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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

Pagine: 1 520 521 522 523 524 1.491

  1. 5211
    Fanny -

    GIULY, quando ero bambina (taaaanti anni fa) ogni mattina molto presto vedevo passare il robivecchi. Gridava a squarciagola “roba vecchia! roba vecchia! “ e aveva un carretto tirato da un asinello che io chiamavo Rosito perchè il muso e l’interno delle orecchie erano rosa e molto teneri. Rosito camminava a passo d’uomo, si fermava, aspettava che la gente buttasse sul carretto, a volte addirittura dalla finestra, quanto aveva di inutilizzabile e proseguiva non appena il padrone glielo comandava. In effetti il robivecchi non raccoglieva solo rottami. I più poveri spesso gli vendevano per pochi soldi materassi, mobilia, suppellettili, pentolame e quant’altro ancora utilizzabile. A quei tempi non c’era ancora l’IKEA e la televisione trasmetteva “Non è mai troppo tardi” piuttosto che tanta pubblicità. Per fartela breve, Rosito si trovava spesso a trasportare carichi inauditi, che ancora oggi non so come facesse tutta quella roba a stare sul carretto. Mi faceva tanta pena, lo vedevo uscire ogni mattina con gli occhi tristi, già sapendo quello che lo aspettava. E la sera tornava curvo, le orecchie basse, la pancia magra che toccava quasi a terra sotto il peso immane e lo sforzo della salita. E a volte qualcuno ancora apriva la finestra e lanciava sul carretto un ultimo avanzo, magari una padella bucata, un ombrello, una sedia rotta, senza accorgersi che Rosito era alla fine delle sue forze. “Tieni, asino, porta via pure questo!”
    Da qualche anno penso molto spesso a Rosito, mi pare che la mia vita sia diventata come la sua, più mi sforzo per portare avanti il mio peso e più il carico aumenta e da ogni parte me ne arriva un altro poco. Perciò capisco benissimo la tua sensazione di scalare una montagna con un sacco pesantissimo sulle spalle. (continua)

  2. 5212
    Fanny -

    (continua) Ma perchè tu vedi gente che ti deride intorno a te? Io invece vedo parecchi altri poveri asinelli come me, anche loro sfiniti a tirare il loro peso. E in cima alla salita, al contrario di te, non immagino di dover di nuovo scendere. Immagino anche io di arrivare fino al ciglio di un precipizio, ma non di dovervi scendere, né sento piú alcuna voce intorno a me, nessuno che mi dica “buttati” o che rida di me. Sono sola e ascolto il rumore del vento. Il cielo è terso, azzurrissimo. Intorno a me le montagne e nessun altro essere vivente. È bellissimo e non sento più la fatica della salita, del peso immane che ho trasportato. Mi sento bene, mi siedo sull’erba e aspetto, non appartengo più al mondo di sotto, sono arrivata alla fine del cammino e sto per entrare in un mondo nuovo.
    Sarebbe sciocco buttarsi nell’abisso Giuly, torneremmo al punto di partenza, un’altra salita da rifare. Hai un lavoro, hai dei figli, tutte prove tangibili che sei stata e sei in gamba. Io credo che ce la puoi fare.

    SPERANZA, mi pare di capire che tu sia stata colpita da numerose tragedie, o da una sola che ti ha portato via più persone care in un colpo solo. Scrivi dei post brevi e molto intensi, come se le parole si ingorgassero mentre stanno per uscire e non ce la facessero a venire fuori. Mi auguro che riuscirai a trovare il modo di raccontare di più, vorrei conoscerti meglio e pur nell’anonimato di questo posto vorrei potermi sentire più vicina a te e comprendere meglio l’origine del tuo dolore. Ti mando un abbraccio.

    ALESSANDRA, ti apprezzo tanto. Abbasso i toreri.

    MAI, come stai? È un po’ che non ti fai sentire, mi manchi.

    GIUSEPPE che ogni tanto ti affacci qui, un caro saluto.

    GILDA, sappiamo da Flexo che tutto è andato bene, grazie a Dio. Ti mando un grosso bacio e spero di sentirti presto.

