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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

Pagine: 1 526 527 528 529 530 1.491

  1. 5271
    Alessandra -

    ELISE, stai tranquilla, leggi più su. Adesso ARABAFENICE ci darà una mano… Sbatterà tutti gli aspiranti suicidi, tutti quelli che hanno attacchi di panico, depressioni e simili, nella sua “Novissima Comunità di Recupero Aspiranti Suicidi”, dove finalmente la smetteranno di soffrire, purché naturalmente senza automobile, merendine Kinder, Baci Perugina, e purché naturalmente sappiano come si fa un fuoco senza accendino.

  2. 5272
    mary -

    Io leggo sempre i vostri post, e mi fanno tanto male, io sto male, anche mio padre se ne è andato…….la gente piange negli ospedali, con tumori vari, malattie inguaribili, problemi enormi…………..ma mi chiedo perchè…….vorrei avere una bacchetta magica per fare stare bene tutti anche voi…..tuttavia, nel mio dolore, mi guardo intorno e vedo che ci sono tante persone che soffrono tantissimo, e penso che non sia giusto togliersi la vita anche se non ce la facciamo più, ma c.... ragazzi siamo tutti giovani! Ma perchè abbandonare il mondo? Forse ci riserverà qualcosa anche a noi, deve ESSere così, dobbiamo crederlo, Giuly ti prego non farlo….pensa a Dio che ti ha donato la vita, Lui soltanto può toglierla! E non ditemi dove è! C’è esiste e io ne ho le prove, bisogna solo avere tanta fede e tanta SPERANZA altrimenti io non sarei qui a scrivere, ti prego Giuly pensa bene a tutto c’è una soluzione, e non finire sottoterra dentro una bara, se vuoi possiamo parlare o forse non ti va non so, ma credi ho 38 anni, ma ne ho passate troppe, ed ora anche la morte di mio padre….sto male, ma prego, e spero, questo mi fa tirare avanti, poichè è scritto….dopo tante tribolazioni ci sarà un premio copioso…..questo è un passo della Sacra Bibbia. Ciao carissima Giuly e ciao a Dago Fanny, e tutti gli altri se vorrai ti do la mia e-mail per poter parlare magari più libere, solo se vorrai ciao ciao a tutti e nonostante stia malissimo il mio pensiero è anche con voi……….Dio è Luce, Speranza, e VITA,ascoltatelo, parlate con Lui prima o poi farà cambiare le cose, so che molti di voi non approvano questo ma io la penso così e sono sicura che Dio Ci ama ama tutti noi!

  3. 5273
    Nobody -

    Stamattina le gocce di pioggia cadevano pesanti sulla mia giacca. Scendevano lungo il casco e bagnavano i pantaloni. Prima poche, poi, all’improvviso, lo scroscio è diventato più violento. Ho lasciato che continuassero a bagnarmi, noncurante della sensazione di freddo e di umido. Ho lasciato che le mie mani scivolassero sul motorino, non più salde nella presa. Per un attimo, solo per un attimo, mi sono vista per terra. Sull’asfalto, immobile, ma con lo sguardo vigile. La gente intorno, la sirena di un’ ambulanza in lontananza. E poi una stanza d’ospedale, bianca e asettica. Tubi, flebo, medici. La mia mente ha vagato per un po’, perdendosi in pensieri poco luminosi, mentre le ruote del motorino continuavano a correre. E’ bastato poco e mi sono resa conto che dovevo riprendere il controllo dei miei pensieri. Concentrarmi su quello che stavo facendo, perchè veramente potevo finire per terra. Non lo volevo. A mente lucida non volevo finisse così. Mi sono fermata, ho aspettato di tornare in me e sono ripartita. Tutto questo preambolo per dire che io non ce la faccio a pensare al suicidio in modo premeditato. Per me è un gesto istintivo. L’impulso di un momento. L’unico modo, a volte, per porre fine al dolore. L’unico modo, a volte, di riuscire a vedere una fine a tutte le sofferenze. Mi vedo con un coltello in mano, pronta a tagliarmi le vene. Sono flash che mi accompagnano spesso nelle giornate più nere. Nelle giornate in cui mi sento persa nel mio dolore, chiusa nella mia mente impazzita. Poi ascolto le parole di KEVIN e quelle di GIULY. Una data, una fine prestabilita. Un piano per togliersi di mezzo. Veramente vorrei poter dire loro qualcosa. Sento in loro una determinazione che a me, forse, e forse per fortuna, manca. Per me sarebbe un gesto di follia. Per loro un gesto razionale. Mi accorgo della mia impotenza di fronte a questa spietata risoluzione. Rimango così, senza parole. E mi dispiace. Posso solo dirvi che comprendo la vostra sofferenza e so (continua)

