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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

Pagine: 1 527 528 529 530 531 1.491

  1. 5281
    gilda -

    Buona sera a tutti…. vi leggo sempre ma tante volte non ho molto da dire…mi sono operata sto bene non ho avuto il ciclo per 7mesi ora che mi sono operata il ciclo e riapparso sabato almeno questa operazione e servita a qualcosa ho i punti che mi fanno un pò male come cambia il tempo ma passerà il 14 di ottobre devo fare un altra visita per vedere se tutte le cisti sono andate via speriamo bene….
    GIULY perchè stai cosi io non ho ancora capito cosa ti e successo tante cose che dici le rivedo in me… perchè non provi ad andare da uno psicologo? ti potrebbe aiutare, io ci vado sto diciamo bene…. certo anche io ho dei forti momemti di crisi tante volte mi sveglio di soprassalto come ieri pomeriggio alle18 dormivo solo che il “terremoto” del mio cervello mi a svegliato come anche questa mattina il “terremoto” nel mio cervello mi a svegliato e piangevo tanto, tante cose non sono facili da superare tanti ostacoli che DIO ci manda ce chi riesce a superarli e chi no…. io ne ho passate tante solo che non ho più voglia di piangermi sopra penso che per tutti noi arrivera la nostra occasione che potremmo tornare a vivere a sorrire…
    Quando sono stata in ospedale ci stavano delle signore in stanza con me che stavano DAVVERO MALEEEEE una ragazza 32anni con una figlia di 19mesi malata di cancro in quel momento pensavo hai miei tentati suicidi pensavo al dolere di quella mamma che dovrà lasciare la sua piccola purtroppo non sono DIO senno gli avrei donato la mia vita a quella mamma per farla stare con quella povera piccola che crescerà senza di lei sono impotente non posso fare nulla per nessuno vorrei tanto aiutare gli AQUILANI vorrei tanto donare a tutti la felicità vorrei donare a tutte quelle persone una casa vorrei tanto che quel benedetto 6aprile quella notte orrenda vorrei che non fosse mai successo vorrei cancellare dalla mente di tutti anche dalla mia mente quella notte ma non si puo dobbiamo conviverci dobbiamo andare avanti anche se con la paura di altre….

  2. 5282
    gilda -

    scosse anche con la paura di perdere altre persone anche con la paura di perdere altri amici altri ABRUZZESI.
    Ormai sono passati 7mesi ma io ancora oggi mi metto nel letto e guardo il soffitto ho la tremenda paura che tutto mi cada dormo con l telefono in mano mi sveglio piangendo mi sento il terremoto a volte non e facile per noi che stiamo un pò distanti figuriamoci per chi la vissuto per chi lo vive…. io non ho mai pregato in vita mia però adesso la sera prima di dormire chiamo il SIGNORE gli chiedo di fare stare tutti bene di non far sopportare più a nessuno questo tipo di perdite atroci e senza fine…..
    MAI cara sono qui vedi ormai riesco a sopportare quasi tutto….. spero solo che prima ho poi il mio cervello non espoda…..
    FANNY come stai?? il lavoro???
    FLEXO tu stai bene??
    PAPI PAPI GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
    UN BACIO RAGAZZI
    VI VOGLIO BENE….
    lascio il mio contatto se qualcuno vuole parlare a_petta_86@htmail.it
    UN BACIO GILDA

