Il suicidio

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1. 5561
   Marina - 28 Ottobre 2009 10:20

   Grazie Roj le tue parole mi danno sempre tanto sollievo non sò perchè ,forse ci lega qualcosa che so esprimere ,ma mi tirano su tantissimo il morale ,sei una persona meravigliosa,stupenda sai capire il mio stato di animo mi sembra che se vedo 2 righe scritte tue rimango male !!!!!!!!!!!!!!!!!!!grazie per tutto quello che mi dai.Alessandra fatti sentire………..Questo che scrivo è per una persona a me molto cara ,non si può comprendere una persona senza prima conoscerla,non si ama una persona senza prima capirla.Infatti amare una persona significa donare tutto se stessi .E il suicidio è prognosi infausta del pensiero:la disperazione,e la fede è l’unica cura,La disperazione è l’unca l’unica condizione psicopatologica sulla quale non ibile fermarsi.Hai 2 strade per uscirne la risalita che credidimi è molto faticosa o il suicidio .Amico mio caro ti consiglio la prima strada sarà faticosa ma ne vale la pena……………..leggi bene le mie parole forse sono anche rivolte un pò a tutti che suicidandosi si risolve un problema ,io lotto lotto e quante volte ho chiesto aiuto tante ,voglio vivere e combattere per vivere,amico mio ci sentiamo più tardi .Un bacione a tutti

2. 5562
   allegra - 28 Ottobre 2009 11:17

   amori miei ciao….ti ringrazio tracy..speriamo di trovare questa persona speciale..sono convinta che da qualche parte in questo mondo esiste…………..

   almeno lo spero amori miei…..
   kevin tutto bene
   nobody
   tancamala milly e tutti voi ,,,un abbraccio….

3. 5563
   Nobody - 28 Ottobre 2009 12:11

   Di umore variabile e piena di parole non dette. Sento che il mio cuore è prossimo all’esplosione, eppure continuo a tener per me quello che, probabilmente, farebbe troppo male se fosse espresso. Un groviglio di emozioni e sensazioni che non riesco in alcun modo a contenere. Individuo delle responsabilità negli altri, ma stento a fare un’autocritica. Qui sta l’errore. Nel non riuscire a vedere quanto c’è di mio nel portare gli altri a comportarsi in modo indifferente nei miei confronti. L’indifferenza mi uccide. L’indifferenza annulla ogni mio respiro e rende vano ogni mio movimento. Ma sono io che la chiamo a me? Perchè ogni volta che credo in qualcuno, ogni volta che apro il mio cuore, quello che ne ricevo è uno sguardo distratto e distaccato? Eppure basterebbe così poco. Oggi mi sono svegliata con questi pensieri in testa. Con la voglia di alzare il telefono e chiedere “Perchè?”. Con la voglia di strattonare chi non riesce proprio a capire quanto può ferire con i suoi gesti, con le sue parole e, soprattutto, con il suo silenzio. Poi però mi sono fermata un attimo a riflettere su quale possa essere il mio ruolo in tutto questo. Sinceramente mi sembra di dare tutta me stessa alle persone che amo. Ma forse quello che arriva loro è altro, forse non riesco a comunicare efficacemente quanto siano importanti per me. Non lo so, mi sembra di non sapere più niente. E’ così difficile capire quello che ho dentro? Sono così impenetrabile?
   Caro KEVIN, coraggio. Hai sempre trovato le parole giuste per sostenere ognuno di noi. Hai sempre dato ad ognuno un abbraccio simbolico. Sei sempre stato presente, nonostante anche tu abbia i tuoi problemi. Sei stato veramente grande. E anche ora ti rendi disponibile per noi, nonostante non stai passando un bel periodo. Nessuna parolina magica, solo fatti forza e cerca di vedere quante qualità hai. Non so se per te le mie parole hanno un senso, in fondo non ci conosciamo, ma mi sento di dirti, come ho fatto già altre volte, che ti stimo

4. 5564
   Nobody - 28 Ottobre 2009 12:13

   e ti reputo un ragazzo estremamente positivo. Sensibile, altruista, generoso, attento, delicato. Certo, complesso, come lo siamo tutti d’altronde. La complessità è una risorsa, non un difetto. E gli alti e bassi nella vita ci saranno sempre. Dici di stare un giorno bene e un altro male. Io sono un po’ di giorni che ho in testa le parole di una canzone dei CCCP “io sto bene io sto male io non so come stare”. Anch’io mi sento così, caro Kevin. Nessuna stabilità emotiva. Fino all’altro ieri mi sembrava di poter riprendere in mano le redini della mia vita. Almeno nei miei pensieri, anche se non nei fatti. Poi di nuovo nel baratro. Oggi sono arrabbiata e triste. Domani forse sarò disperata. Poi magari tornerà il sole. E vado avanti così, a combattere con aggressioni interne ed esterne, senza mai sapere come finirà la mia battaglia. Combatti anche tu, resisti. Non è vero che è difficile starti vicino e conoscerti. Qui hai permesso a molti di farlo. Io posso dire di conoscere qualcosa di te. Certo, non so se sei biondo o bruno, grasso o magro, quanto sei alto e come ti vesti. Ma non sono cose importanti. “L’essenziale è invisibile agli occhi”. Un caro saluto.
   MILI, grazie dell’immagine di tuo figlio che pesca al mare. C’è molta poesia e sentimento in quello che hai descritto. C’è, soprattutto, molto amore. Certo che mi ricordo Sampei, me lo vedevo sempre, nonostante a me la pesca non piaccia proprio. Ma c’era in lui la costanza, la pazienza, le virtù dell’attesa. Un po’ quello che hai osservato in tuo figlio. Sì, la sofferenza lo renderà più forte. Lo credo anch’io, perchè non è solo nell’affrontare le sue difficoltà, ma ci sei tu che lo guidi e lo accompagni per il suo cammino. Ciao.
   ALLEGRA, penso che a volte stare da soli sia necessario. Per riprendersi delle parti di sè che potrebbero essere state offuscate da persone egoiste e poco sensibili. Stai maggiormente in contatto con te stessa e i tuoi bisogni e vedrai che troverai anche una persona più adatta a te. Ciao.

5. 5565
   allegra - 28 Ottobre 2009 18:48

   Nobody sentirti così giu’ mi mette a disagio…povera cucciola,non è colpa tua se provi questi stati d’animo..ma del mondo incerto e vigliacco….un abbraccio

6. 5566
   Alessandra - 28 Ottobre 2009 19:23

   MARINA, ciao cara, sono molto contenta di sapere che stai meglio e che lotti. Ce la farai, proprio per questo: sei una lottatrice. Il fatto che butti tutto fuori ti fa bene, e un’altra cosa ancora: non ti vergogni di dire che stai male quando stai male e di chiedere aiuto. Ovviamente non si deve e non si può pretendere l’aiuto da tutti: è sufficiente qualcuno, talvolta basta anche uno solo. A me è successo tante volte: se c’era uno, mi attaccavo a quello e ringraziavo. Per collegarmi a quello che giustamente diceva NOBODY giorni fa (ciao NOBODY, anche a me ha colpito molto l’immagine del bambino di MILI che trovo una persona positiva e piena di energia e il suo bambino credo che le somigli molto): attaccarsi non deve significare aggrapparsi. Io penso che se c’è qualcuno che ci dà una mano, va benissimo, è una cosa bellissima, che può darci una grande spinta, un sostegno al momento giusto ecc., ma se non c’è, non dobbiamo perdere tempo ed energie a lagnarci che non ci sia, aggiungendo amarezza ad amarezza, sofferenza su sofferenza, che non portano a null’altro che a stare peggio. E comunque, dopo che ci siamo attaccati a qualcosa o qualcuno, dobbiamo fare delle “verifiche”: staccarci. Camminare sulle proprie gambe. Come fa un bambino, piano piano. Perché una madre a camminare al posto suo, in eterno, non potrà esserci.

   Un saluto a tutti

   PS: MARINA, mi ha fatto inoltre molto piacere anche vedere quante persone qui ti vogliono bene, si preoccupano per te, ti parlano e persino si scusano con te per dei malintesi con te. Mi sembra molto bello.

7. 5567
   mili73 - 28 Ottobre 2009 19:37

   un caro abbraccio a tutti voi:)

8. 5568
   kevin - 28 Ottobre 2009 21:26

   ciao a tutti.ciao nobody, grazie per i complimenti, ma sono solo una persona come tante.
   sono stato male e so cosa significa non trovcare aiuto, soipratutto quando lo si chiede.
   ti capisco benissimo con i tutoi stati d’animo.
   Allegra, come stai, la tua feriuta si stà rimarginando? dai su che tu come altri potrete buttare via la corazza, perchè tanto avrete la forza in grado di rispondere a tono.
   E’ cattvio da dire, ma se tuo marito piagnucola e stà male, ben gli stà.
   Così almeno siete “pari”.

   Milli come stai, anche te, come ti senti?
   Marina, dai che qui ci sono persone che ti spronano a remare.
   Alessandra, complimenti per il tuo carattere sai diffeonde fiducia.
   Di questi tempi non si riesce neanche a pagamento.

   Ciao

9. 5569
   roy - 28 Ottobre 2009 21:52

   ciao meravigliosi/e.mi stò condizionando troppo a venir quà che io amo stà vita.ma dico anche che ho trovato un altra verita da imparare nella vita appunto.MARINA dolcezza,ringrazio a te che mi consideri tanto,ma non sono un salvatore tuo,sei tu che vuoi salvarti da questo tuo modo di vivere.sapete una cosa?vi ADORO,perchè siete veramente forti alla fine,che avete avuto delle sconfitte nella vostra vita e vi aiutate a vicenda senza chiedere niente in cambio.questo e ammirevole,perche sapete forse meglio di me,che ogni volta devi dare qualcosa perche chiedi un aiuto.che dirvi…..potrei scrivere chilometri di parole,ma ha volte bastano due,no una parola….RIALZATEVI.ciao carissimi

10. 5570
    salento - 28 Ottobre 2009 23:02

    ragazzi forza…..anche fra di voi stessi potreste aiutarvi..a volte anche una parola di conforto può dare quella motivazione in più per cambiare o meglio deviare i pensieri che alludono alla morte…sappiate che ognuno di noi nella propria vita ha vissuto momenti negativi…ma questo non vuol dire buttarsi a terra…io ad esempio non so cosa sia la felicità ma sono convinta che un giorno la troverò…o meglio troverò la mia serenità interiore…poichè vivo con la speranza che tutto ciò che mi circonda un giorno possa cambiare…ma questo dipende da noi stessi..porsi degli obiettivi…e secondo me sono proprio questi a farci andare avanti…..forza ragazzi io sono con voi…vi mando un forte abbraccio caloroso e un bel colpo sulla schiena…come incoraggiamento!!!!!!!!!!!!!!!!!dai su su……

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