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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Sono stufo di vivere. Mi rinchiudo dentro me.
Un abbraccio, Rossana.
Beppino,
il tuo, a mio avviso, è proprio il caso che necessiterebbe, oltre che di terapia psicologica di sostegno, anche della presenza costante, almeno a distanza, di un vero amico (vero, per me, è sinonimo di sincero).
difficile per te trovarlo, come d’altronde per tutti, ma difficile sarebbe anche, credo, per lui darti tutto il supporto di cui hai bisogno. se non avessi seri problemi di famiglia, che mi succhiano incessantemente risorse, a me piacerebbe provare a starti vicino.
non disperare: non è detto che prima o poi non possa cambiare qualcosa in te che ti permetta maggior serenità. hai fatto già molta strada nell’impegnarti in un lavoro e nel guadagnarti una relativa indipendenza abitando lontano da tuo padre. sforzati di dar valore agli aspetti positivi e porta pazienza per tutto il resto.
chiudersi in se stessi non fa bene e non è utile ma talvolta diventa necessario, in termini di sopravvivenza psichica. fai come puoi, evitando i confronti e di aspirare alla perfezione, di cui, per altro, NESSUNO è capace.
l’ipersensibilità può essere una condanna, almeno tanto quanto un’intelligenza superiore alla media, che tu di certo possiedi.
con stima e affetto.
Rossana, quando ho sentito parlare degli “adulti dotati”, subito mi sono appassionato per il tema, e ho cominciato a interrogarmi sulla mia mente. Non è che…io sia più intelligente della norma, invece spesso mi sento una frana, rispetto agli altri, perché funziono diversamente…e spesso passo per “lo sciocco di servizio”, l’ingenuo, lo stupido…mentre analizzo tutto, proprio tutto…e odio la maschera che porto di fronte alla gente. Le lascio supporre che sono sciocco…e non riesco a fare diversamente. Io amo la gente originale, che sta fuori dai sentieri tracciati, dalla norma. Amo gli adulti dotati, perché i loro interessi sono molti, sono diversi dal resto del mondo…Mi sento proprio attratto dalla gente dal QI alto. Io…non oserei mai di fare i test, perché mi considero uno sciocco. Ogni volta che ho menzionato la semplice idea di essere “dotato”, gli psichiatri o la famiglia hanno riso. Eppure…mio padre tocca a tutto, sa fare tutto…
Forse non sono un adulto dotato, però a livello dell’ipersensibilità sono alto. E mi ritrovo in tante caratteristiche dei dotati, comunque.
Solo che non ho mai fatto i test… perché ho paura della verità.
Lascio che la famiglia rida…Lascio tutti fregarsene…e mi tengo la mia ipersensibilità per me, nonché la mia permalosità…
Se tu mi conoscessi in carne ed ossa, di sicuro mi prenderesti per uno stupido… perché mi sottovaluto tanto, è facile schiacciarmi, sono fragile. Gli altri non si privano dal mostrarmi “quanto sono intelligenti”…e li lascio fare. Però io li considero sciocchi… perché privi di delicatezza, di comprensione, e vuoti.
In realtà non possono offrirmi nulla. Perciò…meglio passare per uno sciocco davanti a loro… Così li frego, perché in realtà non sono stupido, le mie emozioni mi dicono tutto, solo che non lo mostro.
Poi…il mio percorso mi dice che sono stato precoce nello studio delle lingue. Mi appassiono sempre per lo studio di tante cose.
Però in altri campi sono una frana: le relazioni umane, le scienze, e il lavoro manuale. Non ho il senso pratico…e ci sono diverse forme di intelligenza, meno male…
Avevo un’amica costante…Quando mi scriveva, le sue parole mi rassicuravano. Era magico, il potere che i suoi messaggi avevano su di me. Poi quell’amica ha ripreso a lavorare…ed è sparita, cioè, quando le mandavo un SMS, non rispondeva più. Mi ha amaramente deluso… sicché ho deciso di non scriverle più. La lascio vivere la propria vita, dimenticandomi… poiché adesso non è più disponibile. Lei è single, ed anch’io…Ho voluto sposarmi con lei, perché non avevo mai avuto un’amica come lei…e non ha voluto. Forse sono brutto… Sì, devo esserlo, non piacerò alle ragazze…Adesso le auguro che non si sposi mai, e mi dico che con lei mi sarei annoiato da morire…Inoltre possiede una gatta, e io c’ho Filù che non s’intende con i mici…Ho perso un’amica, e ora scrivo qua, per sfogarmi. Forse sono malato…forse sono solo ipersensibile e sono le medicine a farmi ammalare…o gli psichiatri, che vedono il male dappertutto. Che ne so…Mi è stato diagnosticato un Doc, che è la masturbazione…Una diagnosi nuova e dubbiosa, secondo me… perché nel sesso non ci vedo un Doc, anzi, ci vedo una dipendenza…senza “psichiatrizzazione” del termine.
Gli psichiatri si affrettano a trovare una parola da porre sulle situazioni…: “Depressione”, “Doc”, ecc…ma a volte danno una diagnosi troppo velocemente, dopo un’ora e mezza di dialogo. Io non vado d’accordo con la psichiatra, riguardo al Doc. Ho tendenza a spiritualizzare tutto, e mi perturba quando i medici psichiatrizzano tutto. Non mi suona coerente. La masturbazione, un Doc…? E perché? Per quale motivo? Io odio parlare di sesso, per me è sporco, è peccato, è quasi contro natura. È intimo, anzittutto. E tradurre questa tendenza con un “Doc”…non mi va.
Odio i social media, e amo la città dove ho vissuto per ventitré anni. Poi ho seguito i miei, che si sono trasferiti altrove, in una città che non mi piace per niente. Un giorno tornerò nella città precedente, ed abiterò lì. Nonostante i pareri contrari. Se fra due anni trovo un altro lavoro, cambierò città, per tornare a QG. Però se vado di contratto determinato in contratto determinato, rimarrò qui. Dipende…dal futuro.
E mi chiedo perché l’ho scritto, che tutti se ne fregano.:-)
Quando vi dicevo che questa lettera era morta. Se potessi, la sopprimerei.
Ciao.
Ma Beppo, una lettera morta è già soppressa, non devi preoccuparti. (In Calabria è soppressata).