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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

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  1. 3811
    mai -

    Tanca caro gabbiano sei sempre così in alto nelle tue parole che mi lasci senza di esse, grazie di esserci.

    Ho già detto molto in questi mesi in cui sono qui e non voglio ripetermi sennò divento noiosa e non mi sopporto da sola, con questa vorrei rispondere a tutti perchè farlo uno per uno non ce la faccio nell’ultimo periodo siete approdati in molti qui ma voglio raccontare un pò cosa è successo a me fino ad oggi.
    Sono arrivata qui che ero alla disperazione totale, chi già era qui mi ha accolto con parole e calore mi sono sentita subito fra amici sapendo che sapevano cosa stavo attraversando perchè chi più chi meno lo avevano o lo stavano provando, poco alla volta ho iniziato ad intravedere un pochino di luce e questo mi ha permesso di iniziare un gran lavoro su di me e in me stessa, ho riiniziato ad occuparmi delle cose che mi piaceva fare ma che non mi riusciva più, sono appassionata di grafica al pc ma non mi riusciva di creare nulla che mi piacesse facevo e cancellavo ma con le loro parole che mai hanno cessato anche quando all’inizio non le volevo recepire ecco che nuovamente riuscivo nuovamente a creare qualcosa che mi piaceva, il lavoro interiore è la cosa più difficile e complessa da fare ma non ho voluto farmi fretta e passo dopo passo continuo il cammino e ogni giorno mi accorgo sempre più che è il sentiero è quello giusto, non sono ancora al meglio di sicuro ancora molte volte sono a terra e se un giorno sono spenta resto spenta ma il giorno dopo prendo in me tutte le forze che ho e mi metto al lavoro in me stessa, ora sò e ho imparato una grande lezione grazie a questi amici che sono qui la vita ha molti aspetti e in certi momenti ci fà vedere solo quelli brutti e allora tocca a noi non farci travolgere completamente.
    Non stò vivendo la vita che vorrei e che sento di dover vivere ancora no per questo ci vorrà molto tempo ancora, ma un’equilibrio lo stò raggiungendo come ho raggiunto dei piccoli ma significativi traguardi vincendo delle battaglie che solo 3 mesi fà non avrei mai pensato di poter vincere perchè mi sentivo messa sotto i piedi da tutti, ora qualcuno ha capito che quello che sento interiormente non è aria fritta ma ha una sua motivazione quindi si comporta di conseguenza e lasciandomi libertà di azione.
    Vi ho raccontato di me per cercare di farvi capire che in ognuno di noi c’è un qualcosa che vale la pena di aggrapparsi per poter sperare ancora in un cambiamento della situazione in cui viviamo e che tanto dolore porta in noi, e qui siamo tutti uguali non c’è un motivo più o meno importante quello che ci accomuna e che conosciamo tutti bene è il gran dolore che portiamo dentro fino a distruggere le persone che siamo, non lasciamoglielo fare lottiamo e continuiamo a lottare anche quando non abbiamo più forze una mano tesa qui la trovate sempre.

    Con grande affetto per tutti
    Mai

  2. 3812
    gilda -

    Ciao ragazzi buona sera a tutti…oddio quanto avete scritto ci sono anche persone nuove non vedevo lora che di riscrivere MEI FANNY TANCAMALA DAGO GIUSEPPE PEPPE FLEXO EBADù vi voglio TANTO MA TANTO BENE
    FANNY sei tornata com’è andato il viaggio?
    Ora devo leggere tutti i post ci sentiamo presto

  3. 3813
    Anty -

    Vorrei dire a tutti (e anche a me stesso) che – conoscendo perfettamente cosa si prova nei momenti più bui dell’esistenza, quando sembra che non ci sia alcuna via di uscita – c’è sempre la possibilità, restando in vita, che le cose possano volgersi al meglio. Lo dico per esperienza personale. La vita non è nè bella, nè brutta, semplicemente è. Vi sono cose piacevoli e dolorose, ma non ci sono solamente queste ultime. Inoltre siamo noi che diamo colore alle cose, è la nostra attitudine verso le cose a farcele vedere nere oppure azzurre (o rosa). Si consideri questo prima di porre in atto un simile proposito (il suicidio appunto). Inoltre c’è la possibilità di ricontattare il piacere e anche di chiedere aiuto. Questo forum è senz’altro una di queste.

  4. 3814
    Peppe83 † 1983 pAx 2008 † -

    Beata te Mai che ai qualcosa a cui aggrapparti. Io ormai non ho piu nemmeno questo. Ivan devo concordare appieno con le tue parole. Perche come vedi le persone non voglio accetare che qualcuno stia male, ma nella loro incoerenza non si rendono conto il male che fanno con le parole. E sempre diranno ce chi sta peggio di te e va aiutato. E a noi chi ci pensa che stiamo male? E puro opportunismo. Cosi’ purtroppo vanno le cose.

  5. 3815
    anonimo -

    =( penso che le tue rispecchino molte persone e anche me…!!! un saluto

  6. 3816
    Ghost-dog -

    Credo di essere arrivato al capo linea.
    Non so se a voi vi capita… ma anche gli sgurdi delle persone mi fanno male…non riesco più a guardare nessuno…
    e ogni discorso.. ogni singola parola, rimbomba nella mia testa come una presa in giro o una minaccia.
    Vorrei tanto farla finita ma non posso.
    Ho mia madre…cosa farebbe se me ne andassi?… non puo fare nulla senza di me… e poi non voglio causargli altre sofferenze…. oltretutto poi ci si mette questo odio che continua a pereguitarmi che con la mia stupida e patetica coscenza, che dice di non fare del male, diventa una cosa davvero… non so neanche io come dirlo.
    Non capisco com’è potuto succedere tutto questo…da dove è iniziato il declino… e per cosa… ormai mi sono stancato di cercare una soluzione… vorrei semplicemente scomparire… spengermi… però l’odio è sempre più forte.
    L’odio mi ha insegnato a vivere nel silenzio e nella solitudine… A vedere il perverso anche nelle cose più giuste e comuni.
    L’odio a previsto cose… che poi sono successe davvero…
    trasformandomi in un fantasma… il fantasma di un cane.

