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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ora io odio esprimermi come sto facendo, ossia parlare di Beppino e non con Beppino. Quindi parlo a te, Beppino.
Il succo del 90% dei tuoi post è “Io voglio sfogarmi, non mi importa un tubo dei vostri consigli”.
E allora sfogati, Beppino. Ma non ti scazzare se qui non troverai quello che cerchi. E logico che le persone ti dicano di uscire di casa e andare al bar a farti un aperitivo, magari sbronzarti un pò e agganciare una ragazza.
E di non stare lì concentrato su Dio, che manco Cristo lo era….pure lui andava a pranzo e a cena fuori ed era amico della Maddalena. Non stava tappato nel Tempio a fare la fame per parlare con i Dottori. E sulla Croce pure lui se l’è fatta sotto e si è posto il dubbio di aver sbagliato per 33 anni a pensare di avere un padre diverso da quel poveraccio di Giuseppe….
E che cavolo Beppino. Tuo padre non cambierà mai. Ma mai mai mai, è assicurato. Non ti darà l’affetto che cerchi. E non lo troverai in giro. Fidati. Se non pillole, che non ti basteranno, e ti incazzerai ancora di più. Prima ti convincerai di questa cosa e prima inforcherai la strada della rassegnazione. Che, secondo me, che sono NULLA, è l’unica che ti porterà verso un minimo di pace.
Un saluto.
Guarda DWW, conosco bene quel tipo di ambienti “tirannici”, non li ho vissuti direttamente, ma so quanto condizionino gente col carattere di Beppino. Perchè il suo problema è proprio quel carattere, che non trova la forza di ribellarsi, oltre che per i sensi di colpa comportamentali che i “tiranni” instillano nel “suddito”, anche per ricatti di natura morale che i primi utilizzano per gestire il rapporto con i “sottoposti” in quanto “genitori”. Cosa dice Bep: “A volte…sogno di vivere lontano da loro, in pace. Mi rovinano la salute”. E perchè non lo fa malgrado un impiego, un appartamento proprio e i bei 36 anni? Per quelle inibizioni e paure di cui accennavo, e perchè pensa al suicidio? Perchè si sente schiavo ma sente anche che, pur potendolo fare, non trova la forza per togliersi quelle manette, per quella “castrazione” di cui ho parlato, e ovviamente non può immaginare un futuro in quelle condizioni. Tuttavia Beppino da che si è presentato qui ha fatto un buon passo avanti nella ricerca delle cause del suo malessere, perche mai aveva affrontato il discorso “genitori”, pur essendo intuibile sin da subito, almeno per me, che risiedesse in quell’ambito la genesi della sua sofferenza.
Se si sta interrogando sulla situazione grazie>>>
>>>alle pur pittoresche discussioni che si svolgono sul forum, una volta tanto questo sta facendo un buon servizio. Però avere casa propria e fare colazione pranzo e cena da mamma e papà e come vivere ancora con loro’, con tutte le conseguenze del caso, compresa quella di ritrovarsi in una specie di “arresti domiciliari” psicologici.
Comunque il Professor Yog ha ragione, meglio ringraziare dopo pranzo. Ingurgitare aria prima dei pasti produce conseguenze facilmente immaginabili.
DWW, grazie: mi hai capito.
Il suicidio…mi attira, come una bella musica. Sarebbe un riposo totale, dopo tante lotte. Non esisterei più, non avrei più da sopportare mio padre, né mio fratello, né il mondo, né la società, né gli stupidi insensibili e maleducati, né la violenza sparsa attorno a me…Lascerei il mondo, con l’inquinamento, la corruzione, gli amici falsi, l’impurità, l’amore falso, l’incredulità, le angosce, lo stress…Sarei finalmente morto…E tanto meglio. Tanto non c’ho un posto per me in questa maledetta società.
Yog, non scrivermi più. Sei leggiero, e sei offensivo. Non sopporto la gente come te.
