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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

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  1. 431
    Paolo cogitoergosum -

    Ciao a tutti. LILLA, Lisa, permettetemi di rispondere prima ad Alex, per favore.
    Caro Alex, non farò quello che tenta di convicerti, o di dirti frasi di circostanza, perchè so che servirebbe a poco e poi non sono mai stato capace di mentire, nemmeno a fin di bene!
    TI dico soltanto che da come parli esprimi tutta “l’umanità” e il desiderio di voler tornare a VIVERE uan vita possibile, non certo di morire.
    Ma non posso che esserti vicino sapendo cosa provi quando gli istinti autodistruttivi ti assalgono.
    Per esserci passto, per esserci ancora “immerso” e per le limitate capacità che mi riconosco di fare un’analisi “oggettiva” della realtà, ti posso solo dirti che tutto ciò che ti succede “non ti appartiene” davvero. E’ soltanto il frutto di anni ed anni di “investimenti” sulla tua persona che non corrispondono a ciò che sei davvero. Nessuno di noi è così “schifoso” da meritare di sparire, anche se siamo attorniati da messaggi contrastanti e “mirati”, per solo scopi di potere.
    Prova, per una volta, come fosse un gioco, a metterti “contro” tutte le tue abitudini quotidiane che ti fanno pensare sempre in una direzione. Mettiti contro anche i tuoi pensieri, se necessario, e cerca di trovare “un altro punto di vista”! LO so, è difficilissimo, ma non impossibile!
    Ciao Alex, sento tutta la tua solitudine, ma allo stesso tempo sento quanto tu sia SOLO TRA I SOLI e quindi quanto tu faccia parte di NOI, ricordatelo.
    Cara LILLA, non farti problemi, non mi hai ne offeso ne sottovalutato, so bene di come siamo tutti presi “a vivere”!
    Mi spiace tanto per la tua soffernza e per la tua ansia. Cerca una carezze se puoi, e cerca anche tu di provare a cambiare “visuale”. ANche nei confronti dei genitori. Non sono infallibili. Anche se a volte sembrano farci del del male non lo fanno davvero per volontà. Sono loro a stare male per primi. E parla, parla, sfogati, scrivi, raccontaci, ma cerca di restare in comunicazione!
    x Lisa: carissima lisa, mi sembrava di afvre risposto almeno in parte alle tue “provocazioni”. Ma forse ti sei persa qualcosa, non lo so. Ma puoi sempre aiutarmi a ritrovare il bandolo della matassa, riportandomi sui discorsi perduti. Attendo di leggerti. E intanto… cogito, fin che ci riesco. Cartesio o non cartesio, che non credo meriti, come dici tu, alcuna attenzione particolare!
    Arrivederci, a tutti!

  2. 432
    LILLA -

    Ciao a tutti grazie paolo sei bravissimo con le tue parole non devo piu’ prendermi a cuore le parole di persone che stanno addosso e non aiutano devo pensare in bene per avere la forza di reagire. Tvb un salutone. Ci sent presto

  3. 433
    Paolo cogitoergosum -

    Ciao LILLA; ciao a tutti!
    Grazie a Te di esserci. La sincerità e le parole dette col cuore, qualsiasi esse siano, sono sempre positive.
    Addesso dobbiamo impegnarci a superare questi giorni di “festa” dove si compiranno, per l’ennesima volta, i riti orgiastici dei pranzi e delle cene e dove la solitudine sarà sempre in agguato per molti di noi che abbiamo “scelto” di essere, paradossalmente, noi stessi!
    Ma non esitate a scrivere, se ciò puo servirvi.
    L’unica cosa davvvero “disumana” di questi nostri tempi è data dal fattto che abbiamo raggiunto “tutto” in termini di sicurezza, protezione e benessere ma abbiamo perso totalmente la capacità di “condividere” davvero anche solo lo sguardo di un’altra persona.
    Ma possiamo sempre provare a “fermarci” per ritornare a riconoscerci.
    Arrivederci, a tutti!

  4. 434
    Lisa -

    Ciao, avete sentito di MAtteo?Almeno lui ha agito,noi non siamo neppure capaci di far questo e ce ne stiamo qui a ciarlare…

  5. 435
    Shinigami -

    E infatti quel ragazzo ha fatto una grandissima stupidata. Io comprendo cosa voglia dire essere feriti dai compagni di scuola, ero il più piccolo il classe mia e spesso i primi anni di liceo venivo preso in giro e ne ho sofferto anche io tanto.
    Però la vita poi ti riserva rivincite, basta tenersi un po’ saldi.
    Matteo aveva solo 16 anni, una vita davanti.

