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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

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  1. 4821
    Anty -

    Salve, è da molto che non scrivo lo so. Ho letto gli ultimi interventi e vorrei dire qualcosa: io questo pensiero ce l’ho sempre, l’ho sempre avuto e non penso proprio mi passerà più ormai. me lo porterò fino alla morte appunto. Non avrei motivi materiali per farlo, ma motivi affettivi sì. Come molti di voi: solitudine, vita che sembra ormai tutta alle spalle, nessuna relazione affettiva, familiari che non ci sono più da tempo. Prorpio oggi passeggiando per il centro di Firenze, mi dicevo “bene non siamo obbligati a vivere, non sono obbligato a continuare a vivere se la vita così com’è (parlo della “mia” vita come della “vita” in generale con tutte le sue tragedie) non mi piace. Questo pensiero mi ha dato subito un grande sollievo, però contemporaneamente mi ha fatto venire la consapevolezza che un gesto del genere è privo di significato. Ecco io penso che se uno decidere di vivere o anche solo di lasciarsi vivere, non lo deve fare “per gli altri”. Questo concetto l’ho espresso anche altre volte. Se si vuole vivere lo si deve fare sopratutto per se stessi. Certo che altri possano soffrire della nostra morte questo è pure un fatto di cui tenere conto, ma a mio avviso è secondario: per quante difficoltà, dolori possa avere la vita è l’unica cosa che abbiamo. Siamo stati messi al mondo da genitori che lo hanno fatto inconsapevolmente (almeno nel mio caso). Io non credo che avremo mai una seconda possibilità. Un’altra cosa: la morte comunque arriva. Che significato ha farla arrivare quando diciamo noi? E’ forse questo un modo di rivendicare la propria autonomia? Ma cosa si rivendica in realtà?
    Adesso devo lasciarvi: sto partendo per le vacanze in montagna, in alta montagna. Devo per caso sperare che mi succeda un incidente mortale come spesso se ne sentono in questo periodo?

  2. 4822
    DAGO44 -

    Mi chiedo solamente ma che razza di donna puoi essere?MAH!Chiuso il discorso.
    FANNY magari se cambi idea dopo le ferie ne posso parlare con una persona a me molto cara e vedere cosa si può o non può fare.Senza promettere alcunchè naturalmente.Poi mi sai dire.
    UN SALUTO A TUTTI. DAGO44

  3. 4823
    Fanny -

    ZANNA BIANCA, concordo con Serena, penso che tu stia male, forse la morte del tuo vicino ti ha scosso. Non voglio ripetere cose che ho già detto per non annoiare chi le ha già lette, ma per te che sei nuova vorrei solo dire di non giudicare con troppa facilità del coraggio e della vigliaccheria di chi vive e di chi muore. Ci vuole coraggio sia per vivere che per uccidersi, non credo che il punto sia quello. Il suicidio era un tema piuttosto lontano dal mio campo di interesse fino a che non ne sono stata direttamente toccata. Da allora ho letto centinaia, forse migliaia di libri ed articoli che parlano di suicidio, eppure non mi pare di capire meglio di prima. Ogni caso è un caso a sè, ognuno che se ne va porta con sè il suo segreto, la sua devastazione, il dolore che se lo è divorato dall’interno. Per chi resta è terribile, comincia l’inferno, lo so bene.
    Se hai occasione di avvicinare i sopravvissuti ad un suicidio, ti prego di non parlar loro come hai fatto in questo forum. Metti conto che si uccidesse tuo padre, ti piacerebbe sentir dire dalla gente che era un vigliacco e non aveva le palle per affrontare la vita? Non credo, quindi non dirlo e non ferire ulteriormente chi già sta soffrendo abbastanza. Per i sopravvissuti l’interpretazione meno penosa del gesto del loro caro è quella di una malattia che ha corroso lentamente quello che era uno spirito forte e generoso. Questo attenua il senso di colpa che divora i sopravvissuti, perchè se era una malattia non era evidentemente in loro potere guarirla, come non avrebbero potuto guarire un cancro ai polmoni. Nello stesso tempo non distrugge l’immagine morale del defunto ed il rapporto di affetto e fiducia che c’era stato con lui.
    Per quanto riguarda la nascita della vita, penso che la persona esista dal momento in cui un uovo ed uno spermatozoo si incontrano. Il bocciolo di una rosa è un bitorzolino verde su uno stelo spinoso. Se lo strappi, tu hai ucciso non un bitorzolo ma una rosa.

