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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

Pagine: 1 345 346 347 348 349 1.491

  1. 3461
    gilda -

    Ciao ragazzi grazie per tutto grazie che mi volete cosi bene.
    Ciao fanny io credo che ormai il dolore faccia parte della nostra vita penso che sia meglio viverlo non buttarsi giù ho piangersi sopra il dolore è dentro di noi sempre meglio che sia morta adesso almeno non a sofferto non sentito il dolore di chemioterapie cose varie e morta prima che quel mostro se la mangiava.
    Mai hai una forza dentro che fa paura devi vivere non per lui ma per te lotta lotta lotta per la vita .
    Morirò da solo ma che ti succede? perchè ti sei tagliato in classe? ma quanti anni hai ? non penso che tu sia un mostro perchè tutti ti devono allontanare non ne vedo il motivo….
    fammi capire io non la so la tua storia……..
    GRAZIE RAGAZZI
    VI VOGLIO BENE

  2. 3462
    flexo -

    Ciao a tutti, il lavoro è tornato a farsi pesante e sono molto stanco, stasera ho trovato la forza di accendere il pc ma ho poca voglia di leggere/scrivere. Un abbraccio speciale a Gilda e Giuseppe. Mi dispiace molto per tua nonna Gilda, come tutti qui ti sono vicino. Giuseppe, l’altro giorno volevo risponderti ma poi ho cancellato due o tre volte quello che stavo per scrivere: mi sembrava impossibile che non riuscissi a capire quanto fosse sbagliato quello che avevi scritto. Il giorno dopo ho letto con grande piacere la tua “smentita”.
    Morirò da solo (che brutto nome che hai scelto), è forse vero che nel mondo di oggi i “fighetti che se la tirano per niente” sono un po’ troppi ma è anche vero che esistono tante persone che non sono così; non devi emarginarti, semmai devi trovare i tuoi simili, persone con cui puoi stare ben;, quanto agli altri dovresti solo guardarli dall’alto in basso. Perdonami se dubito della competenza di questa persona ma il parere di “una ex amica che si intende di psicologia” non mi sembra abbastanza per tirarsi addosso la croce della malattia mentale; se proprio hai questo dubbio ti consiglierei di rivolgerti ad uno specialista qualificato. Un saluto.

  3. 3463
    Giuseppe -

    MORIRO DA SOLO
    noi non possiamo sostituire il tuo angioletto. ma possiamo essere utili, a volte le parole dette da estranei ti colpiscono di più, perche dette da persone che non ti conoscono, e che quindi non hanno pregiudizi nei tuoi confronti.
    non è che tutti quelli che non sono fighetti sono emarginati,
    e che comunque meglio non tirarsela.
    smetti di fare questi gesti, non portano a niente. ti fai solo del male, e non mi rispondere che è quello che vuoi, la vita deve essere vissuta, e tu la devi vivere.
    coraggio noi siamo qui a tua disposizione.
    se vuoi ti lascio il mio contatto.
    un abbraccio
    giuseppe

  4. 3464
    FRANCESCO -

    Salve a tutti….sapete ormai penso che effettivamente c’è una soluzione a ogni tipo di problema! dal più banale al più grande: la morte…..purtroppo quando nlla vita sei troppo sensibile non hai la forza di superare certe cose……
    in gamba tutti!

  5. 3465
    the tender -

    bè “morirò da solo” hai 15 anni e una vita davanti, perchè pensi di essere emarginato? ……non pensare assolutamente che morirai da solo, a 15 anni come fai a dirlo? conoscerai tante persone interessanti nella vita…
    se adesso ti senti “solo” prova a prendere tu l’iniziativa magari prova a invitare i tuoi compagni a studiare assieme, andare a fare un giro in bicicletta, andare al cinema, invitarli a giocare col pallone….. io penso che lo apprezzeranno.

  6. 3466
    ero così contento -

    ciao a tutti ..a distanza di quattro anni mi sono iscritto per la seconda volta all’università.. sono tra i pochissimi vincitori di un concorso universitario a numero chiuso che conta più di 15.000 candidati l’anno.. i corsi sono finiti da un po’ e adesso è tempo di esami! Ecco il problema.. prima di tutto questo pensavo di aver superato il problema della mia balbuzia che mi condanna da sempre a vivere una vita limitata in tutti i contesti sociali.. questa cosa si manifesta principalmente quando sono nervoso, ai colloqui e quando mi ritrovo faccia a faccia con un professore che ti deve giudicare.. adesso manca poco, riesco a studiare a malapena perchè a poco a poco nella mia mente si fa largo il probabilissimo prospetto di una figuraccia durante l’esame a causa del mio “handicap verbale” .. Nella mia vita ho provato ad accontentarmi di lavori da operaio ma il confronto coi “colleghi” mi demoralizzava a causa del divario intellettuale che sorgeva tra me e loro.. ma la cosa che mi fa stare più male è che se si verificherà quello che ho prospettato deluderò per la seconda volta la mia famiglia che crede fortemente in me (anche se sembrano ignorare il mio problema) e la mia ragazza con cui avevo iniziato a progettare un futuro insieme.. è una situazione senza scampo! .. passerò la vita a dissossare prosciutti in chissà quale fabbrichetta dimenticata da Dio, costretto a vivere di stenti, perdendo l’amore e a vivere in ambienti che non mi sono consoni .. non è la cosa più devastante del mondo ? ..e adesso non mi paragonate ai malati terminali sottolineando il fatto che c’è gente peggio di me! :°D

