Salta i links e vai al contenuto

Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Condividi su facebook: Il suicidio

14.941 commenti

Pagine: 1 1.359 1.360 1.361 1.362 1.363 1.495

  1. 13601
    Emma -

    Ps. Non sono mai stata sulla riva di un fiume. Mi è capitato di essere su un binario ferroviario, a 300 km da casa, abbandonata a me stessa, ai miei istinti suicidiari e alle mie-più volte rimarcare da terzi- paturnie mentali.
    Purtroppo non ho avuto, nell’immediato, alcun moto di orgoglio.
    E per alcuni mesi ho frustrato me stessa alla ricerca di un pentolone che credevo pieno d’oro e che, invece, era solo un tegamino arrugginito.
    È l’unico rimpianto che ho (salvo quelli di stampo lavorativo ed economico).
    Tornassi indietro anche io penserei con orgoglio “certa gente non può averla vinta”.
    Non lo scrivo con vittimismo ma con grande, grandissimo rimpianto.
    Difendere il proprio Orgoglio sempre e comunque. Ficcatevelo in testa.

    Ciao Maria Grazia.

  2. 13602
    Dalia -

    Mi dispiace che una lettera di questo tipo venga spesso intinta di scontri. Ci sono stati i periodi in cui questo posto è stato davvero l’unico in cui mi sentivo capita da alcuni di voi, anche quando non scrivevo e vi leggevo solo, dove non sentivo dispensare i soliti consigli di circostanza, dove gli sfoghi venivano umanamente compresi senza subire l’immediata e usuale gogna pubblica. Forse non è stato il forum a “salvarmi”, sarebbe azzardato pensarlo, e forse non sarei arrivata comunque ad uccidermi -ho scritto diverse volte di essere vigliacca- ; però sentirsi meno soli in certe giornate può essere quel qualcosa che ti trattiene un pò indietro, appena prima di scoppiare. Non potevo, seppur senza aver mai visto i vostri volti o sentito le vostre voci, non affezionarmi a voi, alle vostre storie, dopo che mi avevano tenuta compagnia, a volte ho pianto rileggendo alcuni passaggi. Dietro un post c’è un essere umano, e specie in lettere come questa ci sono trascorsi reali di sofferenza inimmaginabile, a volte ancora attuali mentre si scrive. Mi piacerebbe pensare che possa continuare ad essere un aiuto, a suo modo, per me perchè mi sento ancora molto fragile, al di là del senso di dignità che continuo a provare a darmi i momenti di sconforto sono tanti, ma anche per qualcun altro. Emma, grazie per il tuo “sono qui”, anch’io “sono ancora qui”, un pò egoisticamente e un pò perchè è come se fosse una vecchia casa che ho abitato e ogni tanto mi viene una gran voglia di ritornarci, anche se è stata un pò abbandonata, mi dispiace pensarla in rovina e mi auguro di incontrarvi, vi aspetto, se per caso ci avete pensato anche voi..
    Se qualcuno ogni tanto passasse di qui vorrei dire che io appena posso una visita la faccio ancora, momenti brutti e meno brutti.
    In questo momento chi se ne frega se gli abbracci sono inflazionati, io ve li mando lo stesso. Con un pò di nostalgia e la speranza di ritrovarvi ogni tanto, sapere che ce la state facendo, o anche per un semplice saluto.
    Emma, certo, non smetto di provarci! Contaci!
    Un caro saluto.

    Dalia

  3. 13603
    Smerd. -

    Yog: l’uomo ha il diritto di suicidarsi se lo ritiene opportuno. E la vita fa ca...., anche quando è bella.

  4. 13604
    Smerd. -

    Io invece ho proprio la nausea di chi ancora difende la Vita così com’è stata concepita. Ma come fate a difendere qualcosa che prevede sofferenze atroci? La vita è ripugnante in senso assoluto: può essere divertente e interessante in senso relativo. Il suicidio dovrebbe essere un diritto e se solo non avessi due genitori, due gatti e un cane, avrei già mandato a quel paese tutti quanti, per il gusto di sputare in faccia a Dio. Un Dio che o si vergogna o non esiste.

