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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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14.941 commenti

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  1. 14021
    Buck -

    Conosco bene la morfina , ma non e’ utile per dolori cronici come il mio , normali antidolorifici mi danno solo effetti collaterali e poco sollievo , meglio gli esercizi , continui e prolungati.
    Conosco anche la Lettera sulla Felicita’ di Epicuro : e’ un passo dei miei preferiti – e guarda caso lo cota un mio coetaneo- ma mi spaventa quello che abitualmente viene prima , il dolore , l’ indignita’ di soffocare nelle proprie produzioni organiche.
    Del giudizio degli altri e’ un pezzo che me ne fotto : tengo invece al mio giudizio , e ,innamorandomi , mi sentirei ridicolo , a culo nudo.
    Alessandro , se devi agire in discoteca , o nei bar alla moda , e cerchi delle strafighe , credimi che , se non sei di quell ambiente , e non lo sei , avrai delusioni ; domandati cosa hai da offrire ad una donna normale , e perche’ questa dovrebbe interessarsi a te .L’ approocio del tipo ” aiutami , sono uno sfigato ” ( in inglese looser. , cioe’ perdente) non ha mai funzionato ,ne’ nei 70 , negli 80 e dopo .
    Infine Golem , hai la mia benedizione , che non ti serve , peraltro : mi sono cotto ottimo pesce , circondato dalle verdure del mio orto: e per stanotte amen

  2. 14022
    Alessandro -

    Maria Grazia ..”Noi 40enni di oggi, siamo stati allevati con l’ idea che se non diventi “qualcuno” non vali nulla, e questo si è automaticamente riversato nelle scelte sentimentali.” questo errore fa molto parte del mio passato e oggi pago a caro prezzo il non essermi fermato prima .. (citazione della vita da squalo). Oggi vedo 25enni ossia 9 anni meno di me e penso che siano di gran lunga più furbi e si godano veramente la vita senza queste manie legate alla sfera socio-professionale e ti dirò di più .. sembra incredibile ma io in un certo senso sono stato un precursore di questo ossia quando iniziai a lavorare in giovane età (17) fino ai 23 me ne sbattevo e mi godevo la vita con i soldoni dello stipendio (allora si che si guadagnava — operaio da 1.7 / 2.5 al mese) — poi iniziarono i primi contrasti nell’ambito sociale e relazionale ossia il classico NON SEI NESSUNO .. e io come un co...... pieno di orgoglio sono caduto nella trappola e dai 24 ai 30 punta diritto alla carriera (lo squalo) senza se e senza ma .. ovviamente ho avuto anche alti e non solo bassi ma il conto da pagare negli eccessi arriva sempre = oggi single e disoccupato !! eehh lo ammetto ero uno yuppies anni 80 in anni sbagliati ed oggi ne pago il conto mentre i più giovani e non .. mi schivano e si divertono. Nella vita però c’è anche la fortuna e la sfortuna perchè a chi è andata bene .. bè sai già !! cosa farei in remoto ? Fermarmi prima !!

  3. 14023
    Golem -

    Yog, e ti pare che me lo facevo mancare? Antiche cantine epicuree. Isola di Samo.
    Non sono lontanissime da questa Finibus Terrae.

    Ma quel “lappati” e Lapo Yog? In questo richiamo omofonico è contenta forse una ragione subliminale che sOTTende una più profonda ragione che mi sfugge? O mi sto realmente scarlettizzando. A proposito, tu l’hai fatta la “scarlettina “?
    È una delle prime malattie pesantematiche di LaD.