  4. 4824
    Fanny -

    DAN-STE, mi pare che hai detto di avere 24 anni e non posso credere che tu non abbia proprio nulla, nè genitori, nè famiglia, nè amici, nè soddisfazioni di alcun tipo. Cavolo, la vita non si è sprecata con te…
    Ora linciami se vuoi, ma io te lo dico lo stesso perchè, stando al di fuori del tuo problema e non dentro fino al collo come te, forse riesco ad avere una visione panaromica che mi dice che ti è successa una cosa bellissima. Tu dici che grazie a questo amore sei cambiato, sei diventato un uomo nuovo e migliore, hai capito quello che è giusto e quello che è sbagliato ed hai deciso di perseguire solo quello che è giusto. Ti rendi conto? Questo è un miracolo, uno di quei miracoli che a volte può fare l’amore vero. Non è stato l’amore di questa donna a cambiarti, visto che lei ti ha amato così poco, bensì l’amore che tu hai avuto per lei, che è stato invece grande e vero. Se poi si tratta di un cambiamento o solo della scoperta di qualcosa che era in te da sempre ed aspettava il momento per emergere, questo non lo sappiano. Comunque l’amore di cui ti sei scoperto capace, la forza che ti ha dato per cambiare, la trasformazione della tua coscienza sono cose che neppure il suo tradimento e il suo abbandono ti possono più togliere. Non mollare, dan-ste, dietro l’angolo ti aspettano altre avventure, altre persone, altre prove da affrontare e tu ce la farai. Nei tuoi post mi colpisce il tuo senso morale, la tua onestà, il tuo sapere appunto quello che è giusto e quello che é male, e questo mi colpisce ancora di più sentendo che non hai genitori. Se queste cose quindi non te le ha insegnate nessuno in modo diretto, vuol dire che hai una grande forza positiva dentro di te e tante potenzialità. Riflettici. Ti abbraccio e spero che farai ancora un po’ di strada con noi.

  5. 4825
    LEO -

    Non commento,mi porto dentro tutto,non do la sodisfazione a certa gente di sapere,e magari esser felice….certo che forse ho sbaglaito io a parlare di questecose..aprirmi completamente,come dicevo ieri a fanny…uno arriva qui..si fida,non pensa che esista gente cosi al mondo,eppure si…siamo in democrazia…ogniuno può dire la sua anche se spara MINCHIATE,non importa se cio che dice ferirà qualcuno…pazienza…pi uno dice..meglio nn leggerlo più sto foru….dico la mia….(prima di pubblicare certi commenti andrebbero letti,e alcuni anche scartati…)
    ciao ua tutti….
    Un saluto particolare a PEPPINO

  6. 4826
    dan-ste -

    cara o caro… FANNY…
    il fatto è che questo cambiamento, può essere un arma a doppio taglio, posso dire che quello che hai detto tu è vero, ma ora per come è finita dopo tutto quello che è stato, si rischia un effetto boomerang.. ovvero mi sento di non dover più dare così..

    io ho dei genitori, non vorrei essere frainteso, ma lascia che mi spieghi:
    sempre in questo bel periodo in cui gli avvenimenti sono stati un pò ”sfortunati”, ho affrontato anche la separazione, tra l altro non consensuale dei miei genitori, che come genitori non sono mai stati dei genitori modello, e non lo dico di certo per ripicca.