  5. 13605
    Golem -

    Smerd, a me la vita piace da morire, e sai perché? Perché non mi sono mai aspettato niente da lei. Me lo sono preso.

  6. 13606
    Emma -

    È il divertente e interessante in senso relativo che frega.
    Il ricordo o la voglia delle cose belle, il rancore per non averle mai avute o non per non averle più.
    È quello che tiene alcuni di noi legati alla vita anche quando non c’è nulla che dia motivo di andare avanti.
    E quello che fa fare le scelte piu’ imbecilli anche a chi si ritiene intelligente.
    E la vigliaccheria, come dice Dalia, il terrore di un male fisico che superi quello che già si prova.
    E gli animali, le responsabilità, i genitori.
    I nostri piccoli mondi che il mondo calpesta.
    Il Pinguino sta sempre sul piattino tedesco, sai Smerd?
    Al secondo sfratto e al secondo trasloco ha perso un occhio ma è lì.
    È una stronzata ma ci tenevo che la sapessi.
    Ciao.

  7. 13607
    Emma -

    Dalia, questa è una casa stregata.
    Chi ci entra, e ne ha motivo, difficilmente riesce a distaccarsene completamente.
    Basta evocarla e lei, magicamente, si rianima.
    Poi cade nel limbo, poi si rianima.
    Forse la vita non è qui ma è anche qui.
    E non c’è nulla di cui vergognarsi.
    Né è il caso di essere strafottenti e rinnegare il passato perché le cose vanno meglio e si da un calcio a ciò che è stato. Forum e vita virtuale compresi.
    Un abbraccio a metà prezzo ma solo se presenti la fidelity card , Dalia 😉

  8. 13608
    maria grazia -

    “Colui e colei che nascono vittime perdono di vista antefatti, circostanze, scritti.”

    Cara Emma, il rinnegare e/o ignorare volutamente quello che è “scomodo” pur di continuare a “bearsi” delle proprie convinzioni ( dividendo il mondo in BUONI e CATTIVI come nelle “lotte” che facevamo da BAMBINI ), fa parte dei mille difetti dell’ animo umano. è una cosa con cui dobbiamo imparare a convivere, senza illuderci di poterla eliminare…

    un caro abbraccio a te e a Dalia.

    Smerd
    anch’ io non sono per il finto buonismo. ci sono effettivamente casi in cui il suicidio rappresenta l’ unica via di uscita da atroci sofferenze ( gravi malformazioni, malattie completamente invalidanti, gravi disturbi psichici che impediscono una normale esistenza, l’ obbligo a vivere in un paese in cui si subiscono persecuzioni e violenze, ecc.. ). Negarlo, significa essere ipocriti. In tutti gli altri casi di disagio personale e sociale, dal MIO punto di vista, ritengo invece che il suicidio sia alquanto inutile e ingiustificato. ma rispetto pienamente chi non la pensa come me ! E non sta a me ( nè a nessun altro ) giudicare coloro che, anche in questo thread, decidessero eventualmente di togliersi la vita.

  9. 13609
    Smerdjakov -

    Golem: Sì sì, bravo. Io vorrei Monica Bellucci e un lavoro a tempo indeterminato in cui mi diano almeno 6000 euro al mese. E poi vorrei prendermi la possibilità di salvare la brava gente dal tumore.
    Tanto, basta prendersi ciò che si vuole ah ah ah ah

  10. 13610
    Smerdjakov -

    Maria Grazia: Purtroppo solo la persona sofferente sa dove inizi il “giustificato motivo oggettivo” e dove finisce “l’ingiustificato capriccio soggettivo”. Se uno si ammazza è perchè ha raggiunto il suo limiti e forse l’ha superato da un pezzo.

Pagine: 1 1.359 1.360 1.361 1.362 1.363 1.495

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili