Salta i links e vai al contenuto

Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Condividi su facebook: Il suicidio

14.941 commenti

Pagine: 1 1.372 1.373 1.374 1.375 1.376 1.495

  1. 13731
    Smerdjakov -

    Che meraviglia osservare questo florilegio di risposte scaturite da un mio intervento! 🙂 Ne sono soddisfatto, perchè questa lettera stava languendo ed io ci sono affezionato, anche quando non vi scrivo; eppoi è anche vanteria personale: mi piace discutere, mi piace perfino litigare e, soprattutto, mi piace sfogarmi. Alcune persone hanno capito il mio intervento, perfin più di quante mi aspettassi. Ma molti altri non mi hanno deluso, ed ecco nuove, succose opportunità di disprezzare il prossimo. C’è chi parla di cose che niente c’entrano (il cattolicesimo, il vittimismo???), chi pretende che basti un sorriso. Anzi, una linguetta fuori in una foto… perchè è risaputo che tutti i suicidi non ridono mai, nè hanno senso dell’umorismo. I geni (?) si riconoscono dalle boccacce che fanno. E questo mi fa pensare che disprezzare è uno di quei piaceri “mitiganti” l’orrendo scorrere della vita; un piacere che si può avere a buon mercato.
    Vediamo intanto di recuperare le fila della discussione, riassumere la miccia che ha scatenato questa nuova querelle: Io, personalmente, ho sofferto molto, sia per eventi capitatimi, sia per eventi che ho sentito incomprensibili agli occhi della mia ragione e della mia coscienza occorsi ad enti terzi. Di fronte a questa sofferenza mi sono posto alcune domande: 1) Vale la pena vivere? Mia risposta: no. 2) Siamo liberi? Mia risposta: No. 3) Perchè, stante i punti 1 e 2 io sono ancora vivo? Mia risposta: per senso di responsabilità e per paura ancestrale non della Morte, ma del morire.
    Io non discuto sui casi personali, nemmeno sui miei. Naturalmente se avessi avuto una bella vita forse non avrei risposto così alle domande di cui sopra. Ma questa è un’affermazione del tutto priva di spessore per molti motivi i cui principali sono che, innanzitutto, noi viviamo ciò che viviamo e non possiamo tornare indietro, e questo ci fa capire che non siamo liberi.

  2. 13732
    Smerdjakov -

    Eppoi posso supporre che la mia sensibilità mi avrebbe fatto pensare esattamente le stesse cose che penso da sofferente diretto. Se anche avessi avuto denaro, salute, successo e avessi visto un cane abbandonato o un paesaggio devastato o un singolo bambino martoriato non sarebbe cambiato niente. Il Male di cui parlo, non è il mio, il vostro o di pinco pallo. Il male è il Male. Io non accetterai mai un mondo dove anche solo un singolo ente, un lombrico o un insetto, dovessero soffrire. Di questo parlo: dell’Universo in cui ci muoviamo e del fatto che sia così crudele, del fatto che noi non possiamo farci niente, ma solo scamparla (se così vuole l’Universo), del fatto che il male agisce per il solo fatto di esistere. La mia sofferenza è servita a capire esattamente questo: che io non riesco ad accettare le Regole che regolano il Tutto, me compreso.Le quali si declinano in ogni sorta di tremendo concetto che ci può venire in mente. Noi attori di questo universo siamo tutti carnefici e vittime, solo che alcuni sono più carnefici ed altre più vittime. E non possiamo decidere da che parte stare, perchè la Vita decide per noi, anche quando noi pensiamo di decidere. Ho deciso io di non avere lavoro? No. Eppure potremmo rispondere anche sì, perchè se avessi studiato o se avessi fatto quella scelta avrei potuto ottenere quei risultati. Ma se io quella scelta non l’ho fatta è perchè ci sono stati dei motivi determinati, di ordine morale, sociale, geneteco, ambientale, temporale…insomma X fattori, impossibili da elencare e da enumerare. Prendiamo il povero Golem: lui ha la colpa di essere un poveretto, ma non è responsabile di ciò, perchè è nato così e la sua vita lo ha portato a scrivere piccolezze. Lui, io, noi tutti siamo pensati dalla vita molto più di quanto la pensiamo.
    Pensateci. Ed io deploro questa cosa e non vedo l’ora che finisca.

  3. 13733
    maria grazia -

    basta, probabilmente gli uomini che incontro e di cui mi innamoro cercano IL COMUNE…
    a parte tutto, sinceramente non saprei. Io un’ idea me la sono fatta sugli uomini che mi rifiutano, può essere giusta come sbagliata. ma bisognerebbe sentire anche la loro opinione. di certo non sono peggiore di tante donne che ci sono in giro!

