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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao a tutti ,
Marina , hai visto il matrimonio è andato bene, un abbraccio immenso…
Ciao Kevin , anche se, sei un ragazzo, trovo che hai la dote del saper comprendere e ascoltare..rarita’ assoluta oggi giorno credimi..
Tamara, io sono completamente d’accordo con Kevin, non devi giustificare il comportamento alvulso di tuo marito, poi ovviamente solo voi siete a conoscenza delle motivazioni che hanno portato alla rottura, è il padre dei tuoi figli, dovrai sempre avere un legame con lui, per quanto riguarda la tecnologia, non posso certo negare che rappresenta un mezzo con il quale è facile intrecciare “certi incontri”, sta a noi pero’ scegliere, cosa è bene o meno, forse tuo marito
capira’ lo sbaglio…mi sento francamente a disagio, ma non posso esprimere ulteerioti giudizi..Vivi e pensa ai tuoi bimbi,che sono il carburante della tua vita..
Cara Serena,
io non sono tanto ricca per darti un’ opinione,pero’ conosco persone ricche,che vivono certamente bene, non lo nego, forse non hanno il pensiero di pagare le bollette, a volte sono le piu’ sole, che brutto Serena sapere di essere amati solo per quello che hai e non per quello che sei….
Meglio un amore vero..di quelli che ti danno i brividi alla schiena…fatto di coccole e tante attenzioni..avventure…baci rubati..sguardi che s’incrociano..quelli li vivi gratuitamente..
i soldi aiutano servono, sicuramente,ma non i tutti i casi..
Sono del parere che si puo’ essere ricchi di altre cose nella vita…
C’è un ricco ricco infelice qua che ci illustra un po’ la sua vita?
Baci a tutti..ansia compresa….ma prima o poi la mandero’ in pensione…
cia Tacamanda all’incontrario di te la vita a me non ha dato niente se non delusioni a parte imiei 3 figli che sono stati tutta la mia vita.si è vero ho bisogno coccole hai raggione ormai cercherò di farmele da sola quando sono triste e piango.Sipuò dire che ormai sono sola perchè il piccolo figlio 32 non ci sta mai a casa ,quindi posso sfogarmi come mi pare piangere coccolarmi e spesso mi dò anche qualche schiaffo ………………………..grazie dell’interessamento un bacio Ciao Kevin ,Allegra tutti quelli che mi sono stati vicini un abbraccio
ciao a tutti…
cara serena, quello che dici è vero ma solo in parte.
è vero che chi è benestante è un pò avvantaggiato, anche nelle cure, anche se dipende da quali.
sai io preferisco essere uno che non è benestante e che stà bene con se stesso e gli altri.
purtroppo i soldi non possono comprare la tranquillitù emotiva di ciascuno di noi, anche perchè così sarebbe troppo facile.
al contrario è pura illusione.
a tale proposito c’è il mito, il luogo comune macchina bella, per noi uomini è sinonimo di attrazione verso le donne.
a mio parere non c’è cosa peggiore che fare affidamento su un bene superfluo per aumentare le proprie possibilità nonchè autostima.
con ciò non dico che non mi piacerebbe possedere una bella macchina, ma usare questo come biglietto da visita, beh no….
che dirtiin certi periodi bui, si pensa molto, anche al danaro in relazione alla felicità.
ho pensato ad un abitante della giungla e ad uno di noi.
sai che differenza c’è?
che l’abitante della giungla è felice mentre noi, no.
eppure chiunque può dire di essere pià ricco….
ma la ricchezza materiale non è sinonimo di tranquillità interiore.
sarò pazzo, non lo so, forse è per tale motivo che sono solo e non riesco a trovare una “mezza” ragazza alla quale possa piacere.
cara nobody è molto che non ti si sente, come stai?
ciao
Lascio solamente un saluto, in questo periodo non mi sento di scrivere anche se vi seguo sempre quindi vi lascio solamente un saluto affettuoso e un abbraccio di luce e calore a tutti
Mai
MARINA, sono davvero contenta che sia andato tutto bene. Un saluto a te a tutti.