  7. 3467
    Fanny -

    GIUSEPPE, certo che ne verrai fuori e dopo questa difficile prova sarai più forte.

    MAI, da qualche parte ho letto che “le cose importanti della vita non sono cose”. Non ricordo più chi l’ha detto, ma penso che sia molto vero e l’ho sperimentato molte volte nella mia vita. Pensiamo che le cose che abbiamo ci siano indispensabili, ma poi, quando un rovescio di fortuna o una libera scelta ce ne privano, ci accorgiamo che in realtà non erano necessarie. Ti auguro di fare presto questa esperienza, resterai sorpresa da quanto il tuo spirito si sentirà libero e leggero.

    MORIRÒ DA SOLO, della diagnosi della tua amica diffiderei. Sbagliano psicologi e psichiatri, figuriamoci i dilettanti.
    Penso anche che in ogni caso una dignosi, se non è accompagnata da una cura, faccia più male che bene, nel senso di essere una una profezia che si auto-avvera. Mi spiego meglio: tu sei sanissimo, magari un po’ introverso, insicuro e pieno di pensieri e sensazioni che si stanno risvegliando, tipico di ogni adolescente, ma arriva qualcuno che ti dice che hai una malattia mentale; tu cominci a rimuginare su questa “diagnosi” e ti cominci ad osservare ed a trovare in te tante cose che non vanno (facilissimo trovarle, ne abbiamo tutti parecchie) e così ti convinci di essere malato davvero; a questo punto cominci a dare via libera alle stranezze e ai pensieri rimuginanti (“tanto sono malato”) ed alla fine cominci a comportarti davvero come un malato. Da qui ad ammalarti davvero il passo è breve. Cerca perciò di interrompere subito questa spirale perversa e cerca un aiuto competente, un professional (psicologo o psichiatra)che ti aiuti a vedere quanto di buono e sano c’è in te e su queste parti buone ti aiuti a ricostruire il tuo io. La società moderna ci porta a considerare l’introversione come un difetto. Già all’asilo se un bimbo non ha molti amici e preferisce mettersi da parte con i suoi giocattoli o con i suoi pensieri, se preferisce osservare invece di agire, viene giudicato “introverso” e questa parola ha subito un carattere negativo. Ma non è così, non è vero “estroverso = sano, introverso = malato” sono solo delle tipologie psicologiche e possonono accompagnarsi entrambe sia alla salute che alla malattia. Perciò non confondere l’emarginazione di cui parli con una malattia. Il fatto che tu abbia difficoltà a socializzare con i tuoi compagni o con gli altri in genere, può essere magari dovuto al tuo essere più esigente, il tuo cercare persone simili a te e non essere disposto ad aprirti con chiunque e a darti a chiunque. E questo in sè non è una malattia, ti pare? È la tua normale personalità e basta. Quanto all’autolesionismo invece, quello è vero, sconfina nell’anormalità e questo oltre ai libri di psicologia ce lo dice il senso comune. Che penseresti tu di un ragazzo che si taglia? Che ha qualcosa che non va, suppongo. Però nel caso tuo potrebbe trattarsi proprio di quella “profezia che si auto-avvera” e magari non è un sintomo grave visto nell’insieme della tua situazione. Prova a parlarne con qualcuno. Vai ancora a scuola? Hai uno psicologo scolastico?