    A tutti indistintamente un pensiero e un saluto

  3. 5213
    roy -

    ciao Marina,Dago,Alessandra,Kevin,e tutti gli altri.come va? lo letto i vostri racconti.Giuly ho letto di te,io amo la vita,ma sono qui ogni tanto per salutare qualcuno che ho conosciuto per sbaglio,se cosi vogliamo dire.per farla breve Giuly vai indietro di qualche pagina,e cerca il nome Luca,poi troverai il mio e ti sarà piu chiaro tutto.Io non sono colui che può dare parole vere per certi stati d’animo,non sono qui a occupare spazi per non dire niente,sono qui alla fine che ho molto rispetto di voi,delle vostre idee,non le condivido e diverso.però carissimi abbiate il coraggio di affrontare la vita,anche nei momenti piu difficili si aprono porte che non sono proprio quelle che volevi,ma sicuramente quella piu giusta in quel momento,ma non di sicuro il farsi del male e la porta piu giusta.Luca disse:CAMBIA MODO DI PENSARE E CAMBIERAI IL MONDO.tanti baci a tutti in segno di amicizia.

  4. 5214
    Alessandra -

    MARINA, smettila di fare la vittima con me (o peggio: USANDO ME), perché non attacca.

    -Ti ho parlato fin dall’inizio: dicendoti che avendo tentato il suicidio avresti potuto aiutare molte persone (1); mi pare un incoraggiamento e un riconoscimento. Tu lo chiami in un’altra maniera (al negativo: criticona), e vabbè.

    – Ti ho invitato – se potevi – a cercare di essere un po’ più delicata nei modi che avevi con gli altri (2); (criticona anche qui). Tuttavia, tu stessa oggi dici a TANCAMALA: “non mi capiscono o non vogliono capire quanto io soffra nella disperazione più di ogni altra cosa ,è vero a volte sono stata crudele,ma quel giorno mi andava”. Ti andava. Certo, ti andava di venire qui e trattare male chi ti pareva: e Alessandra doveva stare zitta, ho capito bene?

    – Ti ho invitato, piuttosto (siccome hai detto che avevi “una paura matta”… Ti ho letto attentamente, mi pare, ma tu non lo ricordi…) a dirci delle tue paure (3); (qui probabilmente, come minimo, ero indifferente per te: e vabbè).

    – Hai continuato a dire, sostanzialmente: qui NESSUNO mi capisce, qui TUTTI ce l’hanno con me, e gne gne gne, una continua LAGNA RECRIMINATORIA. Al che io (4) ho smesso di rivolgerti la parola: di criticarti, come tu dici, come di invitarti a parlare dei tuoi problemi. Fai come credi.

    Ora: dai il tuo contributo, incoraggia chi vuoi e sfogati come più ti piace, ma smettila di travisare le cose a tuo piacimento tirandomi in ballo, chiaro?

    Per quanto riguarda di che cosa ti sia capitato da quando avevi quattro anni, no che non lo so. Sta a te raccontarlo, se ti pare. Io non ho la sfera di cristallo in mano.

    Ah, dimenticavo, non ho nemmeno voglia di chiedertelo, che cosa ti sia successo da quando avevi quattro anni, perché non ho più voglia di parlare con te.
    Non ho voglia di parlare con una persona che premette continuamente a ogni suo discorso frasi del tipo: tu non mi capisci, tu sei egoista, tu non mi accetti, tu sei maleducato ecc.

  5. 5215
    flexo -

    Giuly, capisco bene quello che provi. Hai reso benissimo l’idea con l’immagine di te che tenti di scalare una montagna con un peso enorme sulle spalle. Non sai quante volte mi sia sentito così! Però non credo che siano tutti lì a sperare che tu non ce la faccia. A volte abbiamo questa sensazione perché siamo noi primi a non ripsettarci e a non amarci. Sai qual è il giudizio che conta di più? Sai qual è la persona più importante che deve imparare ad apprezzarti? Sei tu! Io ho passato lunghi periodi ad odiarmi a svilirmi, ora ho capito che quello era l’errore più grande perché ero io il solo a dare questo giudizio devestante e inappellabile. A presto Giuly, un abbraccio.
    Ciao Tanca, mi fa veramente piacere sapere che stai bene. Sono concorde con te quando dici che le persone che soffrono riescono ad aiutarsi meglio reciprocamente, però ricordo bene quanto fossero importanti per me i tuoi messaggi pieni delle tue sensazioni, della tua vita, ciao Tanca, un caro saluto.
    Ciao Alessandra grazie, effettivamente le cose vanno molto meglio, niente è perfetto c’è ancora molto lavoro da fare, tanto da migliorare ma forse sono sulla buona strada. Spero possa continuare così.
    Ciao Marina, il tuo dolore non è inferiore a quello di nessuno. Non esistono classifiche né distinzioni. Probabilmente c’è stata qualche incomprensione ma credimi, nessuno ti vuole male.
    Ciao Fanny, il mio pensiero è forse stato in passato troppo positivista e materialista. Ho sempre pensato che con la morte tutto finisca e questo pensiero è stato per me causa di molto dolore. Ora un piccolo dubbio si è insinuato nella mia mente; è sola una piccola fiammella, nessuna certezza ma a quanto pare riesce a riscaldarmi un poco. A volte ho la netta sensazione che qualcosa che vada oltre la nosta percezione quotidiana possa esserci. Ora ti lascio perché anche il mio lavoro mi lascia sempre meno energie ma in questo periodo riesco ad essere anche un poco più soddisfatto in questo campo. Un caro saluto.

