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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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flexo75,non posso dire altro…che mi onora,il poterti dare un minimo di serenità con le mie parole…penso di non esserne nemmeno degna!leggendo il tuo post,iniziamente ho avuto questa impressione:”sicuro chi scrive è una persona fragile”,però poi ho letto l’ultima parte in cui dici che non vuoi smettere di lottare,che non vuoi rinunciare a ciò che ti può donare la vita….quindi ho dedotto che invece,hai un gran vogli di vivere,nonostante ti sembra che le cose non vanno come vorresti…!guarda,voglio parlarti un pò di me…Sono una ragazza di 24 anni,vivo a napoli…e sto al 3 anno di università,ho un ragazzo da 2 anni e 2 mesi,ho tante amiche,un fratello che adoro…DIciamo che raccontandomi cosi,sembra quasi non mi abbai bisogno di niente…ma non è cosi…anzi ora è cosi…ma ho vissuto davvero dei brutti periodi,e tuttora anche se meno influenti ho dei problemi…hO avuto delle brutte delusioni,da persone da cui mai le avrei aspettate…ed invece non ci hanno pensato 2 volte a pugnalarmi le spalle!si che ti dico?che però non mi sono fatta scamazzare sotto i piedi da nessuno,la mi dignità di vita,vale più di chi mi ha fatto del male!non ti nascondo che ho avuto anche un periodo di depressione,però il pensiero della morte mi è sempre stato lontano!non ti abbattere,lotta…e pensa solo che non può essere sempre nera la situazione,lo spiraglio di luce arriva per tutti prima o poi…magari quando meno te lo aspetti…un bacio,michelle
Ciao Michelle, ieri sera è stato un piacere per me leggere i vostri messaggi perché tra le righe ho letto affetto e comprensione. E’ una strana sensazione il sentirsi, seppure per un attimo, apprezzati da dei perfetti estranei, ma è comunque piacevole. Non è questione di essere degni o meno, si tratta semplicemente di sensibilità e voglia di comprendere il proprio prossimo, niente di più.
Non ho mai visto nel suicidio una soluzione, semmai una dissoluzione; una dissoluzione della propria vita, delle proprie speranze e dell’affetto dei propri cari. Ma ho enorme rispetto e comprensione per chi soffre talmente tanto da arrivare a prefirire il “non vivere” al “vivere”. Ci sono situazioni talmente estreme in cui si arriva a pensare che l’unico modo per mettere fine al proprio dolore è uccidersi. Questa cosa è quasi impossibile da comprendere per chi invece vive una vita serena anche se piena di problemi. Chi vive “normalmente”, chi non soffre in maniera così devestante oppure è abbastanza forte da non perdersi, mantiene un saldo istinto di autoconservazione che è la perfetta antitesi del desiderio di morte di chi invece arriva a meditare il suicidio. Tra questi due gruppi di persone esiste una sorta di muro quasi invalicabile che impedisce agli uni di comprendere gli altri. C’é bisogno di tanta sensibilità e di una grande carica empatica per risucire a capire cosa c’é al di là del muro.
Per quanto riguarda il mio essere più o meno forte, ti posso dire che la questione non è così semplice; quando parliamo dell’animo umano niente è bianco o nero e tutto è fortemente sfumato. Quindi posso dirti che per certi versi sono una persona forte perché comunque quando mi rendo conto di essere sceso troppo in basso cerco sempre di risalire, per altri posso invece dire di essere molto fragile e di vivere la vita e le sue emozioni in modo eccessivamente destabilizzante.
un abbraccio F.
Ebudae vorrà dire che ci troveremo tutti li datè sotto a quel ponte.E se si può fare qualcosa pechè tu non ci vada lo si può fare molto volentieri,penso di avere fiutato qualcosa, ma sarai tu se e quando lo vorrai a parlarne in pubblico qui o in privato.La mia email la conosci.
Fedrico grazie di tutto,si è davvero bello rileggervi con toni differenti,Bene,il sito ha ritrovato la serenità che meritava.RILANCIO LA MIA PROPOSTA DI VEDERCI.
Michelle mi complimento con te.Veramente.
Flexo,i tuoi commenti non disturbano affatto,scrivi sempre quando ne senti il bisogno,senza magari dover aspettare di avere l’umore nero.Scrivi anche solo un ciao.
Peppe continuo a non vedere tuoi commenti.So però che ci leggi,perchè un po e te lo dico senza peccare di supponenza siamo diventati amici tuoi,e forse qualcosa in più.Pensi di privarci della tua compagnia ancora per MOLTO??A tutti voi un mio personale saluto.
