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Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ma forse non sei brutto e scarso come attore come Vincent Cassel. Per quello non ce la fai.
Le ambizioni vanno anche calibrate sulla conoscenza di sè stessi, altrimenti le frustrazioni sono assicurate.
Per quello mi sento soddisfatto di quel poco o tanto che ho. Uno dei segreti per cominciare è DESIDERARE QUELLO CHE SI HA.
È un toccasana, credimi.
Innanzitutto mi scuso con gli altri utenti per avere utilizzato questo spazio in modo improprio. Checché possa pensarne qualcuno non entravo qui dentro da più di cinque mesi. Non passo il tempo appostato dietro a un cespuglio e sulla riva del fiume mi ci sono trovato per ben altri motivi.
Vittimismo ? Chissà … Io le mie colpe e i miei sbagli li ho sempre riconosciuti. Alcuni sono stati piuttosto gravi, anche se (che io sappia) non ho mai messo a repentaglio l’esistenza di nessuno.
Trovarsi sull’orlo del baratro è una situazione-limite che non augurerei a nessuno. Qualunque errore una persona abbia commesso, umiliarla in modo atroce e fare di tutto per spingerla nel precipizio, a mio modo di vedere è un comportamento disumano. Soprattutto se si tiene conto dei motivi che hanno condotto quella persona a deragliare dal suo cammino.
Se, per un’ipotesi assurda, fosse presente in questo forum, vorrei rassicurare la mia ex : anche io la avrei del tutto dimenticata se non fosse stato per quel tragico episodio. Quello – lo riconosco – non sono mai riuscito a digerirlo, forse a causa delle drammatiche conseguenze che avrebbe potuto avere. Il moto di rivincita si riferiva unicamente a una certa frase (“adesso ********* e poi rideremo insieme della tua lettera”). Ero sul punto di ammazzarmi; possibile che quella persona non si renda conto ? E che non abbia tenuto conto delle mie disastrose condizioni psichiche ? Vabbé; per fortuna è andata bene; cercherò di dimenticare anche questo.
Nella vita si compiono strane traiettorie. Le persone si incontrano, si capiscono, si fraintendono, si vogliono bene, si perdono, si detestano, si disprezzano, si odiano e alla fine del percorso si diventano del tutto indifferenti. Va bene così. L’importante è che ognuno riesca a trovare la propria strada. Come si dice in questi casi: è bene incontrare le persone sbagliate per potere apprezzare maggiormente quelle giuste 😉
Forse un giudice equanime ci assolverebbe tutti. Per la nostra fragilità, per la nostra imperfezione o per la nostra (parziale) infermità mentale.
Spero di non aver dato adito a ulteriori polemiche. Il mio passato cade a pezzi sotto i colpi di piccone di un presente inatteso…. anzi, atteso e sognato per più di 40 anni. Adesso non ho più nessun motivo per tornare nel forum.
Bello!!!! Sembra di essere tornati ai tempi dei contenuti (precari) dei predicatori….
Golem: io vorrei sposare uno straricco novantacinquenne cieco, sordo, impotente ma non dichiaratamente incapace di intendere e di volere che campasse giusto il tempo occorrente per mettere le mani sull’eredità senza che i parenti possano rompere le balle.
Tu che sei un guru potresti darmi due dritte su come muovermi?
Ma dai…..
In pratica tu stai dicendo che “volere è potere”.
Giusto?
Stai dicendo: “lo vuoi? Eccheccevò…Vattelo a piglià!” Giusto.
🙂 🙂 🙂
La tua uscita mi ricorda un certo Benito.
Ora….il Duce, per tanti aspetti, mi è simpatico.
E’ la fine che ha fatto, frutto di una megalomania galoppante, che mi lascia perplessa.
Qualora l’accostamento non ti garbasse ne ho uno più mite: Walt Disney, autore della celeberrima stronz…ops…..frase “se puoi sognarlo puoi farlo” ossia di un’abusata fregnaccia (uscita, caso strano, dalla penna di un disegnatore di fumetti”) che si & ci si racconta nei momenti in cui il rimbambitismo ammorba la parte pensante del cervello, le farfalle invadono lo stomaco, la vita è tutta rosa e il cielo blu sopra ne nuvole.
Ci sono risultati che si possono raggiungere altri per cui occorre, fortuna o un bel fisico o tante conoscenze o gran soldi.
O, PEGGIO, un mix di tutto questo.