Rossana, grazie mille per il tuo commento, che mi ha toccato. Ti auguro molto coraggio.
Ti abbraccio.
Stasera sono depresso e sto male. Non fatemi arrabbiare con dei propositi stupidi, sono già arrabbiato con mio padre.
Bestemmiate contro Dio, Gesù…
Ora lascio la lettera. Non sopporto la vostra mentalità.
Rossana, mi dispiace…non scriverò più sulla lettera.
Addio.
Ma figurati Beppo, Gesù si sarà fatto una risata leggendo la tua risposta. Purtroppo confermi continuanente che ti hanno installato una visione punitiva della religione. Esattamente quello che serve per “controllare” i “fedeli”.
Secondo me dovresti scivere a Rossana. Lei potrebbe risolvere le tue ambasce.
Ciavò le moko.
DWW,
la tua analisi potrebbe essere valida, benchè non la condivida del tutto. in alcuni casi, c’è molta differenza fra volere e potere, fra raziocinio ed emozioni. non sempre si riesce ad attuare quello che si vorrebbe, in tutti i contesti.
secondo me, nessuno che si trovi in SERIE difficoltà esistenziali si salva da solo. chi, in tarda età, dopo aver lavorato per molti anni e aver accumulato ottime esperienze in vari settori, oggi non trova lavoro, dopo l’invio di centinaia di curricula, si lascerebbe andare alla disperazione, se non fosse sostenuto da qualcuno che gli vuole bene e che l’incoraggia a non perdere la speranza di trovarlo. soprattutto se non ha già in sè una robusta struttura portante, e se è stato da sempre “prigioniero”, giudicato negativamente, non soltanto in famiglia.
Beppino ha in sua madre e in Filù i suoi unici punti fermi affettivi. FORSE, sua madre non è abbastanza forte per essere in grado di difenderlo dal padre, uomo privo di capacità d’amare. non è nemmeno giusto che il peso del fratello ricada fisicamente su un figlio già in difficoltà per se stesso.
l’intera situazione è MOLTO complessa, difficilmente risolvibile con suggerimenti corretti ma ardui da attuare da solo e a tempi brevi.
Mia madre…ha un problema alla schiena. Spesso non può rimanere seduta a lungo. Non può portare delle cose pesanti.
Il mio fratello minore… è handicappato. Vive nel mio appartamento dalla domenica sera al venerdì, anche se ha l’alloggio a quarantacinque minuti da dove abito. Io…l’ho visto correre, fare sport, ha sempre avuto un’energia enorme…e ora quasi non può più camminare. Non lavora, da due anni.
Mi sono trasferito nel mio appartamento, appunto per scappare a mio padre. Solo per questo. Ed è stata mia madre a volere ch’io pranzi e ceni da loro ogni giorno.
Quando viene mio fratello, a casa mia, spesso lui è depresso. Io devo sopportare il suo umore cupo…mentre mi affanno per i problemi miei.
Inoltre, io posso camminare…e mi sento in colpa, è ingiusto ch’io cammini mentre lui non può farlo.
Quindi, ecco, la situazione non è facile.
Mio fratello dorme fino alle dieci, poi fa colazione, e poi si isola in camera a leggere la Bibbia, fino a pranzo. Io mi annoio… perché non oso uscire, quando lui c’è, non voglio lasciarlo da solo, anche se si isola.
In quanto a mia madre…cerco di aiutarla. Mio padre è sempre impegnato…e non capisce i problemi di salute di mamma. Poco fa le ha fatto dei…
…rimproveri, perché lei andava troppo lenta per preparare i pasti…Prende medicine, per la schiena, che la stordiscono…
Ecco, io vivo fra delle persone “malate”, e io stesso lo sono.
Ovviamente voi…avete tutte le risposte, tra cui, le bestemmie, la volgarità, la cattiveria, e i consigli ripetitivi.
Ora non vi sopporto più.
Scrivo…a chi sappia darmi altri consigli dei vostri.
O scrivo perché ne ho bisogno.