  3. 5283
    flexo -

    Ciao Nobody, al solito post bellissimo, l’ho letto tutto d’un fiato perché un po’ come Tanca tu sei bravissima a trasmettere le tue emozioni e le tue sensazioni. Ancora una volta le tue prime parole mi fanno venire alla mente stupendi versi di De André: “C’è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo”. E’ vero, a volte ci si sente come dei vasi di coccio andati in pezzi, si lavora tanto per rimettere tutto insieme e solo per brevi istanti si ha la sensazione di godere di quell’unità che sembrerebbe spettare di diritto al nostro io. In fondo credo che valga un po’ per tutti: l’essere umano non è un qualcosa d’unico ed indivisibile ma è probabilmente costituito da tante parti che spesso lavorano in maniera scorrelata l’una dall’altra. Non volevo liquidare la psicoterapia, lungi da me quest’idea, forse ho esagerato un po’, a volte ho il gusto dell’iperbole, però mi viene da pensare che tutta la psicoterapia di questo mondo alla fine valga poco senza quell’abbraccio a cui tutti in fin dei conti agogniamo. Continua a parlare con il tuo ragazzo, è importante che tu lo renda partecipe della tua vita, dei tuoi problemi, dei tuoi disagi; se fossi al suo posto io vorrei questo perché vorrei avere la possibilità di aiutarti, è fondamentale che tu glielo consenta. Ciao cara Nobody, un grande abbraccio.
    Sai Giuly, tempo fa avevo tanta paura di non farcela. In qualche modo avevo l’impressione che a breve, da un momento all’altro, sarebbe successo qualcosa di irreparabile, qualcosa che volente o nolente mi avrebbe obbligato a “rivoluzionare” la mia vita. Avevo deciso che, nel caso avessi raggiunto il punto di non ritorno, allora avrei preso una decisione radicale come andare a fare del volontariato in Africa o in qualche altro posto dimenticato da Dio. Ciò mi avrebbe consentito di “riavviare” la mia vita senza compiere nessun atto irreparabile. [continua]

  4. 5284
    flexo -

    Hai mai pensato di cambiare radicalmente vita piuttosto che suicidarti? So che è una soluzione che richiede molte energie ma in fondo se non hai proprio niente da perdere… Ciao Giuly, un abbraccio.
    Elise ciao, anche io mi ricordo di te, bentornata ma mi dispiace che tu stia così. Come dicevo qualche tempo fa a Nobody, da quel poco che ne so io gli attacchi di panico possono essere curati, forse dovresti rivolgerti ad uno specialista. Un caro saluto.
    Ciao Gilda, sto bene grazie, anch’io ovviamente vado avanti un po’ tra alti e bassi ma tutto sommato me la cavo. Un bacione, ci sentiamo presto.
    Arabafenice, innanzi tutto credo che il benessere materiale sia una concausa del disagio esistenziale, quanto l’assenza di vaccinazione per il morbillo sia una concausa dell’insorgenza di quest’ultimo. Da un punto di vista di pura correlazione statistica puoi anche sostenere una tale tesi ma credo che ogni medico ti spiegherebbe che l’eziologia della patologia è tutt’altra. Quindi non penso che il benessere materiale sia necessariamente un male e che porti inevitabilmente ad una società di nevrotici. Piuttosto la ricerca spasmodica di quest’ultimo, come unica ragione di vita, può avere serie ripercussioni sulla nostra serenità. E’ indubbio che viviamo in una società in cui il profitto e la produttività contano più di qualsiasi valore umano. E’ anche vero però che società del passato in cui tale benessere non esisteva non possono essere considerate migliori della nostra. Vi erano soprusi di ogni tipo e la società era organizzata in una maniera tale che il benessere di pochi (pochissimi) era tutto a carico di tanti altri. Queste persone avevano sicuramente meno tempo rispetto a noi per studiare, pensare e ragionare, e da questo punto di vista erano sicuramente maggiormente immunizzati rispetto ad alcuni disagi che invece noi tendiamo a sperimentare frequentemente. Sinceramente non me la sentirai di scambiare il mio posto con loro. [continua]

  5. 5285
    flexo -

    Per quanto riguarda la tua domanda, se mi stai chiedendo se io accettassi di appartenere ad una comunità dove qualcuno, in cambio di lavoro, mi offra di diritto affetto e comprensione ti risponderei no, per almeno tre motivi. Il primo è di ordine puramente pratico: generalmente, nella vita di tutti i giorni, posti di questo tipo sono solo apparentemente autogestiti ma il più delle volte vi è dietro qualcuno che si arricchisce sul lavoro altrui. Il secondo motivo è che credo che affetto e comprensione non possano essere considerati un diritto che per definizione spetti a chiunque. Non si può creare una comune di questo tipo dall’oggi al domani. Preferirei che la nostra società potesse evolversi autonomamente e naturalmente verso una configurazione di questo tipo e in questo è racchiusa la terza motivazione del mio no. Un saluto. Ok, anche questa volta credo di aver scritto un po’ troppe parole, buonanotte a tutti.

