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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

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  1. 5131
    mary -

    rispondo a chi non crede e a chi pensa che Lui tolga le persone a noi care…..innanzitutto, è la vita purtroppo, non possiamo dare la colpa a chi non c’entra x nulla: sembra impossibile ma è così. Chi ci lascia ci lascia perchè è destino, o forse per altri motivi a noi sconosciuti, tuttavia il perseverare nella preghiera è fondamentale…non possiamo pregare Dio di toglierci la vita, è peccato, dobbiamo pregarlo affinchè ci aiuti a trovare la strada, la via retta che ci possa aiutare, allora Lui si farà avanti, e ci aiuterà, la fede profonda viene ricompensata sempre non dimenticatelo, con questo è l’ultima volta che scrivo, basta così, vi parla una persona, che credete ha 38 anni, ma ha sofferto così tanto nella vita che non è da credere.Siete padronissimi di non credere a quanto dico, ma io sono stata miracolata dieci anni fa proprio da Padre Pio, che ha interceduto per me agli occhi di Dio, e sono qui, a scrivere, anche se ho un padre morente, un amore alle spalle finito male, una tristezza forte, ma la convinzione che Lui lassù veda e mi aiuti, e pregherò perchè aiuti tutti voi, Vorrei avere il potere di togliere le sofferenze a voi tutti, non posso purtroppo ma vi dico abbiate fede pregate e con la preghiera il demonio si scaccia, perchè è lui che fa pensare al male alla morte, si cari ragazzi è così è lui, che lavora nella nostra mente devastandola di brutti pensieri, non facciamo che abbia il sopravvento! Pregate Dio la Madonna Padre Pio, S. Francesco S. Rita grandissimi Santi in grado di togliere di torno quella losca figura che lacera i nostri animi. Statemi bene tutti quanti un grande abbraccio da una persona che non scriverà più

  2. 5132
    Alessandra -

    DAGO, mi dispiace tanto… E’ dura.

    CRISTIANO, hai fatto bene a sfogarti. Il tuo bambino sente sicuramente tutta la tua sofferenza…

    LEO, mi dispiace anche per te, ti sento molto, molto giù e non so che cosa dirti oggi per farti sentire – almeno un poco – meglio.

    Non so che cos’altro dire, perché oggi mi sembrate tutti particolarmente abbattuti. Forse mi viene da dirvi solo questo (per chi può servire, naturalmente): quando stavo molto, molto male, per tirarmi su, per reagire a tutti i costi, andavo persino a correre. Ricordo che correvo, mentre le lacrime, laggiù nei campi dove correvo, mi scendevano e quasi mi offuscavano la vista. E io continuavo a correre. E il giorno dopo tornavo a correre, e quello dopo ancora…

    Di recente ho visto la parte finale di una gara di maratona femminile che mi ha affascinato. Tre donne stavano in testa, tutte molto vicine una all’altra. Una era sempre avanti di un passo, e le altre due dietro, quasi perfettamente al pari. E tutte quante correvano e correvano, stanchissime, ma determinatissime: sembrava che avessero lo stesso identico ritmo, molto sostenuto, e nessuna cedeva mai di un millimetro o rallentava mai di un decimo di secondo. Andavano e andavano sempre così, finché avvicinandosi alla meta è bastato un attimo e quella che era data per vincitrice perché era stata sempre prima, rallenta appena appena appena, mentre la seconda e la terza aumentano la velocità sorpassandola, arrivando come prima e seconda al traguardo.

  3. 5133
    ipnose -

    …e menomale che era un Buongiorno!
    Non so che situazione potrai mai vivere ma qualora io dovessi decidere di ”suicidarmi” me ne andrei ad aiutare la gente che soffre tra la poverta’ e la malattia mettendomi a rischio di contagio in prima linea proprio per dare un ultimo contributo e per sfidare sia la vita che la morte e per vedere se un ”colpo di fortuna” mi porterebbe via finalmente da questo mondo ma non a mani vuote e soprattutto a testa alta. poi non si sa mai che si potrebbe pure cambiare idea e desiderare di tornare esattamente da dove si è partiti. ??????????????????

