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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

Pagine: 1 174 175 176 177 178 1.491

  1. 1751
    peppe83 -

    Mi dispiace per il tuo amico, la vita cosi chi vorrebbe vivere purtroppo muore e chi non ce la fa piu’ continua a soffrire. Le persone che soffrono cercano di avere la forza di reagire, ma non e sempre cosi’, soprattutto quando si e davvero soli, quando credi che la vita ti ha dato ancora la speranza di vivere, che crede di averti fatto trovare la persona giusta, tutto precipita e per giunta devi sentirti dire che sei un animale, certe persone non sanno cosa sia la soffernza ed essere davvero soli. Anna un grosso bacio e guarisci presto.

  2. 1752
    peppe83 -

    Cara Elisa Non ci sono dubbi che quello che ti e successo a te e bruttisimo sopratutto perdere un fratello. Nessuno ti sta dicendo che tu stai bene. In questa valle di lacrime anche se non sembra tutti provano a reagire ma ce gente che credimi non sa minimamente cosa sia il dolore e la solitudine, essere e emaginati, anche se una persona prova ad insersi nella societa’. Tante cose ti portano a cambiare dentro. Non si arriva cosi di porre fine alla vita dall’ oggi al domani, ma ci sono tante cause che scatenano tutto cio, esperienza personale, io spero che tu abbia persone vicino, non solo gli amici, ma sopratutto la famiglia, perche e quella che da maggior sostegno. Quando manca essa gia’ e un disastro. la morte avanza ai ragione. ma sia rriva a un punto che una persona si carica di odio dentro se stesso e non e per nulla bello. Lersona che amavo piu della mia stessa vita mi ha lasciato. Le persone comuni arrivato a un ceto punto si esasperano e per quanto tu cerchi di essere forte in realta per lore sei solo debole. Ti comprende solo colui che ci e passato.

  3. 1753
    hellen -

    Ragazzi l’estate avanza, la gente corre e si affanna alla continua ricerca della felicità.. Ma cos’è la felicità.
    Noi stiamo qui a versare oceani di lacrime, persi nei meandri oscuri della nostra essenza..
    Siamo immersi nella nostra inutilità. Siamo stanchi di esistere. Siamo stanchi di essere stanchi.
    Per ora non sto nè male nè bene, sono in una situazione di stallo. Fluttuo senza meta alla deriva in un mare di incertezze. Non so che voglio, non so che cerco, non so dove devo andare nè qual’è la mia destinazione finale.
    Vorrei lasciarmi andare, chiudere gli occhi e lasciarmi cullare dal dolce far niente mentre il tempo passa e le decisioni vengono prese, mentre le leggi vengono stabilite e i governi cambiano e la vita va avanti per tutti tranne che per me che resto qui a guardare il tutto incantata come se stessi vedendo un film ed io non fossi io..
    Ma “The show must go on” lo spettacolo deve andare avanti e ci andrà con o senza di me.. con o senza di voi….
    E il tutto mi rende terribilmente triste.

    Msn erikris@live.it

  4. 1754
    peppe83 -

    Mi sto sentendo malissimo, vuoto, e stanco. Odio l’estate. Vorrei andarmene ma non posso. Mi sono stancato davvero, oggi un piccolo rialzamento e subito un crollo micidiale, i fantasmi del passato ritornano sempre piu agguerriti. Voglio andarmene in pace, mi sento cosi inutile, faccio solo soffrire e sono solo un gran peso. Mi fanno rabbia gli psicologi ma non tutti, quelli che cercando di darti una macabra consolazione e non riescono a trovare alla radice il male oscuro che affligge chi soffre. E facile dire sei giovane ti abbati per cosi poco ci siamo passati tutti. Chi vive nella solitudine. Chi ha avuto come me un passato di dolore e di disprezzo, trattato come un oggeto, usato solo per conveneza, a volte avere un cuore non basta. Non viene apprezata la sensibilita anzi viene solo calpestata e insultata, e se uno prova anche minimamente a reagire viene visto come aggressivo e arrogante. Credetemi sono al capolinea.

  5. 1755
    peppe83 -

    Non so quanti di voi conoscono Silent Hill ma il mio stato d’animo e propio come quello. Anche i sogni mi fanno star male.