  6. 436
    Paolo cogitoergosum -

    Cara Lisa,
    il rispetto e la delicatezza con cui si dovrebbe dibattere su questi temi impone davveo un po’ di maturità, anche e soprattutto da parte di chi sente istinti “anticonservativi”, per dirla in termine tecnico, cioè autodistruttivi.
    Il povero Matteo ha fatto un gesto plateale, sospinto da un disagio e da una vergogna che andrebbe quanto meno rispettata ed approfondita, prima ancora che capit, per non correre il rischio di fare di un gesto comunque “disumano” anche se rispettabile, una specie di “esempio da imitare”.
    Che togliersi la vita sia un gesto da “non imitare” parrebbe scontato, ma non lo è affatto.
    Ti chiedo, Lisa, per il rispetto della Tua sofferenza e di quella di molti di noi, di non lasciarti andare ad affemazioni “gratuite” od “eroiche” nei cofronti di un ragazzo sensibile e del suo disperato gesto.
    Come dice benissimo Shinigami, molti, moltissimi di noi durante l’adolescenza abbiamo subìto attacchi ed offese da parte di coetanei “educati” alla denigrazione e alla cattiveria (e qui la responsabilità è TOTALMENTE delle famiglie, fatte spesso di genitori, soprattutto padri, che “aizzano” ed educano i loro figli al “machismo”, all’intolleranza e alla violenza, per placare i loro “incubi interiori”). Molti di noi sono stati sull’orlo della disperazione, o vi sono entrati dentro totalmente ma, con quella forza del tutto “personale” che ognuno di noi possiede se riesce a “guardarsi dentro” siamo riusciti a superare momenti che ci sembravano aggiaccianti ed insuperabili.
    Cara Lisa, in quanto al tuo disappuinto sul fatto di “stare qui a ciarlare”, ti ricordo che milioni di persone del mondo stanno “ciarlando” davanti ad un professionista (psicologo, psichiatra, psicoterapeuta) o ad un amico cercando, con la forza delle parole e del ragionamento di uscire da quell’ossessivo circolo vizioso in cui spesso la nostra mente ci porta!
    Quindi, per favore, continua a parlare, a scrivere, ad indignarti e a ribellarti alle cose che non ti vanno, sfogati, parlane e cerca di far seguire, se ce la fai, anche qualche azione, dopo aver a lungo parlato e ragionato ma, per favore, non fomentare od incitare a comportamenti autodistruttivi, come se fossero la cosa più saggia. E te lo dico io che in vari modi ho fatto capire che rispetto, comprendo ed ammetto che una persona possa essere “libera” di interrompere la sua vita, ma da questo ad arrivare ad una vera e propria “apologia” del suicidio, ce ne corre.
    Te lo dico io, che per dolori fisici e psicofisici passati (e presenti) a volte desidererei soltanto un po’ di “pace”.
    Lisa, non eri tu che mi richiamavi ad essere più presente e a risponderti?
    Eccomi, con grandi casini e con limiti, ma sempre in assolutà sincerità ti invito a parlare. Se l’essere umano ha un cervello, una bocca, delle corde vocali e un vocabolario “culturale” così complesso qual’è la lingua italiana (una delle lingue del mondo più ricche di sfumature e microsignifici) un motivo ci sarà.
    PARLIAMONE, servira a tutti NOI.

  7. 437
    Lisa -

    Scusa, non credo che parlare serva…anzi… ho già tentato di farlo troppo spesso. E’ inutile…
    Ora aspetto solo il momento buono. Non ho più niente da dire e da fare.

  8. 438
    Lisa -

    Scusami ma non mi va di parlarne. L’ho già tentato tante, troppe volte. Non serve a nulla se non a finire sempre più in basso.
    Non importa. Tanto la mia decisione l’ho già presa. Aspetto solo il momento buono… al momento buono arriverà anche il coraggio.

  9. 439
    Lisa -

    Scusate, ho dei problemi con la connessione, non so se siano partiti i post che ho tentato ripetutamente di mandare

  10. 440
    Raffaele -

    Matteo ha fatto una stupidata e sapete perchè ?
    Se analizziamo quanto cattolica sia la nostra Italia, possiamo dedurre che tutta la nostra cultura è fortemente condizionata dalla nostra religione, che è molto passiva, fin da piccoli i preti ci insegnano che se prendi uno schiaffo è giusto prenderne un altro, quindi questo povero Matteo invece di spaccare il muso a chi gli rompeva i co......, ha deciso di ferire se stesso, qusta chiesa è contro l’autostima, l’orgoglio personale, l’ambizione di diventare un grande o il migliore.
    Infatti sebbene io sia cattolico, ma per niente praticante, me ne infischio di tutte le feste, che sono solo una menata per fare stupidi auguri e spendere un sacco di soldi in altrettanti stupidi regali.
    Anch’io sono basso, ma quante rivincite mi sono preso, a cosa serve essere alti, ma co......, Matteo cosa hai fatto ?
    Se aspettavi un po, magari le donne erano tutte tue, a me in questo campo va meglio che ai miei amici tutti più alti di me, bisogna sentirsi fighi, belli, sia dentro che fuori, e Ratzinger stai zitto !

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