Ciao Serena, i soldi non fanno la felicità ma non averne può rendere molto infelici. Avere tanti soldi sicuramente aiuta a curarsi meglio, vorrei aver potuto sfruttare questa opportunità negli ultimi tempi.
Ciao Nobody, un abbraccio. Tanca sono felice che il tuo momento critico sia già passato, in quei momenti bisogna solo stringere i denti… Ciao Silvio. Kevin, Marina, Allegra, Tamara, Dago, Fanny un caro saluto.
buonanotte a tutti
Un’ora insolita per me per scrivere qui. Ma stasera sono sola con i miei pensieri. E rifletto, rifletto, rifletto. Su quello che mi accade, sulla mia incapacità di affrontare la vita con il piglio giusto. Sulla mia inutilità. Stasera prevale questo senso di vuoto e di manchevolezza, che mi fa sentire completamente insignificante. Cosa ho combinato di buono fino ad oggi? Sì, credo che forse una cosa ci sia, ma nn so quanto sia merito mio e quanto dell’altra persona. Ma poi? Non mi ritengo in grado di pensare. Non mi ritengo in grado di gestire un rapporto in modo adulto. Mi sento inadeguata in molte situazioni, anche le più semplici. Soffro maledettamente per questioni apparentemente insignificanti. Valuto gesti, parole, atteggiamenti, con un’ attenzione esagerata. Basta poco per farmi crollare. Basta pochissimo per farmi star male. Non è così che si vive alla mia età. Mi sembra di esser sempre troppo piccola per le responsabilità che mi sono richieste. Non mi sento in grado di farcela. Mi chiedo come potrò mai mettere al mondo dei figli, con questa fragilità estrema. Mi chiedo cosa posso offrire loro di buono. Tutto l’amore che ho nel mio cuore non basta. E questi pensieri mi fanno star male. Sento di non essere una persone stabile ed equilibrata, almeno in questo momento. Forse non lo sono mai stata. Sento di vivere sempre sull’orlo di un precipizio. A volte scivolo. Qualche volta trovo una mano pronta a ritirarmi su. Altre volte devo fare da sola e allora sto lì che indugio, che cerco di risalire, che cado nuovamente. Oggi mi sento invischiata in una specie di melma che sta sul fondo del mio baratro. Sono caduta qualche tempo fa e non ce l’ho fatta a rialzarmi. O meglio, ci ho provato in vari modi, ma nessuno si è rivelato adeguato. Come dice Tancamala, non mi piace piangermi addosso e lamentarmi, quando potrei essere riconoscente per le cose che ho. Ma perchè allora sento questo dolore così forte dentro di me? Perchè esistono giorni così pesanti da farmi
desiderare solo cose brutte?
Ciao KEVIN. Non rimanere deluso se qualche volta non ce la faccio a scrivere, perchè spesso mi è difficile esternare quello che sento. Spesso provo emozioni troppo forti e vivide da poter essere trasposte su uno schermo freddo e immobile. Quando succede così capita che prendo la penna e scrivo associazioni senza senso, sensazioni pure. Forse è come dici tu, si provano troppi sentimenti e troppo contrastanti e si sente il bisogno di dar loro una forma, in qualche modo. Ma quando scrivo qui vorrei trasmettere qualcosa a ognuno. Vorrei che arrivasse qualcosa di me, seppur magari da scoprire sotto la coltre di parole fitte e le frasi scarne. Vorrei comunicare quello che di solito non riesco ad esternare a nessuno. Quindi scrivo solo quando sento di avere le parole adatte per descrivere la mia anima. Tu credo lo sappia bene, Kevin, le medicine danno spesso confusione. I pensieri sembrano fuggire via e si fa fatica a tenerli dentro di sè. E non avrebbe senso scrivere qui qualcosa di incomprensibile. Ma cerco di esserci come posso. Per quanto riguarda quello che è successo hai detto bene tu: l’appiglio a cui mi stavo appoggiando nella mia scalata è franato e mi sono trovata all’improvviso da sola. E’ un po’ troppo delicato da raccontare in altro modo, ma sappi che sto sperimentando delle emozioni devastanti. E non ho retto. I segni sono ancora ben visibili, ma li guardo come se non appartenessero a me. Rispetto a quello che hai scritto a Serena, voglio solo dirti che il mio ragazzo non ha mai avuto una macchina. Le mie amiche avevano il ragazzo che le andava a prendere con la macchina nuova e bella. Ma a me non è mai importato niente. Ero contenta di stare con lui anche se la sera tornavo a casa congelata dal freddo. Mi sembra che tu possieda le doti necessarie per poter essere apprezzato per quello che vali, al di là di quello che possiedi. Ciao.
