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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

Pagine: 1 410 411 412 413 414 1.491

  1. 4111
    gio -

    buona sera gente. il fuoco continua a bruciare la mia parte invisibile ed io continuo a sopportare, sempre in silenzio, finchè non avrò esaurito tutta la mia benzina e purtroppo sono già entrato in riserva.. ma poco fa, quasi involontariamente, mi sono imbattuto in una specie di poesia(anche se in realtà è una preghiera) che mi ha fatto riflettere ma soprattutto commuovere, cosa che non accadeva da un sacco di tempo. ovviamente non mi ha cambiato la vita però mi ha dato da pensare e, senza voler fare il personaggio di turno, vorrei condividerla con chi lo desidera e con la massima umiltà. forse molti già la conoscono, forse a qualcuno verrà solo da ridere, forse però a qualcun’altro potrà servire a sentirsi meglio anche solo per un attimo. io la trovo semplicemente stupenda e questo è paradossale perche non sono nemmeno credente e ho sempre odiato le preghiere. comunque, per chi non la conoscesse e per chi ne fosse interessato, io la riporto qui. la “preghiera” in questione è la seguente:

    “Chiesi a Dio di essere forte
    per eseguire progetti grandiosi:
    Egli mi rese debole per conservarmi nell’umiltà.
    Domandai a Dio che mi desse la salute
    per realizzare grandi imprese:
    Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.
    Gli domandai la ricchezza per possedere tutto:
    mi ha fatto povero per non essere egoista.
    Gli domandai il potere perché gli uomini avessero bisogno di me:
    Egli mi ha dato l’umiliazione perché io avessi bisogno di loro.
    Domandai a Dio tutto per godere la vita:
    mi ha lasciato la vita
    perché potessi apprezzare tutto.
    Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo,
    ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno
    e quasi contro la mia volontà.
    Le preghiere che non feci furono esaudite.
    Sii lodato; o mio Signore, fra tutti gli uomini
    nessuno possiede quello che ho io!”
    (KIRK KILGOUR)

  2. 4112
    tancamala -

    Mi ha stupito molto scoprire che Giordano Bruno scrisse, tra le mura delle prigioni Waffen SS Vaticane, uno scritto di ampia liberazione, identificando il suo spirito in un gabbiano, che volava verso il mare ed il cielo, libero……………Notte!

  3. 4113
    Peppe83 † 1983 pAx 2008 † Alla fine del cammino -

    Gio e davvero bella. Ricordavo di averla letta tempo fa. Come chi a scritto quesi versi nemmeno io chesi chi sa che cosa. Avrei solo voluto: l’amore e l’affetto di una famiglia, ma o avuto solo disprezzo. Volevo che mi fossero vicini quando stavo male, invece ridevano. Pugnalavano alle spalle e gioiscono del mio star male. Volevo amici siceri. Ho trovato solo ipocriti e falsi che si sono sempre approfittati di me. Volevo una ragazza vera e sincera che mi amasse. Ho trovato una persona che mi ha usato e poi gettato come se fossi spazzatura. Gelosia da parte di tutti che io fossi fidanzato. Che schifo di gente (famiglia compresa). Non cercavo chi sa che cosa da questo mondo marcio. Solo dolore e amarezza. Andrea e esattamento coem ai detto tu. ogni volta che si cade uno cerca di rialzarsi, ma ogni volta il colpo ricevuto e sempre maggiore. Manco a me Dio mi ha dato cio che volevo. Per ultimo gli chiesi di darmi a me la cosa piu cara che mi dara la pace:L’ETERNO RIPOSO.

  4. 4114
    chiara -

    ciao Fanny, mi complimento con le tue parole, hai detto delle cose molto sagge. é vero che molte vite sono tragiche. io per esempio quando esco per strada scruto spesso lo sguardo delle persone e leggo in molte la sofferenza. c’è chi ha avuto una vita facile e chi una vita tragica. mi ha colpito quando hai detto ” si va al cinema o a prendere un gelato tra un lutto e l’altro, tra un problema e l’altro” e anche che chi ha avuto una vita felice teme la morte di più di chi ha sofferto. è proprio così, le nostre vite sono segnate da avvenimenti tragici come i lutti o altre cose eppure la vita va avanti, ci muoviamo come burattini perchè dentro abbiamo una sofferenza atroce mentre fuori svolgiamo le normali azioni di ogni giorno. nel mio caso i maltrattamenti di mio padre mi hanno reciso la mia vita sul nascere. cioè quando ero solo una bambina sorridente e felice con una gioia dentro che bastava per altre mille persone, mio padre mi ha tagliato la mia felicità come un’accetta taglia l’erba o un fiore. il mio paragone è poco poetico ma è questo che mi viene in mente adesso. quindi nella mia mente c’è tanta confusione perchè non ci capisco più niente. ormai, dopo tanta sofferenza, ho trovato la forza dentro di me di andare avanti dopo aver pensato seriamente e intensamente al suicidio per alcuni anni(senza avere avuto il coraggio di farlo). questo non significa che io stia bene, non capisco più se la vita possa essere una gioia o una sofferenza, se valga la pena viverla ma, come ha detto qualcuno qui, mi sento una cosa statica senza significato e sento che la mia esistenza non abbia valore se non quello di essere un membro della famiglia e quello di “essere utile alla società” producendo reddito e quindi pagando le tasse. nel mio caso ha vinto l’istinto di sopravvivenza anche se vivrò ogni giorno della mia esistenza con dentro di me i maltrattamenti di mio padre che mi accompagnano il mio pensiero in ogni istante.

    mi domanderò per semrpre se la mia vita avrebbe potuto essere diversa in assenza di maltrattamenti o se forse avrei fatto lo stesso una brutta fine. non dico queste cose per essere compatita assolutamente ma questa è la mia storia di vita e quindi la mia esperienza si basa su questo.

    sono daccordo sul fatto che l’amore e il perdono sono invincibili perchè se viviamo di amore questo ci dà una forza incredibile. non credo però nel perdono(perchè certe cose non si possono perdonare) ma solo nel fatto di lasciar perdere quando ci fanno nel male e di non covare odio per vivere più sereni e lasciare che siano gli altri a vivere nell’odio e rancore che comunque non ci appartengono. è proprio così, se coviamo odio agli altri non fa alcun male ma ne fa solo a noi stessi e ci rosicchiamo dentro togliendoci la nostra parte migliore.

  5. 4115
    gi -

    Buongiorno ragazzi come state ??? io sono preoccupata per mio padre che non sta bene io credo che tornerò a casa mia per stare vicino a lui non so reggero la cosa ma per lo meno ci proverò mi manka mio padre ………….mi manka luigi mi manka una persona che scriveva qui ora non c’è più non mi parla più……
    ci sono momenti che vorrei sparire per sentire il dolore che ritorna i ricordi che ritornano facendomi male …….. ultimamente piango abbastanza cioè tutti i giorni l’unica cosa che mi riesce meglio forze devo andare a qualcosa di più di uno psicologo credevo di aver superato tutto si certo sto bene ma c’è qualcosa che non va come se mi manka qualcosa dentro non riesco a capire cosa …….

  6. 4116
    giuseppe -

    GIO’
    davvero bella quella preghiera, come vedi forse sono dei piccoli segnali, se ti sei commosso, vuol dire che dentro non sei in riserva, ma ancora hai il pieno di benzina.

    SEMPLICEMENTE STEFANO
    leggi la preghiera di Giò, dice tutto.

    GILDA
    anche tu mi manchi.

    Un saluto a tutti, Dago Mai ritornate a scrivere, mancate a tante persone, compreso il sottoscritto
    Giuseppe

  7. 4117
    Fanny -

    GIO, grazie per la bellissima preghiera, non la conoscevo ma d’ora in poi non la dimenticherò. Si applica benissimo anche alla mia vita. Ho cominciato molte volte molte cose e credevo di averle portate al successo, ma poi ogni volta un evento imprevisto e catastrofico mi ha riportata sulla linea di partenza, ogni volta con più stanchezza e fragilità. Ripercorrendo a ritroso il cammino, mi sembra di vedere una Mano Superiore in questi eventi, e in tutti i piccoli elementi che li hanno preparati e che mi hanno fatto essere al posto sbagliato nel momento sbagliato. Così mi pare che la vita non sia un foglio bianco su cui siamo noi a scrivere, bensì un libro che noi veniamo a sfogliare. La nostra libertà non è nel creare il nostro destino, ma nel benedire o maledire il destino che ci è dato. Nel momento dell’accettazione è come se si spalancasse una porta e si entrasse già in un regno diverso. Penso che sia successo più o meno così anche a Kirk Kilgour che ha scritto questa stupenda preghiera.

    PEPPE83, è vero, Dio non ci dà quasi mai ciò che vogliamo, oppure dopo avercelo dato ce lo toglie. Perchè? Non lo so, ma non credo che sia un fatto personale nei tuoi confronti. Quando guardiamo Gesù sulla croce ci colpisce l’immagine del Suo dolore fisico e della morte del Suo corpo. Eppure non sono sicura che quello sia stato il peggio. Penso invece a tutta la sofferenza che non si vede, a quella causata dal tradimento da parte di uno dei Suoi, dall’abbandono degli amici, che nel momento del pericolo lo hanno rinnegato e se la sono data a gambe, dal rivoltarsi contro di lui della folla opportunista e voltagabbana che lo aveva osannato fino a poco prima ed era stata colmata di bene e di miracoli da parte Sua e che ora invece chiede la liberazione di Barabba e si gode lo spettacolo della Sua passione e morte. Penso che le Sue ultime parole sono state “Mio Dio, perchè mi hai abbandonato?”, proprio come diciamo noi.
    Peppe, non so a cosa serva il nostro soffrire qui, accettarlo è solo un fatto di fede. Io non riesco a trovare alla vita nessun altro significato se non quello di prova terribile alla quale evidentemente dobbiamo essere sottoposti.
    Qualche giorno fa mi è capitata sottomano la storia di uno psichiatra olandese di nome Boudewijn Chabot, che nel 1991 ha aiutato a suicidarsi una donna di 50 anni, fisicamente sanissima eppure tanto sofferente nell’anima da desiderare soltanto la morte. (segue)