Lilla appena puoi fatti sentire.
Teddibear come stai?
finalmente 1 pò di atmosfera serena..almeno in qst forum!
fuori è il solito inferno..
ho una curiosità,molti di voi a volte parlano della lettera “l’amore conta”.cos’è esattamente?forse sarebbe utile leggerla..grazie!
Dago44 condivido il tuo pensiero: chi si suicida lo fa per colpa “nostra”, perchè qualcuno non è stato capace di dare un po’ di serenità e spensieratezza, non dico tanta da cambiare quella persona in un attimo, ma allontanarla almeno per un po’ dalla monotonia dei suoi pensieri, fargli avere un “attimo di ordinaria follia”. Certo che non si deve neanche vivere con il peso di un omicidio sulla coscienza, però è una cosa che dovrebbe far riflettere sul nostro comportamento e su quello altrui. Anche un sorriso a volte può far felice qualcuno, che si conosca o no.
Grazie Federico per l’apprezzamento, anche tu sei molto sensibile e davvero gentile.
Ebudae potremmo trovarci da te, quanto è grande lo spazio sotto al ponte?? Ci organizziamo per un pic-nic. Cambiando argomento no c’è proprio nulla di te che tu riesca ad apprezzare? Ti credo se dici che non ti vuoi bene, ma qualcosa dev’esserci ancora se sei ancora qui, forse niente di idiallico ma c’è, che dici? Se non si è in grado di aiutare se stessi non è detto che sia finito tutto, ci sono sempre gli altri. Se non puoi scrivere prova a disegnare, metaforicamente parlando, mutando atteggiamento si modifica la visuale e di conseguenza anche le prospettive cambiano.
Ci sono molti momenti (anche se si spera sempre siano il minor numero possibile)in cui si osserva il palcoscenico dal basso nel ruolo di spettatore piuttosto che recitare la parte del protagonista, però intanto si osserva, si impara, si pensa, si realizza e si studia per entrare nella parte. Molto spesso poi questa parte non è nemmeno quella che desideri però intanto sei sul palco e puoi sempre ricoprire il ruolo di comparsa o di qualcuno che non veste i tuoi panni, ma l’importante è che tu tenga a mente sempre il tuo film ideale e che sempre a quello aspiri.
flexo75 io spero vivamente che tu riesca a risolverli questi problemi e che abbandoni i metodi palliativi, anche se non sono da buttare in certi momenti, preferendone altri maggiormente efficaci. Anche io sono appassionata di psicologia e leggo, quando posso, cose del genere. Mi spiace che tu sia senza amici e senza una donna, però secondo me è sempre meglio soli che male accompagnati e non penso tu sia una persona da evitare, quindi riuscirai sicuramente a cambiare questa situazione. Per il quanto cambiaerà non posso certo dirti nulla , ma credo possa valere una regola (per quante la vita possa averne..): tante sono le cose che cerchi di cambiare, tanto grande è il cambiamento, che ha, però, sempre due direzioni: il male ed il bene, anch’essi relativi. Non credo nei miglioramenti o nei peggioramenti perchè cambiando si acquisisce qualcosa di nuovo ma qualcos’altro va comunque perduto. La definizione di migliore o peggiore ritengo si basi sulla propria capacità di sapersi adattare al vivere con i “nuovi mezzi” (quelli fornitici appunto dal cambiamento). Se non è nel tuo carattere arrenderti il coraggio non può mancarti, devi solo tenerlo costantemente presente.
Saluti anche a te.