  4. 5134
    Marina -

    Sentite ragazzi di questo FORUM ora sarò criticata un’altra volta ma ormai ci sono abbituata,molta gente qui soffre,chi per malattia chi perchè si vuole suicidare ma non sento nessuno che da una mano per combattere ci sentiamo tutti dei poveri malati ,ma un incoraggiamento ad andare avanti non l’ho mai letto anzi ci stamo commisendo fra di noi.La vita è bruttissima io lo so a mie spese come del resto lo sapete anche voi ma se non siamo forti abbastanza di lottare per tutto quello che ci è capitato o ci sta capitando allora è tutto inutile stare qui a discutere ragazzi dobbiamo combattere !!!!!!!!!!!!!è una battaglia contro i mulini a vento ma dobbiamo combattere non soffocarci ancora di più armiamoci di buona volontà e tiriamo avanti a me sembra che ci stiamo agrovigliando come un gommitolo di lana .dobbiamo reaggire invece di commiserarci tra di noi saluti a tutti

  5. 5135
    flexo -

    Ok, ci provo, nonostante la stanchezza (molta) e nonostante la poca voglia di parlare provo ad articolare qualche pensiero. Perché come dice Dago è molto difficile staccarsi completamente da questa pagina. Qualunque sia il mio umore, il mio stato d’animo, torno sempre qui a leggere i messaggi di tutti.
    Nobody, è un vero piacere leggerti. Scrivi cose piuttosto tristi, delinei paesaggi agghiaccianti ma c’è tanta poesia nelle tue parole. Al solito molto bella la citazione… Se esiste uno stato d’animo sicuramente De André lo ha incastonato all’interno di qualche suo (bellissimo) pezzo. Da un po’ di tempo mi gira per la testa il verso di una canzone, non è De André ma forse lo conosci. Sai, io non sono mai stato un aspirante suicida; anche se il dolore in alcuni frangenti ha raggiunto picchi decisamente poco sopportabili ho sempre avuto una gran paura della morte, della fine, dell’oblio. E’ per questo che mi piace molto questo verso: “La morte è insopportabile per chi non riesce a vivere.” Mi è anche capitato di leggerlo ad una fermata della metro. Per me è così: nonostante la mia inguaribile incapacità di vivere odia la morte; anzi, la certezza della fine del tutto, non solo della mia vita, mi destabilizza, è qualcosa con cui non riesco a fare conti, così come non riesco a fare i conti con il processo di invecchiamento: l’entropia aumenta sempre, anche per il mio corpo e per la mia mente ed io non riesco a farmene una ragione.
    Ultimamente ho affermato di star molto meglio, di avere la sensazione di essere riuscito a risolvere gran parte dei mie problemi ed in fondo è vero, non sto raccontando una bugia. Però… un però c’è: nella mia vita non è cambiato assolutamente nulla, è quella di prima, con le fatiche del lavoro, le apprensioni per i propri cari e soprattutto con i lunghi e poco graditi periodi di noia. [contnua]

  6. 5136
    flexo -

    Continuo a vivere nella mia insanabile solitudine, non ho una compagna per la vita e credo di aver raggiunto la conclusione che molto probabilmente non ce ne sarà mai una. Ma questi pensieri non mi creano più il dolore e l’ansia di prima, così come non mi dà dolore l’idea di non avere una mia famiglia e una mia progenie. Semplicemente ora riesco a godere del basilare fatto di essere di vivo, di avere l’opportunità di leggere un bel libro o altre amenità dello stesso genere. Tutto questo però non è scaturito da un ragionamento logico, né dalle parole rassicuranti di chicchessia, semplicemente il tutto è emerso come un’intuizione, una specie di satori che ha avuto origine all’interno del mio inconscio. Solo che ora devo affrontare una paura grandissima: che tutto finisca, che si spenga improvvisamente così come improvvisamente è arrivato; potrebbe accadere da un momento all’altro e per questo motivo mi sento profondamente instabile. Quindi pensavo che difficilmente con le parole si riesce a far desistere un aspirante suicida dai propri propositi; ci vuole qualcosa di diverso, di meno logico, una sorta di colpo di reni del proprio istinto di autoconservazione. E’ per questo motivo che chi arriva qui, dotato delle più nobili e lodabili intenzioni, non dovrebbe prendersela se poi non riesce a convincere gli altri a far abbandonare il proprio desiderio di autodistruzione. E’ quasi impossibile riuscirci con le sole parole. Ciò nondimeno questo posto mantiene una sua grandissima utilità, per due motivi essenzialmente: il primo è che riesce a farci sentire meno soli; il secondo è che riesce a farci sentire mene unici: prima di approdare a questo forum avevo la sensazione di essere l’unico derelitto e infelice essere che riusciva a rovinarsi tutto da solo la propria vita. Penavo veramente di essere, in questo senso, una sorta di pezzo unico. [continua]

  7. 5137
    Alessandra -

    NOBODY, oggi ho parlato con un maestro di yoga mio conoscente, mi ha trovato in un momento in cui non stavo molto bene (perché una persona, inspiegabilmente, oggi mi ha trattato con una certa aggressività: stava male e ha scaricato su di me le sue frustrazioni…), così mi ha detto di fare un esercizio molto semplice, che mi avrebbe fatto stare subito meglio. Mi ha colpito perché a un certo punto parlava del vento, a cui ho pensato molto ieri notte, quando pensavo alle tue parole e quando ti ho scritto.
    Lo metto qui di seguito anche per te, se tu volessi servirtene (e naturalmente anche altri); lo suddivido per maggiore chiarezza:

