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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.932 commenti

Pagine: 1 234 235 236 237 238 1.494

  1. 2351
    Fanny -

    Per flexo:
    Flexo, pensa che ironia: “gift”, che in inglese vuol dire “dono”, in tedesco vuol dire “veleno”, mentre la parola “present” vuol dire in entrambe le lingue (ed anche in italiano, francese e spagnolo) “piccolo dono”.
    Quando pensi che anche il dolore sia pur meglio dell’apatia, ricordati che non sei solo, tipi come Schopenhauer e Leopardi la pensavano come te. Schopenhauer diceva che “la vita è un pendolo che oscilla tra la noia e il dolore” e che in sostanza il dolore è preferibile. Lo stesso pensava il povero Leopardi e diceva che il dolore è il rimedio più forte contro la noia, più del sonno e dell’oppio.
    Eppure né Schopenhauer né Leopardi si sono suicidati, né nei loro scritti si trovano pensieri di suicidio. Schopenhauer morì di polmonite a 72 anni. Leopardi morì a soli 39 per un’ennesima crisi di asma. Leopardi aveva scritto: “La morte non è male: perché libera l’uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii. La vecchiezza è male sommo: perché priva l’uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti; e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza.” Però negli ultimi anni si era trasferito a Napoli sperando che l’aria di mare giovasse ai suoi problemi respiratori.
    Questo mi fa pensare che, mentre il dolore esistenziale è una componente di molte anime sensibili e profonde, la suicidalità è invece una malattia. Tenendo conto di quanto la vita sia difficile, ognuno incontra prima o poi ragioni buone per volervi mettere fine, anche chi è meno sensibile e materialista si trova spesso in situazioni a cui la morte potrebbe essere preferibile. Penso a chi è in galera a scontare l’ergastolo o a chi è affetto da gravi malattie invalidanti. Eppure, nei Paesi in cui c’è la pena di morte, i condannati chiedono che la loro pena sia tramutata in ergastolo, mentre la suicidalità tra gli invalidi è molto bassa.
    Flexo, tu dici di aver difficoltà a vivere nel presente come invita la bella frase che riporti. Anche qui mi viene in mente la tua somiglianza con Leopardi: “Il piacere è sempre o passato o futuro, non mai presente”, e poi il tuo lamentare l’assenza di scopi nella tua vita: “Chi non ha uno scopo non prova quasi mai diletto in nessuna operazione”. Nello stesso tempo, Leopardi pensava che scopi veri e propri nella vita non esistono: “Noi, venendo in questa vita, siamo come chi si corica in un letto duro e incomodo, che sentendovisi stare male, non vi può star quieto, e però si rivolge cento volte da ogni parte, e procura in vari modi di appianare, ammollire, ecc. il letto, cercando pur sempre e sperando di avervi a riposare e prendere sonno, finché senz’aver dormito né riposato vien l’ora di alzarsi.” Insomma, siamo qui in questo mondo parcheggiati ad aspettare la morte.
    (continua)

  2. 2352
    Fanny -

    Le religioni ci dicono più o meno la stessa cosa, anche se in un senso positivo e carico di speranza. Ci dicono che la nostra naturale aspirazione di felicità non può essere soddisfatta su questa terra e che lo scopo della vita è solo quello di prepararci al mondo che ci aspetta dopo la morte del nostro corpo. Insomma lo scopo qui sarebbe un po’quello di fare abbastanza punti per conquistarci un buon posto nel mondo successivo in cui andremo, e per raccogliere punti bisogna amare gli altri e darsi da fare per loro, nonchè portare il peso che ci viene dato, sia esso in forma di dolore fisico che di dolore morale.
    Che l’uomo si ribelli a questo destino di cui non è artefice, a queste regole che non è stato chiamato a sottoscrivere prima di nascere (Dago, se vuoi ne parliamo a parte), a questo “dono” della vita che non ha chiesto, è un fatto ricorrente nella vita reale come nella mitologia. Alle volte nella nostra anima c’è tanto fuoco che ci sentiamo stelle incandescenti e non riusciamo più a stare nel nostro limite e a percepire la nostra creaturalità, e allora chiamiamo in giudizio gli dei perchè ci sentiamo pari a loro. Questo però è un errore, qualche volta è il primo passo verso la follia, come è successo a Nietzsche o a Ivan Karamazov. Il vero scopo della nostra vita, Flexo, secondo me non lo sappiamo.
    Ho studiato tanto in cerca di risposte, ma non ne ho trovate. L’unica cosa che ho imparato studiando è che, quando penso qualcosa, non sono quasi mai originale perchè c’è chi lo ha detto prima di me. Se da un lato questa è una mortificazione per la mia intelligenza, dall’altro è bello sapere che non sono sola: per quanto stupida o sbagliata un’idea sia, c’è sempre stato qualcun altro che l’ha avuta prima o ci è andato molto vicino.
    Forse non dovremmo chiedere troppo o porci troppi obbiettivi. Trovarci ogni tanto insieme in questo forum è già una delle felicità accessibili a noi umani e non costa niente goderne, non ti pare?

