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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.932 commenti

Pagine: 1 154 155 156 157 158 1.494

  1. 1551
    hellen -

    Eccomi di nuovo qui col mio carico di cattvi pensieri…
    Non porteranno a niente di buono me lo sento. Del resto quando mai un cattivo pensiero a portato a qualcosa di buono? Dovrei smettere di stare nella penombra di una stanza vuota a massacrarmi le meningi sul come e il quando.. Non mi servirà assolutamente a niente riuscire a capire qual’è stato quel preciso istante in cui la mia mente ha oltrepassato quella famosa sottilissima linea rossa oltre la quale c’è solo un’oscuro oblio. Dove aleggiano beati solo pensieri di morte e suicidio.
    Sono stanca della vita e sono stanca anche di pensare a quanto sono stanca. E’ un maledetto circolo vizioso lo so ma è l’unica compagnia che ho in questi momenti..
    Vabbè vi ammorbato abbastanza con i miei lugubri pensieri di morte e non è necessario andare oltre. Almeno per ora…

  2. 1552
    Mattia -

    continua pure hellen…

  3. 1553
    ray -

    C.O.,ma perchè tu saresti depresso?cioè alla fine che ti manca?non so se ricordo bene,ma hai detto che non sei brutto,non mi sembri per niente uno stupido,anzi dai discorsi che fai sembri intelligente,lucido,intuitivo…e soprattutto auto ironico,che è essenziale esserlo,per sdrammatizzare.E poi mi sembra che tu abbia la mia età.guidi,lavori?che cosa è che ti manca io non lo capisco…possibile che non riesci ad avere un amico,un conoscente da frequentare con il quale parlare del più e del meno?la ragazza arriva prima o poi,quello non è un problema.
    Ti senti diverso,io pure mi ci sento,ma ciò non può monopolizzare l’intera mia esistenza,bisogna pur vivere.Io ho degli amici,che comunque sono simili a me nel fatto che sono persone un pò atipiche,ma noi ci ridiamo sopra a questo fatto a volte,ci diciamo da soli che stiamo esauriti,che siamo arrivati alla frutta..certo se devo dire la verità come amicizie non sono il massimo per me,perchè vorrei tanto avere un amico stimolante,con il quale confrontarmi sui temi importanti della vita,ma anche semplicemente raccontargli un libro che ho letto,o un mio pensiero,un mio modo di vedere le cose.con loro non lo posso fare perchè non hanno interessi uguali ai miei.Quello che forse ci unisce è questo fatto di sentirci un pò diversi dal resto dell’umanità.siamo più insicuri,più timidi,più complicati,abbiamo una gran voglia di sentirci amati e amare ma non riusciamo a trovare la nostra dimensione,mi è sempre sembrato impossibile sentirmi come gli altri,e questo senso di incompatibilità con la vita mi fa stare malissimo in certi momenti,io guardo gli altri e li vedo cosi spontanei,tranquilli,a loro agio..poi guardo me e mi sento fuori posto,mi sento lontano da loro,dai miei fratelli,dalla gente che vedo in giro..questa cosa mi fa molta paura..eppure io non sono un cretino,ne uno stupido,non sono brutto,non sono un alcolizzato,ne un drogato,ne un criminale..allora mi chiedo,questo senso di estraneità alla vita normale da dove mi viene?perchè a volte devo sentire quel vuoto abissale dentro di me che mi corrode dentro..perchè non posso essere come tutti gli altri,con una vita normale,un pò più di tranquillità interiore…poi mi rendo conto che ci sono nel mondo altre persone che come me si pongono le stesse domande,e che mi possono aiutare a darmi delle risposte,e non parlo dello psicologo,o analista..c’è una parte di me che riflette sulle cose in maniera profonda,non riesco mai a vivere solo totalmente nella realtà quotidiana,perchè dentro di me c’è sempre stata quella parte che pensa al significato delle cose,della vita,e cerca e vorrebbe solo cose con un forte significato da dare a questa vita,non posso ne riesco per come sono fatto io a fare una vita immerso totalmente nella normalità,perchè quella parte di me che riflette nel profondo è esistita e sempre esisterà.e da qui anche dall’amore mi aspetto tanto,un amore profondo,una conoscenza e un unione totale con l’altra persona…forse è un utopia

  4. 1554
    ZOE -

    Hai detto bene Ray, ci manca L’AMORE… a me personalmente manca da morire una persona che mi apprezzi, che mi stia affianco, che mi possa dare sicurezza… E invece ho una gran paura di rimanere sola. Purtroppo sono una persona che programma molto, che pensa molto al futuro e si pone un sacco di domande e questo mi fa star male… sto cercando di andare avanti e non pensare a nulla, nella speranza che faccia meno male,i giorni passano tutti uguali senza che accade nulla, ma è difficile…così non è vita per me!