  6. 1756
    Consuma Ossigeno -

    parte3

    Al giorno d’oggi francamente non ricordo di cosa abbiam conversato, so solo che ebbi tempo di percorrere 60km con l’auto mentre conversavo con lei, per poi fermarmi sul ciglio della strada per continuare il nostro discorso, il tutto in un paio d’ore quasi. Il bello è che avrei voluto parlare con lei oltre il doppio del tempo: è una fanciulla che a me ha molto arricchito il mio intelletto e sarei stato giorno e notte a sentirla parlare. Ed è ciò che è avvenuto nei mesi a seguire: quotidianamente ci scambiavamo una marea di sms e parlavamo al cell mediamente 5 ore al giorno. Nel giro di pochissimi giorni, nacque un fortissimo amore reciproco, così forte da aver la necessità in futuro, di sentirci al telefono anche solo per sentire il respiro dell’altro partner.
    Non ci riuscivo ancora a credere: ad un tratto, dalla più totale solitudine, mi ritrovai a parlare per delle ore con una meravigliosa ragazza che mi capii a pieno. Per la prima volta nella mia vita adulta, provai una felicità così abbagliante, così limpida e tremendamente VERA! Finalmente riuscii ad uscire da quel tunnel chiuso della depressione.. fui contento all’inverosimile. Incredibilmente la mia vita ebbe una svolta: da ragazzo introverso e ostile al mondo, mi ritrovai d’un tratto ad avere quello spunto, unito alla mia forza caratteriale, di intraprendere nuove sfide per migliorare la mia condizione. Con l’aiuto della mia ragazza ho avuto il coraggio di rimettermi in gioco, di aprire finalmente il mio cuore ed esternare i miei sentimenti. Ovviamente ci furono pure dei momenti molto cupi, dato che una volta innamoratomi di questa donna, il mio cinismo mi abbandonò, lasciando spazio all’enorme sensibilità che mi ritrovo ad avere, e come tale finivo con il piangere ad ogni cosa che le raccontavo di me o agli avvenimenti brutti che aveva vissuto la mia ragazza. Tuttavia non mancavano periodi in cui minacciavo il mio suicidio mentre stavo al telefono con lei e spesso e volentieri la innondavo con le tipiche domande che si porge un depresso a suon di pianti ininterotti.
    Però lei seppe ascoltarmi e seppure non fosse depressa, con quel grande amore che provava per me, riuscii in parte a farmi stare meglio. Poi ovvio che non riuscii a guarirmi la malattia, però aveva quella grande capacità di ascoltare e di non battere ciglio alle confidenze narrate. Il nostro, anche se fù un rapporto a distanza, era un rapporto molto intenso che mi segnò la vita. Lei ebbe modo con il suo straordinario carattere, di sapermi tenere compagnia con quella sua coltissima parlantina e quella sua straordinaria capacità nel sapermi capire anche senza comunicare verbalmente. Tale dote appartiene a pochi e condiderando il fatto che lei riusciva a comprendermi anche a 1000km di distanza fù una cosa che tutt’ora mi colpisce ancora.
    .. continua

    Caio

  7. 1757
    Ebudae -

    Ray hai perfettamente ragione. Tra poco arriva l’osceno mese di agosto e io già sto male adesso per questo. La mia estate è già finita ancora prima di cominciare. Odio il caldo, odio l’estate, odio il mese di agosto, odio la gente felice in spiaggia e odio i servizi dei tg che parlano degli esodi e delle code sulle autostrade. E non parlano mai di chi resta a casa. Poveri sfigati penseranno i signori giornalisti. Spero che ad agosto questo sito non chiuda per ferie anche lui. E spero che ci sia qualcuno qui a scrivere commenti e non solo io e Ray. Buona estate a tutti…

  8. 1758
    ray -

    io comunque perderò il senno,secondo me o divento pazzo,o mi uccido prima che ciò accada,perchè è impensabile continuare con questi sbalzi di umore,impensabile
    questa sera mi sento l’ultimo derelitto sulla faccia della terra…probabilmente non è cosi ma io mi ci sento
    se deve essere tutto cosi straziante ed angoscioso mi chiedo il senso di continuare quale sia,ma c’è un senso per continuare?non lo so ditemelo voi,io oramai non sono neanche più stanco,la stanchezza è superata,la delusione è superata,il dolore è superato,rimane solo il buio che ti stringe il cuore e ti fa sprofondare nell’incubo ad occhi aperti,perchè oramai mi rendo conto che la mia vita è un brutto sogno,che il male esiste,che la felicità non esiste,che è tutto vomito,ed io ho paura
    e la cosa più brutta è che in certi momenti mi sento ancora bene,poi invece mi accorgo che l’angoscia mi si riattacca addosso come un aurea maledetta..secondo me io farò una fine poco allegra
    oggi sto proprio cupo,devo trovare una soluzione…che cosa posso fare?chi è che vuole il mio male?
    e com’è possibile che mi ritrovo in questo incubo?
    l’unico pensiero che mi aiuta è che io posso decidere di porre fine al mio male,è l’unico pensiero che riesce a farmi andare avanti è quello di sapere che tutto può finire quando lo vorrò,il suicidio è un ancora di salvezza per me,è paradossale,ma è così

  9. 1759
    gente che capisce -

    vi voglio bene ragazzi

  10. 1760
    teddybeer84 -

    si vero, anche a me provoca un po’ questa nostalgia di vacanze mancate il mese d’agosto, ma pensateci un secondo.. proprio per l’esodo, tutti in coda per accaparrarsi un metro quadro in spiaggia annusando il sudore dell’altro che chiede scusa mentre ti tira una gomitata.. son ferie?
    io ad agosto rimango a casa per scelta, le ferie le faccio in altri mesi… quando sono solo o con qualche amico fidato;
    perchè in fondo siamo soli, come diceva Herman Hesse: “Vivere è solitudine, nessun essere conosce l’altro ognuno è solo.”

    In verità penso che ogni suicida arrivi a tale gesto per mancanza di amore che sia amore perduto o amore sconoscuto.. o amore dei semplici coetanei e amici.
    La solitudine e la mancanza di amore (in generale, non per forza di una singola persona) crea dolore, e alle volte l’unico modo per sconfiggere il dolore è spegnere l’interruttore, staccare la spina.
    L’unico scopo del suicida è “far smettere il dolore” e nessuno può esser biasimato per questo, benchè il mondo benpensante continui a infangare la memoria di chi non ce l’ha fatta etichettandolo come debole o psicotico; la legge della sopravvivenza, del più forte… ci comportiamo come animali.
    Alle volte non capendo la sofferenza e non accettando chi riesce, con un enorme sforzo, a sottrarsene si preferisce etichettare il tutto come “Psicosi”.
    Banale… tristemente banale.

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