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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

Pagine: 1 360 361 362 363 364 1.491

  1. 3611
    neve87 -

    Mi dispiace non riesco più a parlare/scrivere,per questo sono stata “assente”.Ogni giorno vorrei che si aprisse un baratro sotto di me e sparire.Mi sono consumata totalmente credo.C’è solo un pensiero talmente dolce e confortante da renderlo un sogno,solo che manca ancora del tempo.Tempo che purtroppo pare che io abbia ancora…quel tempo assurdo che non ha mattina,pomeriggio o sera,che mi passa vicino senza che me ne accorga e senza che riesca minimamente a “viverlo correttamente” credo di aver completamente perso il passo con il tempo e con la mia mente,ho sempre saputo che qualcosa 4 anni fa si è irrimediabilmente rotto.Non posso proprio tornare quella di prima,perchè probabilmente anche prima ero il nulla come ora.Quel pensiero cosi dolce continua a tormentarmi…e ora che ho smesso di dormire e qualcuno mi dice anche di mangiare,anche se sono ancora in piedi e quindi mangio abbastanza per esistere,è l’unica cosa che mi conforta e mi dispiace per tutti quelli che credevano che fossi “forte”,mi dispiace ma per me è tutto troppo assurdo ed io ho troppa paura e troppo dolce è la voglia di riposare di lasciarmi coccolare ed abbandonarmi cosi…a tutte le persone che mi sono state vicine in questo forum,è riduttivo definirvi persone,e se ora scrivendovi sto cosi male è perchè vorrei essere l’unica a stare cosi,vorrei che tutti voi foste più felici,come non sono riuscita ad esserlo io,qui mi sono sentita compresa e ho capito il valore della vita che avevo perso,peccato che ho un difetto di “fabbrica”e non riesco proprio a viverla questa vita.Continuo a restare nella mia scatola,ma ho smesso di aspettare che qualcuno venga a dirmi che è tutto finito e posso uscire.Mentre aspetto che scada il mio tempo…ciao a tutti.

  2. 3612
    DAGO44 -

    Ombra tempo fa mi dicesti che ti sarebbe piaciuto parlare con me,anche per me è la stessa cosa,mi occupo di abuso e violenza sui minori tramite un associazione di volontariato.Conosco un’altra persona che ha subito abusi,anzi ne conosco altre,senza pretese,senza voler essere troppo indiscreto o indagatore,senza volere pretendere di avere nessuna verità in tasca se ti va parlane insieme a me,ti sento stanca,e senza forze e questo non è bello perche potresti cedere a cattivi pensieri da un momento all’altro.Poi cè questa lettera a cui scrivono,riversano pensieri,emozioni decine di persone quotidianamente,e tu per questo scrivi qui,perchè in qualche modo ti senti amata,compresa,capita,ed è cosi,ho 2 giorni di ferie,quindi riesco meglio ad assicurarti la mia presenza in modo continuativo qui.Naturalmente se ti va,naturalmente se te la senti,naturalmente.Un grosso abbraccio,proporzionato alla mia stazza,spero che tu lo senta,e spero che ti avvolga.
    Fanny,tranquilla,l’importante che chi si sente male,continui anche solamente a leggerci per mantenere quel filo di speranza.Ho finito.Saluto tutti indistintamente.DAGO44

  3. 3613
    Anty -

    x fanny mess 3604
    ho letto questo tuo post e mi trovi d’accordo. Certe situazioni sono penose davvero, quello che si può fare va fatto ma di più onestamente non si può. Deve essere anche la persona interessata a chiedere un aiuto, specialistico possibilmente. Io la penso così: la vita è bella, viviamola, ciascuno a suo modo, troviamo qualcosa che ci fa stare veramente bene, se possibile; ma la vita a tutti i costi no, certe volte il costo può essere troppo alto. Ma quando il costo diventa veramente troppo alto? sono convinto che la vita è una sola e ha tante risorse, la natura ha tante risorse. Affidiamoci a quelle con fiducia e serenità; non buttiamo l’unica opportunità che abbiamo avuto di aprire gli occhi sulle meraviglie del creato per dei problemi che, se solo ci rendessimo conto di quanto siamo piccoli, ci dovrebbero veramente apparire del tutto incalcolabili.

  4. 3614
    Fanny -

    LILÙ, perdonami se ti ho ferita, non era mia intenzione. Grazie per aver detto qualcosa in più di te. No, non sei superficiale. Hai bellezza, cultura e successo, suppongo anche un ottimo stipendio, quindi non cerchi un uomo che ti mantenga, ma solo affetto. Vuoi morire perchè non hai amore, nonostante tu abbia tutto il resto. Questo chiarisce definitivamente chi sei o almeno chi non sei. Ti prego, non ti offendere se ora sembra che io ci vada pesante, ma se vogliamo risolvere il tuo problema, qui dobbiamo rimboccarci le maniche e procedere da donna a donna. Vedi, se tu fossi bruttina ed avessi concluso i tuoi studi con la terza media molto probabilmente a quest’ora saresti già sposata. Come pensi che si senta un uomo normale accanto a te? Un nano, una nullità, un errore della natura. Sei bella, intelligente, poliglotta, piena di successo professionale. Ce n’è abbastanza per far venire il complesso d’inferiorità a qualunque maschio normale. Tu hai un ottimo curriculum, ma in amore il curriculum non conta, anzi può funzionare addirittura da deterrente. Ci sarebbero tante cose da chiarire: perchè ti vuoi sposarti, cosa è che vuoi dare e cosa è che vuoi ricevere, a cosa sei disposta a rinunciare e come, chi erano psicologicamente gli uomini che hai amato, che cosa è che cerchi e quale è il modello di coppia che hai in mente. Insomma ci sarebbe da lavorarci su. Può darsi che il primo fidanzato ti abbia lasciato perchè schiacciato dal peso della responsabilità che avrebbe assunto sposandoti. Tu avevi rinunciato ad un ottimo lavoro per lui, magari prima o poi glielo avresti potuto far pesare. Si è chiesto cosa avresti preteso consciamente o inconsciamente da lui durante la vostra vita matrimoniale per quella immensa rinuncia fatta. Quindi meglio prendere la rumena che invece non perde niente sposandolo, anzi ci guadagna la cittadinanza italiana e gli rimane a vita riconoscente. Dici che sei stata in analisi, ma non credo che ti serva della psicoterapia, non sei malata, da che dovrebbe quindi guarirti una terapia? Hai mai pensato di rivolgerti invece ad un counsellor? A te serve solo una persona che ti aiuti a vedere chiaro nel problema analizzando con te le cause dei diversi fallimenti in modo da non ripeterli in futuro. Io penso che sia rimediabile. Penso anche che quello che tu scrivi nei post sia un’esasperazione del tuo problema e non una immagine reale del tuo stato. Sei troppo intelligente, non sei quella che appare nei primi post che hai scritto. A suo modo se ne è accorta anche Gilda, una ragazza semplice che non ha la tua cultura, ma ha un forte istinto sano e stenta a credere che tu pensi davvero quello che scrivi. Fa tesoro delle sue parole. Ora però hai chiarito molte cose e cominciamo a capire chi sei. Ti abbraccio forte, Lilù, lo so che non è facile essere una donna con una marcia in più.

  5. 3615
    Fanny -

    MAI, grazie per il bellissimo post, per la storia che hai raccontato e per il tuo commento. Sembri una persona che ha capito molte cose, che è riuscita a “leggere tra le righe” nel libro della vita. Penso anche al post in cui dicevi che la felicità non esiste o eventualmente consiste in qualche momento passeggiero, mentre la serenità può diventare una condizione stabile ed è alla serenità che dobbiamo tendere. Hai ragione, credo che sia così e penso che la serenità la si possa trovare anche nel dolore. Ma è un processo lungo, una conquista.
    Spero che per te tutto continui a muoversi nel verso giusto. Un abbraccio.

    SERENA, mi dispiace se ho detto le cose sbagliate o non ho centrato il tuo problema. Mi arrendo, non so qual’è il dolore che ti ha toccato, ma spero tanto che tu trovi chi ti aiuti a risollevarti e riesca a costruire con te un mondo d’amore. Ti abbraccio forte anch’io.

    OMBRA, la tua storia sembra tremenda e non mi meraviglio che qualche volta pensi che il non-essere sarebbe meglio dell’essere. Alla domanda chiave del tuo post, “per cosa vivo?” non so rispondere, a dire il vero non so perchè esista l’umanità in genere, però penso che se ci siamo un significato c’è anche se per il momento ci sfugge. Preoccupiamoci quindi di tenerci il più saldi possibile su questa nave in tempesta che è la vita e cerchiamo di non farci sbalzare fuori dalle onde. Hai detto che sei un po’ indietro con lo studio, non mi meraviglio ora che hai raccontato un po’ di quello che hai vissuto, anzi bravissima che hai trovato la forza di continuare a studiare. Pensa al tuo futuro, Ombra, pensa a quello che potresti fare. Cosa vorresti studiare? Ti piacerebbe lavorare in ambito sociale o sanitario, una professione in cui potresti essere di aiuto agli altri? Per quanto penso che ogni lavoro, se ben svolto, può essere di aiuto agli altri, oltre che naturalmente a te stessa. Oppure un lavoro che ti porti a viaggiare, a conoscere genti e culture, qualcosa che ha a che fare con le lingue o con la geografia o con il turismo. Quali interessi senti dentro di te? Lo so che al primo posto c’è il desiderio di essere amata come interesse primario, ma mi pare che tra le persone con cui ora sei questo interesse per ora devi metterlo un po’ da parte. Stringi i denti e pensa a costruire il tuo futuro. Sono sicura che potrai farcela, c’è troppo buonsenso ed equilibrio nei tuoi post, doti notevolissime, considerato quale trauma giace sotto questo equilibrio che, sia pure fosse solo superficiale, riesci comunque a trovare. Ti abbraccio forte.

