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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

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  1. 5161
    Nobody -

    Ciao FLEXO, bellissimi i tuoi lunghi post. Hai reso perfettamente l’idea di ciò che stai vivendo. Hai trasmesso i tuoi dubbi, le tue incertezze, ma anche le tue conquiste. Sei riuscito a trovare in te un equilibrio tra la vita e la non vita. Sai godere delle piccole cose e non ti poni obiettivi esasperatamente irragiungibili. Sei consapevole di quello che ti si agita dentro, ma anche di come arginare questo flusso di pensieri negativi. Sai che la sofferenza ci accompagna durante la nostra vita come la compagna più fedele. Non credi ai finti buonumori, alle apparenti felicità, ai sorrisi facili. Hai capito che è inutile cercare troppo di fuggire dai dolori: essi rimangono nel nostro cuore e col tempo formano cicatrici che resteranno visibili per sempre. E pronte a sanguinare nuovamente se solo le sfiori. Ma io credo che questa sofferenza costituisca anche parte della nostra sensibilità. E’ ciò che ci permette di sentire il dolore dell’altro come simile al nostro e di provare un sentimento di affetto nei suoi confronti. Hai scritto cose molto vere, quando hai detto che quando sei arrivato qui hai scoperto di non essere solo. Sei riuscito ad immedesimarti nei sentimenti degli altri e a sentire le loro emozioni, in un coinvolgimento empatico. Cosa che, putroppo, non tutti riescono a fare qui. Anche io mi sento meno disperatamente sola. “Produci, consuma, crepa”, dice la stessa canzone che hai citato tu. Sembrano imperativi ancora di moda nel nostro mondo di plastica. Qui, invece, c’è la realtà della gente che non obbedisce alle regole di questo sistema mercificatorio, consumista e qualunquista. Qui c’è verità. Qui c’è sentimento. Ci sono i sogni, ci sono i dolori, ci sono le rabbie. Qui c’è la voglia di affermare se stessi nella propria individualità. Con le proprie speranze, le proprie paure e i propri tormenti. Qui è il cuore che parla, con il suo linguaggio fatto di esasperazioni, iperboli, disperazioni, ferite.

  2. 5162
    Nobody -

    Quante lacrime sono scese, quanta sofferenza si respira ad ogni parola letta. Il dolore non è un libro nè un film: è la vita. Ti abbraccio con profondo affetto.
    ANDREA, mi dispiacerebbe molto se tu te ne andassi da questo forum. E, ti assicuro, non ne vale la pena farlo a causa delle persone che arrivano qui con la presunzione di sapere tutto sulla vita e l’assurda pretesa di spronarci tramite insulti e frasi di circostanza. Non meritano la tua assenza, non meritano neanche una risposta. Ma so quanto fa male, certe volte, leggere parole piene di boria e di superbia. Atteggiamenti altezzosi e stupidamente moralistici. Parole vuote, lasciate uscire senza neanche un barlume di rispetto per chi soffre veramente. E soffre tanto. Ma, se ancora stai leggendo, ripensa ai tuoi propositi e cerca di rimanere. Ciao.
    MARINA, avevo deciso di ignorarti, nonostante l’enorme fastidio che provo quando leggo i tuoi post e i tuoi commenti privi di qualunque tatto. Ma credo che tu abbia superato il limite, rivolgendoti a Kevin in quel modo. Le tue provocazioni tienitele per te. Non tutti sono in grado di recepirle e, nella fattispecie, non mi sembra che Kevin stia scherzando nelle sue affermazioni. Mi sembra un ragazzo disperatamente determinato a porre fine alla sua vita. Ti rendi conto che cosa gli hai scritto? No, credo proprio di no, altrimenti ti saresti ben guardata dall’uscirtene con una frase del genere. Come qualcuno, giustamente, ti ha già detto, qui non stiamo in un forum di moda o di prodotti di bellezza. La gente che arriva qui sta male. Molto male. E parlo in prima persona, ma sono sicura che il discorso vale un po’ per tutti, chi più chi meno. Tu cosa ci fai qui? Con la tua punteggiatura parossistica, quasi a riempire le tue parole di un qualcosa di esterno, perchè intimamente vacue e senza senso. Marina, solo un’ultima cosa: meglio il silenzio, in certi casi.
    EBUDAE, GIUSEPPE, un caro saluto.
    ANTY, grazie dell’email, ma preferisco conversare qui.
    NEVE dove sei?

  3. 5163
    kevin -

    ciao chiara, ogni tua signola parola, descrive anche il mio stato d’animo.
    a differenza tua, non ho confidato a nessuno le mie reali intenzioni, perchè, non confido negli amici per quanto riguarda queste situazioni e poi inevitabilmente ti guardano con un’ottica differente.
    porto tutto dentro, finchè posso.

    ciao giuly, per favore, non butarti giù, soprattutto per un amore non corrisposto.
    io non conosco neppure quello e non posso pensare di trovare una ragazza per me, perchè penso sia impossibile.
    purtroppo di persone stronze il mondo ne è pieno.

    mi dispiace sentire nuove persone nel blog che sono depresseo che stanno male, non vorrei mai che una persona arrivi ad uno stato del genere.
    ciao

