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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.932 commenti

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  1. 14711
    Beppino -

    Tutti possono scrivere su questa lettera. Scusatemi se ho censurato… perché non era giusto.
    Non voglio censurare nessuno.
    Mi dispiace se mi sono staccato dal tema iniziale, cioè, il suicidio…
    Adesso potete scrivere su quanto vi pare. Io mi ritiro…
    Al suicidio ci penso sempre. Sarà così finché non sarò pienamente felice.

    Ciao.

  2. 14712
    Beppino -

    Sono troppo fragile, e sensibile, per poter leggere i vostri messaggi.

    Ho intenzione di cambiare vita, e so che non sarà facile.
    Questa lettera è aperta…e non voglio appropriarmi di essa, impedendo ad altri di scriverci.
    Ora tocca a voi continuarla.

  3. 14713
    Beppino -

    Ho sempre avuto bisogno di uno spazio su cui scrivere quanto mi pareva…e l’avevo trovato. O perlomeno mi sembrava di averlo trovato. Il suicidio… sì, è il tema principale di questa lettera però…qui mi sono sfogato, mi sono espresso, come su un diario…mentre non avrei dovuto. Non posso parlare del suicidio per anni… perché mi sono evoluto, sono cambiato, è cambiata la mia vita…! Non sono più il Beppino del 2005. Ora…se non parlo più del “suicidio”, a quanto pare non devo scrivere sulla lettera iniziata da me. Pazienza. Lascio la lettera tra le mani degli aspiranti suicidi, che potrebbero creare nuove lettere…invece di scrivere sulla lettera di Beppino.
    Pazienza.
    Perché dovrei “farvi sapere” di me, se mi rigettate? Perché censurate me…mentre io mi pento di avere censurato qualcuno che si diceva “stanco di me”? Non posso nemmeno scrivere su una lettera iniziata da me stesso…! E volete sapere di me…? Al suicidio ci ho pensato stamattina. I vostri consigli non li seguo, perché parlate da stolti. Adesso basta. Non discuterò più con voi.
    Usate questa lettera come vi pare, e lasciatemi in pace.

  4. 14714
    Beppino -

    Il vivere in questo mondo mi condanna a soffrire di ansia, ogni giorno. Mi alzo la mattina e sento il panico riempirmi, faccio crisi di panico…
    Questo mondo è violento, ingiusto, corrotto, non è adatto agli idealisti, né ai sognatori, né agli ansiosi…
    Così spesso penso al suicidio… perché questa vita è difficile, io non ce la faccio, con l’ansia, a campare…
    Stasera provo panico, e ho bisogno di essere rassicurato…e chi mi rassicurerà?! Nessuno…
    Ho voglia di buttarmi sotto un treno.

  5. 14715
    Golem -

    Dai ti rassicuro io Beppo, e poi i treni sono in ritardo co’ sto maltempo, lascia perdere. Però vorrei sapere una cosa da te: in che senso parliamo da stolti? Cosa vorresti sentirti dire che non sia “stolto”. Perchè è vero che sei ipersensibile e ti fa soffrire anche un terremoro in Manciuria, ma insomma, se vuoi uscire da ‘sto c.... di tunnel, devi pur ascoltare quello che ti dicono gli altri no? Poi oh, io sò dottore, abbiamo pure un professore accreditato che è intervenuto a tuo favore, anzi “il Professore”, abbiamo consulenti di ogni tipo, compreso l’esclusivo reparto P.C. che ha risolto centinaia di casi e tu ci dici stolti? Perché? In cosa saremmo stolti? Facce sapè.
    Ciaò.

  6. 14716
    Beppino -

    Parlate da stolti, nel senso biblico del termine. Volete ch’io mi stacchi da DIO, eppure Lui è il motore con cui posso andare avanti.
    Non posso vivere assaporando i piaceri di questo mondo corrotto, perché voglio seguire e amare Dio. Essere stolti significa vivere proprio “senza Dio”, essendo increduli e schernendo le cose Sacre.

  7. 14717
    rossana -

    Beppino,
    per favore, sforzati di renderti conto che non tutti qui ti censurano. il classico bicchiere mezzo pieno, niente di più!

    tu puoi intendere il sito come uno spazio di diario, e ci sta. ma resta anche un forum pubblico, dove chi desidera può esprimere, a modo suo, il SUO punto di vista, condivisibile o meno, sul tema o sull’utente che lo apre o si apre al confronto.

    resto favorevole a tutti i cambimenti che iniziano a piccoli passi, quando questi sono possibili. soprattutto, senza demolire i più importanti puntelli che attualmente reggono il tuo instabile equilibrio. tutto si può fare e magari risultare di grande beneficio ma… poco per volta, distinguendo con molta attenzione quello che PER TE è essenziale o momentaneamente insostituibile.

    un abbraccio.

  8. 14718
    Golem -

    Ok Bep, “non scherno”, ma io di biblico conosco solo certe “conoscenze”. L’ho letta però la Bibbia, come ho letto i Vangeli e il Corano, e ho capito solo una cosa, che sono fondamentalmente libretti d’istruzione per chi non sa accettare che la vita non ha alcun senso, non ha nessuno scopo e dopo la vita non ci aspetta niente di diverso di quello che c’era prima che nascessimo. Tu non vuoi capire, o NON PUOI capire, che è proprio quel condizionamento che ti sta rovinando l’esistenza. Te l’ho già detto, bisognerebbe “resettarti” e avvicinarti ad una visione laica e disincantata della vita, dalla quale si possa imparare che riuscire a vivere serenamente senza fede, richiede molto più impegno e coraggio del contrario. Magari fossi stato folgorato sulla strada, chessò, di Beinasco (To), e rincitrullito da tutte quelle “regole” imposte agli uomini da altri uomini e non certo dalla Divinità. Per la quale, se esistesse come la immagini tu, almeno dal punto di vista della Creazione ai Suoi occhi non saremmo diversi dal valore di un moscerino della frutta. Tu non potrai mai accettare che nei termini che ami immaginare non è Dio che ha creato l’uomo, ma l’uomo che si è “creato” Dio. Ne ha bisogno per dare un senso a ciò che senso non ha.
    Ciaveleison

  9. 14719
    Beppino -

    A volte, durante la giornata, mi sento un fallimento totale. Sono qui, in preda alle angosce, e al panico, completamente distrutto.

  10. 14720
    Golem -

    Suoni il piano, impari le lingue come bere un’aranciata e ti senti un fallimento? Ti fanno sentire un fallito, è diverso Beppo. Tu devi ribellarti “all’autorità” in generale. Sei vittima della paura dell’autorità, ti senti “giudicato”, colpevole, sottoposto al controllo dei dogmi religiosi, ma poichè sei un puro e non un ipocrita come la maggior parte dei “credenti”, di tutte le religioni, soffri per la tua umana incapacità di essere coerente con quelle grottesche “prescizioni”.
    Dovresti imparare ad ascoltare i tuoi sentimenti senza “rifletterli” attraverso le norme religiose che reprimono la tua personalità. Se non ti liberi di certe schiavitù non potrai mai farcela. Tu stai cercando la tua libertà dal tuo aguzzino. Che non è Dio, ma chi ne ha strumentalizzato la voce per controllare il mondo. Insomma Bep, a te “l’oppio dei popoli” fa l’effetto opposto di quello che gli “oppisti” vorrebbero raggiungere.
    Ciavo audere semper.

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