vedi gli altri che arrivano dove tu nn sei arrivata, e volevi tanto arrivarci, ma nn ci arriverai mai e lo sai.
Anche nel mio caso, nessuno sa niente, ne amici ne famiglia. i ho progettato di uscire una sera come se uscissi con gli amici, mi infilo in un vicolo deserto in periferia, (che sono già andata a vedere), e li finirà FINALMENTE tutto.
sono sola. completamente sola. e ogni giorno sembra che io me ne renda conto per la prima volta. ho 22 anni e una vita “normale”, almeno per chi la vede da fuori credo appaia così. sono piena di insicurezze e di sensi di colpa. verso mia madre soprattutto, che amo e che ho visto soffrire e lottare duramente per la felicità dei suoi figli. un padre non so ancora sicura di averlo trovato.. ma questa è un’altra storia..
mi tormenta il pensiero di dover prendere continuamente delle “posizioni”. a volte credo di non avere idee. la gente invece di incontrarsi si scontra, è acciecata dalla competizione, dal bisogno continuo di dover dimostrare che sa tutto. non c’è condivisione. allora mi piace il pensiero di regredire, in un certo senso, di riscoprire bellezze primordiali. bellezze che tengo per me e me sola. sono stanca dell’ipocrisia, degli altri e della mia. già, sono un’ipocrita e per questo preferisco la solitudine, perchè quando me lo fanno presente gli altri soffro terribilmente e non riesco a difendermi.. sono stanca delle droghe che non uniscono ormai più. vedo mostri ovunque, in una ruga accanto a una bocca, o nel movimento della pupilla.. non voglio vedere nessuno. il suicidio? credo che potrebbe arrivare da un momento all’altro, in questo momento non ci penso, ma attraverso spesso momenti così bui durante i quali perdo il senso del tempo e della realtà. mi sono presa più volte a schiaffi e a pugni. non troppo forte perchè non sopporto il dolore. ho il terrore di un raptus. l’amore non lo cerco, mi odio troppo per decidere di stare con qualcuno. eppure l’amore è l’unica cosa di cui ho bisogno e che vorrei assaporare in ogni istante della mia vita, e anche nelle vite degli altri.
ma vi ripeto, sono un’ipocrita…
Una volta anch’io ho pensato seriamente al suicidio, però poi ho capito che se avessi trovato il coraggio di farlo, potevo averlo anche per continuare a vivere, perchè ormai c’era solo da guadagnarci qualcosa, non avevo nient’ altro da perdere, non mi costa sperare ancora. Figuratevi, trovavo inutile anche la soluzione del suicidio, come vedete non c’è mai fine al peggio, ma poi si risale, si risale.
Mi chiamavano la fenice; spesso mi hanno dato per spacciato, ma alla fine risorgo sempre dalle mie ceneri.