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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

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  1. 661
    Unodivoi -

    Ciao a tutti coloro che sono capitati in questa pagina e che vi scrivono per il mio stesso motivo: suicidio. Non come diceva una ragazza qualke pagina addietro (sono fermo alla 19 e sono giorni ke leggo) “coloro che vogliono smettere di vivere” bensì coloro che amano la vita più di qualsiasi altra cosa.

    Voglio raccontarvi la mia storia, voglio che infine qualcuno sappia il perchè del mio malessere e della mia scelta perchè nessuno, (genitori, amici, ecc) conosce il motivo del mio malessere.. e in primis non lo riconosce nemmeno.

    Compio 22 anni a gennaio, sono un ragazzo veneto ke si potrebbe dire normalissimo: un’ottima famiglia, pochi (3) amici sinceri e parecchi” x cazzeggiare”, carriera universitaria, figlio unico. Fin qui è tutto normale.
    Non ho mai avuto troppi problemi per fare amicizia: ho una vita sociale normalissima (locali, disco, ecc), sono cercato dagli amici e viceversa, ho una famiglia (dai genitori ai parenti tutti) che ammetto è una vera e propria rarità: è molto unita sia dalla parte di mia madre che di mio padre. x non parlare dei miei genitori che mi hanno sempre trattato con i guanti. a parte una “difficoltà” economica (casa in affitto), non hanno mai negato viaggi, scuole private. Niente mercedes ovviamente, ma le cose “normali” mi bastavano e avanzavano.. non ho mai avuto pretese dai miei, anche se mio padre mi riempiva di regali costosi (orologi, collezioni di monete, occhiali di marca). Già regali… Mio padre è quasi sempre stato assente nella mia famiglia causa lavoro.. sin da quando ero piccolo stava 2 mesi all’estero e uno a casa e quindi ha sempre cercato di compensare questa sua assenza “materialmente”. Praticamente eravamo solo io e mia madre. Mia madre è la persona ke mi ama di più al mondo, mi vuole un bene dell’anima, ha cercato sempre il mio benessere, mi è sempre stata accanto nei momenti di difficoltà. Forse sono stato amato troppo, come diceva una ragazza qualke post addietro.

    Dalle medie sono stato un ragazzino “infantile”. c’erano i “bulli” e gli “sfigati”. io rientravo nella seconda categoria, avevo un modo di vestire abbastanza trasandato. tuttavia mi sono fatto amici da entrambi i lati, nè sono mai stato preso in giroa, anzi ridevo e scherzavo con tutti. ho sempre avuto una mentalità aperta.. da questo punto di vista ammetto ke ho ricevuto un’educazione da manuale dai miei genitori: non giudicare, ascolta sempre coloro che ti parlano, non usare violenza sugli altri, rispetta il prossimo, non gettare rifiuti per terra xD e così via. ho sempre cercato la via diplomatica nel caso di dissidi con tutti i tipi di persone, antipatiche o meno. il ke si sposava perfettamente con il mio carattere mite. in generale posso dire di essere stato sempre ben voluto.

    già dalle medie cominciavano le avvisaglie qi quello ke sarebbe diventato in seguito il mio calvario. è una stupidata e mi vergogno di dirlo a kiunque, psicologo incluso. nessuno lo sa, a parte voi ke lo leggerete.

  2. 662
    Unodivoi -

    praticamente.. dall’asilo avevo già la “fidanzatina” che mi sono portato appresso sino alle elementari. alle medie era nella mia stessa classe, ma mi ignorava. purtroppo già a quell’età le cose non vanno esattamente come prima: cominciano a formarsi i gruppi. ovviamente erano i “bulli” coloro visti meglio(perdonate il mio linguaggio strettamente semplice, ma non ho voglia di scadere nell’inutile prolissità letteraria di cui sarei capace xD). io e gli altri eravamo ignorati. me ne rammaricavo, ma non ci davo tantissimo peso.