  4. 5164
    ariel -

    chiara….prima della mia terribile esperienza stavo cmq male…x altri motivi….ho sofferto anch’io da piccola, e tanto. Ma non bisogna rimuginare il passato, serve solo a farsi ancora più male. Voglio capire il perchè ti senti vuota, come un bambolotto…quanti anni hai? esci con gli amici? hai un hobby? devi uscire da questo tuo circolo vizioso…assolutamente chiara! sono convinta che sei trovassi impegno e dedizione ad un qualcosa che ti piace staresti già meglio, perchè non provi a pensare a quello che ti piacerebbe fare? anche dalle piccole cose….anche una semplice passeggiata con un’amica, quattro chiacchiere…fa tanto!
    e poi un’ultima cosa…. non dire che i tuoi familiari, se non tua madre, non piangerebbero se tu morissi, chiara i genitori ci vogliono bene anche se tante volte non hanno i modi per dimostrarcelo, in preda ai loro problemi magari non se ne rendono neanche conto.
    E’ brutto quando dici che la tua esistenza serve per far reddito….ma perchè pensi questo? se i tuoi non ti volevano non ti avrebbero messa al mondo e non sei assolutamente una “cosa” di loro comodo! sei figlia loro e sono sono convinta che i tuoi genitori così come le tue sorelle ti vogliano bene…..salvati chiara, la vita è tortuosa, è vero, ma credimi…..arrivano le cose belle! x tutti!bisogna avere fede e pazienza, credete nella vita!

  5. 5165
    giuseppe -

    MARINA
    complimenti bella risposta a kevin, magari possiamo fare in modo di essere tutti a casa di kevin, così spari a tutti noi, almeno ci fai sto favore, mah non ho parole. Prova a riflettere prima di sparare c…..te grazie, poi ti lamenti se ti critichiamo….ciao ciao

  6. 5166
    mary -

    avevo deciso di non scrivere più, ma non ci riesco e so magari che a voi non fa piacere avermi nel forum……tuttavia leggo i vostri post… sono terribili, vorrei poter fare tanto per voi, darvi tutto quanto desiderate, tutto quello che chiedete, la pace la serenità, ma sono impotente, non ho potere, l’unica cosa è pregare per voi e lo faccio tutti i giorni e prima poi Dio metterà nelle nostre strade la luce di cui abbiamo tanto bisogno, ne sono sicura, un consiglio personale……anche io sono molto depressa se avete letto i miei post, tuttavia non fa bene chiudersi in camera e rimuginare, uscite anche se non ne avete voglia, distraetevi, andate al cinema, a ballare se sapete farlo frequentate gente, siamo tutti giovani mi pare quindi non si può finire così, e darla vinta a chi ci ha ferito! Combattiamo da buoni soldati forse l’amore e la felicità ci aspettano dietro l’angolo…….abbiate fede in Dio …..vi voglio tanto bene anche se non vi conosco un grande abbraccio a tutti quanti a presto

  7. 5167
    chiara -

    ciao Giuly, se vuoi parlaci di più di te, mi dispiace che stai così male ma non ti dico frasi ipocrite solo ti invito a raccontarci qualcosa di più se vuoi.
    sono daccordo con Giuseppe: Marina perchè non ci spari tutti? ci faresti un favore!
    per Ariel: per me è proprio così, la mia esistenza è servita a fare reddito, solo per questo… io penso che all’inizio mi volevano ma poi la durezza della vita da un punto di vista economico ha trasformato la mia vita solo come una macchina che produce reddito e questo succede anche all’interno della società cioè serviamo solo per questo, per produrre reddito tranne che quei pochi che riescono a realizzarsi nel lavoro e nella vita in generale e quindi che vivono una vita soddisfacente. siamo macchine che producono lo stipensio e paghiamo le tasse per far funzionare l’economia.
    un saluto a tutti. buona serata.

  8. 5168
    Alessandra -

    NOBODY, sì, cara, ti tengo tra le mie braccia con tutta la mia tenerezza, che è quella che tu susciti con la tua. Tu senti già che io ci sono per te e che non ti lascio sola con il tuo dolore, perché il tuo dolore era anche il mio, il tuo dolore è anche il dolore per il dolore degli altri, il tuo dolore è anche il dolore del mondo. Ti tengo di certo tra le mie braccia, mia cara, e voglio sussurrarti in un orecchio che quando quel tuo grande dolore sarà uscito lentamente e se ne sarà andato lentamente, sparito per sempre, riuscirai presto a non sentirne più tanto di nuovo: vedrai quanto dolore c’è nel mondo, come se si trovasse più in lontananza, eppure proverai a curarlo da vicino anche con piccole, piccolissime cose, ma essendo sempre tu – per prima – felice, con piccole, piccolissime cose. Questo tu lo potrai fare, io lo sento, io già ti vedo.

  9. 5169
    Alessandra -

    FLEXO, hai descritto così bene quello che ti è capitato e vedo anche che stai meglio; mi avevi dato molti spunti di riflessione (per dire altre cose positive, ma poi ho desistito sotto l’onda del malessere generale; forse per rispetto, non so).

    ANDREA, anche tu, almeno per me, scrivi sempre cose interessanti, e nonostante stai così male, riesci sempre a preoccuparti per gli altri. Forse non te ne rendi conto, ma la tua – giusta – rabbia hai saputo esprimerla e con grande equilibrio: cioè nella giusta misura, e non è poco. Permettimi di dirti… Che così è nella vita: dobbiamo cercare che ciò che ci fa soffrire non ci pieghi, e dobbiamo cercare di riuscire a vedere (nel buio, nella nebbia) e stare vicini a ciò che (e a chi) ci fa del bene. Ti faccio un esempio. A fronte di una persona che è stata capace qui di darti fastidio, tu hai reagito e poi hai salutato tante persone, di seguito, persone con le quali vorresti parlare, ma hai detto che non avresti più parlato. Fai uno sforzo, se credi: pensa a tutte queste persone, continua a dire le cose che vorresti. Pensa a quello che vuoi tu (di positivo), non a quello che di diverso vuole un altro (altra).

  10. 5170
    Marina -

    ma non è quello che vuole ,quello che ha chiesto?dato che non ha il coraggio di farlo lui lo faccio io gli faccio un piacere poi mi ammazzo io così tutto risolto due persone in meno che soffrono

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