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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

Pagine: 1 513 514 515 516 517 1.491

  1. 5141
    Nobody -

    ALESSANDRA, carissima Alessandra. Di fronte all’immensità del tuo cuore e alla dolcezza delle tue parole mi sono venute le lacrime. Mi hai emozionato, mi hai toccato le corde dell’anima e ti ho sentito in modo forte. Quanta accoglienza in quello che mi hai scritto. Quanta delicatezza, quanto amore. Che bella persona che sei, Alessandra. Mi voglio accoccolare tra le tue braccia e rimanere così, stretta e protetta in un abbraccio che profuma di tenerezza e comprensione. Respirare all’unisono e sincronizzare i battiti del nostro cuore. Sentire che ci sei per me, che non mi lasci sola con il mio dolore. “Io sono nessuno! Tu chi sei? Sei nessuno anche tu? Allora siamo in due!… “. Come ti capisco, cara Alessandra. Sento i tuoi dolori passati, sento la forza e la tenacia nel cercare di risalire dal profondo del baratro. Sento la tua voglia di vivere e di combattere. Di resistere e di non lasciarsi sommergere. Una persona, poco tempo fa, mi ha detto:” Tutta questa sofferenza, che oggi sembra annullarti, un giorno ti servirà per poter comprendere il cuore degli altri”. Tu sei riuscita in questo. Tu hai trasformato le tue pene in una risorsa che ti permette di sostenere chi sta male. Oggi lascia che io mi distenda su un prato, a guardare il cielo nuvoloso che riflette il mio animo inquieto. E tu rimani lì, accanto a me, a vegliare sui miei sonni tormentati. E quando mi risveglierò, insieme faremo la respirazione del vento, accarezzate dalla brezza sommessa di un’uggiosa giornata di settembre. Ti abbraccio.
    Ciao KEVIN, ringrazio anche te per le parole di sostegno e di conforto che mi hai rivolto. Mi dispiace per chi non ha capito niente di questo forum e non riesce a sentire quanto trasporto e quanta comprensione ci sia per chi soffre e, nello stesso tempo, quanta voglia di aiutare e sostenere. Non servono i paroloni, non servono spronamenti vuoti di contenuti. Sono parole come quelle di Kevin che riescono ad entrare nel cuore di chi legge e farlo sentire meno disperato.

  2. 5142
    Nobody -

    Le tue braccia forti mi sorreggeranno e calmeranno i miei tremori e le mie paure. “Essere un persona” chiedi. No, non è pochissimo. E’ forse la cosa più difficile che ci sia. Essere interi e vivi e completi e non morire per una parola sbagliata e non lasciarsi abbattere per un gesto mancato. Essere una persona. Un sogno. Ci riusciremo?
    ANTY, bentornato. Scrivere qui è un po’ come pensare ad alta voce. Qui si riescono ad ammettere di fronte a se stessi emozioni che fanno paura per quanto forti e intense le viviamo dentro di noi: la rabbia, la voglia di non esserci più, la distruzione, il dolore più profondo. Scrivi, butta fuori tutto, come hai fatto ieri. Lascia uscire i tuoi pensieri più nascosti, i tuoi sentimenti più malinconici. La tua paura del rifiuto la capisco bene. E so che paralizza. Blocca i muscoli del corpo, non permette di compiere un gesto di avvicinamento. Il rifiuto significherebbe la fine di tutto. La morte del cuore e dell’anima. Allora la morte fisica sarebbe solo la naturale prosecuzione di un qualcosa già in atto. Non darebbe tanto dolore come la morte interiore. Solo un po’ di sollievo. Il rifiuto di qualcuno che ami può uccidere. Forse siamo eccessivamente sensibili, Anty. O forse, più semplicemente, abbiamo sofferto. Capsico anche la tua rabbia, la tua voglia di distruggere tutto, compreso te stesso, e di sentirti in trappola. Ma so bene che non è consolatorio. Vorrei trovare le parole giuste per sostenerti in questo momento difficile ma non le ho neanche per me. Credo solo che ognuno abbia il diritto di esprimere ciò che sente dentro, nei limiti del non arrecare violenza all’altro. Resisti. Resistiamo.
    FLEXO, non sai che bello leggere i tuoi pensieri. Così autentici, così profondi. Avrei voglia di dirti molte cose ma lo spazio è finito. Ma avremo modo di dialogare ancora e ancora. “La morte è insopportabile per chi non deve vivere”.
    DAGO, LEO, vi abbraccio forte. Non ho altre parole.
    Ciao FANNY e PEPPE.
    NEVE, un dolce pensiero per te.