ALLEGRA, vorrei scriverti ma è finito lo spazio.
Ciao ALESSANDRA, FLEXO, DAGO e tutti.
cara Nobody, sei in buona compagnia. Sono un maschio, e penso sempre che i processi mentali maschili siano profondamente diversi da quelli femminili, ma, leggendoti, mi sorprendo di rileggere le stesse sensazioni, le stesse conclusioni del mio, cervello. Può darsi che ci sia un dolore oggettivo. Può darsi che gli occhi vedano mali comuni, quindi abbastanza veri, e forse incurabili. Io possiedo una ideologia. Credo che dobbiamo ancora evolverci assai, che stiamo agendo male come razza, nei confronti del mondo. Così privi di rispetto, così ipercostruttivi ed insensibili a ciò che schiacciamo. Che specie assurda. Con le medicine cerchiamo di spegnere un dolore che forse è bene avere, e poi mi manco a me stesso. Ma, almeno io, sono circondato dagli altri, a cui qualcosa devo. Non posso, quindi, indossare una casacca arancione e liturgiare mantra e Om, non posso profetare e benedire, non posso maledire e punire. Con i piedi per terra, compro affettato e faccio la pasta, Faccio i letti e stendo i panni, proprio come se la vita fosse nei suoi binari naturali, anche se siamo una specie innaturale, violenta, ingorda e profondamente cattiva, irriconoscente e selvaggia. Però, c’è una grande violenza anche nello stare male, e far capire a tutti che non riescono a farci stare bene, perchè è un po’ come fargli capire che noi siamo più sensibili, e quindi, migliori. La croce sul golgota, fu un segno, messo bene in alto. E noi tutti, difficilmente possiamo sentirci degni di chi è stato perfetto. Questo fà un po’ stizza.
Nobodi cara io non ti conosco e tu non conosci me leggendo qualcosa mi sono di te mi sono vista io .io 5 anni di calvario e ancora non ne sono fuori ,tu sei nella mella e non riesci a tirarti su io in un tunnel buio senza via di scampo solo ora riesco a vedere un piccolissimo filo di luce e piano piano sò che mi porterà alla salvezza per 4 anni sono stata accovacciata li dentro sola senza l’aiuto di nessuno .Ma da un anno ho deciso fermamente che voglio uscire,Nobodi non lasciarti andare lotta contro questa melma in cui sei caduta non abbandonarti reagisci lo sò che non è facile,ma dipende tutto da te devi essere tu in prima persona a incominciarti a volerti un pò di bene non tanto quello che basta per tirarti su,se aspetti che qualcuno ti aiuti rimarrai li per sempre come ho fatto io per 4 anni.Dai fatti forza e incomincia ad annaspare per uscire dalla melma vedrai che anche tu troverai magari un piccolo ramoscello che sta lì per caso e tu non l’hai visto sarà esso a tirarti fuori .FORZA CE LA PUOI FARE!!!!!!!!!!!un bacio.Grazie Alessandra quella sera eravate tutti nei miei cuori e quando ho brindato c’eravate anche voi che in qualche modo mi davate la forza un bacione,Kevin sei un grande hai sempre le parole giuste al momento giusto un bacio.un saluto a tutti………………………