  4. 14024
    maria grazia -

    Alessandro, purtroppo a me, a te, e a tutti quelli della nostra generazione, ci hanno FREGATO. ci avevano fatto credere che facendo “i bravi”, impegnandoci e lavorando a testa bassa, cercando di ingraziarsi colleghi e padroni, prima o poi saremmo stati ricompensati e che tutto sarebbe stato possibile. ma in realtà mentre genitori e istituzioni ci dicevano tutte ste cazzate, il mondo stava già andando in tutt’ altra direzione. i 20enni di oggi sono già preparati agli scenari che gli si prospettano davanti. noi non lo eravamo, e i grandi cambiamenti epocali cui stiamo assistendo ci hanno colto “di sorpresa”. ora, tra quelli che hanno la mia età, chi si si sa adattare e si sa “reinventare” ha qualche speranza di andare avanti ( perlomeno da un punto di vista economico/lavorativo ). per tutti gli altri rimangono solo due cose: trasferirsi fisicamente all’ estero oppure rimanere qui a soccombere. i più fortunati erediteranno le proprietà dei genitori o dei nonni ma avranno comunque un’ esistenza dura, improntata al tirare a malapena a campare. davvero un triste epilogo, per i figli dello yuppismo anni ’80..

  5. 14025
    rossana -

    Buck,
    mi ha fatto piacere conoscere di più su di te, pur avendo la sensazione di aver già letto qualcosa in passato. mi dispiace per la sofferenza fisica, che è forse peggiore di quella psichica.

    è stata di certo bella ed arricchente la tua gioventù, colma di viaggi e di esperienze. spero tu possa avere molti bei ricordi a farti compagnia.

  6. 14026
    alessandro81 -

    Esatto Maria Grazia .. non potevi descrivere tale realtà con parole migliori .. i fortunati però li considero non tanto gli eredi ma quelli a cui è andata bene in tutti i campi .. ora ovviamente non mi ritengo un santo perché di errori ne ho fatti e non pochi .. ma di sicuro la fortuna non mi ha mai realmente baciato.

  7. 14027
    Smerdjiakov -

    La vera domanda non sta nel perchè abbiamo commesso certi errori, ma nel perchè li abbiamo DOVUTI commettere. Se fossi nato ricco, bello come il sole e sufficientemente stupido, certo ora non stare qui a scrivere. E’ colpa nostra se la vita ci ha calpestato i desideri?

  8. 14028
    maria grazia -

    Secondo me in una società “ideale” non avremmo nemmeno certi desideri perchè ognuno sarebbe libero di essere CIO’ CHE E’, senza dover cambiare per essere accettato e benvoluto. in un mondo ideale non fregherebbe nulla a nessuno se non guidi una macchina fiammante, non somigli ad un attore o ad un attrice del cinema e non sei paraculato dall’ esistenza. abbiamo certi desideri proprio perchè la società in cui viviamo induce ad averli. questo è il punto. e chi non li realizza si sente frustrato perchè avverte l’ isolamento che si crea intorno a lui.

  9. 14029
    Angwhy -

    Buck è proprio come dici tu e posso solo immaginare cosa sia stato quel periodo.noi lo abbiamo vissuto 20 anni dopo ed è stata comunque un altra primavera,viziata,edonistica, superficiale ma maledettamente bella e colorata.w gli 80 w i Rockets

  10. 14030
    rossana -

    Smerdjiakov,
    “E’ colpa nostra se la vita ci ha calpestato i desideri?” – no, ammesso che si trattasse di desideri adeguati all’ambiente e alle proprie possibilità di realizzarli, almeno in parte. mai pretendere l’irragiungibile!

    inoltre, la buona o la cattiva sorte, derivante dall’esterno o anche da semplici connotazioni naturali impossibili da governare, può fare la differenza, indipendentemente da ogni miglior buona volontà.

    personalmente, sono incline al determinismo, e quindi alla privazione di reali possibilità di orientamento di fondo della propria vita ma non respingo nemmeno del tutto la visione di un’adeguata via di mezzo: in alcuni aspetti non esiste libero arbitrio; in altri, di solito di minor portata, sì. soprattutto nell’interpretazione di quanto accade, sforzandosi di accettarlo e di comprenderlo anche quando ci è ostile.

    è facendo delle proprie scelte un percorso soggettivo, assunto con responsabilità e consapevolezza, senza farsi troppo influenzare dalla cultura di massa, che si può realizzare qualcosa di buono e di valido per sé. nella tolleranza in senso lato risiede la radice della serenità, sempre più gradevole della disperazione o della rassegnazione.

    opinioni personali, valide per me, e conquistate dopo un momento gravissimo, di totale rinuncia all’esistere.

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