  5. 1555
    Consuma Ossigeno -

    Caro Ray,
    inantitutto ti ringrazio per i complimenti e per la tua schiettezza nell’esporre le tue idee.
    Allora penso che la depressione sfoci negli individui più intelligenti e sensibili, oltre a una miriade di fattori di cui francamente non ne sono a conoscenza, personalmente parlando ovviamente, quindi è ovvio che non posso improvvisarmi psicologo anche per altri.
    Sennonchè la domanda che mi pongo e che mi fa riflettere molto è la seguente:

    Soffrirei di più la depressione se non avessi le capacità e quindi gli attributi per capire cosa mi affligge e la soluzione per uscirne, oppure, (anche se pecco di presunzione) essere ben consci d’avere un potenziale straordinario ma di condurre uno stile di vita a dir poco inutile?

    Questionando tra i meandri della mia fertida mente, ho cominciato a scartabellare risposte contradditorie:

    1) Soffro molto la depressione e non perchè sono una persona intelligente e nel complesso straordinaria, altrimenti non si spiegherebbe perchè non ho amici e comunque non attiro l’interesse dei mortali (anche se devo dire che gli umanoidi non li vado mai a cercare).

    2) Visione ancor più presuntuosa: ho un’intelligenza così stravagante che l’intero mondo non riesce a coglierne i veri aspetti.

    Ottenendo un compromesso sono giunto a questa analisi:
    nella mia vita, sin da piccolino ho subito stress e paure, che si sono riversate nella mia vita scolastica con lo sfociare di comportamenti molto stupidi e aggressivi che hanno causato da parte di tutti i miei compagni di classe uno sdegno più o meno generale e una volta finite le scuole, hanno ben pensato (io compreso) di abbandonare i “legami” avuti fino ad ora.
    Fondamentalmente credo che mi piaccia stare solo, la problematica sussiste solamente nel fatto che ciò mi fa deprimere e non poco.
    Quindi: mi piace stare solo e nello stesso tempo la depressione mi uccide? Ma non è fantastica la mente umana? Se non fosse la mia, avrei una faccia meravigliata 🙂
    Infine, ricoleggandomi a quello che dice ZOE, penso che l’amore sia come una medicina: toglie il sintomo del dolore, ma non lo guarisce. Il chè, al depresso, forse tutto questo non gliene frega stò granchè, basta stare meglio. Ma lasciatemi dire che il famoso detto “meglio un giorno da leone che 100 da pecora”, lo considero sempre più veritiero.

    Caio

  6. 1556
    Anto 86 -

    ZOE si l’amore è importante, anche io credevo fosse l’amore la mia ancora di salvezza, ma poi l’ho travato… ed è stato un inferno, che continua tutt’ora.
    Colpa delle mie debolezze e per non fare torto a nessuno me lo sono fatto scappare e si è trasformato in una maledizione.
    Il mio bosogno assurdo di amore probabilmente mi ha legato in modo sbagliatissimo a questa persona, che ora ha in mano senza nemmeno saperlo, praticamente la mia vita.
    Non lo posso sapere, ma forse quello che cerchi non lo puoi trovare in qualcun altro. Tu devi saperti apprezzare per prima, e trovare in te la sicurezza che forse ti manca.
    Se non fosse così divveresti dipendente da una persona, e non sarebbe nemmeno vita vera.
    Quello che non mi capacito, aldilà dell’amore è come io sia potuto arrivare ai limiti delle depressione. Come sono nati in me certi pensieri neri che desiderano la fine… e simili pensieri fanno male…
    Alla base di tutto credo ci sia un lutto non superato che a distanza di 8 anni mi ha avvelenato l’animo ormai…
    questi pensieri fannò male.

  7. 1557
    Monk -

    @ZOE: vivi la tua vita, le cose accadono quando meno te lo aspetti. Anche un’altra persona.