    TANCAMALA, tu resti un grande anche con la nuova cura. I tuoi post sono di esempio ed incoraggiamento per tutti quelli che in qualche periodo della loro vita sono costretti a prendere psicofarmaci. Ecco, nessun farmaco può spegnere l’anima, anzi, spegnendosi la malattia e la congestione del cervello, l’anima può venire fuori un’altra volta. Grazie per esserci, Silvio.

  6. 3616
    giuseppe -

    LILU’
    Io, almeno io, avevo capito che andavi a Parigi per lavoro, ma se così non fosse, se fossi andata a Parigi per divertimento, dove stà il problema? Hai tutto il diritto di divertirti, come tutti gli esseri umani. Anche io ho lavorato per tanti anni in un negozio di calzature di alta moda, quindi capisco benissimo cosa vuoi dire, riguardo all’estetica ed al buon gusto. Per quanto riguarda gli uomini che promettono, scappano, hanna paura della tua intelligenza, be hai incontato evidentemente delle persone IGNORANTI, che hanno solo la facoltà di fare danni è nientaltro, meglio perderli che trovarli. Io personalmente preferisco senza dubbbio una donna INTELLIGENTE, sarei orgoglioso se la mia donna sapesse parlare più lingue, che fosse brava nel Canto con la C maiuscola, sarebbe anche per me un arricchimento culturale non da poco, ed un vanto, ecco preferisco una come te, piuttosto che un’oca, poi sono convinto altresì che forse proprio l’ambiente della moda, così effimero, ha fatto sì che incontrassi persone leggere nei sentimenti, (questo solo se gli uomini conosciuti sono del tuo ambiente).
    Un’altra cosa, non devi mai più dover spiegare quello che scrivi, credo sei abbastanza chiara nello scrivere, chi vuole capire capisce, viceversa se non capiscono, si rileggono il post fino a quando capiscono. Anche se io sono uno di quelli che ti ha “ironicamente” criticato.
    Un abbraccio ed AU REVOIR

    TANCAMALA
    ti ringrazio, per me essere stiamto da te è UN’ONORE GRANDE, anche io ti stimo tanto, non ho notizie di Mario, mi dispiace.

    NEVE87
    Che piacere rileggerti, tu sei forte, non devi dispiacerti per noi, continua ad essere forte, non ti lasciare andare, non hai nessun difetto di fabrica, quando dici che il tempo scivola senza che nulla accada, non è così arriverà presto il tuo tempo.
    Hai notizie di Peppe83?
    ti saluto
    UN ABBRACCIO A TUTTI
    Giuseppe

  7. 3617
    serena -

    per i ragazzi

    lilù mi piaci tanto, fanny e daga44, giuseppe tutti

    Ragazzi io sono stata una bambina felice, una ragazzina molto fortunata… una ragazza che poi ha avuto paura di qualcosa …di mettersi alla prova ??? forse.
    una ragazza che ha perso una persona cara, una ragazza che ha perso uno status, ma che non ha mollato mai. mai , intendo dire che mi sembra “di portarla a casa con i guantoni una giornata”, ho avuto una storia di sei anni, due di fidanzamento e convivenza …svanita
    una sofferenza enorme.sempre al lavoro, in palestra , sforzandomi di sorridere quando avrei urlato lacrime…ci sto riprovando con un ragazzo, molto diverso da me…se avessi anche solo il 40% in meno dei miei problemi ( il lavoro di questi Tempi!!!!) potrei permettermi di rilassarmi di dormire di notte di abbracciarlo senza piangere di paura.
    vi bacio