  4. 5274
    Nobody -

    quanto sia difficile il cammino. Soprattutto so quanto sia difficile il cammino quando ci si sente soli e sembra che nessuno capisca. Il dolore non va di moda, mi dispiace. Fa paura, non si sa come affrontarlo. Soprattutto il dolore di una persona cara. Provoca rabbia, risentimento. Altro dolore. Oggi mi verrebbe da dire:” siate pronti a perdonare, ad accettare i limiti di chi vi sta vicino”. La sofferenza appartiene a tutti, anche a chi è bravo a mascherarla dietro un sorriso. KEVIN, tu hai il grandissimo dono di una sensibilità eccezionale. A volte può rivelarsi anche un problema, lo so bene. Anzi, forse il più delle volte questa sensibilità ti porta a soffrire. E, come dici tu, non è una sofferenza localizzata, non si può estirpare. A me molte volte viene voglia di strapparmi il cuore. Una volta, in una situazione per me molto dolorosa, mi sono strappata con le mani la maglietta sul petto e mi sono tagliata dalla gola al seno, pensando di poter arrivare al cuore e fermare tutto il dolore. Non ha funzionato. Il dolore è ancora qui, ancora oggi.
    FLEXO, quando parlavo di non essere una persona non mi riferivo assolutamente alla percezione di me rispetto agli altri. Non credo in una normalità statistica, come non credo che tante persone si possano definire tali. Per me essere persona significa essere consapevoli di se stessi, di chi si è veramente e intimamente. Essere persona presuppone, per me, un’integrazione totale delle componenti fisiologiche, di quelle cognitive e di quelle affettive che risiedono in uno stesso individuo. Un essere pieno e completo e cosciente. Io non so chi sono. Non so qual’è la mia realtà. Mi guardo allo specchio e non mi riconosco. Sento una profonda scissione fra i miei comportamenti, i miei pensieri e le mie emozioni. Sto male e rido. Vorrei parlare e sto zitta. Sai dov’è che riesco a sentire tutta me stessa intera e non a pezzi? All’interno di un abbraccio. (continua)

  5. 5275
    Giulj -

    ciao a tutti come vedete ancora non è arrivato il grande giorno ,però non mi sento di di scrivere un salutone a tutti

  6. 5276
    Nobody -

    Sono i momenti in cui riesco ad entrare in contatto con le mie parti più profonde e dimenticate e a farle mie. E’ proprio come hai detto tu: è l’abbraccio di una persona cara che può più di mille parole. E’ il sentirsi vicini, in unione intima e profonda. Sentire che c’è qualcuno che capisce e comprende e non giudica. Le sedute di psicoterapia non le liquiderei in modo così sbrigativo. Ti assicuro che è un percorso che, per quanto doloroso e complesso, porta a riappropriarsi di parti di sè a cui nessuno aveva dato spazio. Servono a curare un Sè sofferente, spesso straziato. A volte inesistente. Non solo attraverso le parole, ma anche con uno sguardo, un abbraccio, un gesto. Questa, almeno, è la mia esperienza. Poi, spesso, la psicoterapia non basta. E ti parlo sempre per esperienza. Spesso bisogna ricorrere a dei farmaci. Spesso questi farmaci sembra che facciano più male che bene. Spesso si prova rabbia di fronte al proprio malessere, che è così forte e resistente che niente sembra riuscire a ridurlo. Spesso questa rabbia diventa rabbia verso se stessi. Verso un modo sbagliato di sentire, di percepire il mondo. Verso un dolore che non si riesce ad eliminare. E poi viene il discorso sul cercare di diventare una persona. E’ un discorso molto complesso, almeno per me. Mi affascina pensare alla mente, ai meccanismi che portano alla costruzione dell’identità. E al perchè mi sento così smarrita. Mi sembra di impazzire. Ma rimane un discorso interiore, non riferito in alcun modo ad un paragone con il mondo esterno. Come vedi anche io sono un po’ logorroica quando scrivo. Ma, di persona, ti assicuro che faccio una gran fatica a parlare di questi temi. Un abbraccio.
    DAGO, sì, lo sto facendo. Sto cercando di aprirmi con chi so che ha la sensibilità giusta per capire. Come ho scritto già nel precedente post, sto cercando di rendere il mio ragazzo partecipe del mio mondo interiore. Ti assicuro che non è facile, perchè ho sempre paura di una sua reazione.