    i problemi arrivano alle superiori… a causa del mio modo di fare espansivo sono stato sbeffeggiato pesantemente (il classico bullismo) per molti anni. in quel periodo (dall’inizio sino ai 15,16 anni?), dato ke il carattere è in formazione, sono decisamente peggiorato. Per un anno intero mi sono vestito sempre di nero, mi sono fatto crescere i capelli x inconsciamente nascondere il viso a causa delle prese in giro sul mio aspetto. frecciate arrivavano anche da alcune ragazze, mentre ad altre facevo solo compassione. ovviamente le cose non miglioravano dato che attuavo in modo sempre più cupo, evitando di parlare e di farmi notare.. ho creato una corazza che persiste tutt’ora: sono più cinico, menefreghista, non ho più il sorriso facile come una volta. In quegli anni x me era impossibile trovarmi una partner, l’autostima mi era crollata a 0. in 3^ sono stato bocciato (per altri motivi) le vessazioni sono durate fino alla terza dell’anno dopo, finkè tutti gli elementi che mi trascinavo dietro dalla prima (la lista si assottigliava lentamente ma inesorabilmente, essendo degli inetti in ambito scolastico) non vennero rimandati. Gli ultimi due anni sono stati di quiete. Finalmente a 20 anni (2 anni fa) termino la scuola, con nuove amicizie di entrambi i sessi consolidate all’interno delle mura scolastiche.

    purtroppo persiste il problema più grave: io non ho mai avuto una ragazza. la mia autostima è stata schiacciata nei primi 3 anni delle superiori e da quel momento in poi non sono + riuscito ad instaurare relazioni che andassero oltre l’amicizia (ma moolte poche amiche) con delle ragazze. Non che io fossi brutto (anzi), ma ormai quelle esperienze mi avevano segnato: unite alla mia sensibilità elevatissima, da quel momento mi trascino la Dismorfobia (nn vedersi come si è in realtà) ero mi vedo 1 cesso ambulante. ma questo è solo l’inizio. Con l’inzio dell’estate, tutto l’anno scorso decido di prendermi un anno sabatico (perdonate la cacofonia). do un taglio a tutto il resto, prendo abiti più eleganti, mi sistemo viso, capelli e corpo (perdo 10kg) facendomi lampade ed esercizio fisico. Stupisco tutti in pochi mesi diventando un vero e proprio fighetto. Comincio a frequentare locali più “in”, e discoteche. eh si.. ma nonostante tutti dicano sia oggettivamente un ragazzo carino (ovviamente, non ci credo), io non ho mai baciato una ragazza in vita mia: ho il terrore di farmi avanti e di essere giudicato.

  3. 663
    Unodivoi -

    purtroppo non ce la faccio a instaurare relazioni. do tutta la colpa al mio aspetto ke detesto più di qualsiasi altra cosa al mondo. (in seguito mi accorgerò che non è solo quello -o mi sto sbagliando in tutto?-)
    a settembre dell’anno scorso cerco la morte x overdose di droghe comprate in olanda x la mia incapacità di relazionarmi con le ragazze: ne sento la tremenda necessità. i miei genitori mi salvano, intuiscono il mio radicato malessere e mi convincono a cominciare una terapia con lo psicologo.

    tra settembre e ottobre conosco una ragazza in internet. lei è meridionale e allora aveva 15 anni. resto affascinato da quello ke scrive sul suo blog, mi colpisce la sua enorme sensibilità, il fatto ke sia così profonda e intelligente. è pure bella. essendo una persona il cui canale di comunicazione privilegiato è quello visivo (robe di psicologia) x me l’aspetto conta molto. ha ricevuto scottature sentimentali. grazie al mio carattere gentile, ad un certo punto della nostro rapporto internettiano, lei mi scrisse che “non ci fosse nulla che non le piacesse, nulla che non le andasse” in quello ke scrivevo. in questo senso ho sempre trovato forti conferme un po da tutti i miei contatti femminili in internet (purtroppo sono solo contatti). vuole una foto mia e (NON L’AVESSI MAI FATTO) gli ne do una non mia, di un figo qualsiasi pescato in internet, conscio del fatto ke le farei schifo.