  8. 1558
    thecrow -

    Condivido i pensieri di Hellen sono stanco, molto stanco e sono stufo di pensare a quanto sono stanco e sono intrappolato tra una vita ke è inferno e una morte ke ho ancora paura di raggiungere….sxo di poterlo fare presto

  9. 1559
    ray -

    Caio,l’amore leva il sintomo,o forse ci distrae da esso,è vero.Poi quando l’amore così com’è venuto se ne và,allora so c.... veramente!Parlo per esperienza personale,avevo riversato tutto me stesso come un emerito idiota in questo rapporto finito sperando di attingerne chi sa che,e soprattutto sperando di non sentirmi più solo,come mi sentivo e come mi sento tutt’ora.Non è la soluzione ideale attendersi che un altro ci risolva la vita.Poi penso che un uomo che non è capace di stare anche in solitudine non sia un vero uomo,per il semplice fatto che non è in grado di ascoltare se stesso,di reggere il confronto con se stesso,ma ha sempre bisogno di qualcuno o qualcosa che lo distragga,senza maturare interiormente,senza concepire pensieri che vadano al di là della mera realtà di tutti i giorni.amo la solitudine,amo starmene da solo spesso è volentieri perchè quelli sono i momenti in cui io mi sento veramente me stesso,in pace con me stesso,mi piace ascoltarmi,mi piace non dovermi per forza relazionare agli altri continuamente.sono incentrato più all’interno che non all’esterno,ma sarebbe presuntuoso dire che non ho bisogno di nessuno..anzi vorrei tanto che qualcuno mi amasse,e amasse questo mio modo di essere..ma se non sarà cosi sono ben capace di starmene da solo,ora mai ci ho fatto il callo,di certonon cambio me stesso per trovare l’amore,mai.Se dovessi seguire solamente l’istinto mio primordiale,allora me ne andrei in mezzo alla foresta amazzonica e mi costruirei un casa di legno su un albero,ma devo essere realista.non è escluso che un giorno veramente io prenda la decisione di ritirarmi in qualche posto sperduto.Ma adesso io sono qui,in questo mondo,in questa società,devo per forza integrarmi in una qualche maniera,faccio parecchia fatica perchè il novanta x cento di quello che vedo non mi stimola un minimo interesse,e di conseguenza neanche molte delle persone che mi capita di conoscere.
    Ma scendo a compromessi,nel senso,mi infilo in questo marasma che è questa società,rimanendo me stesso,con i miei pensieri e le mie idee,cercando se è possibile di scorgere qualcuno che come me senta le stesse cose,o abbia un modo di vedere la vita simile al mio,impresa a dir poco ardua,però ci provo.
    Ma la mia natura è comunque una natura solitaria,che io amo e odio allo stesso tempo,però forse di più l’amo…
    io poi mi domando,ma gli altri,a che cavolo pensano?possibile che siano tutti cosi concentrati esclusivamente sulla semplice praticità e vita quotidiana,da non porsi domande ne fare pensieri che vadano un pò oltre??siamo in pochi,è un dato di fatto,ma ci siamo.
    Quello che mi fa incazzare e soffrire di più,rispondendo anche alla tua domanda,è quello di essere consci di avere un potenziale straordinario e di condurre una vita di c…inutile
    spesso mi dico che questa non è la dimensione per me,forse in un altro luogo,in un altro tempo potrei dare di più.ma sono qui ed ora,e devo fare i conti con questa realtà

  10. 1560
    Amy -

    Mi rivolgo alla ragazza che ha scritto qui sotto e a coloro che hanno una situazione simile… ma è possibile che nulla ( e dico prorpio nulla) vi faccia pensare che la vita ha qual cosa di bello e che la morte nn è l’unica cosa che può portare pace?? Cè mai provato a far volontariato?? (o siete troppo pigri e scansa fatiche che preferite restare a crogiolarvi nei vostri pensieri sudici e negativi che muovervi per portare un sorriso o comunque un aiuto… qual cosa di buono comunque??). Noi che viviamo meglio di tantissimi altri (mi rivolgo anche a povera gente che comunque ha un lavoro o amici e conoscenti… e che comunque ha davanti a se delle opportunità) che nn hanno niente… e che sono in mezzo a guerre, lotte sociali e soffrono la fame. A quest’ultimi forse il suicidio potrebbe essere una vera uscita, ma in vece continuano a vivere, sperando e campando. Ma io mi dico!! Noi che (pur sfigati quanto volete) stiamo abbastanza bene dobbiamo pensare al suicidio!!! Provate ad andare ad aiutare quelle persone e vedere i loro volti sereni e vedere il sorriso innocente e tenero di un bimbo. Provate e forse tutte ste idee del cavolo torneranno in dietro e quella sottile linea che avete oltrepassato si sposterà di molto dalla vostra condizione.
    La vita se saputa vivere è la cosa più bella che si ha, ma se preferiamo fare le m***e pensando che solo noi abbiamo la sfiga e nn facciamo nulla x uscirne, anzi ci crogioliamo dentro… forse sarebbe veramente meglio un suicidio di massa!!
    -Amy-

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