Se poi TU appartieni alla categoria di quelli che piantano tre soldi e l’indomani trovano l’albero delle monete d’oro e nessuno che le ha raccolte prima di te, bè….buon per te.
Ma, appunto, buon per te perchè solo per te vale.
Se poi, qui, in questa lettera, ci sono altri fortunati del genere bene….datemi il vostro indirizzo.
Ci penso io a venire a raccogliere le monete dal vostro albero prima che vi svegliate 😉
Saluti.
Cara Emma, io ho avuto quello che volevo e me lo sono preso, non rubandolo, ma conquistandolo con la volontà. I miei desideri erano semplici seppure difficili da raggiungere per le condizioni di partenza, ma li ho raggiunti, e ho impiegato trent’anni, senza vittimismo, anche quando sarebbe stato giustificato. Io sono il nemico dei sognatori Emma, non conosci la mia biografia!!
Io non so cosa ti manchi visto che apparì intelligente e penso in buona salute, forse, come dicevo a Smerd, è solo il caso di aspirare ad obiettivi distanti come i nostri passi?
Ma soprattuto ripeto anche a te quello che ho detto a lui, io desidero e mi godo quello che ho, come faceva Epicuro. Intanto mi gido il fatto che sono vivo, in ottima salute e umore, e oggi a Milano è una giornata spettacolare per fare un giro in moto senza meta. Ma la moto ha 40 anni, bellissima certo, ma ormai vintage perchè anche lei rientra nel desiderare quello che si ha. Se vuoi aggregarti vedrai che ti diverti. Andiamo a vederci la piazza di Vigevano e poi ci fermiamo per un gelato sul Ticino.
Ciao, e ora puoi mandarmi a dar via il…Guru se vuoi, tanto io vado nella piazza Ducale di cui sopra. Pare, disegnata da Leonardo. Vedi che volere è potere?
P.S. “Er Puzzone” è uno di quelli che voleva fare passi più lunghi della gamba, e ma non mi è nè simpatico né antipatico, era il classico italiano medio, di cui è ancora pieno il Parlamento come qualunque CRAL del dopolavoro ferroviario.
Ossequi.
Ho parlato con una mia omonima.
Mi dice che, per ipotesi assurda, si è trovata a leggere questo forum e che le è parso (non ne è certa perchè è in cura per i frequenti attacchi di mitomania) di aver letto alcuni interventi riconducibili ad un suo ex.
Mi chiede di scrivere il seguente testo (lei non può, ha la camicia di forza 24 ore su 24 anche se io ho il forte dubbio che, in realtà, non abbia il tempo di scrivere in quanto troppo impegnata a ******* prima e dopo aver letto i post):
“Caro Ex, ancora non hai capito che di questa storia gliene frega un bel nulla a nessuno?”.
Ecco. Missione compiuta!
Ora….sinceramente non capisco a chi e a cosa, la mia amica, si riferisca, comunque…..se del tutto accidentalmente il soggetto in questione avesse veramente scritto e leggesse, bè, tenga conto che ora come in passato (così mi dice la mia amica) si sta cadendo nel R-I-D-I-C-O-L-O.
Ridicolo & noioso.
La mia amica sta ridendo di gusto. (Ah, dimenticavo….mi dice di dire al suo ex che le metastasi auguratele circa 6 mesi fa non ci sono state).
Ma chi non ha partecipato a quel teatrino da 4 soldi che si è svolto circa 6 mesi fa in forma privata non può capire, non ride e si annoia di certo.
Dice lei!
Chiusa la chiosa.
Golem: la fai troppo facile.
Se sei disoccupato e per quanto giri dalla mattina alla sera a battere alle porte non ottieni un tubo cosa desideri?
E se hai un tumore e la vita condizionata dalla malattia?
E/o sei un cesso inguardabile destinato a restare solo per sempre?
E/o sei normale ma susciti lo stesso effetto che suscita un fantasma?
E/o sei hai le mani legate da mille paranoie invalidanti che sono, si, paranoie ma ci sono e ti condizionano?
Etc etc etc
Cosa desideri? Quello che non hai?
Mah…….
Golem: dunque per non soffrire basterebbe non avere desideri? Concordo in pieno. Ma la sofferenza sta nell’impossibilità di non desiderare. Non è una scelta, purtroppo. E’ come essere intelligenti o cretini: non dipende da noi se lo siamo o meno.
Golem, sai cosa vorrei? Vorrei veramente.
Vorrei non avere le occhiaie nere che invece ho.
Perchè significherebbe che la notte ho dormito.
E per dormire mi basterebbe pagare, anche in ritardo, la rata del mutuo e le bollette, comprare a mio padre una poltrona adatta agli acciacchi degli anziani, gli occhiali a mia sorella e, a rate, la dentiera a mia madre.
Comprare un tavolo e 2 sedie, una stufa a gas usata per poter far da mangiare decentemente al mio compagno.
Finire di pagare un conto ad un vecchio amico che non mi rivolge più la parola ma a cui, quei soldi, spettano perchè ha lavorato per me quando le cose andavano “meno peggio” di ora.
Dare da mangiare ai miei gatti il meglio che c’è e prendere un cane al canile.
E vorrei prendere il treno e andarmene a Sestri Levante, quando piove e, in spiaggia, non c’è nessuno.
E starmene lì a godere il niente perchè solo chi è sereno può godersi il nulla e trovarci, dentro, tutto.
Ecco cosa desidero.
Ecco ciò che non ho.
Ecco ciò per cui mi alzo tutte le notti e ricomincio la mia battaglia contro i mulini a vento.
Non sono grandi desideri ma non ho più il tempo di realizzarli.
E non perchè voglio farla finita.
Perchè persone e animali invecchiano e muoiono.
Perchè le rate di mutuo non pagate diventano case all’asta.
In una tasca del portafoglio ho una moneta da 1 centesimo.
Lo scorso inverno, quando sono arrivata ad avere solo quella, l’ho messa da parte come porta fortuna.
La NUMERO UNO, come quella di Paperon De Paperoni.
Potrei evitare di scrivere queste cose.
So che ci sono persone che potrebbero (seee potrebbero, il condizionale è una cazzata, lo so da me) godere a sapermi in miseria.
Ma, sinceramente, me ne frego.
Sono tante le cose di cui mi sbatto, ormai.
Compreso il godimento di chi, mi si dice, non si apposta ma, del tutto casualmente, passa di qui….
E’ per dirti che, quando si arriva a desiderare il minimo sindacale e, per quanto ti impegni, ti intestardisci, cadi, ti rialzi, ricadi e ti rialzi come un pugile incazzato nero ti ritrovi con un pugno di aria e il minimo sindacale ad 1 km di distanza che ti fa ciao ciao con la manina, bè….qualche domanda cominci a fartela.
Accorci le gambe, sempre di più e nonostante tutto il passo resta lungo.
Però è vero.
La salute regge, l’intelligenza c’è, i nervi non saldi ma sfasciati e incerottati pure, le ossa rotte ma attaccate al corpo anche.
Si prova e si va avanti per vedere “l’effetto che fa”.
Finchè non ci si rompe, e definitivamente, le balle!
Golem: dunque per te dipende solo da noi? Chi fallisce è un fallito perchè non c’è riuscito e dunque non andrebbe compatito. Sarebbe bastato ridurre i propri desideri e il gioco è fatto. Purtroppo chi ha la salute poi vuole perfino uno stipendio per non perdere la salute. E chi ha una bicicletta magari si arrabbia perchè gli passa davanti uno con la motoicletta vintage che sorride perchè c’è il sole. E pensa a quei falliti con una bella malattia o a quei cretini che hanno tutto: soldi, fi.., salute, ducati etc. eppure si suicidano perchè non sopporta di sapere che un bambino nello Zaire morirà di fame entro il tramonto. Io penso che sia un po’ più complicato della capacità di controllare i propri desideri. Eh sì, la vita è un pochino più complessa.
Ciao a tutti, tanto tempo fa ho scritto su questo forum, quando ero nel buio totale…Ho conosciuto molte belle persone, tra le quali Beppino, quello che ha scritto la prima lettera…Non riesco più a rintracciarlo da un bel pò, vorrei sapere se sta bene, con la speranza che si affacci qui a leggere e mi dia sue notizie…
A tutte le persone che hanno perso la speranza, non mollate mai, esiste una forza in ognuno di noi che aspetta solo di essere mossa. Io ce l’ho fatta ed ora sono un’altra persona…nuova completamente 🙂
Un caro abbraccio…ciao a tutti :*
Patty84
Emma e Smerd, il tempo stringe e non farei in tempo a portare argomenti. Vi anticipo solo questo: pensate a Steven Hawking.
A domani. Ciao a entrambi.