  6. 5216
    flexo -

    Ciao Nobody, noi siamo qui e non ci dimentichiamo del tuo dolore, non sei completamente sola. Un abbraccio.

    buonanotte a tutti

  7. 5217
    Andrea -

    Ho letto tante belle parole, ma dopo quelle parole cosa resta??? niente. Ormai sono stanco, stanco di alzarmi dal letto la mattina, stanco di trovare sempre qualcosa da fare per non pensare, per fare trascorere quelle ore, minuti secondi stanco di tutto… ormai niente più mi fa stare bene. Ne lo shopping, ne viaggiare, ne conoscere gente, niente. Penso al suicidio? sempre, ogni giorno. Lo faro mai? non lo so. So solo che se avrei 20 chili in meno, un lavoro stabile, una persona con qui condividere tutto non penserei al suicidio ma sarei felice come ogni altro essere umano sulla terra. Comunque nn mi sento solo, ho tanti altri che come me pensano al suicidio, questo mi consola. Buona notte

  8. 5218
    Marina -

    Alessandra scusami forse hoe tu le mie interpretato male le tue paroleetu le mie,non posso prendervela con voi che forse state più male di me .A permettetemi ogni ta nto sfogarmi senza essere criticata non ho nessuno se non i dottori,i figli…..sono stanchi di vedermi così e poi sono grandi ogtnuno hanno una vita loro il più grande ha 36 anni,uno 35 uno 32 sono uominiil più grande convive l’altro si sposa tra 20 giorni l’altro ancora ha la fidanzata Roma quindi sono sempre solaho sposato ha 15 anni separata dopo21cosa voglio prendere di dalla vita soltanto un pò di sfogo dopo variati 5suicidi andati a maleora sono la matta di tutti………………………………………………

  9. 5219
    Guily -

    ringrazio tutti voi per l’incoraggiamento che mi state dando tu Flezo Marina e altri che non ricordo i nomi ma omai sono ben decisa a portare a termine la mia missione che non sò se qualcuno ptrà dissuadermi da non farlo manca poco tempo ormai un abbraccio a tutti meno che una persona di cui non faccio nome che non si permessa di darmi una una parola di conforto non so se lei soffra veramente ho fa finta comunque non mi importa niente a questo punto ognuno è responsabile delle proprie azioni.un bacio

  10. 5220
    kevin -

    ciao a tutti, marina perchè sei matta?
    a me non sembri per niente matta, al contrario una delle tante donne, madri, che si è sacrificata per i propri figli/e.
    evidentemente come accade molto spesso in queste circostanze, per l’amore che provi verso loro, hai messo in secondo piano te stessa i tuoi sentimenti; è un pò come un spugna che si riempie d’acqua, finchè può, ma poi non assorbe e incomincia a non assorbire e perde acqua.
    alla stessa maniera, immagino tu sia arrivata ad un punto in cui dovresti solamente sfogarti e concentrarti su te stessa.
    non sei matta, mi dispiace ma non c’è alcun sintomo di pazzia; sono solo le persone al tuo fianco che dovrebbero “vederti”, perchè per loro sei invisibile.

    andrea tu che problemi hai? ho letto che neanche far compere si soddisfa.
    beh sai, anche se tu avessi la possibilità di comprarti una ferrari non penso che colmerebbe il disagio che hai; anche per me vale lo stesso, avere molt beni anche di lusso non mi cambierebbe la vita,anche perchè sarei circondato di persone che sicuramente non sarebbero lì per me.
    sei in sovrappeso e questo per te è male?
    ciao

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