  3. 2353
    DAGO44 -

    Un abbraccio a tutti,mara riscrivi per favore?
    Per Fanny e chi volesse usare la mia email Dago44s@libero.it
    DAGO44

  4. 2354
    DAGO44 -

    Fanny ho fatto un intervento in una lettera stupenda che ti pregherei,vi pregherei di leggere tutti.Non tanto il mio post,che puo piacere o no,ma proprio la lettera.Vi voglio bene ragazzi,perchè so che anche voi me ne volete.Ho problemi di connessione,in quanto non ho ADSL.Avolte scrivo commenti che poi per errori di vario genere non riesco a pubblicare.Ma voglio sappiate che sono stato e saro sempre qui.DAGO44

  5. 2355
    flexo -

    ciao Fanny,
    pensando a Leopardi c’è questo passo che mi colpì fin dai tempi della scuola:
    “La noia è in qualche modo il più sublime dei sentimenti umani. (……) Il non poter essere soddisfatto da alcuna cosa terrena, né, per dir così dalla terra intera, considerare l’ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole meravigliosa dei mondi, e trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell’animo proprio;”
    ovviamente sono andato di copia incolla, la mia memoria non è certo così buona; ogni volta che sono annoiato mi viene in mente questa frase. Effettivamente non ho mai visto nel suicidio una soluzione, ma a quanto pare, pur non avendo alcuna voglia di morire, non riesco a vivere. E’ un po’ come se si mi uccidessi pezzettino dopo pezzettino, giorno dopo giorno. Ho appena iniziato a leggere Oblomov, calza così bene: a volte mi sento proprio Oblomov!

    PS: x Dago, saluta ed abbraccia Serena da parte mia, anche se non la conosco mi sento di augurarle tutto il bene di questo mondo

    un saluto F.

  6. 2356
    Fanny -

    Flexo, grazie per il bel pensiero che citi, non lo ricordavo e mi è piaciuto molto. È vero, la nostra indefinibile insoddisfazione ci dice che non siamo fatti per questo mondo.
    DAGO, sei una persona bella e complessa.
    Ho trovato questo forum per caso in agosto, quando il forum era a pagina 82. Ho cominciato qualche giorno fa a sfogliarlo dall’inizio per conoscere meglio le persone a cui chiedo e offro amicizia, è una mia caratteristica quella di prendere le cose sempre di petto, sempre molto seriamente. Devo dire che sto imparando tanto e provando forti sentimenti. A parte la corrispondenza con amici, avevo letto finora solo libri. Confesso che non ero mai stata prima in un forum o in chat per mancanza di tempo ed anche di interesse. Avevo (ed ho) molti amici e conoscenti, per cui non ho mai avuto problemi di solitudine. Senza contare gli impegni di famiglia e di lavoro. Invece con questo forum ho scoperto un nuovo mondo. Non ci sono professionisti della penna, almeno credo, eppure molti riescono a comunicare sentimenti straordinari. Anche gli errori di grammatica, quando se ne trovano, qui non fanno ridere ma servono a far capire qualcosa di chi scrive o magari qualcosa dello stato d’animo in cui è in quel momento. Leggo tutto con molto rispetto e con molto interesse. Vorrei che qualcuno ritornasse. Penso a Peppe83 che non scrive più dal 22 agosto, ma anche a molti altri che sono comparsi all’inizio e poi spariti. Ad una certa Rossana, per esempio, ad una alessandra con un bimbo malato di nome Daniele, a tanti altri che leggendo mi entrano nel cuore. Penso ai tuoi primi interventi, DAGO, ed agli attacchi che hai subito, a tutte le vite che qui hanno lasciato una traccia. Penso a beppino e spero che abbia incontrato la pace che in Dio tanto cercava, penso ad Alex che è arrivato su questo forum a soli 15 anni, a Barby che prima di far arrabbiare tutti qui recentemente col suo post, era apparsa nel forum nel febbraio 2007 per raccontare il suo dolore. Mi chiedo se è la stessa Barby, ma dallo stile direi di sí. Non posso nominare qui tutti per mancanza di spazio, è un forum e non il mio blog personale, mi sento già in colpa abbastanza per aver occupato ultimamente tanto spazio, però vorrei sapere come stanno tutti quelli che sono passati di qui e ringraziarli per ciò che mi stanno dando. Se c’è qualcuno che ancora visita il forum lo prego di farsi vivo.
    DAGO, penso che le tracce lasciate qui siano molto importanti, ci sono molti che non scrivono ma leggono e per questo non vorrei usare la tua mail personale se non per grave necessità. Quello che ci diciamo può essere utile anche ad altri, non credi? So che molti ti scrivono direttamente, mi chiedo come fai a trovare tempo per tanta corrispondenza, sei bravissimo.