PEPPE,non mi dire che non scrivi più nel forum a causa mia…te l’ho detto,mi dispiace davvero…!!!FLEXO75,come mai non riesci a rapportarti con le donne?non riescono a capirti?è vero che le donne sono un pò stronze,ma ce ne sono anche di sensibili….informami…kiss
Flexo75 non avevo mai letto attentamente i tuoi post ma il penultimo che hai scritto mi ha colpito in modo particolare. Perchè mi sono rispecchiato perfettamente nella tua incapacità di vivere che è poi anche la mia. Anch’io ho perso la parte migliore della mia vita senza riuscire a fare niente, e mi ritrovo a 32 anni suonati solo come un cane senza amicizie e con un lavoro che faccio solo perchè lo devo fare. Con un problema in più rispetto a te che tu fortunatamente non hai quindi per te c’è ancora speranza. Ti auguro di trovare la serenità e di riuscire a crearti una bella famigliola perchè te la meriti!! Dago ribadisco che a un ipotetico raduno del forum ci potrei essere solo col pensiero e col cuore. Non so cosa tu abbia fiutato ma io pubblicamente non posso dire niente perchè non posso rischiare che qualcuno che mi conosce capiti qui per caso legga quello che scrivo mi riconosca e riferisca a mia madre. Così ci penserebbe lei a suicidarmi… Però non sono nè ammalato nè su una sedia a rotelle e ringrazio Dio per questo… Infine sono contento anch’io dell’atmosfera più serena che si respira in questo forum. Ci voleva proprio…
Ciao Blueonoise, Michelle, ho molto rispetto per le donne e non credo affatto che siano tutte insensibili e malvagie. Certo, di persone poco simpatiche ne esistono molte, ma credo siano distribuite in modo piuttosto equo su entrambi i fronti. I miei problemi con le donne vanno probabilmente rintracciati nel mio modo di essere e di comportarmi; raramente mi è capitato di conoscere donne per cui mi sembrava potesse valere la pena osare un poco di più, ed ogni volta è stato molto difficile ricavando solo sofferenza seppure in modo assolutamente stupido. Impiego sempre molto tempo per farmi piacere una persona, per cui si tratta sempre di donne che in qualche modo frequento abitualmente per qualche motivo. Poi quando accade, mi faccio coinvolgere in modo eccessivo fin dall’inizio. Non penso mai al sesso in prima istanza e questo sembra sempre disorientare le mie interlocutrici. Nessuno mi evita. Se sono molto solo è per colpa mia. E’ un problema mio, del tutto originato nella mia interiorità e non dovuto a condizioni “esterne”. Se ci penso bene faccio una gran fatica a ricordare episodi in cui qualcuno mi abbia fatto male o abbia fatto qualcosa per ferirmi, generalmente per quello basto io. Ho passato lunghissimi periodi in cui la mia autostima era praticamente zero, periodi in cui mi sono isolato e ho preferito non vivere piuttosto che rischiare di soffrire. Purtroppo a quanto pare sono un bravo attore e sono riuscito a mascherare il tutto a chi mi sta attorno e mi vuole bene. Forse se avessi alzato una bandierina una quindicina di anni fa ed avessi cercato un po’ d’aiuto quando tutto questo era all’inizio adesso non sarei in una situazione così complessa. Comunque sto provando, proprio ora; per quanto sia tanto difficile il mio diesiderio di avere una persona a cui tenere in modo speciale è troppo forte.
Ebudae, se provo a immaginare qualcuno del tutto simile a me e che inoltre è costretto a sopportare un peso aggiuntivo mi viene da star male. Purtropppo non ho consigli nè formule magiche da offrirti ma ti posso assicurare che hai tutta la mia solidarietà e la mia comprensione. Grazie per il tuo augurio che controccambio con forza per quanto capisco quanto ti senta privo di speranza e senza la possibilità di trovare un po’ di quella serenità che sicuramente meriti come tanti altri qui.
Dago, effettivamente mi rimane sempre un po’ difficile parlare ed aprirmi agli altri però come puoi vedere quando ciò accade faccio fatica a fermarmi e rischio di diventare logorroico. Sono un po’ come bluenoise: il dono della sintesi non mi appartiene.
Infine un saluto particolare a peppe, anch’io vorrei rivederti qui, non sai quanto ti capisca.
un caro saluto a tutti
F.
ciao flexo75,penso che la tua difficoltà nel rapportarti con le donne,sia dovuto ad un qualcosa al tuo interno,della quale non sei in grado di capire nemmeno tu l’origine di sta cosa!sbagli a legarti in modo eccessivo alle persone,anche perchè in questo modo,potrai essere facilmente deluso..e soprattutto da donna,ti dico che a volte ci spaventiamo quando ci accorgiamo che un uomo si mostra fin troppo legato a noi dall’inizio.cREDo che tu debba imparare ad amarti di più,e a saperti rapportare con le persone,esistono delle persone splendide..magari se ti apri un pò di più rischi di perdere l’occasione di conoscerle!penso sia un peccato,a 33 anni,rinchiudersi in un mondo in cui non vi siamo rapporti affettivi,credo che non basti la propria famiglia a ricoprire gli affetti di cui abbiamo bisogno,tutti necessitiamo di amici,e di un compagno…io fortunatamente ce l’ho,ma se non l’avessi…non me ne farei un problema!anche se forse sono stata poco chiara,spero mi abbia compresa…ti abbraccio…