  8. 4118
    Fanny -

    (segue) Questa poveretta aveva perso tutti e due i suoi figli, il primo suicida a soli 20 anni, il secondo morto quattro anni dopo di cancro ad appena 21 anni. Il matrimonio di questa donna era stato pessimo, con un uomo violento e dedito all’alcol, e dopo il suicidio del primo figlio i due avevano divorziato. Ebbene questa donna desiderava solo morire ed essere sepolta tra i suoi due figli. Questo medico l’ha aiutata. Tornando a noi, ci si potrebbe chiedere che cosa aveva mai fatto questa donna per meritare da Dio un trattamento simile. Niente, penso, niente che potrebbe mai spiegare il perchè di un destino così. Neppure credo che il dolore serva per scontare i propri peccati personali, che dire poi del dolore dei bambini? Penso che siamo soldati del Bene in lotta contro il Male e che il nostro soffrire e riuscire a sopportare il dolore aiuta la causa del Bene. Penso anche che per il nostro eroismo ci sarà un premio, e che già in questo mondo il nostro accettare il dolore ce lo faccia sembrare più sopportabile.

    CHIARA, penso che i maltrattamenti subiti, come tutti gli altri eventi della tua vita, abbiano contribuito a fare di te la persona che sei e non un’altra. Non hai fatto nessuna brutta fine, stai percorrendo la tua strada con coraggio e dignità. Stai facendo del tuo meglio, sei una buona compagna di viaggio per chi ti è vicino. Se la vita valeva o meno la pena di viverla lo sapremo solo all’ultimo istante, o meglio, poco dopo. Io crdo di sì e credo che ognuno di noi abbia il suo misterioso significato. Ti abbraccio forte.

    GILDA, è normale che tu abbia delle ricadute e che basti poco per far riaffiorare tutto il tuo doloroso passato. Una volta hai detto che chiedi solo di incontrare un uomo che ti voglia bene con cui costruire una famiglia. Vedrai che arriverà, arriverà quando meno te l’aspetti. Hai passato un periodo terribile, da quando frequenti il forum hai avuto tantissimi lutti, disgrazie varie, il terremoto, l’amore con Luigi finito male, insomma un bombardamento di eventi negativi. E ti meravigli se piangi e ti senti giù? A me pare proprio normale, quello che ti è capitato è molto pesante. Però hai dalla tua parte la gioventù, e con esse anche la speranza di avere momenti più belli davanti a te. Forza, Gilda, ne hai passate tante e sei riuscita sempre a superarle, non ti arrendere. Ti voglio bene.

    GIUSEPPE, bello risentirti, bello sapere che anche se stai meglio non dimentichi i vecchi amici.

    TANCAMALA, gabbiano simbolo di libertà…

    A tutti una buona notte e un saluto.

  9. 4119
    flexo -

    Non ho molto da dire, però visto che passavo da queste parti lascio un saluto a tutti… Buonanotte.

  10. 4120
    chiara -

    ciao Fanny, sulla vita io non ci capisco niente, se vale la pena o meno, io so soltanto che non ho il coraggio di farla finita.
    per quel che riguarda i maltrattamenti tutti dicono così, che mi hanno fatto maturare e capire meglio certe cose e cose di questo tipo ma credimi sicuramente questo non è stato un fatto positivo. ho sofferto, e soffrirò sempre per essere stata maltrattata e comunque ho fatto sì una brutta fine. comunque grazie per le parole carine, siamo qui per confortarci a vicenda. non si può dire che il maltrattamento mi abbia dato qualcosa di positivo anzi il contrario. possiamo dire che nella vita un pò di sacrificio e di frustrazione nella giusta misura ci vogliono perchè fanno un pò maturare piuttosto che avere tutto pronto sul piatto d’argento ma non certo i maltrattamenti psicologici ogni frazione di secondo della tua esistenza…
    per quel che riguarda il senso della vita se uno ha dei motivi validi è giusto farla finita, perchè vivere una vita di sofferenza non vale la pena.
    con questo discorso non voglio certo indurre qualcuno a togliersi la vita ma dico solo quello che penso.

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