  7. 2357
    ely -

    eccomi qui.fortunatamente oggi pomeriggio ho 1 pò di tempo libero xkè domani vado a manifestare..
    dago e fanny mi stanno piacendo molto i vostri ultimi post!continuate a scrivere,v assicuro ke state aiutando davvero..
    e fanny con il suo post m ha fatto pensare a tt qll persone cher hanno scritto qui..qualcuno sa che fine ha fatto hellen?ci sono novità di serena?non ho molto altro da dire oggi,è una giornata piuttosto piatta e sonnacchiosa..

  8. 2358
    DAGO44 -

    Flexo,ciao è un piacere risentirti,sabato torno in ospedale,Serena non sta tanto bene,quando potrà vi dirà lei perchè.
    Fanny grazie per le tue belle parole che spendi per me.
    La mia email la puoi usare,come ,se e quando ti va anche solo per un saluto e come te lo possono fare tutti.Per quanto riguarda la tua ultimadomanda è vero sai,mi scrivono in molti che prima scrivevano su questo sito poi io ho convinto a scrivere sull’amore conta,e ora ci sentiamo quotidianamente telefonicamente.Piu che il tempo devo avere la linea per connettermi,ma anche senza ADSL,pur di starvi vicino mi sto attrezzando molto bene.Ma cosa vuoi dire quando mi dici che sono complessa?Manca molto anche a me Peppe 83 e sono arrabbiatissimo con lui perche non scrive più,ma spero ci legga e che noi possiamo aiutarlo ugualmente.
    Ely grazie per il tuo post,piace molto anche a me come scrive Fanny.DAGO44

  9. 2359
    Giohà -

    Dedico la mia favola scritta anni fa a Serena che nonostante il suo dolore la sua coscenza come una farfalla batte le ali per vivere ancora.
    IL bozzolo d’oro.
    Passeggiando in riva al mare, un giorno vidi fra la sabbia un luccichio. Mi avvicinai e con sorpresa vidi uno specchio; che bello, pensai e decisi di portarmelo a casa. E’ così che inizia la mia avventura…
    Mi chiamo Giohà e vivo nella Terra degli Uomini, tempo fa mi furono regolati pennelli magici Angeli di mille colori; mi fu detto di usarli con amore e, senza domandare cosa mi stesse accadendo, accettai. Una grande gioia rapiva il mio cuore e cominciai a guardare tutto con chiarezza e bellezza e mi accorsi che potevo trasformare tutto da ombra in luce. Mi fu mostrata una mappa e mi fu detto che, prima di dipingere,ogni volta avrei dovuto chiedere il permesso agli Esseri che abitavano nelle Terre intorno a quelle degli Uomini; così non ebbi più paura. Ogni volta che un pensiero oscuro arrivava, immediatamente la luce mi illuminava ed un Angelo mi accompagnava e mi diceva. ” parla ai bambini, di loro che non bisogna mai dimenticare il sogno perchè attraverso di esso una grande musica li accompagna in un mondo meraviglioso, quello della favola. Purtroppo c’è il Mondo Oscuro che è sempre sveglio e confonde gli uomini, trascinandoli spesso nel desiderio di possedere ciò che non gli appartiene, facendo del male a sè stessi ed achi li ama”. Come ogni sera davanti alla mia candela ringrazio l’Eterna Luce e di nuovo il luccichio attira la mia attenzione: sì è vero, è lo specchio; lo guardo e una strana luce lo avvolge; mi specchio e vedo una Farfalla che batte le sue ali e mi chiama:” vieni Giohà, vieni, non aver paura!” Poggio la mano sullo specchio e… che bello, volo, sono dentro; c’è un profumo meraviglioso, colori che non riesco a descrivere; tutto vibra nell’unico suono primordiale del Dio Vivente e vedo tre sfere: quella terrestre, quella eterica e quella celeste che si muovono come in una danza cosmica senza fine. Sono stanca, ma felice; trovo un ramo e mi ci appoggio; la Farfalla sul mio capo si posa ed io sento un grande silenzio: la pace.All’improvviso, mi sveglio di sopressalto con il cuore che mi batte: sono in um bozzolo di seta d’oro; lo tocco, com’è morbido e piacevole il suo calore! Oh, che bello, ho le ali; ma sto sognando? No, è vero, sono una farfalla; che bello, mi sono trasformata…”Giohà, esci, forza; hai tanto da guardare”. Vedo un Elfo che cavalca un cavallo-albero: “dai Giohà, sbrigati, oggi è un gran festa è il giorno della presentazione alla Grande Madre Luce, sbrigati”. “Ma come fai a conoscermi?” domando: ” non chiedere” mi risponde, “è già tutto dentro di te, non fermarti, non hai tempo”. Sulla foglia sotto il bozzolo c’è la Farfalla che mi dice: “per arrivare alla Grande Madre Luce prima devi conoscere; ti mostrerò tutto e poi mi dissolverò e nella Luce ritornerò”. Ci alziamo in volo e la Farfalla mi mostra il Mondo dei Mondi ed io, attenta, senza staccare

