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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

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  1. 3271
    Tancamala -

    Hei, Ray, ciò che scrivi, è realtà. Gli uomini sono soggetti, tutti, a questa regola. Molti riescono a dissimulare questo momento, in cui la vita comincia ad essere alle spalle. Ma gli amanti della verità, non lo possono fare. E tu ami la verità. Così è anche per me, cosi è per molti, quà, che dicono: ” Chissà perchè sto così da cani…”, però, lo sanno , che cosa c’è. La giovinezza non c’è più. Gli altri si chiedono perchè siamo diversi, e noi ci sentiamo sul bordo di un baratro, con in più l’obbligo di tutelare la giovinezza degli altri, dei figli, delle mogli, dei nipoti etc. etc. Non c’è niente che non và, in te. Ogni giornata richiede sempre più coraggio, e ci sentiamo sempre meno accettati e condivisi. Pazienza. Un giorno, mia moglie, dopo la mia operazione, mi dissi: Speriamo che non mi capiti mai a me, di dover passare dagli ospedali…..???
    Ma è sorte comune, e tuccherà anche a lei, anche ai miei figli, a uttti, anche agli illusi. A noi, consapevoli, il compito di farci trovare pronti e disponibili a farli stare bene, cosa che loro magari , non son stati capaci di fare.
    Questa grande consapevolezza che hai,è il segno di una grande coscienza, di un uomo che dentro è eternamente giovane, ma , proprio per questo, caro Ray, ti tocca il carico da 90. Sarai tu, a suo tempo, carico di perplessità e dolore, a dover aiutare gli altri, anche con pietose bugiette. Adover rimettere il sole in alto a chi vuoi bene, nei momenti che questo comincerà a calare. Anche se dentro te , la sera è già arrivata. Ray, accontentiamoci della luna. Ti abraccio, ciao Silvio.

  2. 3272
    Fanny -

    Flexo, grazie per avermi ricordata. Sí, è vero, per me non trovo rimedi validi, mi sento come Humpty Dumpty (la conosci? Humpty Dumpty sat on a wall,/Humpty Dumpty had a great fall,/All the King’s horses and all the King’s men,/Couldn’t put Humpty together again.), un uovo caduto a terra ed irrimediabilmente sfranto.
    Nel web ho trovato qualcosa che mi ha fatto pensare a te. Era un brano di Beth Norling che spiegava il valore della solitudine e la trasformazione del rapporto a due:
    “…..Quello che si cerca oggi è una relazione compatibile con i tempi moderni, nella quale ci sia l’individualità, il rispetto, l’allegria e il piacere di stare insieme, e non più una relazione di dipendenza, in cui uno responsabilizza l’altro per il suo benessere. L’idea che una persona possa essere la medicina per la nostra felicità, che nacque con il romanticismo, è destinata a scomparire in questo inizio di secolo. L’amore romantico parte dalla premessa che siamo una parte e abbiamo bisogno di incontrare la nostra altra metà per sentirci completi. Molte volte occorre anche un processo di spersonalizzazione che, storicamente, tocca maggiormente la donna; lei abbandona le sue caratteristiche, per amalgamarsi al progetto maschile. [….] La parola d’ordine di questo secolo è associazione. Noi stiamo sostituendo l’amore con il desiderio. Mi piace e desidero la compagnia, ma non è necessaria. Con l’avanzata della tecnologia, che esige più tempo individuale, le persone stanno perdendo la paura di restare sole, e apprendono a convivere meglio con se stesse. Stanno cominciando a percepire che si sentono una frazione ma sono anche intere. L’altro, con il quale si stabilisce un collegamento non è un principe o un salvatore di qualcosa. È solo un compagno di viaggio. […] Molte volte, pensiamo che l’altro sia la nostra anima gemella e, in verità, ciò che facciamo è inventarlo per il nostro piacere. Tutte le persone dovrebbero rimanere sole di tanto in tanto, per stabilire un dialogo interno e scoprire la propria forza personale. Nella solitudine, l’individuo capisce che l’armonia e la pace di spirito possono essere trovate solo dentro se stessi, e non tramite gli altri. Percependo questo, sarà meno critico e più comprensivo circa le differenze, rispettando la personalità degli altri. L’amore di due persone intere è ben più salutare. In questo tipo di legame, c’è il piacere della compagnia e il rispetto per l’essere amato.”
    Pensavo a te e a me, sognatori della dualitudine. Siamo a quanto pare molto demodè. Eppure io in questa storia degli interi che si fanno compagnia non mi riesco a identificare e senza la mia metà perduta sono solo un uovo caduto a terra. Forse tu che sei più giovane di me ti puoi modernizzare, forse è meglio, non so.