  6. 5286
    Marina -

    buno giorno a tutti ,sono sconfortata oggi sarà il tempo il vicinarsi di mio figlio che sposa ,non l’ho sò dovrei essere contenta ma non lo sono, non per il matrimonio è che molto propabilmente dovrò quel giorno mettermi una bella maschera da non staccarsi……….un saluto ragazzi

  7. 5287
    kevin -

    ciao a tutti.
    cara marina, non fare così non pensare a cosa dovrai mettere quel giorno, anche perchè l’unica cosa che devi fare in quel giorno sarà indssare il vestito ed essere felice per aver cresciuto dei figli che hanno fatto un percorso.
    per quel che ne so io, forse quel giorno potresti trovarti a disagio, ma potresti anche “dimenticare” tutto il discorso della maschera e respirare.
    mi permetto di darti un consiglio, almeno per te stessa quel giorno si una persona e i cattivi pensieri lasciali a casa.
    ciao

  8. 5288
    Alessandra -

    MARINA, mi dispiace che tu sia sconfortata oggi. Io in generale non sopporto i matrimoni. Feci un grande sforzo (nonostante non avessi alcun problema di depressione o simili) per partecipare al matrimonio di una mia cara amica e giurai a me stessa (si fa per dire) che non avrei più partecipato a nessun matrimonio. Quindi cerco di immaginare, nel tuo stato, l’agitazione che può scatenarti. E’ un evento comunque, tra l’altro, molto emozionante, immagino poi se si tratta del matrimonio del proprio figlio… Ma non hai, per esempio, una cara amica, che conosca bene la tua situazione, e possa accompagnarti e starti vicino quel giorno?

    GIULY, oh GIULY… Vedo che FLEXO è riuscito a dirti qualcosa… Il suo ragionamento, a volte, è stato anche il mio, e mi sembra molto valido, anche a me è servito quando ne ho avuto bisogno. Cosa ne pensi?

    ELISE, anche qui FLEXO ha già detto quello che avrei voluto dirti io. Non so se ti curi già, ma ho letto che per questo disturbo (così come per altri), prima si interviene, meglio è. Ho ascoltato testimonianze di vittime di questo disturbo. Per quello che mi ricordo, raccontavano di quanto impedisse loro una normale vita e di come, rimandando a curarsi, i loro attacchi diventassero più forti e frequenti. Alcuni hanno aspettato anni a curarsi, dicendo di avere sofferto moltissimo, e dopo sono guariti. Invitavano quindi tutti quelli che iniziano ad avere questi disturbi a non rimandare la cura..

    GILDA, hai veramente reso l’idea delle traumatiche conseguenze del terremoto. Spero che col tempo tu possa riprendere a riposare tranquilla.

    Un pensiero e un saluto a tutti… KEVIN, SPERANZA, MAI, FANNY, tutti

  9. 5289
    flexo -

    Ciao, come dicevo a Gilda anch’io vado avanti un po’ tra alti e bassi. Stasera è una serata di bassi e mi sento molto stanco e leggermente depresso. Domani andrà ceramente meglio. Un caro saluto a tutti… Buonanotte.

  10. 5290
    Giuly -

    buon giorno a tutti ,si Flezo ci avevo pensato anchio andomene lontano girare voltare paggina,ma è tutto un sogno perchè non posso ………………………………………………vi saluto tutti

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