  3. 5143
    Andrea -

    Cara Marina, permettimi di dirti dove, secondo me, stai sbagliando.
    Poco tempo fà tu sei entrata qui dentro con la grazia di un elefante in una cristalleria, non hai mostrato molta considerazione verso nessuno visto che è evidente che non ti sei premurata di leggere la storia di molti di noi prima di ripeterci numerose volte quanto TU hai sofferto, quanto TU sia stata brava a superare certi momenti e quanto TU ti possa sentire investita dalla certezza di poter “aiutare” tutti noi, lodevole tentativo ma più che altro io ho avuto la sensazione che la tua fosse una autocelebrazione, un narcisistico bisogno di dimostrare a te stessa quanto sei brava.
    Mi dai l’impressione di una persona un po’ troppo proiettata su se stessa che si è sentita investita (mi chiedo perchè) dalla certezza di poter fornire la ricetta universale per debellare la sofferenza, ti chiedo: se uno psichiatra impiega una vita per trovare il bandolo della matassa e poter iniziare ad aiutarti, come puoi pretendere di essere tu, che nemmeno conosci le persone alle quali ti rivolgi, a dirci che dobbiamo reagire e che la nostra autocommiserazione non ci permetterà di guarire, come se si stesse parlando di un raffreddore?
    Non ti ricordi più che anche l’autocommiserazione fa parte del processo di elaborazione della sofferenza?
    Se è vero che tu ci sei passata, mi spieghi come puoi fare certi discorsi sul reagire? non ti ricordi più quando stavi male e qualcuno ti faceva i discorsi che tu ora fai a noi quanto ti irritavano e quanto ti facevano sentire sempre più incompresa e quanto tendevi ad allontanarti proprio da quelle persone?
    (continua)

  4. 5144
    Andrea -

    (segue)
    Ti ricordo che molti qui sono in cura da psichiatri, neurologi e altri professionisti che si guardano bene (quelli bravi) dal fare i ragionamenti che fai tu, secondo me dovresti cercare di capire il perchè di molte cose, ad esempio cosa c’è dietro una frase detta da uno che soffre, prima di parlare con gli stessi toni che useresti in un forum di moda o di vacanze.
    E fintanto che penserai che chi ti critica non ha capito niente di te e del mondo e chi ti elogia è la persona più intelligente di tutti (parlo in senso generico), non farai altro che dimostrarci che chi non ha capito niente sei proprio tu.
    Un saluto a tutti

  5. 5145
    DAGO44 -

    Eccomi,funerale finito.Il mio amico d’infanzia sottoterra.
    Ironia della sorte aveva un fratello psicologo,evidentemente non ha saputo cogliere il dolore e il malcontento.
    Non so,non ho letto nessun messaggio a retro di questo non sono in vena.Lascio comunque un saluto,o come spesso la chiamo io una traccia,perchè comunque devo sempre dare il buon esempio.DAGO44

  6. 5146
    Andrea -

    x Tutti gli altri
    Mi rendo conto che spesso ho scritto solo per manifestare il mio dissenso verso coloro che, a mio giudizio, facevano interventi fuori luogo e che non ho partecipato alla sofferenza degli altri ma per me, la vita, è sempre più difficile, non ho un futuro e quando penso al passato mi vengono gli incubi.
    Mi annovero tra le persone meno attaccate alla vita che esistono, non mi curo della mia salute nella speranza che un infarto o qualsiasi altra cosa mi possa togliere da un mondo che, da ormai troppo tempo, considero come un luogo di tortura.
    Con questi presupposti, non solo non mi sento in grado di essere di aiuto a nessuno ma ho timore di poter causare la stessa irritazione che provo io quando leggo certe cose.
    Come posso pensare di avere una parola buona per qualcuno quando l’unico mio pensiero và costantemente a un giorno, nel futuro, quando sarò libero di poter scegliere se resistere ancora o toglirmi finalmente di mezzo?
    Proprio ieri sera facevo il conto; sono esattamente 17 anni che la vita mi regala solo dolori, angosce, sofferenze e MAI, ripeto MAI un evento positivo che mi potesse regalare un sorriso, un momento di serenità.
    Per cui vi chiedo scusa se ultimamente da questa consunta tastiera non sono riuscito a digitare altro che critiche ed espressioni del mio malcontento ma è solo questo che ho nel cuore e mi dispiace perchè spesso leggo post belli, toccanti nei quali mi riconosco ma non riesco nemmeno a dirlo.
    Oggi ho abusato fin troppo del nostro spazio e anche per questo vi chiedo scusa.
    Un abbraccio!

