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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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“Io non ho colpa di questo mento assurdo.
Non ho nessuna colpa, non è la pena per un crimine, non ho ammazzato nessuno.
Non voglio arrivare ad odiare mio padre perchè ha voluto fare famiglia con una mentona come mia madre.
Nè odiare mia madre perchè ha voluto mettermi al mondo sapendo di correre il rischio di mettermi alla berlina.
Sono stanca e sola.
Non ho voglia di andare avanti così.”
A 16 anni hai già compreso perfettamente la vita. Non voglio demoralizzarti, perchè hai ancora molto tempo per farlo da te. In ogni caso ricorda che la vita è questione di mento ovvero di culo, nel senso di fortuna. Se hai sfiga di nascere intelligente e sensibile poi, allora è finita. Tu ora hai il diritto di arrabbiarti e combattere. Riguardo alla situazione contingente, denuncia la cosa a tua madre, ai professori e a tutti quanti. Io anche quando ero ragazzino prendevo per il culo le ragazzine brutte. Lo dico e me ne vergogno, ma serve a qualcosa vergognarsene? La verità è che siamo tutti vittime e carnefici; c’è chi è più vittima e chi più carnefice, chi fa la vittima ed è un carnefice e chi è una vittima pur essendo carnefice. Ma il gioco della vita è tutto qui. Per tutti.
I ragazzini (ed anche i bambini) sono fondamentalmente cattivi perchè la vita è cattiva, crudele e sadica. E divertirsi a scapito degli altri è il gioco preferito dall’uomo da quando è nato l’uomo. Chi contesta questo non ha compreso la vita. Poi esistono gli altruisti, ma è un discorso molto lungo: innanzitutto perchè bisogna vedere se il bene lo sanno fare (perchè per far del bene ci vuole cervello e non basta il cuore) e poi perchè, spesso, l’altruismo non è che una carità dei sentimenti. La verità è che l’uomo è una merda e la vita ha regole atroci. Tienti stretta queste tue sensazioni di rabbia e dolore e fanne tesoro. Rafforzati e controlla il tuo sdegno trasformandolo in consapevolezza. Tu sarai sempre più intelligente e sensibile degli altri perchè stai capendo alcune cose.
Vi ringrazio per le risposte. Davvero.
Sono a pezzi, non riesco a mettere giù le parole.
Scusatemi.
Sola,
io credo che Smerd nella sua ruvidità abbia espresso un concetto che condivido. “La vita ha regole atroci”. Quando si vivono certe esperienze, troppo dolorose per la propria portata, conoscerle magari mentre gli altri giocano, si godono infanzia e giovinezza, inevitabilmente, scalfiscono un segno profondo che mai niente e nessuno potrà più cancellare. Magari la mente se le inghiottisce per fartele scordare, ma restano comunque parte della tua storia, di te. Più hai un’indole sensibile, che si sofferma e ritorna con la mente sui dolori, i dispiaceri, sulla ricerca dei “perchè”, dei “se”, più ne soffri. E’tutto drammaticamente reale.
Nessuno mi porterà via i fiumi di lacrime, i nodi in gola, il naso che pizzica e le tempie in fiamme. La rabbia più nera, una rabbia di disperazione, le unghie che affondano sulla pelle, e ti risparmio il resto del calvario.
Quindi non posso che pensare lo stesso che pensa Smerd, come regola che vale un pò sempre e comunque. Dirti “ma no, la vita è bella, ci sono tante cose belle ecc ecc” sarebbe una bugia che non meriti.
E’ soggettivo, certo, ma non posso dirti che è solo una tua sensazione, che basta che tu vada in palestra, all’oratorio, che cambi look e che tu lo voglia perchè tutto passi, questo sarebbe quello che ti direbbe chi ha un consiglio surgelato pronto all’uso.
L’unica considerazione che ho fatto, con me stessa, è pratica, magari può servire anche a te: la vita potrebbe essere lunghissima, nell’ipotesi che io muoia di vecchiaia sarebbe un tempo infinito, vivendolo male.
Così prendo in prestito la relatività del tempo a Bergson nel suo concetto terra a terra e penso: più tempo riesco a trascorrere bene, o almeno non male, più veloce scorrerà via. Quindi, non solo sto meglio che disperarmi, ma oltre a questo ho ingannato un pò il conto alla rovescia, tenendo presente che l’unica cosa certa che sappiamo è che questa vita terrena com’è adesso prima o poi finirà, ogni respiro, ogni battito è un conto alla rovescia.
A questo punto tanto vale, mi dico, provare a godere dei momenti belli senza tante congetture, fino a quando si riesce a tenere i pensieri lontani, anche illudendosi, anche dimenticandosi che si tratta di parentesi. Ho smesso di credere che le illusioni siano per forza un male: illudendomi nel mentre ho sperato, sono stata bene o meno peggio, il mio tempo è stato migliore, poi soffrirò di nuovo, ma quello è inevitabile e intanto ho ingannato il tempo per un pò..
Io non so cosa ti faccia piacere, ma credo valga la pena mettersi a pensarci davvero, e di provare a farlo, fintanto non smette di aiutarti. Evita solo di far del male a chi non lo merita, per il resto fai ciò che ti piace e ti fa stare bene. La cosa che ti auguro di più è di trovare qualcuno che ti voglia bene, incondizionatamente, questo sarebbe importante. Sarei contentissima per te.
Oltre a questo, non lo so, banalmente.. film, musica, hobby, natura… buon cibo, vacanze se te le puoi permettere. Sono piaceri effimeri, lo capisco, ma a questo punto se ingannano il tempo, io provo così, anche se le mie disponibilità economiche mi impongono di andare ben poco oltre al limite della sopravvivenza, perchè altra via per sollevarmi un pò dall’ossessione del dolore non l’ho trovata. Provo a vivacchiare così, nella mediocrità, senza tanti paroloni, cercando di tenere lontana ansia e smania più che posso, perchè purtroppo Smerd ha irrimediabilmente ragione.. Queste cose non faranno la felicità, anzi!, ma anche riuscire ad evitare ore tremende come quelle che ho passato per molti anni è già qualcosa.
Il concetto a cui mi sto avvicinando praticamente è quel “tiro avanti e, pur nello schifo che mi fa la mia esistenza, provo a vivere anche solo per un’ora al giorno come mi piace”.
Sola, se ci pensi c’è qualcosa che ti piace: che cosa?
C’è qualche adulto con cui tu possa passare del tempo standoci bene? Non lo so, una nonna, una zia, dei cugini ad esempio?
Ps. per quei ragazzetti che ti picchiano però ci vuole una soluzione. Mi raccomando!!!
Spero di non averti detto delle sciocchezze.
Un forte forte abbraccio. Scrivici.
Dalia
Da vecchio fascio , oramai ridotto ad attendere la prima motte di quiete , debbo covenire che se c’ e’ stata una epoca in cui laspetto fisico , sorattutto femminile , non veniva valutato mai pesantemente e stato il 68 e dintorni. Da na mia cara amica , affetta da nanismo ipofisario , mi ha recenremente confidato che quello e’ stato il periodo piu’ bello della sua vita , Non era nana , era solo la Compagna meno alta.
Sei sfortunata non per l’aspetto fisico , ma per il tempo storico e morale in cui sei costretta a debuttare. Tieni dura , comportati meglio fa loro , studia ed impara piu’ di loro , e…ci vedremo a Filippi.Se hai le palle , oltre al mento , e qualcuno che ti sostiene , almeno in familia.Appenapossibile , migra verso altri Paesi ove la superficialita ed il velinismo ci sono , ma in dosi o,eopatiche rispetto all’ Italia.A 16 anni il mondo ed il destino possono essere tuoi .
Firmato : un antenato di 62 anni
Sono contento che sei ancora vivo Beppino. Ero rimasto che ti eri avvelenato. Ciao, in gamba…
Adieu sito che tanto mi hai dato e tanto non mi darai più.
È brutto scrivere sapendo che, periodicamente, qualche tizio del passato remoto farà capolino coprendosi miseramente le spalle con qualche falso nickname.
Lascio, a chi può fregate qualcosa, la mia e-mail, tesseresparse@gmail.com, ed una raccomandazione ai furbacchioni: sono polla non idiota….vi sgamo prima che digitiate “invio”.
Un abbraccio a tutti
Emma, mancherà il tuo autorevole e ironico apporto a questo sito troppo serioso.
Forse ti scrivo.
E’ stato detto tutto. E lo è stato detto fin dall’inizio.
Il suicidio è un atto che supera le parole, le travalica. Amare la vita e provare disgusto per essa è la stessa cosa; si ama la vita per come dovrebbe essere, e la si odia per com’è. Io non vedo l’ora di morire, ma non posso uccidermi perchè ammazzerei creature che da me dipendono o che su di me contano. Eppure vorrei morire, farla finita, addormentarmi. Tutto qui.
ciao beppino. anch’ io sono contenta che sei vivo!