  8. 3468
    Fanny -

    ERO COSÌ CONTENTO, spero che lo sarai presto di nuovo e che te ne vada in giro per forum più adatti a te. Per esempio, hai mai guardato http://www.balbuzie.it/bal_sto.html ?
    C’è un elenco di molti balbuzienti famosi della storia, poi ci sono molte informazioni su eventuali terapie e c’è, se non sbaglio, una community. Posso dirti che è possibile guarire, ho visto personalmente alcuni casi, tra cui quello di un ragazzo che voleva fare il carabiniere ma non poteva superare le prove di ammissione con questo problema. Bene, ce l’ha fatta ed ora è carabiniere. Non so se hai mai tentato una terapia ad hoc, informati. Comunque, scusa la franchezza, ma penso che la balbuzie non sia il problema principale dentro la tua testa, per quanto intelligente essa sia credo che stia soccombendo ai fantasmi e alle angosce irrazionali ed anche a sentimenti poco nobili. I fantasmi e le angosce irrazionali: sei arrivato al punto in cui sei così come sei, superando un normale percorso scolastico fino al diploma ed all’ammissione all’università. Hai trovato una ragazza che ti ama così come sei. Facit: la balbuzie non è un vero problema, è solo una difficoltà aggiuntiva, ma è superabile ed evidentemente hai altre qualità compensatorie che ti rendono valido e ben accetto anche così. I sentimenti poco nobili: vieni sul forum suicidio pur avendo una famiglia ed una ragazza che ti vogliono bene e te ne vorrebbero anche se tu rimanessi a vita a tagliare prosciutti, pensi al suicidio solo perchè eventualmente devi rinunciare ai sogni di gloria professionale. Non ti pare immaturo? Non ti pare di dar troppo valore a cose che lo meritano? Seppure dovessi restare a tagliare prosciutti, non è detto che non potresti coltivare la cultura ed il tuo spirito, anzi, magari avresti più tempo che non in una professione manageriale o simili. Potresti scoprire nuovi percorsi alternativi per il tuo intelletto, potresti vivere da re senza la pressione psicologica che spesso subisce chi lavora a livelli di maggiore responsabilità ed ha continuamente preoccupazioni di concorrenza e di carriera. Chi taglia prosciutti torna a casa presto e soprattutto con la mente sgombra, ed ha tempo ed energie intellettuali per dedicarsi magari a letture o ricerche. Deve rinunciare al prestigio esteriore, ma non al sapere e ai propri interessi. Se tanti uomini posseduti dal demone del prestigio ci riflettessero, avrebbero una qualità di vita assai migliore. Invece mi pare che la corsa al denaro ed al prestigio, che crediamo possano rendeci felici e fare migliore la nostra vita, in realtà la vita ce la rovini del tutto. Se fossi in te tenterei, con mezzi e costi ragionevoli, delle terapie per la balbuzie, ma senza “accanimento terapeutico”, e guarderei con curiosità ai risultati. Se la balbuzie passa, vuol dire che proseguirai verso la carriera professionale. Se la balbuzie resta potrai tentare ugualmente di superare gli esami e poi inserirti nel mondo del lavoro. Se ce la farai e riuscirai a farlo senza stress psicologico eccessivo e continua paura di non farcela in seguito, allora benvenga. Se invece non ce la farai o se lo stress psicologico diventa eccessivo, allora prendila come un’occasione per andare alla scoperta di sentieri inesplorati, per organizzare in modo totalmente diverso l’avventura della vita.

    THE TENDER, benvenuto, persona di poche e sagge parole.

    FRANCESCO, poche parole anche tu, assai profonde. La morte come soluzione di tutte le cose. Mah, lo sai che non ne sono tanto sicura? E se poi una forma di coscienza sopravvivesse e si portasse dietro l’inferno in cui ci troviamo ora? Morendo per suicidio poi, pensa che metteresti fine ai tuoi problemi (sempre che la coscienza non sopravviva) ma segneresti a vita la tua famiglia e i tuoi amici. Visto che sei capitato su questo forum, restaci per un po’, concediti una pausa di riflessione qui e qualche contatto con chi ha o ha avuto problemi simili.

    FLEXO, GILDA, MAI, un caro saluto.

    GIUSEPPE, stai riscuotendo meritatamente molti consensi per il tuo post di “ravvedimento”, spero che la nostra stima ti aiuti a continuare sulla non facile strada che hai davanti. Anche io spero che alcuni vecchi amici del forum tornino e, soprattutto, che stiano bene. Ciao!

  9. 3469
    carmelo -

    Ciao,

    leggo spesso, non scrivo mai, ma voglio segnalare la trascrizione di una puntata molro interessante di rai educational con lo psichiatra Vittorino Andreoli sulla paura

    http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=95

    è attinente al tema? credo di sì.

    Carmelo

  10. 3470
    serena -

    per francesco
    FRANCESCO così sensibile cosa vuoi dire…
    ERO COSì CONTENTO:IO balbettavo da pauraaaaaa , il mio ex pure e non credere l’imbarazzo ti capisco …ma anche gli altri , sono laureata anch’io con un master, e adesso la balbuzie è un ricordo , ne ho di peggiori e peggiori sono i miei problemi… chiedi di sostenere esami orali””””scritti”””” se proprio non riesci ma la balbuzie non DEVE FERMATI, se non ha fermato me

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