  7. 5277
    Nobody -

    Ho paura che possa giudicarmi male. Ho paura che possa spaventarsi. Ho paura che possa pensare che sono troppo fragile. Dentro di me, però, so bene che lui non mi giudicherà, non si spaventerà, non mi abbandonerà. Già condivide il mio quotidiano, fatto di giornate a volte molto difficili. Fatto di pasticche che mi fanno crollare dal sonno. Fatto di rabbie apparentemente immotivate. Fatto di dolori inspiegabilmente acuti. Mancano solo le mie parole, a rendere un po’ più comprensibile il tutto. E ci sto provando a tirarle fuori. Un caro saluto.
    CRISTIANO, grazie delle tue parole. Da quello che hai scritto mi sembra che tu abbia tutte le risorse per poter superare il tuo momento di difficoltà. Sei consapevole degli ostacoli che hai davanti a te, ma non ti lasci abbattere tanto facilmente. Sai, con una frase sei riuscito a centrare il punto. E’ proprio così. Chi mi sta più vicino è anche chi riesce con pochissimo a farmi morire dentro. Grazie della tua comprensione e vicinanza e fatti sentire.
    ALESSANDRA, come stai tu? Tu che sei sempre pronta a rivolgerti a noi sostenendoci e facendoti carico di tutti i nostri dolori. Tu che non dimentichi mai di lasciare anche solo una riga per ribadire la tua presenza. Che sentimenti ci sono ora nel tuo cuore?
    ARABAFENICE, il tuo nick mi fa pensare che hai superato qualche bruttissimo momento e ora, come l’uccello mitologico da cui hai preso il nome, sei rinato. Ma davvero pensi che la tua idea di comunità autogestita possa essere un rimedio per le sofferenze dell’anima? Davvero pensi che stiamo qui a farci prendere dalle nostre elucubrazioni mentali? Davvero pensi che chi soffre non sia in grado di rinunciare a qualche bene materiale? La sofferenza, io credo, appartiene a tutti: a chi ha le ville al mare come a chi vive in una casa popolare. C’è gente che lotta per arrivare a fine mese e gente che ha uno stipendio dignitoso. In entrambi i casi possono esserci dei dolori tanto grandi da far desiderare la morte. Spazio finito.

  8. 5278
    kevin -

    ciao a tutti.
    cara Nobody, triste chiamarti cos’, quindi cara amica, ho letto le parole che hai scritto e a mio parere trapela molta lucidità in ciò che dici.
    capisco e comprendo il convivere che hai con il cupo stato d’animo ed è veramente difficile e snervante.

    penso che tu sia un concentrato di emozioni… una persona che darebbe stimoli di vita a chiunque; forse come me riesci più ad essere sensibile verso gli altri che con te stessa, virtù che a volte mi si è rivelata a doppio taglio poichè sono stato usato.

    hai ragione quando dici che ho parlato del mio suicidio con molta decisione e razionalità, conseguenza del fatto di uno stato d’animo pessimo di un pensare sempre e costantemente negativo.
    il punto triste di tutto ciò che agli amici, non si può chiedere aiuto, altrimenti il comportamento nei tuoi confronti muterebbe e sarebbe peggio.

    in questo periodo stò già meglio di prima, grazie anche alle sedute che faccio che mi aiutano a togliere un pò di massi sopra di me.
    cara nobody, datti un nome, così non è giusto, sei una persona in tutto e per tutto e al contrario di altre persone hai dei sentimenti molto forti che ti contraddistinguono dalla massa.
    sai una cosa non ho capito, che massi hai sulle spalle, ovvero che problemi hai?

    ciao

  9. 5279
    Alessandra -

    MARINA, hai ragione, era ora, ti do un bacio anch’io, con tanta tenerezza. Coraggio MARINA, coraggio… Siamo qui tutti insieme, almeno questo.

    NOBODY, come sto… La mia situazione, su tutti i piani, è immobile per cause che paiono di forza maggiore, dopo di che cerco di tenermi sempre su, ma ovviamente ci sono i giorni in cui uno non è che abbia molta voglia di raccontarsela… Quindi, niente, ho solo l’umor nero, in mezzo al niente di normale amministrazione. Non penso al suicidio, quindi qui sarei fuori tema a parlare dei miei problemi, mia cara. 🙂

    Come sempre sei a mio avviso eccezionale nello spiegare quello che vivi, che è così difficile da vivere, figurarsi da spiegare: e come potrei dubitare, con la tua lucidità, che un giorno quella stessa lucidità non possa portarti a stare sempre meglio? Anzi, già ti aiuta. Oltre che dotata, ti vedo molto, molto attiva nella tua lotta. Ti vedo resistere, e ti vedo resistente. Vedo che cerchi di essere sempre vigile, di tenere a bada quelle parti che “ti fanno impazzire”.

    Ti avevo scritto, giorni fa, lunghe cose per dirti che per me sei sulla buona strada. Stai facendo un grande, grandissimo lavoro. NOBODY, perdonami se mi permetto anche tu stando molto male adesso, ma io sento questo: che ce la farai a uscirne, ce la farai. Piano piano, NOBODY, piano piano. Se tu arrivassi entusiasta qui con il tuo problema risolto così, dall’oggi al domani, ne sospetterei. Quindi, coraggio, mia cara, stai facendo tanto, tantissimo. A questo devi pensare, come già sono certa che fai.

    Un saluto a tutti

  10. 5280
    DAGO44 -

    GIULY conosci benissimo il mio pensiero.Non obietto nulla e non dico nulla,lo scrivo spesso qui,intrevengo solamente se vengo tirato in causa direttamente.Un caro saluto GIULY.
    ELISE,ciao,certo che mi ricordo di te,piuttosto fa molto piacere che ogni tanto passate di qua.Ho letto che non ti senti bene.Facci compagnia per un po.
    un saluto a tutti DAGO44

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