    – Mettiti seduta a gambe incrociate
    – Ascolta il respiro libero
    – Pensa al vento… Un vento forte, con un suono profondo
    – Inizia a respirare col naso
    – ed espira dalla bocca
    e con la bocca forma un piccolo cerchio con le labbra
    come per fischiare
    – Senza sforzo, respira tranquillamente così per qualche minuto
    – Dopo un po’ sentirai un suono dolce nella tua mente…
    Ti tranquillizzerà.
    E ti aiuterà anche a dormire.
    (Mentre lo fai pensa al suono del vento)

  8. 5138
    flexo -

    Qui invece ho capito di non essere solo, per di più ho constato che le persone che avevano problemi analoghi a miei erano intelligenti e sensibili; molto spesso tra le più intelligenti e sensibili che mi sia capitato di conoscere. Così ho iniziato a pensare che del buono dovesse esserci anche in me visto che ero in ottima compagnia. Poi ho avuto un’altra importante intuizione ed è la seguente: a questo mondo tutti soffrono anche se in tanti fanno elegantemente finta di nulla. La vita è sofferenza, ce lo insegna anche Buddha. La cosa più difficile è affrancarsi da questa sofferenza, o almeno cercare di renderla inoffensiva. L’unico modo per riuscirvi è evitare che la nostra serenità dipenda dagli altri oltre che da noi stessi. Per quanto mi riguarda questa cosa è assolutamente impossibile da realizzare ergo è di fatto impossibile eliminare la sofferenza dalla vita; ciò non significa che non valga la pena di vivere la propria vita, tutt’altro. Quest’ultimo pensiero lo scrivo e lo sottoscrivo in questo preciso momento, ma domani chissà…
    Tra l’altro mi sono sempre chiesto: perché mi sento così estraneo a tutto, così scollegato dal mondo? Ho sempre avuto l’impressione di essere una sorta di scheggia impazzita avulsa da tutto il resto. Ora credo che anche tutto ciò sia maya ovvero illusione; facciamo tutti parte di questo mondo di questa società, siamo tutti dei piccoli ingranaggi, nel bene e nel male.
    Come dice il mia amico Tanca (ciao Silvio) credo di aver straparlato anche troppo, quindi finisco qui il mio discorso nella speranza di non aver scritto troppe fesserie. Tutte queste parole, in fondo, avevano l’unico scopo di cercare di spiegare come mi sento in questo periodo. [continua]

  9. 5139
    flexo -

    Ciao Dago, mi spiace molto per il tuo amico, però ti invito caldamente a non mollare. In fondo se con le tue parole, il tuo star vicino alle persone, fossi riuscito a salvare anche una sola anima dal suicidio allora ci sarebbe da farti “santo subito”. Un grande abbraccio e continua a lottare anche per chi non ce la fa più da solo.
    Fanny, come stai? Dove sei? Anche quando non scrivo leggo tutti i messaggi e ultimamente mi (ci) manchi un po’.
    E tu neve? Che fai? Come stai? Se ci leggi fatti sentire, lasciaci almeno un saluto. Un abbraccio anche per te.
    Un caro saluto anche ad Andrea, Ebudae, Leo, Alessandra, Giuseppe, Gilda e chiunque stia dimenticando.

  10. 5140
    marina -

    Alessandra ma cosa centra lo joga con i broblemi che uno ha?? ti posso anchio dire di andare al mare d’inverno ,sentire le onde che sbattono sugli scogli il rumore del vento questo a me rilassa,ma non ha tutti fa bene!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!qui stiamo parlando di gente che soffre esternamente e internamente comunque ogniuno esprima la sua idea è un forum. Leo a te volevo ringraziarti delle belle parole che mi hai detto mi sono state molto di aiuto quando io mi preoccupavo di te………………………………sei un ragazzo veramente DOC da prendici esempio.Stiamo tutti qui per una causa in comune ma sembra che ogniono tiri l’acqua al proprio mulino,non siete altro che egoisti consigli tanti fatti zero .Voi non volete essere aiutati da nessuno non volete una parola di conforto vi state piangendo addosso senza cercare di tirarvi un pò sù ,come faccio io che combatto ,non perchè sia più brava,ma voglio combattere quella Marina che stà dentro di me e che non si arrende all’idea che voglio comandare io la mia vita ora odiatemi pure ,ma sono figlia della sincerità e non della falsità che trovo a forum SALUTI A TUTTI

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