  10. 2360
    Giohà -

    lo sguardo, osservo tutto cercando di imprimere nella mia mente i colori e la bellezza di ciò che vedo e nel mio cuore la gioia che sento; amorevolmente mi dice: “guarda li, c’è il Mondo Oscuro: non ascoltare mai la sua voce; lui è un ingannatore, non è capace di amare, sorveglia tutto e tutti, notte e giorno, ma il suo tempo sta per finire perciò è molto arrabbiato; lui sparge sui mondi la polvere grigia; stai attenta sii vigile. Ora seguimi; guarda li in fondo, la Terra Calda, la porta dei Mondi: è chiamata così perchè è l’Isola dei Draghi. Sir Drake, Principe delle milizie e Guardiano dei Mondi,insieme ai suoi draghi, difende questa porta; loro sono buoni e proteggono gli indifesi; hanno nel cuore il codice dell’amore e dell’onore”. “Onore a te, figlia della Luce”; Sir Drake dalla sua Terra ci saluta: è così elegante il suo passo; ha una spada di luce affilata e sul petto è impresso un sigillo. Oh, si, lo vedo: è una croce chiara di luce dorata, che pulsa con il suo cuore. Rispondiamo al saluto e continuiamo il volo.A destra c’è la Terra dei Nani; sembrano arcigni, ma lavorano per rendere salde le fondamenta dei Mondi. Al centro delle Terre c’è la Terra degli Uomini; la Farfalla mi dice: “a volte in questa Terra c’è tanta tristezza; molti non credono ai nostri Mondi e spesso sono tristi e deboli; troppi ascoltano la voce del Mondo Oscuro che li confonde e pochi sono coloro che rispondono al richiamo della Luce Eterna e benedetti siano loro”. Andiamo avanti, ci sono le Grotte degli Gnomi; loro seguono gli uomini nei boschi; li osservano mentre lavorano e di notte, mentre dormono, li aiutano.Come attraverso un velo che si apre all’incomprensibile, vedo il Regno delle Farfalle e lei, che mi accompagna, tutta di luce si illumina; insieme, l’una di fronte all’altra, le sue ali diventano le mie; una luce intensa ci abbraccia; si, in questo Regno sono rinata; tanti sono i fasci di luce colorata che formano il cielo, vibrando nella musica e nel profumo, formando un’unica essenza.E’in questa osmosi d’amore che nascono le Farfalle; come piccoli tocchi divini vengono nel mondo relativo per sussurrare ai bambini il loro amore ed a ricordare loro la bellezza della vita e che niente muore ma tutto si trasforma. Faccio fatica a staccarmi da questa visione e lei, regale e fluttante, la Farfalla, mi chiama mostrandomi il Lago Incantato: qui tutto può accadere. “In questo lago, Giohà, il tempo si ferma e gli uomini che si avvicinano alle sue rive entrano in un stato di silenzio: nell’azione del non-movimento. Non c’è il tempo-spazio,il risveglio è individuale, può richiedere un istante o cento anni e quando hanno compreso si alzano e così vedono la Dama, la Regina del Lago. Il suo nome è Anthuria; viaggia su una Barca-Cigno bianca; ha al collo una chiave di cristallo bianco, che riflette l’infinito; la sua veste è d’argento ornata di pietre prezziose che regala a chi ha riconosciuto la via; a volte mescola le acque di due anfore d’oro e d’argento per dissetare

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