  8. 3618
    Fanny -

    ANONIMO, no, non mi sembra irrazionale che la depressione sia legata a fattori esterni, ma penso che questi ne siano la causa scatenante e non la causa primaria. Lo stesso virus attecchisce solo su alcune persone e non su altre con un sistema immunitario più forte. L’erpes è un virus di cui pare che tutti siamo portatori, eppure esplode solo in alcuni di noi e solo in certi periodi di stress particolari. Penso che questo valga anche per la depressione. Non tutti affrontano e metabolizzano gli eventi esterni allo stesso modo, alcuni restano a galla psicologicamente, altri affondano nella depressione. Non sono d’accordo col tuo giudizio su GILDA. Non penso che la sua risposta a Lilù sia dovuta al fatto che lei ora stia meglio psicologicamente, quanto dal fatto che il suo nucleo psicologico è sano ed istintivamente riconosce l’insano a lume di naso, senza aver molto studiato, per cui lo esprime anche in parole semplici, ma non per questo meno valide. Gilda non ha mai sofferto di depressione endogena, ha solo avuto una perdita terribile ed un grave trauma psicologico per aver visto morire sotto i suoi occhi il ragazzo che amava. Come aggravante, c’è il fatto che all’epoca aveva solo 16 anni. Questo, nella mia ipotesi di malattia mentale, pur essendo gravissimo e lasciando un segno per la vita, non è sufficiente a far ammalare di depressione a meno che non ci sia una predisposizione o altre gravi concause. Anche Lilù non è depressa, secondo me, solo in lotta per far quadrare il suo essere complesso e multiforme, tanto stanca da pensare con piacere alla fine del combattimento, costi quel che costi, anche la vita.

    NEVE87, neve di marzo, ti sento spegnere come una candela e vorrei poterti trasmettere “luce e calore” come dice MAI. Perchè, ragazzina, perchè?

    GILDA, come va la caviglia? Forse ce la facciamo a far ragionare la bella Lilù, speriamo di sì, e che resti con noi in questo mondo.

  9. 3619
    silvio buzzo -

    X Neve. Avevi alcuni interessi, perchè non apri le ali e chiudi il cervello da una parte? Immergiti in cose che ti piacciono, lascia che passi la notte e torni l’alba.
    X tutti: Internet explorer è sotto attacco, e su mozilla Tancamala è silvio buzzo, nome e cognome depositati.

  10. 3620
    Fanny -

    ANTY, il guaio è che le risorse della vita le si vede solo quando non si sta troppo male. Nei casi gravi di depressione esogena, non si vede che un tunnel buio e niente altro. Senza contare il caso delle situazioni irrimediabili, quelle nelle quali la vita potrà eventualmente offrirci qualche altra cosa, ma mai più le persone che la morte si è presa. Ricordo ad esempio il post 2873 del 1° dicembre 2008, un post di una sola riga la cui autrice rispondeva a chi la invitava ad aver fiducia nella vita: “il futuro non mi interessa, io rivoglio il passato”. Per quanto sia credente, per quanto mi sforzi e ci mediti su, non riesco a capire come potesse essere contento Giobbe per aver ricevuto alla fine della prova, comprensiva della morte di 14 tra figli e figlie, altri nuovi rampolli. Passi la sostituzione per il bestiame, ma già per i servi è difficile da accettarsi e per i figli mi pare impensabile. Io mi sento assai più vicina alla mucca delle georgiche virgiliane, quella che alla sera non riesce ad addormentarsi perchè il padrone ha macellato il suo vitello ed esce dalla stalla e si incammina in cerca di “ciò che lei sola conosce”. Mi dispiace, che Dio mi perdoni, come vedi non sono affatto una buona cristiana, ma io mi sento più simile a questa mucca che non all’esemplare patriarca, che riesce a ritrovare la felicità nonostante i figli ricevuti non siano gli stessi figli che aveva perduto. Per questo capisco bene la cosiddetta depressione reattiva, quella legata ad un lutto o una perdita irrevocabile. È vero, la natura ha tante risorse e la morte in questo caso la vedo come una di esse, la sola che può ridare la pace a chi ha il cuore della mucca e non quello di Giobbe. La morte come tregua se non c’è un’altra vita o come ricongiungimento se di là qualcuno ci aspetta. In questi casi non c’è più nessun evento che può ridare felicità neppure per un attimo, quindi sarebbe inutile continuare a vivere in attesa che la natura possa tirar fuori qualcosa di buono dal suo cappello magico. Se anche la natura lo facesse, occhi affuscati dalle lacrime non vedono nulla, un cuore sfiancato non può più sobbalzare di gioia. Ed il costo dell’attesa sarebbe comunque troppo alto. Penso che quando si soffra così tanto e per ragioni non rimediabili, si può andare avanti solo credendo che la vita sia mistero ed obbedienza a Chi ha fatto anche noi insieme a quelle che tu chiami meraviglie del creato, anche se forse non intendevi dare alla parola creato un significato trascendente. In questo caso è possibile trovare anche nel dolore un senso e quindi quella serenità di cui parla Mai e che anche io conosco.
    Anty, nel tuo primo post hai detto di sentirti solo ed inutile. Posso chiederti perchè, se perchè non hai mai avuto nessuno o se perchè lo hai perso? Sapendo quale è la tua esperienza potrei capire meglio il tuo punto di vista sulle cose.

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