  7. 3817
    Morirò da solo (non vedo l'ora) -

    Finalmente sei tornata Gilda!!!
    che billo!!^^
    fortuna che non è successo niente di grave.
    Ci si sente stella!

  8. 3818
    tancamala -

    …..Vorrei precisare che si tratta comunque di una autentica morte. Non è che mi salvo senza conseguenze, ma in questa scacchiera, se non sei più il bianco, sei il nero.
    Non ho la possibilità di difendere tutto quello che ero, non posso godere appieno ne del mio corpo , né delle mie intenzioni, e devo, devo, devo accettare forti riduzioni di me stesso. Lo vedo, che esiste tutto ciò che è bello e desiderabile, ma mi ci devo astenere. E’ inutile che tento di scaricare la responsabilità di tutto questo su gli altri, il fatto è che è capitato a me. Questo e quello, prima e dopo. Piuttosto non sono esente da gravi negligenze e debolezze. Potrei dire che la colpa e di tutto questo po’ po’ di pianeta, continente, nazione, isoletta e paesello bello e gente varia, ma se faccio così, nutro, do da mangiare ad un odio che mi acceca. Se lo faccio, dò in escandescenze, da matto. Non si può. Perdere così, questo poco di dignità che la vita mi lascia…che è sempre enormemente di più di quella che c’è in certi luoghi di ospedale, in certi stati afro-vari, in certi posti ai margini delle città, in certi luoghi innominabili dove si và per morire quando si dà fastidio a tutti….
    Ecco che do’ ormai fastidio, con la mia malattia e debolezza, con i desideri che non mi posso più permettere, con l’umore che crolla nella cantina. Però lo sò, che è regolare che tanti vivano spensierati, perchè pieni del futuro che arriverà, perchè…..per mille giusti motivi. Trovo quì una collezzione di amici che sono stati bruscamente fermati, stoppati, e defraudati delle loro aspettative. Spesso traditi da una società che comunque và, và e continua ad andare avanti volendo volutamente essere ignara di tutti quelli che hanno inciampato in qualcosa. E’ un enorme carnevale di cattivo gusto. Ma io mi rimpicciolisco, predo piccoli ragni e coccinelle e lumachine e le salvo fuori da questa casa dove potrebbero morire. E vorrei non schiacciare nessuna formica, e vorrei che il mio cane fosse felice, perchè mi devo accontentare. Ma sono molto belli anche loro. Dimentico, abbandono il passato, le capacità, i guadagni, l’orgoglio. Ora guardo vecchi, non sgrido i figli, lascio in pace mia moglie……stò studiando una nuova cosa. Diventare vecchio. Lasciar passare chiunque avanti a me. E me ne dolgo, ma ci vedo uno spiraglio di azzurro. Queste sono le mie condizioni attuali. Questo cerco di farmi bastare. Ma se diminuisse ancora? Ho già provato una forte voglia di non essere più. E se diminuisse ancora? Devo proprio accettare l’incubo più profondo? Non so’ proprio se ne avrò la forza morale. Chiedo scusa a tutti di questo sfogo. Un infermiere saggio di Ghilarza diceva: E’ una ruota, prima o poi tocca a tutti. Io mi chiedevo esattamente che voleva dire. Adesso mi è ben chiaro. Cercate di stare bene nel modo che potete. Tutti sofriranno.

  9. 3819
    flexo -

    Ciao Gilda, bentornata. Fanny come stai? Come vedi qui manchi a tutti, un abbraccio. Ciao Mai. Un saluto a tutti, vecchi e nuovi. Buonanotte.

  10. 3820
    Gianluca -

    Rieccomi qui ad esprimere il mio pensiero, visto che l’unico posto serio in cui si possa parlare in pace di questo argomento è su questo blog. I giorni che passo adesso sono sicuramente quelli più tristi e profondi della mia vita. Tutto mi crolla addosso inesorabilmente e io riesco a fare ben poco perchè ciò non avvenga. Sto distruggendo con le mie stesse mani la persona che amo, il rapporto che c’è tra noi, ciò mi rattrista molto ma non riesco a smettere. Ogni volta che la giornata finisce ed è ora di andare a dormire qualcosa dentro di me si muove e si contorce, mancandomi il respiro e magari finendo in lacrime senza un motivo. Ribadisco ciò che dissi ieri e posso solo aggiungere che il malessere è una cosa comune, ma non troppo. Molti stanno bene, sono sereni, non si fanno tanti esami di coscienza e vivono la loro vita così come le viene. Per me è una visione molto superficiale e inutile della vita. Ho provato fin dall’inizio a far entrare la vita in me e in parte ci sono riuscito, ma di sicuro non sono sereno… Ogni giorno mi tocca vedere delle persone che sorridono, serene, tranquille, che magari non si fanno problemi, e dentro di me incomincia ad instaurarsi un meccanismo di morte, che fa male fisicamente e ancor più psicologicamente. Sto davvero sfiorando i miei limiti e spero solo che le cose si rimettano in sesto presto, io faccio di tutto, ma di sicuro non basta…

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