Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 1.459 1.460 1.461 1.462 1.463 … 1.495 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 1.459 1.460 1.461 1.462 1.463 … 1.495 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Grazie per i vostri commenti.
Maria Grazia, l’italiana che è alla formazione è…misteriosa. È timida, o rinchiusa su sé stessa, non lo so… però è simpatica. Sembra un po’ assonnata, forse è stanca. Legge molto, e lavora a Parigi.
Beh oggi torno a casa…e non ho dormito molto bene stanotte. Verso le sei mi sono sentito oppresso, stavo male. Ora devo far la doccia e scendere a colazione. Poi torno alla formazione fino alle 16 e 30, con la valigia, e dopo prendo il treno. Addio Parigi.
Non potrei fare volontariato, sono troppo sensibile. Mi rovinerei la salute, vedendo soffrire gli animali. Però ci penserò, comunque…
Un abbraccio a voi.
PS: mi manca Filù.
Ho cominciato a studiare l’italiano all’età di dodici anni e mezzo, a casa e da solo. Non ho origini italiane.
L’ho insegnato al mio fratello minore, da bambino.
Poi l’ho studiato all’università. L’ho insegnato alla scuola media per un anno.
Nel frattempo sono andato in Italia varie volte, con i nonni, che abitavano nel sud della Francia.
Poi ho incontrato uno studente in medicina, italiano. Gli ho insegnato il francese per un po’.
Parlando italiano da qualche anno, un giorno ho deciso di cambiare lingua. Quel giorno una mia collega mi ha chiesto di tradurre una mail dal francese all’italiano.
È successo un’unica volta in quattro anni.
Ho capito che non avrei dovuto lasciare l’italiano.
Sono andato ad un campeggio per lo sci, e lì il pastore, che pensavo greco, era italiano. Mi ha detto di mantenere il mio italiano.
Ogni settimana vado in chiesa con la Bibbia in italiano.
Da tre anni vado in Italia d’estate.
Da due anni incontro delle italiane alle mie formazioni parigine.
Un pastore mi ha detto un giorno che avrei potuto tradurre un opuscolo sulla missione Cristiana all’estero in italiano.
Non l’ho mai fatto, però la mia vita è tanto intrisa d’italiano che sono certo dell’orientamento voluto da Dio…
La formazione cui sono iscritto…mi stressa fin troppo. Mi sono iscritto alla sessione successiva, che avrà luogo a dicembre…e sto pensando di rinunciare, perché veramente mi stressa. Non sono manuale, mi mette a disagio essere preciso con i gesti, riprodurre perfettamente i gesti altrui, mentre io sono una frana…Mi mette troppa pressione, non ho voglia di lanciarmi, preferisco osservare e rifare le cose da solo senza lo sguardo della formatrice… ché lei, quando mostra le tecniche lo fa con fretta, e poi tocca a noi allenarci…Ma sono negato! Meglio scappare!!! Quanta voglia ho di tornare a casa per stare tranquillo…! Ritrovare la pace, e il mio cane…! Sono divorato dallo stress…da tre giorni e mancano tre maledette ore alla fine della formazione. Tre ore di ansia.
Inoltre mi drogo col caffè, non è ideale per resistere.
Sono esausto.
Alle 16 e 30 in punto, lascio la formazione. Poi starò meglio. Quasi mi viene il capogiro, per la stanchezza e l’ansia. Mi sento debole.
A dicembre, mi rilasserò di più, e berrò meno caffè. Che pazzia quell’iscrizione!!!!
Voglio il mio letto, Filù, e il mio caro divano!
Allora, dopo la formazione ( siccome sono sul treno che torna da Parigi ), posso scrivere questo: mi sa che la parte manuale del mestiere di bibliotecario non faccia per me. Sono più intellettuale che…abile con le mani.
Inoltre, l’atmosfera delle formazioni tecniche, manuali, provoca in me uno stress proprio pazzesco.
Siccome ho iniziato una nuova terapia presso l’unità dell’ospedale psichiatrico, chissà se a dicembre non prenderò un trattamento più adatto! Adesso prendo gli ansiolitici e sono super ansioso! Perché li prendo…??!
Prendo un antidepressivo e mi sento negato, incapace, morto. Vedo tutto negativamente.
A che serve, l’antidepressivo?
A niente.
Le medicine sono…una menzogna, non curano nulla. Sono solo una droga da cui si diventa dipendenti, e basta.
Ciao a tutti,
Mi fa del bene rileggere i vecchi post, quelli dell’inizio della lettera, quelli del 2006.
Oggi, il piccolo piacere del giorno, laddove abito, è…: Il sole! Brilla un po’, e riscalda il cuore…
Sono tornato a casa. Mi riposo con Filù.
Un abbraccio a voi.
Dove sono la Rossana dell’inizio, l’Alexia, il Ferruccio di “una volta”, su questa lettera…? Non vale la pena scrivere se tutti se ne sono andati…!
Ora questa lettera è morta.
C’è sempre il buon vecchio Yog con l’acqua minerale.
Lettera morta? Pure la lettera.
Ah sì?? 🙂
Che bello! Come stai?