    Smerdjakov
    ovviamente un genio non si riconosce da una pernacchia. Golem faceva un discorso diverso: diceva che è fuorviante quel tipo di concezione che ti porta a credere che chi è serioso e lagnoso, automaticamente è anche affidabile, acuto, intelligente e competente. Non sempre infatti le due cose vanno di pari passo, aldilà del discorso sofferenza-suicidi. Nella nostra società l’ omologazione la fa da padrona, anche in virtù di quel perbenismo ipocrita di cui parlava basta. ma poi sono le persone che in qualche modo sono “fuori dagli schemi” ad arrivare facilmente più lontano, o a saper affrontare meglio di altri situazioni oggettivamente complesse e problematiche. E questo la dice lunga rispetto alle convinzioni dei piccolo borghesi… Il perbenismo ipocrita di cui parlava anche basta, secondo me è la causa di tutti i mali di questa società. ed è anche il presupposto per il quale ci saranno sempre le persone felici e appagate da una parte ( in genere per pura questione di fortuna ) e le persone ingiustamente colpite dall’ altra. perchè il perbenismo, il moralismo e il maschilismo ( cose contro cui io mi batto da sempre in modo feroce ) sono la causa principale di divisioni e selezioni INGIUSTE nella nostra società. Del resto, anche ad esempio giudicare sommariamente qualcuno come “poveretto”, in senso dispregiativo ( come tu fai con Golem e come tempo addietro avevi fatto anche con me ) equivale proprio ad alimentare quel meccanismo perverso contro cui tu ti scagli, e per il quale esistono il male e le cose cattive e noi non possiamo farci nulla. Non lo dico per creare polemiche, sia chiaro! ma come spunto di riflessione: evitare di dare giudizi sugli altri – anche quando siamo in disaccordo con loro – e praticare il rispetto e la tolleranza, non sarebbe un primo passo per spezzare ( o perlomeno arginare ) la CATENA DEL MALE ?
    una cosa è certa: il nostro sistema è tendenzialmente maschilista. e se questo thread ha raggiunto i 13.733 non sarà un caso!..

  4. 13734
    Golem -

    Infatti Smerdjakov, e ti ringrazio di averlo sottolineato. Ma sbagli solo in una cosa: io me la sono “cercata” quella piccolezza, non me l’ha imposta la vita, quindi sono conscio dei miei limiti. Questo mi consente di vedere da “vicino” gli eventi che mi accadono, e forse per quello riesco a capire i tipi come te, che opportunamente “stimolati” abboccano alla provocazione, e confermano, con la tua risposta, che Golem con l’ipotesi del vittimismo come filosofia di vita, ne ha toccato il nervo scoperto. La differenza tra un unicum come te e la maggioranza dell’umanità che vive con le stesse regole che tu soffri è che quest’ultima queste regole le accetta, e ci convive, guadagnandosela la vita, con sofferenze non diverse dalle tue. Ma tu vuoi da subito la “prima classe super”, per te e per il lombrico, per questo viaggio che è l’esistenza. Per tutti, tanto per dare un tocco di generosità ecumenica alle tue farneticazioni.
    È da quando esiste la coscienza che si convive col dolore, nasciamo piangendo e muoriamo soli, e tu perdi tempo a lamentarti della qualità di questo “intervallo”, che nessuno mai potrà cambiare. Ma tu insisti ad incazzarti inutilmente mentre di fronte a certe situazioni bisognerebbe usare l’umorismo alla Monty Python per dare un senso alle tue considerazioni.
    Comunque, ti dó una buona notizia. Stamattina un merlo si è mangiato uno dei lombrichi del mio giardino, che così ha smesso di soffrire secondo i tuoi alati concetti. Il lombrico è finalmente sereno, ma il merlo lo è di più. Sai, io nella mia piccolezza la penso come il merlo.

    Smerd, si capisce che tu ti senti un “grande” che la vita non vuole riconoscere tale.
    Ma per la figura che fai con quello che scrivi, con la pronuncia cinese quell’aggettivo suonerebbe più indicato.
    Requiestat in pace.

  5. 13735
    Golem -

    Ciao Basta. Scusa la mia banalità, che come tale è tangibile nei fatti. Chi si vuole togliere la vita lo fa, e spesso tutti si chiedono come mai. Chi ne parla ossessivamente, oltre l’evidente istintiva paura, sta chiedendo principalmente “attenzione”, e in questo senso desidererebbe potersi uccidere, ma anche per vedere le reazioni degli astanti, e compiacersene. È questo il vero guaio di certi “suicidandi”: non poter assistere al proprio funerale, # per vedere di nascosto l’effetto che fa…#. Come cantava il grande Enzo Jannacci.

  6. 13736
    LEA -

    Ho intenzione di “andarmene”. Non sto a spiegare il perche’ e il percome, lo faro’ solo in privato, a chi vorra’ scrivermi personalmente. Pero’ il parlarne mi fa bene. Sapere che ho preso la decisione mi fa sentire sollevata. Bisogna solo decidere il quando. Daro’ altri dettagli in privato.

  7. 13737
    Marius -

    @LEA non fare pazzie, la vita è un regalo prezioso, non buttarla via

  8. 13738
    LEA -

    Se qualcuno ha intenzione di “andarsene” per favore corrispondiamo. Mi sono rotta cosi’ tanto di sentire che la vita e’ preziosa… Lo so da me che e’ preziosa, ma quando e’ arrivato il momento bisogna accettare il proprio destino. C’e’ la’ fuori qualcuno che vuole corrispondere con me e che ha gli stessi mieie sentimenti e intenzioni?

  9. 13739
    maria grazia -

    LEA, devi fartene una ragione. in questo forum la maggioranza degli utenti o scrive banalità, o insulta gratuitamente. Pochi, come Emma o come Golem, riescono a definire lucidamente il quadro delle cose, seppur con opinioni e stili diversi. ti auguro di trovare i corrispondenti che cerchi. un abbraccio.

  10. 13740
    Smerdjakov -

    Se vuoi Lea io ci sono. Dimmi dove scriverti.

Pagine: 1 1.372 1.373 1.374 1.375 1.376 1.495

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili