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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Teddybeer hai perfettamente ragione siamo veramente soli e il tutto sta nell’imparare a convivere con la propria solitudine. Proprio quello che non riesco a fare io. Se ci riuscissi credo che avrei risolto la maggior parte dei miei problemi…
Giuseppe, non fare colpi di testa, non ho nulla contro chi si uccide consapevolmente, ma fallo in maniera consapevole e per farlo prenditi prima un periodo di riflessione di almeno 3 mesi e poi rivaluta, nel dubbio prenditi un altro periodo di riflessione, non permettere all’ emozione di prendere il controllo su di te, tutto nella vita può condurre al suicidio ma prima di farlo pensaci e non un ora, non un giorno ma diversi mesi, pensaci ogni volta che parli con qualcuno. dopo che avrai fatto un attenta riflessione prendi la decisione che ritieni migliore, so che attendere fa male ma non fare cose di cui magari domani ti pentiresti, lascia passare un po di tempo e rifletti, non è mai troppo tardi per farla finita ma può essere troppo presto.
Tancamala, la quantità di dolore che ci attanaglia, la pentolona morale che raccoglie e mette insieme i nostri spiaceri è filosofia.
Quello che dicevo sul convivere con la propria solitudine non è affatto una facile soluzione e non risolve nessuno dei problemi che spingono un individuo a darsi la morte, non è una soluzione, è il solo motivo per andare avanti che uno può trovare per guadagnare un po di distacco dall’inferno in cui vive.
Non ce soluzione alcuna se non la morte ai nostri più profondi questiti.
Ad ogni modo non sono ne favorevole ne contrario al suicidio, lo considero una scelta personale, in ogni vita ci sono mille motivi per morire e altri mille per vivere, sta a noi decidere se la strada della vita è troppo dura ed è meglio prendersi una pausa o se andare avanti nonostante il dolore ci laceri. io non ho ancora deciso bene come e quando morirò ma penso proprio che sarà per mano mia e spero il prima possibile.
Giuseppe, datti da fare. L’idea del suicidio non fà per te, poichè hanno ragione i tuoi amici. Il tempo sana davvero le ferite. Inoltre, credimi, nessuno butta via venti anni di vita insieme, tanto più che mi sembri un tantino pentito.
Non fare il bambino, mettiti seriamente a lavorare per la famiglia ed invita tua moglie ad un consultorio familiare, dove comunque è bene saperlo, sono quasi sempre a favore delle donne. Tuttavia devi bere questo amaro calice, e devi dimostrare coi fatti, con tenerezza, senza minacce, di amare la tua famiglia più di ogni altra cosa. Ti consiglio, però, di stare molto attento a quello che organizzi dentro di te.
Ti descrivi poco, e non sò che tipo di famiglia siete.
Sii sempre gentile, ricordalo. Fare gli uomini, è troppo facile. Devi capire la tua situazione di elevata fragilità,
e potrebbe essere necessario l’aiuto anche medico. Mi spiego:
Per una situazione pesante mia personale, sono costretto a non poter lavorare, e mia moglie ne è un bel pò stufa. Per cui stò attraversando un periodo infernale, e le mie prime reazioni sono state troppo energetiche, ed ho corso il rischio di rovinare la mia famiglia, per cui prendo un farmaco, e , non appena sento che la rabbia sta per farmi diventare vulcanico, ne prendo da cinque a trenta. Dipende dalla violenza dei miei pensieri, che và a riflettersi negli atti. Grazie a Dio, mia moglie mi riconosce lo sforzo che attuo per tenermi sotto controllo, e siamo ridiventati, almeno apparentemente , solidali. Lascia perdere il suicidio, e datti da fare. Tra l’altro, l’idea del suicidio può essere interpretata da lei come un tentativo di ricatto…..
Sappi che non funzionerà, e deprimerai solamente i tuoi figli. Prova, invece, a fare piccoli passi, mandarle dei fiori, chiedile scusa con dei manifesti , alla radio locale, invitala a cena o ad una pizza…Insomma, bello mio, c’hai da fà. Le donne lo sanno cosa siamo, lo sanno.
Non sei il primo, e se avete dei figli maschi, lei ci ragionerà un pò su, perchè quello che oggi capita a te, un giorno potrà capitare ad uno dei vostri figli. Se non sei un bambino, affronta questa situazione. Non alzare mai la voce, sappi che se lo farai sarai davvero nei guai. Sarà lunga, sarà dura, ma dimostra il tuo impegno e ascolta con attenzione ciò che ti dirà. Accetta i compromessi, dimostrati diponibile, vedrai che la tua famigliola ce la farà. Stai attento a ciò che fai o dici, misurati con molta attenzione e cerca aiuto, perchè misurarsi non è istintivo; E’ dura!!Ciao, buona sorte, amico che sei nei guai. E fammi sapere…
Ciao a tutti è la prima volta che scrivo su questo forum ma leggere i vostri commenti mi fa capire che al mondo ci sono altre persone che vivono e sentono il mio stesso “disagio” (eufemismo). Leggendovi mi sembrava di rileggere le molte pagine che, nei momenti più difficili, ho scritto e che sono nel cassetto. Caro Giuseppe ti capisco bene perchè anch’io sono da tempo alla ricerca del metodo migliore per togliermi di mezzo e lasciare finalmente questo inferno che gli altri chiamano vita. Personalmente mi sono allontanato ormai da tutto, nauseato, stufo, se potessi tornare indietro farei l’esatto contrario di tutto ciò che ho fatto, delle decisioni che ho preso e delle scelte che mi hanno portato a questo punto. Mi sto allontanando anche da Dio e finirà che diventerò ateo.Per ora il dovermi prendere cura di mia madre anziana mi costringe a rinviare la decisione risolutiva ad un futuro spero non troppo lontano. Se esite qualcosa dopo la morte qualsiasi cosa sia non potrà essere peggio di quello che c’è in questo mondo, se invece non c’è niente a maggior ragione non vedo lo scopo di stare qui a soffrire. Un saluto a tutti!
Buongiorno a tutti..Gilda non ho ricevuto nessuna email,e mi dispiace tanto.Fanny bentornata,sei mancata a tutti.Ciao Silvio,un abbraccio a tutti.DAGO44
Ciao a tutti, ringrazio ciascuno di voi per ogni singola parola e pensiero che mi dedicate.
Serena, mi fa quasi paura leggere le tue parole,sono il mio presente, ho terrore siano il mio futuro.
Come vorrei riuscire a by-passare indenne il periodo delle feste di fine anno prossime venture,la solitudine urla ancora più forte in quei giorni…
Mi sto rinchiudendo, sto battendo la ritirata:
sto lasciando la casa che avevo in affitto perchè mi ero illuso che l’indipendenza mi aiutasse a crearmi una vita, ma l’indipendenza è marcita, diventando putrida solitudine,magari tornando a casa da mia madre almeno lei sarà felice, forse riuscirò a nascondergli i motivi per l’amore che le porto
Non mi interessa più migliorare nel lavoro, per costruire cosa???una casa e un avvenire da solo??cosa sarebbe mai, il tempio di come si possa finire male e lontano da ogni pace???
Ieri ho scritto ad occhi di ghiaccio, l’ennessima stupida e inutile dichiarazione di sentimenti, non serve a nulla, solo a rendere più imbarazzante ogni prossimo incontro..
Ho già lasciato altri interessi, ne lascerò altri ancora..
Ho terrore del freddo che si profilo al mio orizzonte,dei giorni fatti di silenzio… il mio animo sta morendo assiderato, non sono tagliato per questo mondo da tronisti,dove il calore umano si è trasferito dagli occhi delle persone ai social network, dove puoi rifiutare le persone con un click, senza neanke parlare, provare…
Siete il mio migliore conforto attuale, grazie a tutti voi
Mario, come hai scritto, quì trovi conforto. Non sei perso come credi, e le tue parole mi sembrano piene di buon senso.
Pretendere qualcosa dalla vita, è l’obbiettivo di tutti noi, voglio dire pretendere PER noi, con egoismo. Devi essere egoista e smetterla di dare le cose buone che hai a chi non sà che farsene. Ho capito che non hai letto cohelet, ma te lo dico io cosa dice. Tutto in questa terra è vanità!
Il bene non trionfa, uomini bassi stanno in alto e uomini alti stanno in basso. Uno fà progetti e li realizza e poi ne sente l’inutilità, una fà progetti, li realizza , ma non ne può godere perchè muore. Non si sà dove và il domani, non si sà dove và l’anima, e l’uomo è l’ombra di una nuvola che transita su questa terra. In sintesi molto succinta.
Ma che uomo sei? Mollala.Io sono certo , completamente certo che c’è una donna, piena di piacere e soddisfazzioni di ogni genere, scrigno di tesori, per te. Devi essere umile e rivedere che cosa in te stesso ti fà fare scelte inappropriate. Stai volontariamente impedendo a qualcuno, che magari soffre , che magari cova gli stessi pensieri disfacenti che fai tu, di arrivare fino a te. E che sei, il grande conquistatore? Devi essere uomo, asumiti le tue responsabilità, traccia una linea per terra , e dì a te stesso: Non posso andare oltre questi confini!
Abbandona la giovane età. Pensa con concretezza. Parla di come sei, non di come saresti. Metti subito in conto, d’ora in poi, che il tuo obbiettivo è costituire una famiglia. Ti si attaccheranno solo donne che hanno lo stesso obbiettivo: Anche loro vogliono affetto, sicurezza, consolazione, coccole…..figli!
Non usare la tua testa per fare esperimenti sulla sofferenza. Usa il tuo potenziale a tuo vantaggio, e sopratutto , sii molto chiaro. Ti ripeto, SVEGLIATI, perchè stai facendo un brutto, pessimo sogno, e per i pessimi sogni, quà siamo già in tre o quattro. Ma tu cerchi l’amore! Beh, lo troverai quando la smetterai di cercare l’amore, spledido, affascinante, bellissimo, e comincerai a cercare LA BASE! Che fai? come sei? Cosa TI và di fare nella vita….
Ok, non fai per me, oppure Ok tu sei come mi và:
Altimenti sei perso. Balli tuti i giorni? lavori? Bevi? Ti sei chiesto una donna seria cosa potrebbe volere da te?
Te lo sei chiesto? Guarda migliaia di famiglie che ti circondano, fatte di uomini e donne…..Ma sei cieco? Non vedi gli sforzi, i sacrifici di tutti i giorni, la profonda collaborazione, e non stanno tutto il tempo a dire “amore, amore, amore!” Ma lottano, cucinano, lavorano etc, etc….
Sono i tuoi amici capaci di aprirti gli occhi? O sapete solo bere e fare venerdi, sabato e domenica in discoteca, che non serve a fare una famiglia? Un abbraccio da me, che, credimi, ho i miei problemi e soffro, ma ti strattonerei ben bene, che dormi.
salve,
non so nemmeno come sono arrivata in questo sito, cercavo tutt’altro, ma ho letto tanta tistezza e solitudine,non riesco a dire altro che mi dispiace, io della morte credo di avere paura, non sò, semplicemente perchè non la conosco, ma non la cerco, tanto verrà comunque, e questo mi rattrista perchè nonstante i dspiaceri, i tormenti o quant’altro, penso che la vita mi abbia dato tanto ed è l’unica certezza che ho, la mia famiglia che amo profondamente.Credo solo che una persona sia felice nella misura in cui si ama e riesca ad amare gli atri, vogliatevi bene e buona fortuna a tutti!
Tedybeer, La pentolona di cui parlo è il nostro cranio. Il nostro cervello. Non nasci solo, non vivi solo e la solitudine è solo un palliativo al dolore, ma poi, come sottolinea qualcuno, marcisce e duole. Gli animali non sanno neanche immaginarem cosa è la filosofia, ma noi abbiamo avuto esempi splendidi di uomini , le cui parole sono eterne ma che tu chiami filosofi, solo perchè ti piace di più il buchetto della solitudine. E’ solo filosofia! Come il corallo per i polipi, La filosofia è tra i tesori più profondi dell’uomo, e offre molteplici strade per affrontare problemi dell’uomo che vive il suo presente ed i suoi drammi.
Che diresti, se uno dei tuoi cari fosse paralizzato da un ictus. Diresti che è nel pieno della sua solitudine, quindi è normale? Che hai, un ictus? sei isolato da tutti e da tutto? Come mai ci sentiamo qui? Mio padre fù colpito da un ictus. Ma non credo che si sia sentito sol0o, perchè ci siamo moltiplicati, in affetto, carezze, assistenze e via dicendo. Sono solo equivale a dire non ne ho voglia. E’ solo filosofia equivale a dire che ciò che pensano gli altri non ti tocchera! Mò te l’ho detto, e se non ti tocca , vuol dire che sei solo, Ma se ti tocca, mio caro, sei quì, ancora con noi, che soffriamo dentro il pentolone, ancora un pò’, ancora per un pò, Senza andare a cercare le colpe di quello o di questo o di DIO, ma solo perchè siamo piccoli e spesso un pò indietro e spesso di cattiva volonta e magari un tantino sfortunati. Le parole sono tutto ciò che ti posso passare, e le mie idee, che non credo possa vantarmi siano filosofia, ma solo idee di uno che stà male, magari oggi un pò meno di ieri, e spero di curarmi fino a stare bene, sereno, magari anche allegro.
Cosa significa vivere la vita fino in fondo? Forse il problema è che sono troppo presuntuosa per accettare di non essere padrona, almeno, di me stessa. . .