    cominciamo ad “innamorarci” reciprocamente. lei mi vuole vedere a carnevale di quest’anno. viene a venezia con i suoi genitori. tutti i nodi vengono al pettine prima o poi e pur di nascondere la mia reale identità alla persona che x prima ho “amato”, alla vigilia del fatidico giorno bevo mezza bottiglia di liquore e mi lancio sotto un’auto. sopravvivo. vengo ricoverato per 2 settimane in un centro riabiltazione, rilasciato con la + blanda delle terapie farmacologiche grazie “alla mia ottimale attitudine con il personale e gli altri ospiti”. che bravo ingannatore sempre sorridente ed estroverso che sono, vero? le cose nel mese successivo peggiorano. dopo una litigata nella quale mi aveva scritto che non ci saremmo mai potuti vedere perchè “ero una testa di c..... se avessi voluto davvero, avrei ottenuto quello che volevo” decido di farla finita una volta per tutte: aveva perfettamente ragione. La notte stessa del litigio, altra bottiglia di liquore. ultimo piano dell’ospedale della mia città, l’ala in costruzione è incustodita, il cantiere è aperto. guardo in basso, sono trenta piani. la morte sarebbe certa. mi scolo mezza bottiglia, le avevo mandato un’email in cui rivelavo le mie intenzioni e il fatto ke nella foto non fossi io in realtà. E’ mezzanotte e ricevo il suo messaggio in cui mi supplica di non farlo xk è innamorata di me. Lo ammette, non lo aveva mai scritto ne detto prima d’ora. Sono completamente ubriaco ricordo solo che alle sette del mattino ero a letto. non so coe ho fatto a tornare.

  4. 664
    Unodivoi -

    forse perchè soffro di vertigini, forse perchè è l’unica ragazza ke mi è venuta incontro, il motivo per cui non mi sono ucciso. decido che devo andarla a trovare.
    oggi ritengo di non aver preso una decisione più saggia in vita mia: finalmente ho tirato fuori le palle.

    Ci mettiamo d’accordo per vederci quanto prima, ormai le ho detto tutta la verità. la data è fissata a marzo.
    sono in viaggio verso la sua città, lei mi rassicura dicendomi che non mi giudicherà.. io sono completamente soverchiato dalla paura di un rifiuto.
    ci incontriamo lei e dei suoi amici. dopo una giornata passata a passeggiare, siamo soli io e lei a casa sua.. in quel momento ho capito che le avrei dovuto dare un bacio. Il mio primo bacio, avvenuto a 21 anni. Non immaginavo potesse essere così.. stupendo è il termine giusto. Eppure mi viene così spontaneo e naturale che le do l’impressione di essere “vissuto”. Le dico che vorrei mettermici assieme.. 2 giorni dopo è previsto che passeremo il fine settimana a roma in seguito ad un suo invito. Con lei passo i momenti + belli della mia vita, per quanto siano brevi, sono di un’intensità non paragonabile. Ormai è fatta penso.. desidero una storia seria anche a distanza con la persona di cui sono innamorato (lei è veramente una ragazza stupenda). siamo entrambi vergini e per me fare l’amore in questo modo è la cosa + romantica in assoluto.. mi farebbe sentire compreso.

    sfortunatamente dopo alcuni mesi lei mi lascia.. dicendomi ke è l’eccessiva distanza. io non le credo e dopo aver insistito alcuni giorni dopo lei mi risponde: “Non mi sarei mai innamorata di te. Non hai quel modo di parlare e agire che.. quel che”. Mi crolla il mondo addosso. Questo mostruoso malessere è stato solamente eguagliato dallo scoprire che 40 giorni fa si è fidanzata. Un ragazzo le ha chiesto la mano. Così, con semplicità! A me è stata negata. ci ho messo l’anima. comincio a pensare che non sia solo il mio aspetto, ma il mio odioso carattere dannatamente artificioso. Rispolvero l’idea del suicidio: ora è più forte che mai. Mi odio, mi odio completamente x come sono. solo il mio carattere gentile e comprensivo si salva. Odio il mio aspetto ma ora + ke mai odio il mio atteggiamento, il mio modio di attuare.

    comincio l’università, voglio dare 1 taglio a tutto.. trovo ragazze, ma faccio fatica a relazionarmi. le cose.. IO non funziono. l’unica cosa che mi salva è il senso di colpa che avrei nei confronti dei miei, specie mia madre (un vero macigno) e la speranza: resistentissima e fragilissima come un diamante. ormai mi aggrappo a qualsiasi cosa, come la fede.
    Lo psicologo mi dice che sto cercando un’amore “femminile” che non sia quello di mia madre e che lo eguagli o superi. Mi sento un pesce fuor d’acqua. ho bisogno di una persona con cui poter condividere i momenti + belli..