    non essendo consensuale ho vissuto 3 anni questa situazione che loro da ”persone mature” hanno fatto pesare sulle mie spalle come un macigno. Sfogandosi dalle loro frustrazioni personali di coppia con me.. ovviamente con me sbattevano contro un muro, e quindi i litigi non avevano mai fine, e rappresentavano l unico dialogo che c’era tra noi.
    però mentre loro avevano una visione non molto lucida di ciò che succedeva in quanto presi dal loro problema… io.. vedevo chiaramente una famiglia andare in pezzi…
    tre anni così senza poter avere la tranquillità a casa, ma invece la tensione che si taglia con il coltello, quindi direi palpabile,sfido chinque a riuscire a vivere così.

    risultato..io e mio padre non ci parliamo senza litigare da ben 4 anni, mia madre vuole divorziare e vivere da sola, e sottolineo da sola…
    ed io quindi se permetti mi sento davvero senza genitori, in quanto dopo tutto questo tempo e queste cose, non li sento più tali, visto e considerato che mi hanno inoltre messo nelle condizioni di dover andare a vivere solo senza diritto di ”ritorno”..

    in più ho avuto la splendida sorpresa già citata…

    ma ti posso assicurare che il senso di giustizia di cui parli l ho messo da solo…PENSO CHE NEL MONDO CI SIA QUALCOSA CHE SI è ROTTO, PROPRIOCOME DENTRO ME…

  7. 4827
    DAGO44 -

    LEO trovo che tu abbia fatto benissimo ad aprirti,a scrivere di te,e in qualche modo a fidarti.Proprio come ho fatto io o meglio come faccio da tempo pubblicando mia email,mio sito di FB.mio numero di cellulare,nio nome e cognome,e mia storia passata.Qui noi siamo una famiglia,una famiglia allragata.E come in tutte le famiglie ogni tanto vi sono degli screzi.Ma penso sia una cosa normale se non scontata.Spero che continuerai a fidarti di noi scrivendo ancora qui.
    DAN_STE ho letto i tuoi post.Poi ti rispionderò quanto prima.A tutti un abbraccio DAGO44

  8. 4828
    inverno -

    Ciao zanna bianca…un punto a tuo favore, dico sul serio…per lo meno hai proposto delle alternative, in modo un pò brusco magari ma l’hai fatto.
    Quì non si cercano alternative, soluzioni o confronti, ma solo comprensione e compagnia.
    Quando si sprofonda in uno stato di alienazione e tristezza inarginabili si cercano luoghi in cui poterli rivelare.
    Dovrebbe essere uno sfogo momentaneo e allo stesso tempo un punto di partenza per cercare soluzioni e invece ci si sguazza dentro all’infinito fino a sfociare nel metafisico….nel filosofico…
    In poche parole se sei triste e depresso va bene ma se non lo sei ti viene detto di andare a scrivere da un’altra parte….per il rispetto di chi lo è.
    Non so se tu abbia bene in mente la sofferenza psicologica ma ti assicuro che si può morire di depressione tanto quanto per mancanza di cibo.
    Ciò che comunque mi colpisce di più di qst forum è l’ignoranza. Spesso rincuorare una persona coincide con alimentare quei sentimenti che probabilmente la spingeranno a ripetere le stesse cose che ha appena fatto e di cui è rimasta “vittima”.
    cmq…nel rispetto della sofferenza di tutti un caro saluto….

  9. 4829
    DAGO44 -

    Ignoranza?
    Io vedo solamente tanta disperazione e sofferenza.Degna del massimo rispetto.Opinione mia personale.DAGO44

  10. 4830
    mary -

    x fanny ti ringrazio molto per le tue belle parole, sai avevo paura a scrivere del mio dolore, poichè il mio rapporto era tra due donne, invece mi accorgo di parlare con gente molto intelligente…..tuttavia con la fede tutto è possibile, e vorrei avere un rapporto normale….sai io sono stata sposata, mio marito mi picchiava ed io siccome non stavo bene di salute dovevo sopportare per mio figlio la sua cattiveria, poi finalmente la luce, se ne è andato con un’altra che poi lo ha piantato, io ho conosciuto lei ed ho trovato tutto quello che volevo, ma mi ha deluso, con la sua gelosia, possessività non si può essere gelosi di un figlio e di una persona che sta male, ed è così,eppure sono giovane, ma sono molto ma molto triste perchè mi accorgo che oltre me nessuno è contento…….

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