  7. 5147
    Marina -

    ti ricordo caro Andrea che ha tutto oggi sono in cura dai medici e le pillole non me le danno più a casa ma le debbo andare a prendere da loro,quindi non voglio fare l’eroina con nessuno di tutti voi,io dico soltanto di munirci buona volonta e cercare dato che abbiamo tutti questo problema chi più chi meno di cercare di aiutarci a vicenda senza commiserarsi il tunnel dove ogfnuno di noi è caduto non lo capirà mai nessuno neanche i cosidetti dottori ,loro prendono soldi e a noi ci riempono di medicine da diventare come degli zombi io personalmente prendo 7 pillole al giorno,non puoi venirmi a parlare di eroina sae le cose non le sai!!!!!!!!!!!!tra meno di un mese sposa mio figlio ebbene dovrei essere contenta no !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!perchè io vivo in un altro mondo un mondo tutto mio appunto il tunnel e non vedo neanche una piccola luce che mi possa dare fiducia ad uscirne.Quindi caro se le cose non le sai non parlare ognuno di noi porta una croce………..ed è per questo che dico aiutiamoci !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  8. 5148
    giuseppe -

    MARINA
    prima dici che in questo c’è gente falsa,che non vuole essere aiutata scrivi dei post che ovviamente suscitano irritazione, poi se qualcuno ti critica, ti innervosisci.
    dici tutto ed il contrario di tutto, deciditi se aiutare come dici o criticare, fai una scelta amica mia.
    Il matrimonio di tuo figlio potrebbe essre un buon diversivo, concentrati su questo bellissimo evento.
    Poi ti posso chiedere una cortesia? puoi evitare di mettere tutti quei punti esclamativi e interrogativi? infastidiscono parecchio almeno a me, grazie di cuore, ti abbraccio.

    Fanny/Audrey dove sei? che fai? lo sai che manchi tantissimo a tutti noi, quindi sbrigati a tornare.

    Dago, sono molto dispiaciuto per la morte del tuo amico, anche a me venerdi scorso è morto un mio amico, capisco il dolore, ti abbraccio

    Flexo, Peppe, Gilda, Neve, Nobody, Ebudae, Tanca, Chiara, Alessandra, Anty, Andrea e tutti quelli che in questo momennto non scrivono da tempo, vi abbraccio
    Ciao Giuseppe

  9. 5149
    flexo -

    Ciao Nobody, sì siamo qui per questo per parlare ed è sempre bello farlo con te. Ieri ho forse ho occupato troppo spazio su questa pagina ma stasera sono molto molto stanco, quasi ko. Ti saluto con tanto affetto.
    Anch’io vi lascio solo con questa breve traccia, un caro saluto a tutti.

    buonanotte

  10. 5150
    Andrea -

    Marina, neanche tu sai niente di noi però non ti fai scrupoli a dirci come, secondo te, dovremmo agire, sentire, soffrire o REAGIRE, allora prova ad essere la prima a seguire il tuo stesso consiglio: “SE LE COSE NON LE SAI NON PARLARE!” Oppure tutto questo vale solo per noi poverelli?
    Comunque, visto che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, chiudo qua!

    Mi sono stufato. Dopo decine di persone come te che sono passate qui dentro con la stessa presunzione, arroganza ed egocentrismo mi sono stufato per cui chiudo qua.
    NON SPRECARE IL TUO TEMPO PER RISPONDERMI PERCHE’ TANTO NON TI LEGGERO’, non ho intenzione di frequentare più questo forum! Per tua gioia e di tutte le persone che ragionano come te! Non me ne vado a causa tua, tu sei solo l’ultima di una lunga serie di persone che mi sono stancato di ascoltare.
    Un saluto speciale a Tanca, Dago, Fanny, Leo, Peppe, Alessandra, Nobody, Flexo, Ebudae e tutti gli altri che non ho nominato.
    Me ne vado ripetendo un appello fatto di due parole che per me restano importanti:
    UMILTA’ E RISPETTO!
    Un abbraccio

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