    La prossima volta non fallirò: ho i farmaci antidepressivi e il caro vecchio alcol. Mi do massimo 2 mesi di scadenza dopodichè andrò di notte a farmi un giro in campagna…

  5. 665
    Kokoro -

    A Unodivoi:
    lasciami dire qualche banalità, ma se ci si potesse uccidere ogni volta che una persona ti ha deluso il mondo non conoscerebbe la razza umana! Per quanto doloroso possa essere bisogna incassare ogni volta. Tutte le difficoltà che si devono affrontare servono anche a noi, sicuramente poi non si commetterà più lo stesso sbaglio. E poi, quando si tocca il fondo l’unica cosa da fare è risalire; se si è veramente messi alle strette si arriverà a comprendere che la grandezza della forza interiore è sconfinata. A te può sembrare banale ma anche solo la possibilità di poter credere che in qualche modo la nostra vita possa avere una qualche utilità riesce a darmi un pò di speranza. Oggigiorno c’è egoismo, c’è dolore, c’è menefreghismo eppure continuano ad essere tante le persone ossessionate dalla ricerca del significato della vita: questo significa che esistono ancora persone che ci credono fortemente e che non la vivono semplicemente perchè è un dovere che devono assolvere.
    Talvolta è necessario anche vivere senza andare controcorrente purchè sia un modo che consenta di andare avanti senza farci rinunciare agli ideali. non serve cercare l’approvazione negli occhi degli altri perchè ci sarà sempre qualcuno a cui non vai bene. E’ importante l’approvazione delle persone che vogliono il nostro bene. Non è in un altra persona che devi cercare la forza per continuare a vivere, ma dentro di te. Prima di riuscire ad amare gli altri bisogna riuscire a comprendere cosa sia l’amore verso se. Non è necessario arrivare ad un equilibrio completo ma quantomeno scoprire cosa sia l’amore. Serve tanta forza e tanto coraggio ma anche l’appoggio di qualche amico fidato che ti conosca bene è importante. Significa che un legame con il mondo c’è ancora: è un punto di partenza per giungere ad altro. Un piccolo passo, un passo davanti l’altro per poi rendersi conto di aver percorso chilometri. La tua speranza è resistentissima come un diamante ed è perciò preziosissima, non perderla mai.

  6. 666
    davi -

    beh che dire vi racconto la mia storia. ho 18 anni e sono arcistufo di vivere. odio la scuola, sono arrivato al 5 anno di liceo scientifico e non riesco più a frequentare, quindi non mi diplomerò mai. odio il lavoro, non ho il coraggio di cercarlo. odio stare in casa a fare il mantenuto. odio svegliarmi la mattina. odio relazionarmi con le persone. odio l’amore perchè so che non l’avrò mai (anche per altri problemi di salute che ho).
    odio il Signore Gesù Cristo per avermi messo al mondo. odio i miei genitori per avermi messo al mondo.
    amo bere vino, ubriacarmi, fumare canne, prendere dosaggi da cavallo di psicofarmaci.
    non so far niente, credo nemmeno suicidarmi. non ho mai provato. anche se ho sempre assunto quantità spropositate di valium, tavor, tavor oro, seroquel assieme ad alcolici ma non mi è mai successo niente.
    basta sono stufo. voglio morire.

  7. 667
    francesca -

    Non ho un presente,
    non ho un futuro…
    Mi sono rovinata la vita con le mia mani….
    La cosa divertente,è che non ho nessuna intenzione di morire.

  8. 668
    dexter -

    ankio mi sento un fallito avevo trovato finalmente la pace avevo un buon lavoro, degli amici. Ma il lavoro mi era stato ripromesso il rinnovo contratto facendomi aspettare diversi mesi poi me lo hanno messo dietro. Gli amici si sono comportati male e ho chiuso i rapporti i 2 amici che avevo. Ma come …..può cambiare la vita in un secondo…. porca …….!! Non ho una donna. Qualkuno ha il mio stesso problema? Scrivete alla mia mail: nigga1981@libero.it, così poi do anke mio contatto msn.

  9. 669
    dexter -

    dimenticavo… Penso spesso al suicidio…

  10. 670
    sem -

    scusate ma e mai possibile che non ce nessun modo di farla finita indolore vi prego datemi un consiglio su come fare
    pultroppo sono una persona che non a molto coraggio ma sono determinato a portarlo fino in fondo
    grazie per un vostro consiglio

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