    MAI, ti aspetta un periodo difficile, dovrai aver cura anche di tua sorella ed aiutarla ad affrontare questo dolore. Ti sono vicina.

  3. 3273
    Fanny -

    TANCAMALA, come puoi avermi infastidito? Al contrario! Quando accendo il PC vado subito a vedere se c’è posta da Uras. Le cose che tu dici ed il modo originale in cui le dici ti rendono unico. A modo tuo sei pure tu strutturato, solo che non hai perso la poesia. Non smettere di scriverci e non temere mai di infastidire.

    GILDA, come va l’influenza?

    STEFANIA, grazie per i tuoi post, che sono sempre pieni di saggi consigli e di incoraggiamento. Nel tuo ultimo post di tre giorni fa hai detto che la solitudine a volte è necessaria ed hai ragione ed io ci ho pensato su. Sai, io sto imparando, sono solo una matricola, non ho esperienza di solitudine, o meglio ce l’ho perchè l’ho fatta da bambina e poi l’ho continuata da adulta ed è stata un disastro, non sono mai riuscita a sentirmi contenta o equilibrata da sola. Nella prima parte della mia vita ho fatto da sola tante cose obiettivamente buone, tipo studiare, viaggiare, rendermi indipendente economicamente, mettere su casa e gestirla, ecc., ma sempre con tristezza e senso di incompletezza. La gioia l’ho conosciuta solo nella dualitudine ed ora che la morte si è ripresa l’altra parte di me sono, come dicevo prima a Flexo, solo un uovo caduto per terra. Sento oscuramente che c’è un senso in tutto questo e che il compito del mio spirito è quello di raggiungere da solo l’interezza, ma non credo di esserne capace. Pensa che da bambina rimasi incantata quando sentii i grandi parlare di “anima gemella”. Trovavo questo concetto così affascinante che mi misi subito alla ricerca di tale anima. Poichè non sapevo che tra uomini e donne ci fosse una sostanziale differenza anatomica, cosa che ho saputo dalle amiche solo dopo i dieci anni, mi preoccupava un po’ il fatto che la mia anima gemella potesse abitare anche nel corpo di un’altra donna. Ebbene, chi di noi due al matrimonio avrebbe portato il vestito bianco e chi giacca e pantaloni scuri? Era un problema serio per me, perchè al vestito bianco non volevo proprio rinunciare, evidentemente la mia identificazione sessuale era ben definita ed ero psicologicamente e fisiologicamente femminile, tant’è che poi, guarda caso, la mia anima gemella mi pareva di riconoscerla sempre in un corpo maschile ed alla fine è lì che l’ho trovata. Eppure, in ricordo dei miei pensieri di allora, mi è rimasta grande comprensione per l’omosessualità, come circostanza nella quale due anime gemelle abitino in corpi con lo stesso sesso. Ora, per tragiche circostanze della vita, sono tornata sola e devo imparare a vivere in solitudine, ma dubito che riuscirò mai a sentirmi intera. Comunque grazie per aver sottolineato il valore della solitudine e del silenzio, mi impegnerò.

    LUISA, l’altroieri hai postato il messaggio più corto e difficile che mi sia mai capitato di leggere: “……….”
    Perchè sei venuta su questo forum? Come stai? Se al posto di quei puntini volessi mettere qualche parola che ti avvicinasse a noi ne sarei felice, penso che tutti qui saremmo contenti di avere una nuova amica.

  4. 3274
    vava -

    a tutti coloro che pensano al suicidio: avete ragione, vi capisco, se avete il coraggio di farlo fatelo, io questo coraggio non ce l’ho… è molto difficile trovarlo immagino….
    ho perso lavoro, mio padre, mia figlia…… sono diventato un fantasma…. voglio morire, sarei veramente felice sapendo che non mi risveglierò piu domani…. ma sono troppo codardo per uccidermi e penso alle cose in sospeso che lascio dietro, come il mutuo da pagare…… insomma so che non sarò un suicida ma sono veramente e lucidamente convinto che la morte è meglio della mia vita…. perchè continuare a soffrire ogni giorno…

  5. 3275
    DolceFe -

    Ciao Vava, spero di cuore ti capiti qualcosa di bello, qualcosa che ti faccia apprezzare la vita. Come lo spero pure per me e tuuti quelli che soffrono così.

  6. 3276
    Fanny -

    RAY, è un piacere leggerti di nuovo. Una volta avevi raccontato di bere spesso molto ed avevo temuto per te non vedendoti più nel forum. Sono perciò particolarmente felice del tuo ritorno e di constatare che il tuo cervello è lucido e non ha subíto danni apparenti nonostante l’alcol. Spero tanto che tu nel frattempo abbia smesso.
    No, non credo che sia strana solo la tua vita, penso che sia strana la vita in genere. Quanto a me, io posso sottoscrivere tutto quello che dici e mi sento in bilico esattamente come te. Però sono sicura che c’è una meta ignota verso cui stiamo andando. E sono sicura che siamo in tanti a camminare in fila indiana al confine tra la luce e l’ombra. Dobbiamo tenerci per mano e guardare la luce, stiamo attraversando una zona molto pericolosa e se smettiamo di guidarci e sostenerci a vicenda o se guardiamo dalla parte dell’ombra siamo perduti. Non credere a quelli che fingono di trovarti strano e diverso per i tuoi pensieri. È solo un modo di negare la loro stessa angoscia, l’angoscia di qualunque essere pensante scaraventato nel mondo ed immesso nel flusso della vita.

    VAVA, benvenuto tra noi. Le prove che hai sopportato e stai sopportando sono terribili. È comprensibile che tu desideri solo chiudere gli occhi e non aprirli mai più.
    Ma che farebbero coloro che dipendono da te? Non è vero che non ti uccidi solo per codardia, la tua è una scelta di amore per chi resterebbe in grossi guai se tu venissi a mancare. Non sminuire il tuo sacrificio. Forse se fossi solo al mondo il coraggio lo troveresti. O avresti almeno la possibilità di ritirarti dalla lotta attiva del mondo, fatta di problemi di disoccupazione e scadenze di pagamenti. Così invece non hai scelta, almeno di non distruggere del tutto la vita dei tuoi cari altrettanto provati. Insomma, eroe senza averlo scelto. Se vuoi raccontare come è successo, le circostanze delle tue perdite, le prospettive che intravedi per risolvere i problemi concreti della disoccupazione e del mutuo, sappi che qui tutti ascoltano, capiscono, non giudicano. Ti abbraccio.

  7. 3277
    DAGO44 -

    Ciao Ragazzi,ci sentiamo tra un po di giorni,hanno ricoverato mia mamma per accertamenti,non è stata bene l’altra notte.
    è iniziato molto male quest’anno,per parecchi di noi,spero che il ricovero di mia madre non sia niente in tutto,siamo stati lontani tanti anni e ora che proprio anche grazie a Serena c’è stato questo riavvicinamento ho anche quest’altro pensiero.
    Vava,perdonami non ho parole per te,almeno in questo momento.Forse perchè parole per ora per te letto il tuo post non ce ne sono.Hai parecchi impegni a quanto leggo,come tutti del resto,e già il ricordartene in simili momenti e volrne farne fronte non ti fa assolutamente sentire un codardo.Sbagli se pensi questo.Tutto il contrario.Ci sei e malgrado tutto hai scritto qui.Spero tu lo faccia ancora.
    Ho ricordato Serena in un momento cosi,e mi assale addosso tutta la tristezza del mondo.Per stasera non opporrò resistenza.Mi lascerò assalire.Farà lei da padrona.Abbraccio tutti indistintamente.A presto DAGO44

  8. 3278
    impero600 -

    cioa a tutti i la penso come beppino anch’io voglio suicidarmie solo che a volte o non ce la faccio o a volto penso che il mio problema stia per finire ma invece nn e cosi! comunque io vi lascio il mio contatto si msn per chi mi vuole contattare e parlare io sono sempre disponibile
    “giuseppe_techno@hotmail.it ciao ciao a tutti !

  9. 3279
    flexo -

    Cara Fanny, anch’io ho sempre avuto questa forte spinta a trovare la mia cosiddetta metà. Ricordo che mentre i miei coetanei erano intenti ad avere le prime esperienze, io ero già alla ricerca della “donna” con cui avrei presumibilmente passato il resto della mia vita. La cosa strana è che già ne sentivo la mancanza, come se fosse qualcosa per me indispensabile ma al tempo stesso molto difficile da ottenere. Crescendo mi sono scoperto più sensibile del dovuto, e con il passare del tempo mi sono sempre più chiuso in me, perché ho sempre avuto tanta paura di farmi male. L’idea della dualitudine, come tu la chiami, non mi ha però mai abbandonato. Qualche esperienza stupidamente dolorosa, il mio ritiramrmi sempre più, e la solitudine è diventata la mia compagnia più assidua. Con solitudine non intendo isolamento totale ovviamente; non mi sono mancati buoni amici e la mia famiglia d’origine è sempre stata con me. Solo raramente ho avuto la fugace sensazione di aver trovato quello che cercavo.
    Se ho capito bene la tua storia, la tua metà, la persona a cui tanto tenevi, ti ha abbandonata togliendosi la vita ed è anche per questo motivo che oggi scrivi commenti su una pagina intitolata “il suicidio”. Se fa male non essere mai riusciti a trovare la propria metà immagino che debba essere ancora più doloroso averla avuta per poi perderla in questo modo. In effetti è dura sentirsi soli e non credo ci si possa fare l’abitudine, forse con il tempo si impara a limitare i danni, ma non è cosa semplice. C’è comunque un bene estremamente prezioso nella tua vita ed è tuo figlio, un abbraccio fanny.

    buona serata a tutti

  10. 3280
    Tancamala -

    Dopo tutti questi mesi, ho bisogno di ringraziare la redazione di questo forum. Non avete mai cambiato una parola di ciò che scrivevo, e non dubito che sia così anche per gli altri. Grazie di questo spazio libero e disponibile, vi auguro un buon anno, e che anche i vostri problemi, piccoli o grandi che siano , siano guardati con benevolenza da chi ci governa, spiritualmente, chiunque esso sia. Grazie di cuore. Anzi, scusatemi per non averlo fatto prima, o trasparenti…..
    .
    .
    Dalla nuova postazione da cui scrivo verso tutto il disperato mondo, vedo il monte, sento le campane, un uccellino mi viene a trovare, mi ghiaccio per bene, perche è un terrazzo, però aprezzo questa sensazione fredda. Mi sento un pò più cinico. Tutta la mia insoddisfazione, fa a cazzotti con questo simpatico gelo. Infatti, sono stato bogato, (in sardo bogau), ora la postazione precedente è occupata da mia moglie. Strano, non si trova bene neanche lì. Sono stato bogato dalla stanza, che ora è una cucina, dal salone, che diventerà sala da pranzo, dalla ex cucina, dove ora è lei…..Voglio ridere se mi boga anche da quà, en plen air. Le parole fanno la giostra attorno ad un punto centrale. Mi sento solo. Ho freddo. Sono pieno di cinismo. Non sono daccordo con me stesso. Vorrei essere migliore. Il mio tempo stà passando. Sono seriamente ammalato. Non sò esattamente chi è Dio, sono egoista, e sono fermo, come un pezzo di marmo sporco. Credo che l’amore sia uno strumento di tortura, come le speranze. E’ bello essere certi di essere cinici. E’ una delle poche sicurezze che ho. Non sò perchè sono vivo, non servo a niente. Sarebbe così bello se fossi quel gabbiano che dite….passeggiare al tramonto sui moli di….(un paesino sderupato quà vicino, non mi ricordo, ho anche la dislessia mentale….), fregare i pescetti ai pescatori, galleggiare come una barchetta in uno dei (o degli?) tanti stagni che ci sono quà attorno, gridare a squarciagola e dare fastidio ai pescherecci che tornano dal mare. Invece sono un mattone, volo solo in queste paginette, non ricordo un sacco di cose, e anche il cane, talvolta, mi guarda perplesso, come a dire” Ma che fai?”, poi si impietosisce e mi viene adosso, lui, cosi profumato di cane.
    Talvolta cerca anche di parlarmi, con una voce roca, non si capisce niente. Ma sò che vorrebbe dirmi, dai andiamo dai miei amici, ci divertiamo come matti, frughiamo dapertutto. Sei tu che la fai troppo complicata….Siamo due razze assai diverse. Difatti sono io , che gli do da mangiare, a lui, e non il contrario. Anche se talvolta ho ricevuto degli inviti non accoglibili, per non dire disgustosi…..
    Ed allora prego Dio, chiunque Egli sia, di donarmi le briciole del suo pasto, come io faccio con Nero, il cane, e di carezzarmi, talvolta , come io faccio con il mio cane, e di perdonarmi, sempre, come io cerco di perdonare tutto ciò che il mio cane, i miei figli etc. etc combinano. E ne combinano. In più, sto male. Vi abraccio tutti, umani ed i vostri cani.

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